Taliesin, perdonate se solo ora leggo ciò che avete chiesto.
Cosa dire?
Sir Hastatus ha un po' inquadrato bene il tutto.
L'esempio di Schliemann è perfetto.
La storia ci insegna che molte grandi imprese vengono realizzate perchè si è mossi dal proprio cuore e dalle proprie passioni.
Io personalmente ho sempre creduto che in ogni leggenda ci sia un fondo di verità.
Polibio diceva che alcuni uomini sono grandi a tal punto che le proprie gesta non posso essere narrate senza ricorrere al favoloso ed al meraviglioso.
E forse anche per re Artù e per i suoi formidabili cavalieri vale questa regola.
E noi, allora, continueremo a sognare di quelle straordinarie imprese, a combattere al fianco del grande re di Camelot contro il traditore Mordred, a sognare dell'amore di Lancillotto e Ginevra, a sfidare il Cavaliere Verde nei panni di Ivano, ad accompagnare Erec ed Enide nel loro avventuroso viaggio per unire l'ideale cavalleresco a quello amoroso, fino ad affiancare Parsifal nella Mistica Ricerca del Santo Graal.
E chissà che un giorno qualche profano piccone di qualche archeologo improvvisato non porti alla luce una lastra o una lapide sulla quale sono raffigurati un re e i suoi cavalieri attorno ad una tavola rotonda