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Visualizza versione completa : Curiosità La falconeria


Vivian
31-08-2009, 14.48.42
Essendo affascinata dal mondo della falconeria mi permetto di proporvi un interessante articolo sulla storia di questo antico mestiere.

http://www.sagittariitreviade.com/imm/falconeria.jpg
http://www.sagittariitreviade.com/imm/falconeria.jpg

Breve storia della falconeria

Le origini della falconeria si perdono nella notte dei tempi, ma è verosimile che le tecniche per addestrare gli uccelli da caccia siano state " inventate " in modo indipendente in più luoghi diversi, probabilmente nell’estremo Oriente (Cina, Mongolia ) e nel medio Oriente. Diversi storici hanno suggerito l’ipotesi che i falchi venissero addestrati in Cina fin dal 2000 a.C. circa, ma la testimonianza più antica che si possa considerare certa è un basso rilievo che illustra un falconiere con il suo falco trovato nelle rovine di Khorsabad e che risale al regno del Re Assiro Sargon, vissuto intorno al 750 a.C. circa.
In Europa la falconeria fu introdotta probabilmente dalle popolazioni che l’invasero nell’alto medioevo dall’est, forse dagli Sciiti o dai S’armati che cavalcarono in Europa dalle steppe della Russia e certamente era praticata dagli Unni di Attilla. In seguito raggiunse il culmine come "istituzione" nella società feudale medioevale sia nell’Europa Cristiana sia nell’Islam.
I più antichi trattati di falconeria risalgono al VII-VIII secolo, e furono scritti, in lingua araba, alla corte di Baghdad su volere del califfo al-Mahdì , con il titolo di: "Al Gitrif Ibn Qudama Al-Gassani" (Kitab Dawari at-tayr "Trattato sul volo degli uccelli"), un insieme di culture risalenti da diverse etnie Bizantine, Persiane, Turche, Indiane.
Quattro secoli dopo, l'Imperatore Federico II di Svevia (http://www.marvel.it/falcuc/federico_ii_di_svevia.htm) avrebbe fatto tradurre dall'arabo in latino, il trattato"Moamin e Ghatrif" (stessi contenuti del trattato sopraccitato, con titoli diversi) senza che si sappia come o dove egli se li fosse procurati.
Il Moamin è a tutt'oggi il trattato del quale si conserva il maggior numero di manoscritti nella versione latina; fu tradotto in francese e in italiano, e ne esiste anche una versione spagnola indipendente.
I più antichi trattati composti in area siculo-normanna, tramandati con i nomi di Dancus rex e Guillelmus falconarius, utilizzano procedimenti compositi tra loro simili, che originano da una medesima istanza culturale. Entrambi intendono infatti rendere omaggio alle insuperate conoscenze tecniche di un medesimo falconiere, tale Guglielmo, il cui sapere intendono mettere per iscritto. Poco si sa di Danco, testimonianze scritte dal re Gallaciano che volle far visita al re, per verificare personalmente la vita di corte islamica in Sicilia. Introdotto in una stanza profumata, dalle pareti e dal soffitto magnificamente ornati, dove l'ospite lo accoglie da un letto d'avorio ricoperto da tessuti preziosi, Gallaciano resta stupefatto, si rende conto di come re Danco sia ugualmente esperto in altre arti, almeno altrettanto straordinarie e desiderabili di quella della falconeria. Ma non e solo questo a determinare in lui una risposta di completa fiducia; è sopratutto la manifesta coincidenza di parole e azioni a provocare in Gallaciano il desiderio di rinunciare agli attributi della propria regalità per "obbedire a Danco" quasi si trattasse di una conversione interiore.
L'arte della falconeria vale dunque un regno? Sì, se essa è simbolo di un sapere più vasto, che è un provvedere e un escogitare insieme: provvedere alla sopravvivenza dei propri sudditi, attraverso l'esercizio di un potere che misura la propria efficacia nel riuscire a escogitare risposte adeguate alle necessità del momento. Vista in questa prospettiva, la falconeria è molto più di uno svago signorile ambizioso perchè difficile da praticare: è l'emblema stesso dell'arte di ben governare su cui si fonda il potere del re.
Chi era Guglielmo? Guglielmo era figlio di un falconiere napoletano e discendente di un tale Martino, esperto in falconeria, forse stato allevato alla corte di Ruggero II e, (regnò dal 1130 al 1154) a sua volta divenuto maestro falconiere, avesse a lungo servito il re Guglielmo I ( regnò dal 1154 al 1166). Si suppone che la redazione dei trattati (o almeno del secondo dei casi) sia avvenuta dopo la morte del falconiere Guglielmo, la datazione sarebbe della seconda metà degli anni 50 del XII secolo.
Così si apre il primo trattato, ripartiti in trentadue capitoli, contro le malattie dei rapaci. Nei tre capitoli centrali (i più lunghi), vi è compreso l'addestramento dei rapaci, le loro specie e le caratteristiche venatorie,"De ardimento""De naturis falconum""De gentilitate".
Guillelmus riprende il medesimo ordinamento della materia, facendo peraltro costante riferimento alla trattazione del Dancus, alla quale non sembra voler allegare che supplementari indicazioni di carattere farmacopeico.
Nel XIII secolo, l'Imperatore, Federico II scrisse il trattato di falconeria "De arte venandi cum avibus" si compone di sei libri la prima parte tratta l'ornitologia, le altre parti delle varie specie dei falchi da caccia, di come si addestrano i falconi nella caccia su diverse prede, usando diversi tipi di falconi, tra i temi trattati nei sei libri manca sulla cura da riservare ai falchi durante la muta e sul trattamento di alcune malattie. Ci sono nel testo altri riferimenti ed ulteriori approfondimenti del tema della muta in se', un libro sarebbe dedicato agli sparvieri, e dei falchi neri, argomenti che non appaiono in nessuna delle edizioni giunte fino ai nostri giorni. Naturalmente Federico si valse anche dei consigli di esperti, soprattutto del vicino Oriente, utilizzando cio' "che meglio sapevano". Oltre all'apporto naturalistico alla stupefacente quantita' di dati originali (Momin e Ghatrif), il trattato di Federico contiene anche alcune personali opinioni sull'uomo e sul suo rapporto col mondo della natura. Il falconiere ideale corrisponde "al ritratto dell'uomo completo, quale l'Imperatore lo immaginava": un uomo dedito solo all'arte venatoria, alla quale subordina la fame, la sete, persino il sonno. Tralasciando le indispensabili cognizioni pratiche, si esigeva che possedesse una perfetta padronanza di se', solida intelligenza, acuta memoria, coraggio e tenacia, tutte qualita' capaci di fare un elemento adatto anche a superiori servizi di Stato: e lo dimostra appunto il fatto che molti grandi funzionari imperiali si esercitarono in gioventu' al duro tirocinio della falconeria. Per il falconiere - scrisse Federico - " ogni cosa deve nascere dall'amore che egli portera' alla sua arte ". Un'arte, cosi' spesso egli la definiva, che esige un perfetto esercizio, intendendo con cio' la necessita' e la forza di domare, con la sola superiorita' dello spirito, gli uccelli rapaci, gli animali piu' liberi e mobili del creato.
E' appunto questo presupposto che rende l'arte di cacciare con gli uccelli " nobilior et dignior ", piu' nobile e degna di tutti gli altri metodi di caccia. Non con la forza, ma solo con la sensibilita' e l'ingegno, l'uomo puo' ammaestrare il rapace al punto da farlo volare libero in cerca di preda per poi liberamente tornare a posarsi sulla sua mano. " Rapaci che temono la vista e la vicinanza dell'uomo, imparano grazie a quest'arte a fare per utile dell'uomo cio' che fino allora facevano spontaneamente per utile proprio ". Federico si riferisce, in proposito, non solo ad una mutazione delle abitudini ma ad un vero proprio nuovo istinto: " Nel corso del tempo, queste caratteristiche acquisite con la durezza e la costanza diventando negli uccelli una particolarita', una consuetudine, una nuova; ed e' questa la ragione per la quale la caccia col falcone acquista un significato che, secondo Federico, e nostra, trascende il divertimento e la maestria venatoria, per assurgere ad altezza d'arte, egli stesso citò le seguenti frasi: "Quod totum procedet ex amor"poiché tutto ciò proviene dall'amore.
Anche Dante Alighieri nella sua "Divina Commedia" cita in diversi canti i falconi, e sul loro uso -nella falconeria-, tra' le piu conosciute: "Inferno, canto XVII 127/136" cita il volo del falcone.
E chiaro che i canti citati da Dante, non hanno niente a che vedere con la falconeria, ma senza ombra di dubbio conosceva quest'arte, a tal punto da paragonare le tecniche usate in falconeria, ciò che lui vedeva nei personaggi di quel tempo.
Altri nobili menzionarono in libri storici i falconi e la falconeria, dai Gonzaga, gli Estensi, i Galeazzo Visconti, i Ludovico Sforza, i Malaspina, e tanti altri nobili signori, che pur di avere il miglior falcone davano in cambio immensi patrimoni.
Cito un esempio: nel XVI secolo, Gregorio Casale, ambasciatore inglese presso la Corte papale, ringrazia Federico II dei Gonzaga, da poco innalzato alla dignita' di duca, per il dono di falconi inviati alla maesta' di re:
[...] Da soi falconeri Vostra exellentia havera' inteso quanto li soi falconi habino satisfato a questa Regia Maesta', et quanto gli resti obligata [...]
Mario Equicola nella sua Historia racconta come FrancescoII dei Gonzaga onorasse di marmorea sepoltura alcuni tra i suoi falconi favoriti.
Con poesie incise sul marmo:
Proprio io, celato in un falco di splendido marmo, senza pari ero fonte di fama pel signore Gonzaga. Rapi' me, degno di lunga vita, la morte invidiosa che' non potesse il mondo vantarsi d'un uccello si' degno.
Durante questo periodo, i falconi furono tra i beni più preziosi degli Aristocratici, rigide leggi e norme complesse ne regolavano il possesso. Severe punizioni erano inflitte a coloro che disturbavano o comunque danneggiavano i falchi selvatici, prelevavano giovani dai nidi senza la debita autorizzazione o rubavano falchi altrui. Ogni gradino della scala sociale aveva un falcone o un altro falco come simbolo del proprio rango. In un testo pubblicato nel XV secolo si legge che l’Aquila reale (http://www.marvel.it/falcuc/aquila.htm) (Aquila chrysaëtos) era riservata all’Imperatore, il Girifalco (http://www.marvel.it/falcuc/gyrfalco.htm) (Falco rusticolus) al Re, il Falco pellegrino (http://www.marvel.it/falcuc/Pellegrina%20su%20fagiano.jpg) (Falco pellegrinus) femmina ai Principi, ai Duca, e Conti. Il Pellegrino maschio (http://www.marvel.it/falcuc/Pellegrino%20maschio.jpg) (detto terzuolo, perché più piccolo della femmina di 1/3) al Barone; il Falco sacro (http://www.marvel.it/falcuc/SacGabbiano.jpg) (Falco cherrug) al cavaliere, il Falco lanario (http://www.marvel.it/falcuc/Lanario%20femmina.jpg) (Falco biarmicus) al Nobile di campagna; lo Smeriglio (Falco columbarius) alla Dama; il Lodolaio (http://www.marvel.it/falcuc/Lodolaio.jpg)(Falco subbuteo) ai paggi; mentre i falchi " ignobili " erano destinati alle classi sociali inferiori; così il temutissimo Astore (http://www.marvel.it/falcuc/Astore.jpg)(Accipiter gentilis) femmina ai piccoli proprietari terrieri; l’Astore maschio ai poveri; la femmina di Sparviere (http://www.marvel.it/falcuc/Gessy%20con%20sparviere.jpg)(Accipiter nisus) ai preti, e il maschio (detto moschetto) ai chierici di rango inferiore.
L’uso del fucile per la caccia, e la gestione intensiva delle riserve, oltre a sconvolgimenti sociali e le guerre in tutta Europa, portò a partire dal XVII secolo a cambiamenti che nell’arco di un centinaio d’anni condussero al declino della falconeria. All’inizio del XX secolo, l’atteggiamento dell’uomo verso i falconi, appare ormai completamente ribaltato, e per lungo tempo il nobile Pellegrino e tutti i suoi parenti, considerati animali nocivi dai guardiacaccia, cacciatori, contadini, e allevatori di piccioni viaggiatori. I falchi erano abbattuti senza pietà, avvelenati, catturati con trappole, le loro uova e i piccoli erano distrutti nei nidi. Durante questo periodo, la caccia ai falchi divenne una vera e propria branca della caccia, e molti falconi cadevano( nel periodo di passo) sotto il piombo del fucile. Come se questa carneficina non bastasse, all’inizio del XIV secolo si diffuse la "moda " di "collezionare uova d’uccelli", e naturalmente le uova dei falconi erano particolarmente ricercate, a causa della loro gran bellezza, della rarità e dalla difficoltà di procurarsele. Durante questo periodo un pugno di falconieri continuo' a praticare la falconeria, spesso si trattava di membri di piccole ed esclusive associazioni. Dal XVIII secolo in poi, i falconieri furono praticamente i soli a difendere i falconi dalla distruzione a tappeto, e a sostenere la loro bellezza, e l'utilità nella complessa trama della natura. Bisogna dire apertamente che i falconieri sono stati e continuano a essere fra i più attivi protezionisti delle specie selvatiche dei falchi. Contemporaneamente nacquero centri di recupero rapaci, società di appassionati di falchi e organizzazioni per la riproduzione in cattività in tutto il mondo (http://www.peregrinefund.org/).
Alcune persone si oppongono alla falconeria, per motivi etici o religiosi, soltanto perché si tratta una forma di caccia, un’attività in cui si versa del sangue e si uccidono altri animali, altri ancora si oppongono perché sostengono che e inumano e crudele tenere una creatura selvatica in cattività. Facciamo presente che i falconi di proprieta' dei falconieri, volano liberi giornalmente senza impedimenti, avendo la possibilita' di reindrodursi in natura (cosa assai improbabile in quanto il rapace instaura un'ottima collaborazione con l'uomo).
(http://www.marvel.it/falcuc/storia.htm)


http://oldblog.aruba.it/user/falconeria/Upload/nimue%20partenza.JPG

http://oldblog.aruba.it/user/falconeria/Upload/nimue%20partenza.JPG (http://oldblog.aruba.it/user/falconeria/Upload/nimue%20partenza.JPG)

llamrei
31-08-2009, 15.12.51
grazie mille per l'interessante argomento!

Morris
01-09-2009, 09.26.03
Vi ringrazio, lady Vivian, per aver raccontato dei miei simili...io sono un Falco Sacro (Cherrug), devoto al mio amico cavaliere.
Svolazzerò intorno a voi...festante!!!!!

Flò

by Sir Morris

Vivian
01-09-2009, 11.57.00
Vi ringrazio, lady Vivian, per aver raccontato dei miei simili...io sono un Falco Sacro (Cherrug), devoto al mio amico cavaliere.
Svolazzerò intorno a voi...festante!!!!!

Flò

by Sir Morris

Vi ho visto volare fiero sulle terre di Camelot e ho sognato di avere anche io un vostro simile come leale compagno. La vostra maestosità ben si accompagna al valore del vostro amico cavaliere.

http://www.cusufai.it/Gallerie%20Immagini/Uccelli%20-%20Falconiformi/slides/falco004.jpg

Simon Templar
01-09-2009, 17.03.31
Vi ho visto volare fiero sulle terre di Camelot e ho sognato di avere anche io un vostro simile come leale compagno. La vostra maestosità ben si accompagna al valore del vostro amico cavaliere.


http://www.cusufai.it/Gallerie%20Immagini/Uccelli%20-%20Falconiformi/slides/falco004.jpg

davanti a Voi mi sento un' allocco' che è pur sempre facente parte della famiglia dei falchi...!

Morris
01-09-2009, 19.12.50
Vi ho visto volare fiero sulle terre di Camelot e ho sognato di avere anche io un vostro simile come leale compagno. La vostra maestosità ben si accompagna al valore del vostro amico cavaliere.


http://www.cusufai.it/Gallerie%20Immagini/Uccelli%20-%20Falconiformi/slides/falco004.jpg


Che meraviglia..il mio Flò...ogni volta che lo vedo innalzarsi oltre le cime più alte!

Molto bella..quest'immagine di lui.....ve ne sono riconoscente milady...siete sublime!!

Sir Morris

Mordred Inlè
02-09-2009, 12.39.50
<3 Grazie per le informazioni!

elisabeth
02-09-2009, 22.06.09
Federico II e la caccia con il falco
Un'antica tradizione per pochi eletti

La caccia con il falco ha origini antichissime, è testimoniato da alcuni disegni parietali ritrovati nelle tombe egiziane ed in Cina veniva praticata già 2000 anni prima di Cristo, la esercitavano i romani diffondendola in tutto l’impero, quindi i giapponesi e gli indiani, in Europa fu introdotta diffusamente nel IX secolo e divenne il passatempo prediletto dei nobili.I musulmani praticavano la caccia con il falco da molti secoli e la introdussero in Spagna ed in Sicilia nel corso delle loro invasioni, divenendo caccia ed insieme sport per pochi eletti.Federico II elevò questa caccia a vera e propria arte codificata, introdusse l’usanza musulmana di coprire il capo dei rapaci con un piccolo cappuccio, per tranquillizzarli e renderli mansueti agli ordini impartiti dal falconiere e mise termine all’uso crudele adottato, sino ad allora in Europa, di cucire le palpebre delle povere bestie, scucendole man mano che l’addestramento procedeva, sino al termine.L’imperatore nello scrivere il trattato sulla falconeria: “De Arte Venandi Cum Avibus”, pose in atto tutte le sue conoscenze in merito: descrisse tutte le fasi dell’addestramento, distinse con dovizia di particolari i vari tipi di uccelli che si potevano cacciare, descrivendo anche le loro abitudini di volo e le tattiche di difesa quando venivano attaccati dai predatori.Federico che, molto probabilmente, non aveva inizialmente l’idea di dar vita ad un’opera così ponderosa, finì per comporre un vero e proprio trattato dedicato alla falconeria, uno scritto tanto curato nei particolari e ricco di nozioni, non solo venatorie, ma anche ornitologica come mai era avvenuto fino ad allora, rimanendo un’opera fondamentale, nel suo genere, sino ad oggi.La sua conoscenza sulla falconeria aveva raggiunto un tale livello di competenza da potere contestare alcuni punti d’ornitologia scritti dal grande filosofo, giungendo ad accusarlo di essersi occupato di un argomento che conosceva per averlo sentito descrivere, ma senza essersi curato di accertarlo personalmente.Il codice originale, ricco di numerose e preziose miniature e che l’imperatore non abbandonava mai durante i suoi frequenti, lunghi spostamenti, andò purtroppo smarrito nelle fasi concitate della sconfitta subita ad opera dei parmensi nel 1248.La copia che è giunta fino ai nostri giorni, fu vergata dal Re Manfredi, figlio dello Staufen, arricchendolo di miniature copiate dall’originale.Quando Manfredi fu sconfitto ed ucciso nella battaglia di Benevento, quel prezioso trattato cadde nelle mani angioine.Il suo avventuroso “peregrinare” non era però finito; un nobile francese, Jean II Dampierre, che aveva preso parte alla marcia di conquista dell’impero Svevo, ne entrò in possesso e, qualche tempo dopo ne realizzò una copia in francese, non trascurando le miniature.Il codice fatto riprodurre fedelmente da Manfredi, dopo essere passato per le mani di svariati nobili europei, tornò fortunatamente in Italia e, oggi, può essere ammirato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana



http://siciliainformazioni.com/giorn...&idQuote=24606 (http://siciliainformazioni.com/giornale/cultura/45186/federico-caccia-falco-unantica-tradizione-pochi-eletti.htm?a=comment&idQuote=24606)

Vivian
03-09-2009, 10.24.54
Il codice fatto riprodurre fedelmente da Manfredi, dopo essere passato per le mani di svariati nobili europei, tornò fortunatamente in Italia e, oggi, può essere ammirato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana
http://siciliainformazioni.com/giorn...&idQuote=24606 (http://siciliainformazioni.com/giornale/cultura/45186/federico-caccia-falco-unantica-tradizione-pochi-eletti.htm?a=comment&idQuote=24606)

Milady, vi ringrazio per questa informazione, non ne ero a conoscenza. Ma ditemi, siete appassionata anche voi di falconeria? Io vi immagino con un bellissimo assiolo come compagno :smile:


http://www.claudiotorresani.com/assiolo_1-.jpg
(foto: http://www.claudiotorresani.com/assiolo_1-.jpg)

@Sir Morris: nessuna immagine può rendere giustizia alla maestosità di Flò :smile:

Morris
03-09-2009, 12.49.00
@Sir Morris: nessuna immagine può rendere giustizia alla maestosità di Flò :smile:





Gentilissima Vivian, Flò ..vi stride..il suo felice ringraziamento!
Io...vi grido...il mio più affettuoso compiacimento!


Sir Morris

elisabeth
03-09-2009, 22.30.22
http://195.103.201.131/RiserveEnna/Themes/Pergusa/cd_massa/SCHEDE/UCCELLI/Uccelli_Images/AssioloFLoValvo.jpg

L'Assiolo è il più piccolo dei rapaci notturni siciliani.
Si nutre soprattutto d'insetti.
E' abbastanza comune sulle Madonie.
E' caratteristico il suo verso ("chiu") emesso nelle notti d'estate.


Carissima Vivian, devi sapere che abito fuori Catania e ho l'etna vicina, e molte volte dalla mia finestra vedo volteggiare un' aquila, amo questi compagni di viaggio........adesso tocca a te .......il compagno a cui mi hai associata e qui sulla mia mano......aspetta un nome.....puoi darglielo tu..............

Peregrinus
04-09-2009, 00.02.20
Un saluto a tutti gli abitanti del Regno.
Questo 3d mi ha riportato alla mente una manifestazione che ho visto qualche anno fa.Si chiamava "Falconaria". Una dimostrazione de arte venandi cum avibus.
Chiedo scusa se sembrerò "sacrilego", ma sto ridendo ancora adesso.
Non ho mai visto gente prendersi più sul serio dei falconieri. O forse è meglio dire di quei falconieri.
Durante la presentazione degli uccelli si pavoneggiavano, sparando cifre e metodi di addestramento. Velocità e altre nozioni. A sentirli parlare sembravano davvero la reincarnazione di Federico II e dei suoi falconieri arabi.
Tuttavia appena cominciarono le dimostrazioni, cominciarono anche le risate e non solo. Alle risate si aggiunse anche il sollievo di vedere libero un numero imprecisato di fagiani.
Il tutto consisteva nel liberare il falco, fallo volteggiare nel cielo per qualche minuto e poi cercare di attirare la sua attenzione con un urlo. Prendere da una gabbia il povero fagiano stordito e buttarlo in aria per vederlo ghermito dal falco.
Inutile dire che i fagiani si sono salvati tutti volando nella boscaglia, che alcuni falchi (la maggior parte) credo stia ancora volando in quel cielo e che quell'uno o due che ha provato a ghermire il povero fagiano è rimasto con un pugno di mosche.
Ho bellissime foto dei falchi e se riesco a ritrovarle le posterò.
Ma per vedere dei falconieri seri forse è meglio recarsi in Qatar.

Spero non si sia offeso nessuno, la mia testimonianza voleva solo strapparvi un sorriso.

ad Maiora Peregrinus

Vivian
04-09-2009, 10.34.42
http://195.103.201.131/RiserveEnna/Themes/Pergusa/cd_massa/SCHEDE/UCCELLI/Uccelli_Images/AssioloFLoValvo.jpg

........adesso tocca a te .......il compagno a cui mi hai associata e qui sulla mia mano......aspetta un nome.....puoi darglielo tu..............


Poichè mi avete chiesto di consigliarvi un nome per il vostro bellissimo compagno vi offro alcuni spunti basati sul mio gusto personale ma sappiate che non mi offenderò se vorrete scegliere un nome a voi più gradito.
Non mi avete detto se il vostro assiolo è una femmina o un maschio, così vi propongo alcuni nomi per entrambi i sessi.
Essendo un'appassionata di mitologia vi propongo Ermes, un nome che mi pare assai azzeccato per un essere alato e non particolarmente amante della luce del sole. In alternativa vi propongo Erebo, fratello/amante della dea Notte, oppure Fobetore (Phobetor), fratello di Morfeo. Infine propongo Thot e Polifonte.

Per un esemplare femmina, partendo dalle vostre origini, proporrei Etna, come la mitica ninfa siciliana, oppure Agata. Mi piacciono anche Chandra e Nut.

A voi la scelta milady ;)

Vivian
04-09-2009, 10.56.55
Un saluto a tutti gli abitanti del Regno.
Questo 3d mi ha riportato alla mente una manifestazione che ho visto qualche anno fa.Si chiamava "Falconaria". Una dimostrazione de arte venandi cum avibus.
Chiedo scusa se sembrerò "sacrilego", ma sto ridendo ancora adesso.
Non ho mai visto gente prendersi più sul serio dei falconieri. O forse è meglio dire di quei falconieri.
Durante la presentazione degli uccelli si pavoneggiavano, sparando cifre e metodi di addestramento. Velocità e altre nozioni. A sentirli parlare sembravano davvero la reincarnazione di Federico II e dei suoi falconieri arabi.
Tuttavia appena cominciarono le dimostrazioni, cominciarono anche le risate e non solo. Alle risate si aggiunse anche il sollievo di vedere libero un numero imprecisato di fagiani.
Il tutto consisteva nel liberare il falco, fallo volteggiare nel cielo per qualche minuto e poi cercare di attirare la sua attenzione con un urlo. Prendere da una gabbia il povero fagiano stordito e buttarlo in aria per vederlo ghermito dal falco.
Inutile dire che i fagiani si sono salvati tutti volando nella boscaglia, che alcuni falchi (la maggior parte) credo stia ancora volando in quel cielo e che quell'uno o due che ha provato a ghermire il povero fagiano è rimasto con un pugno di mosche.
Ho bellissime foto dei falchi e se riesco a ritrovarle le posterò.
Ma per vedere dei falconieri seri forse è meglio recarsi in Qatar.

Spero non si sia offeso nessuno, la mia testimonianza voleva solo strapparvi un sorriso.

ad Maiora Peregrinus

Nessuna offesa Sir Peregrinus, ritengo che la falconeria sia un'attività molto seria e che debba essere praticata da persone esperte che conoscano perfettamente gli animali con cui hanno a che fare. Sempre più spesso le dimostrazioni durante le rievocazioni storiche vengono fatte da individui che poco conoscono di questa antica arte (e da qui nascono gli episodi piuttosto patetici di cui ci avete raccontato).
Proprio per evitare di cadere nell'errore di avvicinarmi a qualcosa di tanto appassionante quanto impegnativo con eccessiva superficialità ho deciso di attendere qualche tempo prima di buttarmi in questa mia passione e di rivolgermi a falconieri professionisti che operano nella mia zona. Per mia fortuna so che faranno corsi molto seri anche per i profani come me. Inoltre il mio interesse nasce dalla passione per questi animali e non dal desiderio di mostrare in pubblico le mie eventuali doti di falconiera...
Vi farò sapere come si evolveranno le cose. Nel frattempo consideratemi semplicemente una dama che ama osservare questi splendidi rapaci volare sopra le vette delle sue montagne ;)

llamrei
04-09-2009, 11.43.36
Concordo con Peregrinus: sono stata, ahimè, spettatrice di qualche rievocazione storica nella quale, tra le altre attività, vi era quella dell'esibizione di "falconeria". Più che altro si trattava di uno spettacolo-per-apparire e non per insegnare cosa quest'arte è stata nel passato. E me ne sono andata disgustata con il rammarico per quei poveri, splendidi e maestosi animali.

In altre occasioni, invece, ho potuto assistere a manifestazioni in cui si spiegava veramente che cosa fosse la falconeria. Ho avuto l'occasione di conoscere un "vero" falconiere e se riuscirò lo porterò qui a Camelot per delucidarci in materia.

Concordo appieno con l'affermazione di Vivian: per approciarsi alla falconeria bisogna avere passione e aggiungerei RISPETTO per l'arte e per i compagni di ventura;) non la spocchia di "fare" qualcosa che attiri l'attenzione dello spettatore ma che di sostanza...ne cela ben poca. Grazie a tutti per questo interessante contributo

elisabeth
04-09-2009, 21.22.24
Grazie lady Vivian, lo chiamero' Ermes......sara' il mio messaggero alato

Falconiere
05-09-2009, 12.26.06
CIAO A TUTTI
... ECCOMI e GRAZIE

...
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...

X Vivian 6 Falconiera? di ki è l'assiolo? è annellato? con CITES?

X Simon Templar l'allocco nn centra nulla con i falchi (è come dire tigre e gatto persiano, nn x la dimensione ma per famiglie distinte)

X Morris cosa intendi per <<il mio Flò...ogni volta che lo vedo innalzarsi oltre le cime più alte!>>

X elisabeth dici <<Un'antica tradizione per pochi eletti>>, nn è del tutto esatto, basta trovare un Falconiere in gamba (+ corso specifico, e non uno base che dura 2/3 giorni o peggio qualche ora) che ti sveli i "segreti" e nn ke si tiene nascosto qualcosa ke poi va a discapito del repace, al 1° posto c'è il rapace, il tuo cavallo, poi i tuoi figli, la moglie, il cane, e gli amici, .....

X elisabeth CHE FOTO HAI MESSO (assiolo)? di ki è quella mano? quel rapace dov'è ora? in ke modo lo sta tenendo? :sad_evil::sad_evil::sad_evil::sad_evil::sad_evil:

X Peregrinus "sacrilego", NON del tutto
Falconieri. lo sono se i loro rapaci sono tenuti in buona salute, volo libero, cibo ecc...
Alcuni cosidetti falconieri FAI DA TE gli muoiono i rapaci o stanno sempre male, ci sarà un xkè?
Alcuni cosidetti falconieri fanno cose da circo
Alcuni cosidetti falconieri si danno troppe arie (io son falconiere e voi delle M....)
Alcuni cosidetti falconieri si inventano qualcosa xkè la gente comune nn conosce o nn dicono esattamente come stanno le cose (i nomi di specie inesatti, diciamola cosi', ecc....)
sparando cifre e metodi di addestramento, Velocità e altre nozioni
solo il Falco Pellegrino nella sua picchiata arrriva ai 340 Km/h
(intendo quell'unico che hanno misurato), altri a 310, il mio va in termica, ma non abbastanza in alto per fare una picchiata a 2,50 metri da terra nn è mica stupido a schiantarsi (anche se puo' capitare che succeda in natura). e per i loro costi non possono ma ci vanno anche oltre ai 25.000 40.000 a seconda della specie a seconda se è M o F, a seconda se vengono addestrati alla caccia per gli sceicchi arabi. (che ne vogliono già pronti all'uso)
sembravano davvero la reincarnazione di Federico II SI copia da quello che disse lui ed altri, è normale,
e dei suoi falconieri arabi. forse alcuni ma per ora ne o scovati solo 2 italiani, altri di altra epoca francesi (intendo nome e cognome)
risate in che senso? fai qualche esempio?
Durante uno spettacolo NON bisogna fare dimostrazione di caccia e nel vedere la preda ammazzata o peggio sofferente, ...
attirare la sua attenzione con un urlo. nn occorre urlare se è vicino basta incitare chiamare (capiscono la sonanza del loro nome e la voce del proprio falconiere) o un fischietto loso se si allontana troppo
il Volo anche in Natura volano per trovare il cibo appena trovato non gle ne frega niente di continuare a farlo (varia la cosa ma sempre non troppo se hanno la prole nel nido, o iniziano a volare) se stanno troppo in volo schiattano, nn ci stanno troppe ore ma nell'ora si posano lo stesso e poi ripartono se stanno ancora cercando del cibo (è molto complessa la cosa)
Prendere da una gabbia il povero fagiano stordito e buttarlo in aria in parte la considero cosa troppo facile, come da me e da altre parti liberano i fagiani il giorno prima e il bravissimo cacciatore con il suo fucile bene oliato gli spara a 50 Cm, fanno prima a chinarsi e portarlo a casa vivo e allevarlo.....
volando nella boscaglia, alcuni falchi, poiane, astori, si godono ad andare a caccia nella boscaglia
se alcuni falchi stiano ancora volando in quel cielo X provare a ghermire il povero fagiano è colpa del Falconiere che ha scelto di far cacciare il rapace nel suo momento spagliato (c'è molto da dire nn faccio nel forru lezzioni di didattica)
Ma per vedere dei falconieri seri forse è meglio recarsi in Qatar.
non è detto anche in Europa e nel resto nel mondo ce ne sono tra qui molti dei miei maestri italiani.
ecc..... ecc......

il resto in altre occasioni

Morris
05-09-2009, 13.47.11
[FALCONIERE] X Morris cosa intendi per <<il mio Flò...ogni volta che lo vedo innalzarsi oltre le cime più alte!>>


Sono un appassionato di rapaci in genere....Flò.. è il falco che avrei voluto avere nella realtà...esso vive nella terra di Camelot...il mio vero mondo...dentro il quale io davvero...mi muovo!

Complimenti Messere Falconiere...siete molto istruito ..in tal senso.

Vi abbraccio

Sir Morris

llamrei
05-09-2009, 13.50.00
Ah ecco: ben fatto sir-festeggiato-Morris: stavo aprendo un post in merito spiegando al Falconiere chi fosse Flò...Il Falconiere è nuovo a Camelot e forse ha bisogno di qualche chiarimento in tal senso. Grazie per la prontezza Sir ;)

llamrei
05-09-2009, 13.56.41
Il Falconiere: grazie delle precisazioni!
Posso considerare, quindi, la tua conoscenza messa a disposizione di Camelot? ;)

Peregrinus
05-09-2009, 14.21.46
Ciao Falconiere,
avevo premesso di esser stato sacrilego, ma ciò è dovuto alla mia ignoranza sulla materia e alla conoscenza per poche ore di un ambiente che non mi è piaciuto affatto.
Potrei cercare in rete altre nozioni, ma non è che abbia tanta voglia. Avevo un'immagine romantica dei falconieri, dovuta alle letture di romanzi medievali, del Decamerone, di biografie sullo Stupor Mundi. E proprio in queste, da quella monumentale del Kantorowicz, a quelle più a portata del mio intelletto di Abulafia e della Fumagalli Beonio ho tratto la notizia dei falconieri arabi alla corte di Federico. Ma nomi non né ho trovato. Magari anche Al Malik Al Kamil doveva essere un ottimo falconiere.
L'ilarità e le conseguenti risate mi vennero da quando arrivai in loco e vidi e ascoltai i loro discorsi. Forse rido con poco, ma la bòria di quei falconieri mi mise di buonumore e predisposto alla risata.Vedere come si affannassero a cercar di attirare l'attenzione dei loro animali fu uno spattacolo ridicolo.
Detto ciò, ti ringrazio per le tue informazioni, le ho lette con interesse e magari se avessi incontrato te a quet'ora avrei un'altra idea dei Falconieri.

Ad maiorem Dei gloriam Peregrinus

Falconiere
05-09-2009, 15.21.13
Il Falconiere: grazie delle precisazioni!
Posso considerare, quindi, la tua conoscenza messa a disposizione di Camelot? ;)

si si, nel mio piccolo, nn sono Federico II :sad_cry_me:

Ciao Falconiere,
[...] alla mia ignoranza sulla materia [...] Avevo un'immagine romantica dei falconieri, dovuta alle letture di romanzi medievali, [...] falconieri arabi [...] Vedere come si affannassero a cercar di attirare l'attenzione dei loro animali fu uno spattacolo ridicolo.[...]

ignoranza no, se 6 presente ad un evento descrivi cio' che vedi, se nn capisci di cio' che vedi vuol dire che il falconiere non lo ha detto
ad esempoi c'è gente che passeggia ed incontro col falco non mi chiede nulla e poi dietro l'angolo discutono sulla specie Civetta delle Nevi, bravi hanno beccato la specie, soltanto che il mio è un Falco pellegrino. altri è una cornacchia o un papagallo, amici mi sfottono chiamandola qaglia ma questo è normale, o per un barbagianni di una mia amica dai sui amici è chiamato il barbacoso, almeno non sono gente come quella che ad un ristorante di montagna c'è un capriolo imbalsamato e l'hanno chiamata aquila (raccontata, nn sentita di persona)
c'è il Romanzo (tempo attuale) "il falconiere" di Elaine Clark MacCarthy
la parte del falconiere atrezzature storia per quel poco che chè è veritiera
p.s. nei films medioevali o fantasia medioevale o fantasy i rapaci uttilizzati NON erono conosciuti fino al 1980-90 in europa, es. King Arthur con poiana di harris (chiamato ingustamente falco, Falco del deserto, Falco di Harris) e lady hook con poiana coda rossa, e Karate Kid 4 con poiana di harris, ma nel film è chiamata Aquila, + verosimile xkè gli assomiglia molto ed appartiene alla stessa famiglia, a differenza del falco che è tutta un'altra cosa.
cio' unaltro libro sulla falconeria dove sono scritti alcuni autori di pergamenne falconieri arabi, il quale federico li fece tradurre (forse da lui stesso) per scrivere il suo.
se si affanna il falconiere vuol dire che il falco nn ha fame (sarebbe da spiegare in che senso, ma mesi nn ne ho) vola per gli affari suoi o si è spaventato (confusione, gente, cani, posto sconosciuto ecc...)

a presto

elisabeth
05-09-2009, 21.15.08
Perdonatemi, Sir il Falconiere, ma non avevo in mente di fare del male a nessun tipo di animale alato, non ho mai avuto occsione di vedere da vicino nessun assiolo o rapace in genere se non ceh su internet.........ma saro' attentissima a tutto cio' che direte in merito

Falconiere
06-09-2009, 00.52.53
Perdonatemi, Sir il Falconiere, ma non avevo in mente di fare del male a nessun tipo di animale alato, non ho mai avuto occsione di vedere da vicino nessun assiolo o rapace in genere se non ceh su internet.........ma saro' attentissima a tutto cio' che direte in merito

in sintesi che fine ha fatto il rapace?

vedi altri che combinano
http://www.youtube.com/user/Federfauna&feature=player_profilepage#t=511

elisabeth
06-09-2009, 01.32.48
Quando vivo a Camelot......vive con me........quando vivo nella mia citta', so che esiste ma e' libero di fare cio' che vuole e dove vuole !!!!!

Vivian
07-09-2009, 10.04.32
X Vivian 6 Falconiera? di ki è l'assiolo? è annellato? con CITES?



Messere, siete un fiume di domande e informazioni: è un vero piacere ascoltarvi.
Non sono assolutamente una falconiera, anzi, sono piuttosto ignorante in materia. Ho aperto io questa discussione proprio perchè speravo che arrivasse qualcuno a darci qualche informazione più specifica...siete giunto voi (anche grazie a lady Llamrei), un falconiere professionale, quindi direi che sono stata fortunatissima.

Sinceramente non so di chi sia l'assiolo, è una foto trovata su internet (http://195.103.201.131/RiserveEnna/Themes/Pergusa/cd_massa/TABELLE/TUccelli/TABELLA%20UCCELLI.htm (http://195.103.201.131/RiserveEnna/Themes/Pergusa/cd_massa/TABELLE/TUccelli/TABELLA%20UCCELLI.htm)).

ad esempoi c'è gente che passeggia ed incontro col falco non mi chiede nulla e poi dietro l'angolo discutono sulla specie Civetta delle Nevi, bravi hanno beccato la specie, soltanto che il mio è un Falco pellegrino. altri è una cornacchia o un papagallo, amici mi sfottono chiamandola qaglia ma questo è normale, o per un barbagianni di una mia amica dai sui amici è chiamato il barbacoso, almeno non sono gente come quella che ad un ristorante di montagna c'è un capriolo imbalsamato e l'hanno chiamata aquila (raccontata, nn sentita di persona)


Credo che certi commenti nascano dal fatto che non avete a che fare con dei teneri cagnolini o gattini. La gente talvolta ha la tendenza a mascherare la propria ignoranza e stupore di fronte a ciò che non comprende con il sarcasmo (anche se ammetto che è carino il "barbacoso" :p).
Chi scambia un capriolo per un'aquila probabilmente è anche convinto che si possano mungere le galline...

Mi piacerebbe sapere come siete diventato falconiere e come avete acquisito l'esperienza che ora mettete anche al nostro servizio (grazie :smile_thumright:). Leggerò ogni vostro intervento sull'argomento con avidità ;).

Falconiere
07-09-2009, 11.21.15
Messere, [...]
Mi piacerebbe sapere come siete diventato falconiere e come avete acquisito l'esperienza che ora mettete anche al nostro servizio (grazie :smile_thumright:). Leggerò ogni vostro intervento sull'argomento con avidità ;).

in Italia, e nel resto del mondo fanno:
corsi di avvicinamento alla Falconeria
corsi di Base (di vari gradi d'insegnamento + o - validi)
corso Professionale (unico nel suo genere xkè l'unico con un diploma riconosciuto a livello Europeo) dalla Scuola Italiana di Falconeria ed Astoreria (S.I.F.A.) con il contributo della Regione Veneto
che è quello che ho fatto io
es: su 500 e oltre domande solo 25 hanno fatto il corso (al 2007 per un totale di 75 Falconieri)

Vivian
07-09-2009, 16.36.33
in Italia, e nel resto del mondo fanno:
corsi di avvicinamento alla Falconeria
corsi di Base (di vari gradi d'insegnamento + o - validi)
corso Professionale (unico nel suo genere xkè l'unico con un diploma riconosciuto a livello Europeo) dalla Scuola Italiana di Falconeria ed Astoreria (S.I.F.A.) con il contributo della Regione Veneto
che è quello che ho fatto io
es: su 500 e oltre domande solo 25 hanno fatto il corso (al 2007 per un totale di 75 Falconieri)

Immagino che, essendo stato ammesso a un corso così specifico e riservato a poche persone, avevate già un bagaglio di conoscenze ed esperienze abbastanza vasto. Come vi siete avvicinato alla falconeria?
Inoltre come adoperate la vostra professionalità? Voglio dire, avete un'attività in proprio?

Falconiere
08-09-2009, 10.27.30
Immagino che, essendo stato ammesso a un corso così specifico e riservato a poche persone, avevate già un bagaglio di conoscenze ed esperienze abbastanza vasto. Come vi siete avvicinato alla falconeria?
Inoltre come adoperate la vostra professionalità? Voglio dire, avete un'attività in proprio?


- Ho un po' d'esperienza, ma si continua a :misc_read2: ed imparare. :misc_write:
- Sono apassionato del Medioevo, (e delle civiltà passate) come Castelli, Armature, alle armi bianche, facendo l':bow_arrow:nelle Rievocazioni storiche, ed arrivando alle Spade ma senza:fighting:......
in specialmodo all'arte dell'Araldica e all'arte della Falconeria che per quest'ultima appena mi è soppragiunta l'occasione l'ho colta, tieni conto che la Falconeria NON è medioevale ma ha oltre 5000 anni di storia, hano trovatoun reperto Assiro risalente al VII secolo a.C. raffigurante un Falconiere con al pugno un rapace
- Mi limto all'educazione Ambientale, Didattica, stando acontatto con la gente, e mettendo il mio Falco al centro dell'attenzione (è lui il protagonista) e gli faccio da interprete :misc_deal:, spiego chi è Lui, cosa fa in natura, cosa fa con me, come mangia come digerisce, lla storia della Falconeria, e atrezzature, le tecnologie, ...............

Vivian
08-09-2009, 14.47.10
Innanzitutto complimenti per la costanza e la passione che mettete nei vostri numerosi interessi. Ho avuto modo di leggere il vostro intervento sull'araldica e sembrate molto preparato sull'argomento (dico "sembrate" perchè io in materia sono piuttosto ignorante e quindi non mi permetto di dare giudizi).
Riguardo al vostro modo di utilizzare la vostra professionalità di falconiere trovo che sia molto bello il fatto che voi poniate il falco al centro dell'attenzione. In questo modo fate capire che avete a che fare con un essere vivente che va rispettato e ammirato in quanto dotato di una propria intelligenza, con i propri bisogni e le proprie preferenze. Credo che con tale approccio voi mettiate in chiaro che non siete un "domatore" e che non avete a che fare con degli animaletti ammaestrati per fare giochetti che divertano il "pubblico".
Vi piacerebbe parlarci un pochino del vostro falco, di come lo accudite, dove lo tenete, come è arrivato fino a voi?
Inoltre avrei una curiosità: l'approccio coi rapaci notturni è molto diverso rispetto a quello coi rapaci diurni?

Falconiere
08-09-2009, 20.40.08
Innanzitutto complimenti per la costanza e la passione che mettete nei vostri numerosi interessi. Ho avuto modo di leggere il vostro intervento sull'araldica e sembrate molto preparato sull'argomento (dico "sembrate" perchè io in materia sono piuttosto ignorante e quindi non mi permetto di dare giudizi).
Riguardo al vostro modo di utilizzare la vostra professionalità di falconiere trovo che sia molto bello il fatto che voi poniate il falco al centro dell'attenzione.

:smile_lol: e dammi del Tu non mica vecchio
me la cavo con l'araldica, dipende cosa Le interessa, è un argomento molto ampio

In questo modo fate capire che avete a che fare con un essere vivente che va rispettato e ammirato in quanto dotato di una propria intelligenza, con i propri bisogni e le proprie preferenze. Credo che con tale approccio voi mettiate in chiaro che non siete un "domatore" e che non avete a che fare con degli animaletti ammaestrati per fare giochetti che divertano il "pubblico".
Vi piacerebbe parlarci un pochino del vostro falco, di come lo accudite, dove lo tenete, come è arrivato fino a voi?
Inoltre avrei una curiosità: l'approccio coi rapaci notturni è molto diverso rispetto a quello coi rapaci diurni?

Quano lo lascio volare, nel suo campo da volo, decide lui quando scendere, se sono stato io a calcolare il momento esatto per farlo volare, se non ha fame o si spaventa è difficile che scende e/o si allontana
lo accudisco secondo gli insegnamenti dati (ho avuto 25 tra maestri falconieri, e insegnanti)
lo spazio per tenere un rapace dipende se è solo se coppia se maschio se femmina, devi avere un ampio giardino ed uno spazio chiuso e coperto per la sicurezza del falco stesso e uno spazio molto ampio senza alberi case tralicci elettrici strade ecc se un alto volo, o un bosco per il basso volo (lontato da zone di caccia e pollai)
nel mio caso peril falco pellegrino mashio la sua Falconiera ha le misure 2x2x2 metri
i rappaci notturni allocco, assiolo, civetta athena (sono troppo piccoli molti li hanno, ma son delicati, per cibo temperature ecc...) il barbagianni tende a beccare spesso, meglio evitare le dita dei bimbi, in gufo reale F e il gigante bisogna saperlo gestire, p.s. mangiano i topi devi pulirli dalle interiora, spezzarli ecc... poi c'è il gufo, la civetta e tutte le loro sotto specie
puoi far passeggiate nel bosco e lro ti seguono passo dopopasso
poi bisogna (x tutti i rapaci) alla pulzia acqua, cibo, falconiera ecc... per le eventuali malattie (e ce ne sono troppe per i miei gusti)
tra i maestri falconieri c'è anche un allevatore e gran maestro falconiere
fai 1 + 1 ed ecco come lo ricevuto

Vivian
10-09-2009, 11.34.27
e dammi del Tu non mica vecchio
me la cavo con l'araldica, dipende cosa Le interessa, è un argomento molto ampio

Va bene Falconiere, allora ti darò del tu (lo so che non sei vecchio...:pensif_29:)
Sull'araldica non so proprio nulla ma comincerò a leggere qualcosa e se avrò delle domande mi rivolgerò sicuramente a te...stai diventando la mia enciclopedia umana :smile_lol:

Quano lo lascio volare, nel suo campo da volo, decide lui quando scendere, se sono stato io a calcolare il momento esatto per farlo volare, se non ha fame o si spaventa è difficile che scende e/o si allontana
lo accudisco secondo gli insegnamenti dati (ho avuto 25 tra maestri falconieri, e insegnanti)
lo spazio per tenere un rapace dipende se è solo se coppia se maschio se femmina, devi avere un ampio giardino ed uno spazio chiuso e coperto per la sicurezza del falco stesso e uno spazio molto ampio senza alberi case tralicci elettrici strade ecc se un alto volo, o un bosco per il basso volo (lontato da zone di caccia e pollai)
nel mio caso peril falco pellegrino mashio la sua Falconiera ha le misure 2x2x2 metri

Grazie mille per le spiegazioni. Mi permetto di farti altre domande.
Di cosa si ciba il falco?
L'hai allevato tu fin da quando era piccolo o l'hai avuto in seguito?
Quanto tempo passi con lui?
Si lascia avvicinare da altre persone se tu non sei presente?
Quali sono gli strumenti utilizzati dai falconieri?

i rappaci notturni allocco, assiolo, civetta athena (sono troppo piccoli molti li hanno, ma son delicati, per cibo temperature ecc...) il barbagianni tende a beccare spesso, meglio evitare le dita dei bimbi, in gufo reale F e il gigante bisogna saperlo gestire, p.s. mangiano i topi devi pulirli dalle interiora, spezzarli ecc... poi c'è il gufo, la civetta e tutte le loro sotto specie
puoi far passeggiate nel bosco e lro ti seguono passo dopopasso
poi bisogna (x tutti i rapaci) alla pulzia acqua, cibo, falconiera ecc... per le eventuali malattie (e ce ne sono troppe per i miei gusti)
tra i maestri falconieri c'è anche un allevatore e gran maestro falconiere
fai 1 + 1 ed ecco come lo ricevuto

La mia curiosità sui rapaci notturni nasce dal fatto che ho avuto la fortuna di vedere un gufo reale (bellissimo :surprised_eek:) presso un falconiere che si era rivolto alla società per cui lavoro. Questo falconiere si occupa di servizi quali l'allontanamento di volatili da discariche e aeroporti oltre che di rievocazioni storiche. Purtroppo non ho avuto tempo di porgli molte domande in quanto ero di fretta, quindi approfitto della tua esperienza.
Quale "impiego" (so che è un termine brutto ma non so come spiegarmi diversamente :o) hanno i rapaci notturni? E quelli diurni?

Grazie ancora :smile:

llamrei
10-09-2009, 19.12.40
Son davvero felice che questa discussione sia diventata un punto d'incontro e di interesse :smile:
Grazie per le domande che poni, Vivian: sono le stesse domande alle quali anche io sarei curiosa di avere una risposta, quindi tramite te -e tramite le risposte di Falconiere- colmiamo una curiosità comune. Ottimo lavoro;)

Aggiungerei una domanda alla lista: nel caso il falconiere dovesse assentarsi per un periodo, a chi verrebbe affidato il rapace? Pongo questa domanda perchè, da quanto emerso e logicamente parlando, si instaura un "rapporto" tra falconiere e il suo rapace.

Falconiere
10-09-2009, 21.56.12
Grazie mille per le spiegazioni. Mi permetto di farti altre domande.
Di cosa si ciba il falco?
L'hai allevato tu fin da quando era piccolo o l'hai avuto in seguito?
Quanto tempo passi con lui?
Si lascia avvicinare da altre persone se tu non sei presente?
Quali sono gli strumenti utilizzati dai falconieri?
il mio modalità standard pulcini quaglia piccione
nn hamai visto l'uomo, veniva dato il cibo di nascosto nella voliera e si arrangiavano a dargli del cibo (nel caso del mio)
a 3 mesi mi è arrivato, dimensioni dell'adulto
il mio è buono comeil pane, ma è fiero di se stesso
strumenti/atrezzature un bel po'
filagna blocco pertica guanto geti logoto trasmittente riceventelunga ecc.....
La mia curiosità sui rapaci notturni nasce dal fatto che ho avuto la fortuna di vedere un gufo reale (bellissimo :surprised_eek:) presso un falconiere che si era rivolto alla società per cui lavoro. Questo falconiere si occupa di servizi quali l'allontanamento di volatili da discariche e aeroporti oltre che di rievocazioni storiche. Purtroppo non ho avuto tempo di porgli molte domande in quanto ero di fretta, quindi approfitto della tua esperienza.
Quale "impiego" (so che è un termine brutto ma non so come spiegarmi diversamente :o) hanno i rapaci notturni? E quelli diurni?
Grazie ancora :smile:
Bird control col gufo è la prima che sento
impegno come Detenere:eek: un neonato (umano) tutti giorni mangia tutti giorni controllare se nn si è ferito, tenere pulita la falconiera tutti giorni farlo volare, ecc......... not e diu stessa cosa

nel caso il falconiere dovesse assentarsi per un periodo, a chi verrebbe affidato il rapace? Pongo questa domanda perchè, da quanto emerso e logicamente parlando, si instaura un "rapporto" tra falconiere e il suo rapace.

ci si alleva la mamma la fidanzata per sapere come porre il cibo ecc...

Vivian
29-09-2009, 11.26.23
Innanzitutto chiedo scusa per la prolungata assenza da questo post ma...non mi ero accorta della risposta :o
il mio modalità standard pulcini quaglia piccione
nn hamai visto l'uomo, veniva dato il cibo di nascosto nella voliera e si arrangiavano a dargli del cibo (nel caso del mio)
a 3 mesi mi è arrivato, dimensioni dell'adulto
il mio è buono comeil pane, ma è fiero di se stesso
strumenti/atrezzature un bel po'
filagna blocco pertica guanto geti logoto trasmittente riceventelunga ecc.....
Mi stai dicendo che metti il cibo di nascosto al tuo falco nella voliera? Ma accetta gli animali morti da mangiare? Leggendo qua e là ho visto su diversi siti che certi falconieri si fanno arrivare i pulcini congelati (mi pare dall'Inghilterra ma devo verificare).
Domanda stupida :o:
quando liberi il falco poi come fai a farlo tornare? posso capire che sei in grado di localizzarlo con gli strumenti, ma se si allontana troppo che succede?

Bird control col gufo è la prima che sento
No, non utilizza i gufi per il bird control. Volevo dire semplicemente che oltre ad occuparsi di rapaci diurni si occupa anche di rapaci notturni e mi domandavo per cosa venissero "impiegati".

ci si alleva la mamma la fidanzata per sapere come porre il cibo ecc...
:laughing_lol1::laughing_lol1::laughing_lol1: Addestrare la mamma e la fidanzata (o fidanzato) mi sembra più impegnativo che allevare il falco...concordi Llamrei? ;)

Falconiere
29-09-2009, 13.03.59
Mi stai dicendo che metti il cibo di nascosto al tuo falco nella voliera?
non al mio ma dall'allevatore prima che mi arrivasse
Ma accetta gli animali morti da mangiare?
si ma dipende come lo si è abituato, mangia al pugno, al Logoro
Leggendo qua e là ho visto su diversi siti che certi falconieri si fanno arrivare i pulcini congelati (mi pare dall'Inghilterra ma devo verificare).
il cibo congellato c'è un fornitore in italia che a sua volta si rifornisce all'estero come inghilterra spagna ecc..., ma nn sono pulcini ma anche quaglie piccioni ecc.....
Domanda stupida :o:
quando liberi il falco poi come fai a farlo tornare? posso capire che sei in grado di localizzarlo con gli strumenti, ma se si allontana troppo che succede?
nessuna domanda è stupida,
xkè deve ancora mangiare, dipende dal tipo di "addestramento".
se mi allontana troppo (se succede so' con chi prendermela)
gli corro dietro con la ricevente xkè prima di farlo volaregli aggiungo una trasmittente, è quando è troppo che si utilizza la tecnologia
No, non utilizza i gufi per il bird control. Volevo dire semplicemente che oltre ad occuparsi di rapaci diurni si occupa anche di rapaci notturni e mi domandavo per cosa venissero "impiegati".
Solo per bellezza e amore si possono tenere, per far delle passeggiate nei boschi, didattica ecc...., nel medioevo utilizzavano il gufo (per lo piu')
per catturare il diurno.

:laughing_lol1::laughing_lol1::laughing_lol1: Addestrare la mamma e la fidanzata (o fidanzato) mi sembra più impegnativo che allevare il falco...concordi Llamrei? ;)

l'importante che si ricordono quello che gli si è insegnato.

p.s. Domenica 4 Ottobre 2009 - La giornata del Falco -Spinea (VE)
dalle ore10:00 al tramonto + o - via Rossinnano, 40 -Spinea (VE)
Oasi del Parco Nuove Gemme di Spinea (VE) - Ekoclub Internazional sez. di Spinea

zaffiro
29-09-2009, 15.25.09
Buon pomeriggio,signore.
Ho letto con dovuta attenzione ed interesse gli interventi di questa discussione,elargisco a voi la mia ammirazione per la professione svolta a contatto con queste creature ed a tutti gli utenti i miei complimenti per l'interesse e la competenza in materia.
Da profana vedo nei falchi,e non solo,degli esseri che sanno volare ad altitudini e latitudini in incontrastata libertà.E vedo nel contatto di queste creature con l'uomo una limitazione a quanto la natura sappia offrire.Alcuni hanno dato una spiegazione allo stato di vita degli esseri viventi cercando giustificazioni nel fatto che non può mancare qualcosa che non si è mai posseduto.In breve voglio esprimere che studi di neurologia sugli animali e sull'uomo hanno portato a conclusione che il sistema nervoso,così come le esigenze di ogni essere,siano in funzione di un repertorio secondario acquisito e sviluppatosi in funzione dell'ambiente in cui si vive,è l'ambiente,e l'educazione che da esso ne deriva pertanto,che forgia il nostro essere,i nostri pensieri e le nostre capacità,i nostri bisogni.Non so quanto queste leggi possano essere applicate ai rapaci,di sicuro lo sono nell'uomo ed in creature affini.Stando a questo,un falco che può volare alto in cielo,se abituato a volare in spazi più limitati,dovrebbe essere inconsapevole di poter realizzare che la sua natura è di spingersi in cielo,pertanto,non soffrire allo stato di "cattività".Ora,vorrei porre,se posso, a voi una domanda più atta a rivolgersi alla sensibilità dell'uomo che lavora con animali che sanno volare di quanto possa esserlo alla vostra figura di falconiere.
Ho sempre ritenuto che l'istinto fosse una dote di natura a prescindere dalle influenze esterne e se nell'uomo spesso è domato dalla ragione,ritengo che gli animali se ne avvalgano come un bisogno molto più spiccato ed insostituibile.Vi chiedo,infatti,ammesso che il vostro falco o qualunque altro di allevamento sia stato plasmato dall'ambiente in cui è stato educato ed abbia imparato a confinare le proprie capacità di essere che può volare in spazi ben più confinati,o,quantomeno,più abituali,secondo la vostra sensibilità,quanto credete che i falchi dei falconieri si sentano privati di quella libertà di volare incontrastati tra cime e monti che la natura ha istintivamente conferito loro?Riuscite a scorgere nello sguardo del vostro amico falco un desiderio a staccarsi dalla natura umana per portarsi in alto senza mai più far ritorno all'uomo?In breve,quanto voi,da uomo e da falconiere,scorgete tristezza nei loro occhi per la limitazione della libertà in cuore a queste creature?Fermo restando che il contatto con l'uomo sviluppi in loro diversi sentimenti altrimenti inesistenti,ma dare loro amore,educarli al nostro modo di essere in contatto ed in relazione con creature diverse da noi,è equo scambio a quanto viene loro negato ponendosi tra natura ed ambiente?

llamrei
30-09-2009, 13.04.40
:laughing_lol1::laughing_lol1::laughing_lol1: Addestrare la mamma e la fidanzata (o fidanzato) mi sembra più impegnativo che allevare il falco...concordi Llamrei? ;)

Concordo appieno!!! Dove devo firmare?:D

llamrei
01-10-2009, 21.37.17
alla sensibilità dell'uomo che lavora con animali che sanno volare

Perdonate zaffiro....ma questa frase mi ha fatto alquanto sorridere:D