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Visualizza versione completa : Personaggi Le profezie di San Malachia


Guisgard
13-11-2009, 19.52.39
Malachia O’Morgair (1094-1148) fu un monaco irlandese, che divenne arcivescovo di Armagh ed è venerato come santo dalla Chiesa di Roma.
Gli vengono riconosciuti diversi miracoli, ma ciò che ancora oggi ossessiona ed interroga la maggior parte degli uomini è una sua opera, conosciuta come La Profezia sui Papi.
http://open-site.org/img/chirone/00Malachia_Santo.jpg

In questa opera scritta durante una visita a Roma, San Malachia ha parlato di una lista in cui sono riportati tutti i rimanenti papi, partendo dal 1143 fino all’ultimo, che San Malachia indica come Pietro il Romano. Secondo le profezie di San Malachia, dopo l’ultimo papa, Pietro il Romano appunto, Roma verrà distrutta e ci sarà la fine del mondo.
In queste sue profezie, San Malachia non da grandi spiegazioni. Le stesse profezie sono in realtà piccoli motti in Latino, dove sono citati indizi relativi a ciascuno dei papi.
Insomma queste profezie per forma sembrano un po’ richiamare le famose terzine di Nostradamus, soltanto che sono più antiche di alcuni secoli in confronto a quelle del veggente francese.
Dopo aver avuto queste visioni durante la sua visita a Roma, San Malachia avrebbe consegnato questo scritto a papa Innocenzo II, che lo conservò negli archivi vaticani, per evitare che qualcuno potesse vederlo e diffonderlo. Secoli dopo però questo scritto fu ritrovato e pubblicato, facendo finalmente conoscere al mondo le profezie sui papi. Era l’anno 1595.
Alla fine della lista, dopo l’ultimo papa, il tutto viene chiuso da una frase inquietante:
"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia".

http://www.agendaonline.it/photo/Vaticano-Piazza-San%20Pietro.jpg

Vediamo qualcuno dei motti che riguardano alcuni dei recenti papi_

LEONE XIII° (1878-1903) _ MOTTO: “LUMEN IN COELO”.
Il motto recita “Luce del cielo”, e infatti il simbolo della sua casata era una cometa.

BENEDETTO X° (1914-1922)_ MOTTO: “RELIGIO DE POPULATA”.
Il motto recita: Religione spopolata”. Questo papa svolse il suo apostolato durante i difficili anni della I° guerra mondiale e della terribile epidemia detta Spagnola, dove milioni di fedeli persero la vita. Inoltre in questi anni scoppiò la terribile rivoluzione Russa che di fatto trasformò il paese da credente ad ateo. Di qui il richiamo al motto.

PIO XI° (1922-1939)_ MOTTO: “FIDES INTREPIDA”.
Il motto recita “fede intrepida”. Infatti questro pontefice sfidò Mussolini, Hitler, Stanlin resistendo alle pressioni che facevano sulla Santa Sede, come gli atti e i documenti degli ultimi anni hanno dimostrato. Inoltre nel 1937 emanò l’enciclica dove condannava il razzismo e l’antisemitismo.
Il motto quindi sembra perfetto per questo papa.

GIOVANNI XXIII° (1958-1963)_ MOTTO: “PASTOR ET NAUTA”.
Il motto recita "pastore e marinaio".
Fu patriarca di Venezia prima di diventare Papa, da qui ecco l’interpretazione del motto.

PAOLO VI° (1963-1978)_ MOTTO:”FLOS FORUM”.
Il motto recita “fiore dei fiori”.
Infatti lo stemma di famiglia di questo pontefice aveva proprio tre gigli.

GIOVANNI PAOLO I° (1978)_ MOTTO:”DE MEDIETATE LUNAE”.
Il motto recita “della metà della luna” ed è tra i più impressionanti per la precisione che manifesta. Infatti il brevissimo pontificato di questo papa durò appena 33 giorni, ed iniziò e terminò quando la Luna era visibile esattamente a metà.

GIOVANNI PAOLO II° (1978-2005)_MOTTO: “DE LABORE SOLIS”.
Il motto recita “della fatica del Sole”. E sembra calzare a pennello visto che il grande Carol Wojtyla nacque e morì in un giorno che presentava la stessa situazione: un eclissi di Sole.

Il motto che è abbinato all’attuale pontefice, Benedetto XVI°, non è ancora inquadrabile in nessuna interpretazione, in quanto è giusto e corretto “decifrare” le profezie di San Malachia alla fine di ciascun pontificato. Tuttavia il motto dell’attuale pontefice recita “De Gloria Olivae” (la gloria dell’olivo) e sembra potersi riferire all’ordine dei benedettini (il cui simbolo è appunto un ramo d’olivo). Un’altra interpretazione vuole che, essendo questo pontefice nato il Sabato Santo del 1927, il motto faccia riferimento al periodo Pasquale, notoriamente indicato con il simbolo dell’ulivo. Ma, come detto, è errato cercare di decifrare ora il suo motto, in quanto il pontificato di Benedetto XVI è ancora in corso.

Si è molto dibattuto e discusso su chi sia veramente l’ultimo papa. Qualcuno ritiene che si tratti di Benedetto XVI, dopo il quale dovrebbero seguire le sciagure predette da San Malachia. Altri invece ritengono che dopo Benedetto XVI ci sia ancora un altro papa (quindi Benedetto sarebbe in realtà il penultimo) e solo dopo di questo si compirà quanto previsto da San Malachia.
La questione nasce dal fatto che secondo alcuni l’ultimo papa sarebbe stato aggiunto in un secondo momento, dopo diversi secoli.
Fatto sta, al di là di ogni considerazione o dubbio, resta la precisione con cui i motti richiamano i diversi papi, alcuni con un esattezza inquietante.
La visione di San Malachia quindi, a distanza di secoli, lascia ancora l’uomo nel dubbio e nell’angoscia. Soprattutto ora che i tempi per la Fede e l’Umanità sono tutt’altro che rosei.
http://www.palermoweb.com/panormus/luoghi/trionfo1.jpg

llamrei
13-11-2009, 21.12.55
Malachia mi ha affascinata da una parte ma dall'altra lo prendo con le pinze. Siamo sempre lì: già altre volte avevamo discusso in merito alle profezie et simila. Le profezie, di qualsiasi "profeta", non sono mai chiare. Sono anzi vaghe e siamo noi che, a posteriori, attribuiamo loro delle soluzioni. Troppo comodo per chi le enuncia e troppo banale per chi le dicifra.
Non saprei..rimango nel mio limbo (aspettate: mi hanno tolto anche il limbo...ora che faccio???:D)

Guisgard
13-11-2009, 23.26.06
Si, milady, comprendo i vostri dubbi in merito.
Tuttavia, nel caso delle profezie di San Malachia, è inquietante vedere come alcuni motti combacino in maniera molto precisa con le vite dei pontefici citati.

llamrei
14-11-2009, 12.10.31
Senza dubbio, ma come dicevo è facile a posteriori trovare delle somiglianze ed attribuirle ai motti.

Morris
14-11-2009, 16.54.25
L'ignoranza che leggo nei libri è pari o maggiore alle descritte plausibili verità!
La realtà delle cose è l'unica via da seguire!
Quando non si è in "salute"..si seguono tutte le piste possibili..anche le più inverosimili!
Quando si è in "salute"..si segue la verità ispirata dall'anima!
Vi sono innumerevoli persone che perdono il loro tempo a dibattere su argomentazioni inutili.. anzicchè rimboccarsi le maniche per aiutare veramente il prossimo!

Lo ribadisco: è un insulto all'intelligenza umana!

Approvo la vostra reazione Lady Llamrei!

Guisgard
14-11-2009, 17.27.32
Purtroppo, amici miei, discutere su un tema come le profezie è cosa assai complessa.
Io credo che le profezie siano legate a grandi eventi storici.
Epocali episodi capaci di stravolgere l'assetto di una civiltà in tutti i suoi aspetti.
Le cadute dei grandi imperi come la nascita e la morte di grandi personaggi, sono sempre stati anticipati da rivelazioni e premonizioni.
Tutto sembra ruotare attorno ad un dilemma: il destino esiste davvero?
Tutto è già scritto o è dominato dal caso?
Chissà, forse le risposte potremmo trovarle solo nella storia.
Nei grandi eventi e nelle forti passioni che spinsero gli uomini di ogni tempo a compliere le imprese più straordinarie.

llamrei
14-11-2009, 18.24.25
Vi sono innumerevoli persone che perdono il loro tempo a dibattere su argomentazioni inutili.. anzicchè rimboccarsi le maniche per aiutare veramente il prossimo!!
Non sono d'accordo. Discutere delle più varie tematiche è forma di intelligenza in quanto si mettono sullo stesso piano persone che hanno idee contrastanti. "E' stupido colui che non cambia mai idea" dice un vecchio motto. E come fare a cambiare idea se non ci si pone a confronto?


Approvo la vostra reazione Lady Llamrei!
Grazie:smile:

Morris
15-11-2009, 03.28.27
Io mi riferisco ai convegni ed alle grandi riunioni, per precisare, non alle nostre discussioni.
D'accordo, lady Llamrei....che ben vengano i dibattimenti inutili...e sono tantissimi!
Io posso cambiare opinione su argomentazioni intelligenti ma non su quelle che non lo sono!

Sir Guisgard, non sto assolutamente asserendo nulla di personale, i vostri posts creano scambi di opinioni, quindi che ben vengano!

llamrei
15-11-2009, 10.28.42
Io posso cambiare opinione su argomentazioni intelligenti ma non su quelle che non lo sono!



Lieta, allora, di apprendere che ritenete questa discussione intelligente, visto che state scambiando opinioni con noi:smile:

Morris
15-11-2009, 12.22.01
A me piace discutere di tutto, l'importante è capirsi ed essere disponibili ed aperti!
In vita mia, non ho fatto altro che litigare con i professori.. per divergenze di opinioni...ma quando ne incontravo qualcuno disponibile...nonostante le sue ferme e ferree convinzioni...era una gran bella soddisfazione per entrambi!

Merlino
01-09-2010, 13.42.40
Io credo che ognuno di noi, le nostre menti, guardano, leggono e decifrano segni e simboli come si vuole che vengano letti da noi stessi...insomma, quelle profezie potrebbero riferirsi magari a tutt'altro, solo che le nostre menti vogliono che le leggiamo in quel modo. In ogni caso sono anche di un'altra opinione: chi vivrà vedrà! ;)

llamrei
01-09-2010, 15.10.11
Concordo: e aggiungo che ognuno di noi è influenzato da esperienze diverse e personali che lo inducono a trarre delle conclusioni, proprio sulle basi del "materiale che ha a disposizione" -in questo caso le profezie-.
Aspettiamo e vediamo..;)

Talia
08-09-2010, 20.45.44
Mi era sfuggita questa discussione...
ringrazio Merlino per averla riportata alla mia attenzione! ;)

Ebbene...
dovete sapere che ho una reale passione per le profezie! Soprattutto per la pazienza con cui -nei secoli- si è tentato di decifrarle e la caparbietà nel trovarvi un significato valido, spiegabile...
E' il classico "Non è vero ma ci credo" crociano! L'apoteosi dell'irrazionalità che tenta di trovare fondamenti validi... :rolleyes: La passione e la fede in questa sorta di codici che tentano di ingabbiare il mistero del domani con chiavi di lettura capaci, in un modo o nell'altro, di fornire delle certezze...
Ciò che mi incuriosisce delle Profezie di Malachia -da quando le conobbi per la prima volta ad ora che le riscopro!- è che segnano la fine di un'era proprio in un momento a noi tanto vicino (la fine del pontificato di Benedetto XVI o, al limite, del suo successore)...
Il che mi porta a considerare, di nuovo, ciò che una volta qualcuno disse:
"E' innegabile che il mondo finirà prima o poi, ma è altrattanto innegabile che non tutti avranno il privilegio di godersi lo spettacolo dalla prima fila! Mi chiedo cosa proverei capitasse proprio a me..."

Merlino
08-09-2010, 21.03.27
Ahahaha, sto aspettando la fine del mondo proprio per questo milady Talia! ;)

Sibilla
09-09-2010, 18.42.34
Ho letto con curiosità tutto quello che è stato detto... anche perchè non ricordavo di queste profezie. Riflettendo mi si è affacciata un'idea peregrina... Le profezie sono state scritte in un'epoca in cui la Chiesa rappresentava una delle realtà più importanti del mondo conosciuto... ed da un uomo che viveva all'interno di questa realtà... quindi la fine del mondo non potrebbe significare solo la fine del mondo Cattolico come lo si immaginava allora?
Personalmente non credo alle profezie (detto da una che si chiama Sibilla suona strano ;)) perchè non riesco ad immaginare il destino come qualcosa di definito fino nei minimi dettagli. Al massimo lo posssso immaginare come un fiume che può comunque modificare il suo corso in base agli eventi.
Per ultimo ma non perchè meno importante... spero che sbagli... vivo a Roma e potrei essere qui nel momento dell'apocalisse... al contrario di qualcuno so che non mi piacerebbe:laughing_lol1:... :18015:

lady rainbow
09-09-2010, 18.55.47
Quoto Sibilla...credo (e spero) sia da interpretare più come una fine del mondo come lo viviamo noi adesso...io immagino tipo un ritorno al passato...niente elettricità , niente vil danaro..sarà una congettura bizzarra ma mi ci vedo ad riutillizzare il baratto come forma di scambio..se cosi fosse per me ben venga...:smile:..se invece l'umanità finisse davvero..beh chiamatemi codarda, paurosa ma credo che morirei appena inizia....d'infarto però...:laughing_lol1:

Guisgard
09-09-2010, 20.03.31
Gli antichi greci (spesso molto più lucidi dell'uomo moderno) affermavano che oltre gli dei ci fosse un'entità superiore che dirigeva tutto il creato.
Lo chiamavano Fato, Destino.
Io credo che al di là di tutto, ci sia un Qualcosa di assoluto che diriga tutte le cose.
Personalmente non credo al caso.
E forse, chissà, le profezie sono solo piccole scintille di questo grande mistero.
Ma l'uomo è spesso troppo fermo ai suoi limiti, ai suoi pregiudizi per riconoscere tutto questo.

Sibilla
09-09-2010, 20.08.36
Messere dite di non credere al caso... e sia... ma dunque tutto è deciso... tutto è stabilito... che merito o colpa ho io dell'andamento della mia vita? :18015:

Talia
09-09-2010, 20.12.18
:neutral_think: ma, milord... l'accettazione dell'esistenza di un'entità superiore che regola l'andamento dell'universo mondo (che lo si chiami Fato, Destino o comunque vogliate...) non preclude inevitabilmente la possibilità di 'far della propria vita ciò che si vuole' (se mi passate l'espressione)?
...mmm... sono sincera, non amo il Fato e ciò che rappresenta! E, se esiste, deve sapere che lo combatterò strenuamente!! ;)

Talia
09-09-2010, 20.13.29
(appunto! a quanto pare, io e lady Sibilla siamo d'accordo!! ;))

Guisgard
09-09-2010, 20.14.58
In realtà, come affermano molti grandi filosofi come Gian Battista Vico, questo Fato dirige gli eventi, non gli uomini.
Anche perchè tutte le grandi religioni affermano come l'uomo abbia avuto in dono il Libero Arbitrio, che lo rende responsabile della sua esistenza. Nel bene e nel male.

Talia
09-09-2010, 20.21.28
:neutral_think: ma questo non mi rende più tranquilla... gli uomini vivono nella storia dopotutto e se gli eventi futuri sono già, in qualche modo, decisi allora che arbitrio mai può avere l'uomo? Non avrà mai nessuna possibilità di rendere il mondo migliore, o soltanto più vivibile...
Mi sfugge qualcosa, forse... :neutral_think:

Guisgard
09-09-2010, 20.27.42
"L'uomo si pone davanti alla storia come davanti ad un bivio", affermava il grande Francesco Gucciardini.
Io credo che la storia sia un grande banco di prova per l'uomo.

Morrigan
09-09-2010, 20.34.40
In tutta franchezza, mi accosto in punta di piedi ad un simile argomento.

Immagino che ogni uomo ami pensare che il libero arbitrio sia tutto, e che noi siamo in assoluto padroni della nostra vita... è un'idea consolante, che ci aiuta, noi così piccoli, a rapportarci meglio con l'immensità del cosmo e la grandezza di una storia e di un tempo che ci sovrastano così prepotentemente. Io per prima ritengo che ogni uomo sia il diretto responsabile del proprio destino, che si genera attraverso le scelte che ogni giorno compiamo, tuttavia...

... tuttavia è innegabile, e questa osservazione genera in me costante stupore, che viviamo immersi in un mondo di segni. Tanti, troppi eventi che ci accadono sono spesso connessi in maniera tanto perfetta, quanto inspiegabile... incontri, accordi, coincidenze, assonanze talmente perfette che sarebbe superficiale rilegarle alla sfera della casualità.
Inoltre, quelle volte in cui ci abbandoniamo all'osservazione attenta di ciò che ci circonda, riusciamo a cogliere segnali e suggerimenti che sembrano guidarci... segnali e segni che, se sfuggiti, si ripresentano, come se l'universo stesse cospirando a nostro favore.

Forse c'è qualcosa di più alto che sottende al mondo e alla storia... soltanto, questo qualcosa è talmente vasto che noi ne percepiamo solo una briciola nella brevità della vita, riempendo tutto il resto con la nostra volontà, che altro non è che un esercizio della nostra intelligenza.

Talia
09-09-2010, 20.45.34
:neutral_think: ma non è forse più consolante, milady, pensare che invece vi sia qualcosa di più alto che in qualche modo possa guidare i nostri passi e che -per dirlo con voi- 'cospiri a nostro favore'?
E' un'idea affascinante la vostra, lo ammetto... e confesso che appena qualche anno fa l'avrei condivisa in pieno!
Ma oggi...
...oggi, dopo che molte cose sono successe, mi chiedo se non si tratti solo del nostro incrollabile ottimismo che ci spinge a cercare quei segnali capaci di non farci sentire abbandonati nel e dall'universo, noi -come dicevate- così piccoli e fragili!
Recentemente mi sono trovata a chiedermi se, per caso, non avesse avuto ragione Federico il Grande, al secolo Federico II di Prussia, quando sosteneva che
"più si invecchia, più ci si rende conto che Sua Sacra Maestà il Caso fa i tre quarti del lavoro in questo miserabile Universo"
:neutral_think: Non so...

Guisgard
16-09-2010, 01.51.57
...mmm... sono sincera, non amo il Fato e ciò che rappresenta! E, se esiste, deve sapere che lo combatterò strenuamente!! ;)

Milady, se il Fato, come molti grandi giurano, esiste davvero allora combatterlo strenuamente è del tutto inutile ed a noi poveri mortali, come insegnavano gli antichi greci, non resta che accettarlo.
E questo non è detto sia un male. Chissà ;)

Talia
16-09-2010, 02.17.12
oh, sir... :smile_lol: era chiaramente ironica quell'affermazione!
E comunque... non era per caso il vostro beneamato William Shakespeare che sosteneva che 'non è nella stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi'? ;)

Guisgard
16-09-2010, 02.26.09
Infatti, mia novella Viola :smile_lol:
Io credo che ognuno di noi abbia dentro di sé già scritto, come una sorta di codice genetico, il proprio destino ;)

Emrys
26-03-2011, 13.13.34
...e sì, il caso non esiste, esistono solo i segni, come già ebbi a dire in passato in una bella discussione che si fece qui nel reame e alla quale potreste forse aggiungervi per illustrarci un po' il vostro pensiero e le vostre letture... (dal luogo della mia presentazione - nota di Emrys)



Ho dovuto mettere ordine nel vortice di idee che mi affollava la mente ed intèssere un discorso che fosse coerente e non troppo noioso, per poter rispondere all'invito di Lady Morrigan (mia Signora!).

Dapprima, ho pensato di elencare delle letture che sicuramente vi sono note: per esempio, "L'Alchimista" di Coelho o "La scrittura del Dio" di Borges.

Poi ho pensato a Laplace (matematico, fisico e astronomo francese di due secoli fa) e quindi chiedervi: non siete forse d'accordo con me (e con lui) nell'affermare che l’universo è retto da leggi inesorabili ed immutabili? E conoscendo le condizioni iniziali e tutte le leggi operanti, non potrebbe un’ipotetica intelligenza prevedere tutti gli accadimenti futuri con assoluta precisione?
Ergo, il caso non esiste!

Aggiungerei Einstein e il suo: "Dio non gioca a dadi!".

E voi direte (e dite, di fatti!): sì, ma allora il libero arbitrio?
Vi rispondo: e chi lo mette in dubbio? chi lo esclude?
So che è strano a dirsi, ma pure quello è previsto: entro certi limiti!

Ho tentato di mettere più volte per iscritto ciò che avevo in mente (nel Palazzo delle Arti, vi farò leggere una mia poesia, "Micromegas", già pubblicata in una raccolta, nel mondo esterno). Ma qui, adesso, trovo più facile e più utile, vista la chiarezza del messaggio, lasciare la parola a uno scrittore che conoscete molto bene: John Ronald Reuel Tolkien!

Nel suo "Il Silmarillion" narra della creazione dell'universo da parte di Ilúvatar (Dio, se volete) e degli Ainur (una sorta di angeli al suo servizio, totalmente sottomessi alla sua volontà).
Gli Ainur intonano al cospetto di Ilúvatar musiche, nelle quali infondono i propri pensieri. Tutte le melodie però sono originate da una direttiva comune, che è il tema proposto da Ilúvatar.
Tuttavia durante l'esecuzione, uno degli Ainur, il più potente fra essi, Melkor, comincia a discordare dal tema originario divino, desideroso di originare una musica tutta sua (seguito da qualcuno degli altri Ainur, più che altro, per distrazione). E questo, naturalmente, genera rumore, caos (caso?), disarmonia.
Ilúvatar, però, se ne sta tranquillo. Partecipa apportando modifiche alla sua melodia per riportare la musica al tema originale e continua così fino alla fine della composizione. Poi, mostra loro quel che hanno creato assieme e così li apostrofa:

"Potenti sono gli Ainur, e potentissimo tra loro è Melkor, ma questo egli deve sapere, e con lui tutti gli Ainur che io sono Ilúvatar, e le cose che avete cantato io le esibirò sì che voi vediate ciò che avete fatto. E tu, Melkor, t'avvedrai che nessun tema può essere eseguito, che non abbia la sua più remota fonte in me, e che nessuno può alterare la musica a mio dispetto. Poiché colui che vi provi non farà che comprovare di essere mio strumento nell'immaginare cose più meravigliose di quante egli abbia potuto immaginare".

Spero di aver espresso al meglio quanto la mia povera mente cerca di afferrare, comprendere e comunicare.

E, soprattutto, di aver soddisfatto la richiesta della mia Signora! (mi allontano, con profondi inchini).

Morrigan
28-03-2011, 03.28.15
Messere, sono lieta che il mio invito ci abbia guadagnato questo bel post in una discussione già tanto interessante :smile:
La mia idea sul caso e sugli eventi l'ho già illustrata in precedenza, e non intendo prendermi altri meriti per il vostro intervento... tuttavia quello che mi piaceva sottolineare e che maggiormente mi è piaciuto (e per tale contributo vi ringrazio) è il brano che avete riportato dal Silmarillion.
L'Ainulindale, poi, è il mio libro preferito proprio per quella splendida cosmogonia che vi è descritta :smile:

Emrys
28-03-2011, 08.57.40
Mia Signora, sono felice per la Vostra approvazione e nel constatare quanto sia sconfinata la Vostra conoscenza (stupido, è una prerogativa degli dèi!).
Vi anticipo che accennerò all'Ainulindalë anche nel racconto che ho promesso a Lady Dafne: sempre che, continuando a perdere tempo in alcuni dettagli, io non faccia la fine di Niggle! :D

Mia Signora! (mia Dea! - e con profondi inchini, esco di scena)

Morrigan
28-03-2011, 21.59.57
La fine di Niggle? Cosa intendete, che da un semplice racconto si sta trasformando in un romanzo e poi forse in una intera collana? Se così fosse, non potremmo che esserne lieti :smile:

llamrei
28-03-2011, 22.09.21
Incantata anche io dalla vostra Conoscenza...non vogliatemene: cercate di restare in tema (Le profezie di San Malachia) oppure aprite un altro topic con la tematica che state portando avanti.
Grazie infinite

Morrigan
29-03-2011, 03.49.17
Perdono... la mia insana passione per Tolkien mi ha fatto dimenticare le mie buone abitudini da cittadina di Camelot... chiedo scusa, Llamrei :o

Emrys
29-03-2011, 08.36.56
Oh, no! Sono io quello da biasimare! Perdonatemi, Milady! Siate indulgente, vi prego, per questa volta: a mia discolpa addurrei l'ancora scarsa conoscenza delle leggi di questo reame. :smile_angel:

llamrei
29-03-2011, 10.38.54
secchi con acqua calda e pezze pulite vi attendono all'entrata di questa ala del palazzo: vetrate a nord e nord ovest per voi. Mi raccomando: anche gli angoli:D:D

Emrys
29-03-2011, 10.52.27
Fiuuuu! Meno male: temevo sarebbero state frustate! :smile_lol:

llamrei
29-03-2011, 10.54.12
aggiungiamo le "frustate" alla fine della pulizia delle vetrate. Grazie Emrys: me ne ero dimenticata!
Ora basta ot :D