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Visualizza versione completa : Eventi L'inizio e la fine del medioevo


Guisgard
12-08-2009, 14.13.00
Il medioevo.
Un'epoca straordinaria ma ancora poco conosciuta.
Un'epoca che è ancora celata dal fitto manto delle nebbie del tempo.
Ma nel medioevo si consolidano molte basi della nostra civiltà e nuove colonne della nostra società prendono forma.
Conoscere questo periodo equivale a conoscere il piedistallo su cui si regge la civiltà occidentale.
Il problema che da sempre affligge storici e archeologi è definirne i suoi esatti limiti cronologici.
Quando ha inizio e quando giunge al termine?
Le date tradizionalmente note sono conosciute da tutti: 456 (deposizione dell'ultimo imperatore d'occidente, Romolo Augustolo)- 1492 (scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo).
Ma racchiudere un periodo storico in due rigide date è cmq un errore di base.
Un'epoca termina quando cambiano tutti gli aspetti, civili, sociali, economici, politici, culturali che la caratterizzano.
Il 456 e il 1492 segnarono senza dubbio un cambiamento epocale per la nostra civiltà, ridisegnando caratteristiche e concezioni del nostro mondo.
Ma ci sono anche altri avvenimenti che rivoluzionarono la vita degli uomini, tanto da poter essere identificati come limiti cronologici alternativi per racchiudere il medioevo.
Nel 493 viene proclamato in Italia il regno goto di Teodorico.
Nel 535 scoppia la sanguinosa guerra Greco Gotica, tra il regno goto d'Italia e l'impero Bizantino di Giustiniano, che sognava di ricostruire l' antica romanità in occidente.
Nel 568 avviene la devastante invasione Longobarda nella nostra penisola, rompendo di fatto l'intero assetto sociale e politico che caratterizzò l'ultima culla della classicità in Europa.
Questo solo per citare alcune date "alternative" che diversi autori segnalano come possibili inizi del medioevo.
E lo stesso discorso si può tranquillamente fare per la data di "chiusura" del medioevo.
A quella infatti canonica (1492) si possono alternare, secondo diversi studiosi, altre date epocali:
1453, caduta di Costantinopoli sotto l'impero Ottomano, e fine di fatto dell'impero romano d'oriente.
1456, invenzione da parte di Johan Gutenberg della stampa a caratteri mobili, che stravolse il panorama culturale ed economico dell'epoca.
Alcuni stidiosi affermano anche che l'avvento dei primi umanisti, verso il XIV secolo, potrebbe rappresentare la fine del medioevo.
Altri invece vogliono collocare la data di chiusura del medioevo con la scoperta in Europa della polvere da sparo, tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo.
Tutto questo per poter comprendere come sia in realtà complesso poter definire con certezza, senza troppi rigidi schemi, l'inizio e la fine di un epoca come il medioevo.
In realtà ogni aspetto della vita fù caratterizzato da cambiamenti epocali, quando il mondo antico collassò assieme all'impero romano d'occidente.
Così andrebbe fatto un discorso preciso per quanto riguarda la politica, l'economia, l'arte e gli aspetti sociali che caratterizzarono il mondo in quei frangenti.
Il medioevo si manifestò in tempi e modi diversi in ciascun aspetto della civiltà dell' Europa di allora.
Per avere quindi una visione esatta e coerente bisognerebbe assegnare una data particolare, riguardo l'inizio e la fine del medioevo, per ogni singolo aspetto culturale, politico, sociali ed economico della civiltà alla fine del mondo antico.

llamrei
12-08-2009, 20.54.36
Le date tradizionalmente note sono conosciute da tutti: 456 (deposizione dell'ultimo imperatore d'occidente, Romolo Augustolo)-

Non era forse il 476 l'anno in cui lo sciro Odoacre è stato l'autore della deposizione del giovane Romolo Augustolo? :neutral_think:

llamrei
12-08-2009, 21.03.25
Il medioevo si manifestò in tempi e modi diversi in ciascun aspetto della civiltà dell' Europa di allora.
Per avere quindi una visione esatta e coerente bisognerebbe assegnare una data particolare, riguardo l'inizio e la fine del medioevo, per ogni singolo aspetto culturale, politico, sociali ed economico della civiltà alla fine del mondo antico.

Concordo appieno: non è di facile catalogazione la definizione di un determinato periodo storico e soprattutto attribuirlo poi ad una società vasta e differente (per economia, società, lingue e cultura) come era (ed è) l'Europa.
Come ben detto da voi, sir Guisgard, in Italia è stato considerato come anno di inizio di questo periodo storico l'anno in cui il giovane dodicenne imperatore Romolo Augustolo fu deposto da Odoacre, il 476 dc. Vediamo, invece, che per la cultura britannica il periodo di inizio del medioevo è il 406 dc ossia l'anno in cui le truppe romane iniziarono ad abbandonare l'isola. Un fatto del tutto importante per la cultura britannica da considerarlo come anno del principio di una nuova epoca. Per la Spagna potrebbe essere il 711 ossia anno della invasione araba.

Complimenti per aver iniziato questa interessante discussione Sir;)

Guisgard
13-08-2009, 01.07.30
Non era forse il 476 l'anno in cui lo sciro Odoacre è stato l'autore della deposizione del giovane Romolo Augustolo? :neutral_think:


Chiedo venia, mia signora!
Nella fretta di scrivere ho confuso la data giusta con quella del secondo sacco di Roma ad opera del barbaro Genserico, avvenuto circa vent'anni prima della deposizione di Romolo Augustolo.
Grazie della correzione e precisazione ;)

Guisgard
13-08-2009, 01.26.38
Vediamo, invece, che per la cultura britannica il periodo di inizio del medioevo è il 406 dc ossia l'anno in cui le truppe romane iniziarono ad abbandonare l'isola. Un fatto del tutto importante per la cultura britannica da considerarlo come anno del principio di una nuova epoca. Per la Spagna potrebbe essere il 711 ossia anno della invasione araba.

Complimenti per aver iniziato questa interessante discussione Sir;)

Per la Britannia sono completamente daccordo con voi, milady.
L'abbandono di Roma portò con sè anche la fine della civiltà.
In breve Sassoni, Angli e Juti ivasero e conquistarono l'isola, senza che la popolazione gallo-romana potesse opporsi più di tanto.
La questione in Britannia è in realtà molto complessa, in quanto dalla fine dell'età romana, fino all'anno mille circa, praticamente dall'isola scompare la scrittura. La mancanza di fonti scritte rende praticamente impossibile conoscere la storia della Britannia nell'alto medioevo e dividerla dai miti e dalle leggende.
Per quanto riguarda invece la Spagna, credo sia più giusto fissare come possibile data per l'inizio del medioevo l'invasione dei Visigoti e la formazione del loro regno romano barbarico avvenuto circa verso la fine del V secolo.

Guisgard
15-08-2009, 02.51.48
Fin quando ci fu l'impero romano, erano note e familiari a tutti le basi per governare e gestire territori vasti e diversi fra loro.
Ma con la fine dell'impero, i territori uscirono stravolti riguardo al loro controllo ed alla loro amministrazione.
Gli invasori germanici infatti furono incapaci di proporre nuove forme di governo e alla fine finirono per adottare quelle conosciute fino ad allora.
L'unica novità di rilievo fu la formazione di regni territoriali, gestiti dalle aristocrazie barbariche degli invasori.
Sono i famosi regni romano barbarici, così definiti perchè nascevano appunto dall'unione delle caratteristiche dei barbari con diversi aspetti del mondo greco romano.
Spesso però questi regni erano vulnerabili, piccoli e mal gestiti.
Diversi si dissolsero in breve tempo, mentre alcuni riuscirono ad integrarsi con i valori e le caratteristiche dei poli della religione (la Chiesa) e della cultura (gli intellettuali del mondo latino), come il regno dei visigoti in Spagna e quello dei franchi in Gallia.
I regno romano barbarici rappresentano un momento fondamentale nella nascita del nuovo periodo storico chiamato medioevo.
Da questi regni infatti prendranno forma quelle che saranno alcune delle future monarchie territoriali che governeranno l'Europa nei secoli seguenti.
I regni romano barbarici più importanti furono i sette regni anglosassoni in Britannia (tre di fondazione sassone, tre di fondazione angla ed uno di fondazione juta), quello dei visigoti nella penisola Iberica (dove i visigoti riuscirono a scacciare i vandali e ad assorbire il regno degli svevi), quello dei franchi in Gallia (dopo aver avuto la meglio sui visigoti e sui burgundi), quello dei vandali in Africa (fino all'arrivo nel VI secolo dei bizzantini che li annientarono) e quello particolarissimo degli ostrogoti in italia.

Guisgard
20-08-2009, 02.20.45
Se ormai gli storici concordano nell'indicare come inizio del medioevo il periodo compreso tra la caduta dell'impero romano d'occidente e la formazione dei regni romano barbarici (in quanto tutti gli aspetti della vita si modificano radicalmente rispetto al passato,), molto più complesso è porre una data per indicarne la fine.
Infatti, per definire chiuso un periodo storico bisogna che tutte le componenti della vita (sociali, politiche, economiche, culturali) cambino totalmente, dando appunto inizio ad "un'altra epoca", diversa dalla precedente.
Cambiamenti epocali che scossero la società del tempo ci furono, come abbiamo visto, in diversi momenti.
Ma due avvenimenti su tutti ebbero un impatto fortissimo sulla società.
Il primo fu la caduta di Costantinopoli (1453) sotto l'attacco dei turchi ottomani.
Questo avvenimento ebbe un impatto inimmaginabile sulla società del tempo.
Con la fine dell'impero Bizantino cadeva di fatto l'ultima parte dell'impero romano.
L'occidente si ritrovò a temere una minaccia che mai, prima di allora, aveva avvertito veramente: l'impero Turco.
Da questo momento in poi, l'Europa cristiana metterà da parte ogni divisione e si coalizzerà contro la minaccia ottomana.
L'altra data che stravoilgerà l'assetto del mondo di allora fu la scoperta dell'America (1492) ad opera di Cristoforo Colombo.
Questo avvenimento segna la tradizionale fine del medioevo perchè davvero la civiltà trova un nuovo assetto.
Gli scambi commerciali, gli interessi politici e militari, una nuova visione del mondo e delle cose si manifestano da questo momento in poi.
Il mondo ora ha un nuovo baricentro, che sposta totalmente gli interessi delle grandi monarchie dal Mediterraneo all'Atlantico.
L'Europa ed il vicino oriente non sono più l'unico centro del mondo.
Insomma la società si rivolta come un guanto e davvero ora possiamo dire che una nuova alba, e con essa una nuova epoca, si affacciano all'orizzonte della storia.

Hastatus77
01-09-2009, 13.01.57
Gli invasori germanici infatti furono incapaci di proporre nuove forme di governo e alla fine finirono per adottare quelle conosciute fino ad allora.
Mi è capitato pià volte di leggere che le popolazioni barbare, lasciarono l'amministrazione ai romani ed esse si dedicarono alla difesa del territorio.

A parte questa nota, vi faccio i complimenti per l'ottimo lavoro che state svolgendo. :smile_clap:

Guisgard
01-09-2009, 13.13.19
Grazie, messere :smile:
Riguardo alla convivenza sociale e pilitica tra barbari e romani, come ho scritto sopra, le strutture poilitiche ed amministrative dell'antico impero furono adottate in gran parte dagli invasori, con l'aiuto della classe dirigente latina.
Ovviamente, il controllo militare, per chiari e logici motivi, doveva per forza di cose restare in mano ai conquistatori.
Un esempio è il regno goto di Teodorico, che ambiva alla perfetta unione tra latini e germani.
Ai primi spettava il controllo amministrativo del regno, mentre ai secondi, ovviamente, quello militare.