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Guisgard
23-05-2018, 23.58.16
IL NOME DELLA PERLA

"Spalancano contro di me le loro fauci:
un leone che sbrana e ruggisce."

(Salmo 22)





La Sundra, uno sterminato ed impetuoso oceano di valli, boschi, colline e monti, un insieme di lande selvagge e millenarie simili ad un mare frastagliato di borghi addormentati, austeri manieri, torri diroccate e villaggi senza nome.
Qui dove pulsa ogni specie di fiori, frutti, piante ed alberi e dove vegetano antiche leggende che in molti fingono di non credere più.
Nella Sundra la nebbia è come un canto, un velo, un fantasma, una maledizione che rende tutto incantato.
Bianca ed eterea sale dal profondo ancora umida di pascoli sommersi, canti ancestrali e caverne ove albergano raminghi gli spiriti della notte.
Più tardi con la Primavera e poi l'Estate le piogge stagionali rapide battono a scrosci sui tetti aguzzi e rinsecchiti dei borghi e dei villaggi, con le nuvole che liberano parte di quei sogni e di quelle maledizioni così che gli uomini non vivano nell'ignoranza dei vecchi arcani e delle meraviglie che la Luna racconta alle stelle nella solitudine della notte.
Verso Nord, oltre i confini del ducato Capomazdese e dopo il Monte Sacro all'Arcangelo, le creste rocciose ed ammantate raggiungono una notevole altezza ed assumono un aspetto bizzarro e misterioso.
La più settentrionale appare come sospesa tra cielo e terra, come proprio un'umida nuvola nebbiosa.
Quel costone isolato e lussureggiante protrude in uno spazio quasi illimitato che sovrasta il profondo passaggio del fiume Isclas e su cui si erge l'intera città si Sant'Agata di Gotya.
Racchiusa da pareti rocciose e a strapiombo, la Perla della Sundra, com'era chiamata dai poeti e dai sognatori, è protetta da antichissime mura e le guglie delle sue mille chiese assumono per i viaggiatori lontani i profili opalescenti e cangianti di sterminate nuvole alla deriva su un orizzonte crepuscolare dai tratti fiabeschi.
Nell'anno di Grazia 1771 il terrore apparve in queste lande, diventandone il padrone.
Solo un anno dopo la sua macabra fama oltrepassò i confini di questa ragione, arrivando fino ai palazzi nobiliari di Capomazda, mentre tra la nostra gente si diffuse la convinzione che nessun mortale sarebbe mai stato in grado di sconfiggerlo.
Sotto i suoi attacchi tutta la Sundra sprofondava lentamente nelle tenebre della paura, della disperazione e della morte.
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Lady Gwen
24-05-2018, 00.17.21
La carrozza avanzava sulla strada, a tratti sterrata e incerta, a tratti più uniforme.
Mi chiedevo come sarebbe stata la mia nuova vita qui, a Sant’Agata di Gotya.
Non avevo idea di che posto fosse.
In realtà, non avevo idea di alcun posto che non fosse la casa nefasta di mia zia, dove avevo passato parte della mia vita, o le quattro mura, altrettanto nefaste, della Lowerwood School.
La mia vita era stata più terrore e dolore che altro.
Avevo sempre sofferto, ovunque andassi, sia mentalmente che, soprattutto, fisicamente.
Prima a causa delle angherie di mio cugino, assecondato da mia zia, che mi credeva l’incarnazione del demonio, e poi a causa degli insegnanti e del prete della Lowerwood.
E ad un certo punto ero arrivata anche a convincermi di tutto questo.
A convincermi di avere, forse, davvero qualcosa che non andava, se tutti me lo rimproveravano, s etutti mi picchiavano, mi obbligavano a stare al mio posto.
Ma io avevo dei posti in cui recarmi per evadere, oh sì che li avevo.
Ed erano tutti lì, nei libri che divoravo avidamente, che narravano di avventure, di libertà, di regni da salvare, terre da conquistare e principi e principesse da amare con ardore e passione.
E mi convincevo che un giorno anche io avrei vissuto quelle avventure, quella vita fatta di vento fra i capelli e foreste indomite e selvagge.
Osservavo il pomeriggio appena illuminato dal sole, ma velato da una strana nebbia quasi perenne, che copriva tutto come morbido tulle.
Iniziai a scorgere da lontano una grande magione.
Stavo per arrivare.
Avevo trovato questo lavoro come istitutrice di una giovane ragazzina, di circa undici anni, di nome Therese.
Anche lei era un’orfana, ma al contrario mio era un’orfana ricca, con una dote, delle proprietà, un tutore, sebbene non avessi idea di chi fosse tranne sapere che era il proprietario della magione, e viveva in una casa grande almeno il doppio di Lowerwood.
Ma dopotutto, ci avrei vissuto anche io, per un po’ di tempo, quindi non era poi così male.
La carrozza si fermò davanti alla casa, scesi, pagai il cocchiere e mi avvicinai al grande portone in legno.
Poi, bussai col battente un paio di colpi, usando la mano libera dal bagaglio ed attesi.

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Clio
24-05-2018, 04.07.04
La luna filtrava dalle pareti del palazzo, potevo scorgere i suoi raggi dalle finestre che illuminavano la stanza.
Non è che una debole luce argentea che ben si specchia con le molte candele intorno a me, che creano un chiaroscuro adatto per il mio riposo.
Sono giorni bui, persino per Elyse Marbrè, la Marchesa di Sant'Agata de Gotya, giorni in cui tante preoccupazioni si affollavano nei miei pensieri, rendendo il mo viso corrucciato e la mia pelle sofferente. C'era qualcosa nelle mie terre che seminava il terrore... qualcosa che non ero io.
Ancora non avevo deciso se quella situazione fosse un bene o un male per me, ma ero determinata a volgere la situazione a mio vantaggio.
Nulla avrebbe dovuto interrompere la mia routine, nessuno doveva intromettersi nei miei affari, nè tantomeno ostacolarli.
Ci avevano provato, eccome se ci avevano provato! Come si chiamava quel curato? Don Francesco? Beh, non andatelo a cercare nella chiesa di San Menna, ora!
In quel momento, però, la sera sembrava essere più quieta, la mia pelle più distesa, sarà per il trattamento di bellezza, e per tutto ciò che lo precedeva.
Mi immersi ancora di più nella vasca, cercando di godermi ancora per un po' il ricordo di quanto accaduto poco prima, potevo ancora sentire le loro urla, i loro lamenti, le loro suppliche, e poi quell'espressione sui loro visi, quello sguardo di terrore, mentre il mio cuore accelrava, il mio sangue iniziava a pulsare e tutto il mio corpo si accaldava a quella vista.
Ce n'erano volute tre, per questo bagno.
Allora vediamo c'era Anne, la ragazzina che mi aveva pettinato i capelli quella mattina, ma aveva avuto l'ardire di tirarmi i capelli mentre spazzolava; poi invece c'era quella morettina che veniva da un paese di mare, Daniela ecco, che mi aveva servito la colazione ma si era dimenticata il burro, cosa decisamente imperdonabile; ah, e infine c'è stata Federica che... beh, non aveva fatto niente ora che ci penso, ma semplicemente mi andava di giocare un po' con lei. Oh, come gridava la piccolina mentre le strappavano le unghie una ad una...
Sentivo il liquido ancora caldo attraversare tutto il mio corpo, ricoprirlo con la sua consistenza vischiosa ma piacevole, leggera e proibita.
Avere una pelle bianca come la mia comprendeva dei sacrifici, in fin dei conti, la cura che vi dedicavo era molta, ma i risultati ripagavano ogni mio sforzo.
Dopo ogni bagno mi sentivo rigenerata, ritemprata, la mia pelle bianca tornava a splendere di nuova luce, e il segni del tempo si guardavano bene dall'avvicinarsi a me.
Ma mentirei se dicessi che è solo questo, la pura ricerca edonistica della bellezza del corpo. No, c'è molto di più in quei giochi proibiti, sensazioni che gli uomini comuni non possono neanche capire.
Un velo sottile che si snoda tra piacere e dolore, quell'eccitazione folle che mi prende quando le vedo contorcersi dalla sofferenza atroce, ma non solo, non è solo quello... i loro occhi quando provano a compiacermi, il controllo totale che ho su di loro nel momento in cui riesco a spezzarle, il momento in cui capiscono di non avere speranza e smettono di lottare, e poi, naturalmente... quello in cui la vita abbandona il loro sguardo.
Solo ricordare quei momenti mi provoca delle sensazioni fortissime, come una bramosia senza fine, un’eccitazione folle.
Allora immergo una mano nel sangue, che scivola dolcemente lungo tutto il mio corpo, fino ad arrivare dove sono più calda e umida, dove gli umori dell’eccitazione si mescolano al sapore metallico del liquido rosso scarlatto che mi ricopre interamente.
Lascio che la mia mano si muova, abile, mentre la mia mente torna alle torture inflitte poco prima, e il mio corpo inizia a conoscere un calore nuovo, tutto attorno a me scompare mente mi concedo un lungo e appassionato amplesso con me stessa, finché le mie grida soddisfatte non riecheggiano in tutto il palazzo.
Non so quanto tempo sia passato, non amo calcolare il tempo dedicato alla tortura, alla bellezza e al piacere, ma il sangue ormai era freddo, dunque doveva essere passato un po’ di tempo.
Decisi di prendermi qualche altro minuto, per contemplare lo stato di estasi, e poi allungai la mano verso il campanellino accanto alla vasca, che avrebbe chiamato le mie servette.
Chissà, magari una di loro sarebbe potuta essere la prossima... mmhhh, il pensiero era decisamente eccitante. Almeno per me!

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Dacey Starklan
24-05-2018, 15.08.32
Sant’Agata di Goya.
Rammentavo ancora il giorno del mio arrivo, ormai dieci anni fa.
All’epoca ero solo una bambina emozionata per il viaggio, alla quale brillavano gli occhi dinanzi alle costruzioni dell’uomo e alle opere della nature che addobbavamo quella perla di città.
Venivo da una famiglia fin troppo numerosa, ero la settima di ben nove figli e l’ultima delle femmine.
Per i miei genitori insomma ero poco più di un peso.
La povertà regnava assolutamente a casa nostra, una stanza unica con il pavimento in terra battuta, un fornello per scaldarci e cucinare le vivande al centro e qualche tappeto a terra da usare come sedie e letti per la notte.
Questo era tutto ciò che avevamo.
Mio padre non era altro che un perdigiorno, non amante del lavoro duro, che sperava di far fortuna stando seduto alla taverna.
Mia madre invece... Lei aveva avuto una vita migliore fino a che non si era invaghita di mio padre.
Naturalmente la sua famiglia si era opposta, avendo individuato il genere di uomo che mia madre ancora ragazza si era trovata.
Ma lei si era fatta guidare da uno sciocco amore adolescenziale, persa per quell’uomo dal fascino esotico, sempre pronto a corteggiarla.
Era rimasta incinta, di mio fratello Tòmas, e quando i genitori ne erano venuti a conoscenza l’avevano rinnegata, scacciandola di casa.
Mio padre non voleva un figlio, non voleva responsabilità e non voleva neanche una moglie ma sperava di ottenere qualcosa dalla famiglia di mia madre.
Così l’aveva sposata e dopo la nascita del bambino era andato a reclamare dei soldi dai nonni.
E così aveva fatto per ogni figlio, dicendo che sarebbero serviti per la loro istruzione e il loro futuro.
I miei nonni finivano per cedere, alla vista di un nuovo piccolo neonato ogni volta, dandogli una somma cospicua ma senza mai perdonare la figlia per la sua sconsiderata scelta .
Per questo eravamo tanti fratelli, ogni figlio portava nuovi soldi che mio padre poteva usare , o meglio, sperperare in vino e scommesse.
Lui non provava amore per noi, semplicemente eravamo una fonte di guadagno e lo dimostrò mandando tutti i miei fratelli maggiori a lavorare molto giovani e facendo sposare le mie sorelle appena raggiunta la pubertà.
A dieci anni era quasi il mio turno per essere data in sposa a qualcuno, al miglior offerente.
Mio padre già pregustava l’affare, diceva infatti che io ero la più bella delle sue figlie.
Un giorno stavo aiutando mia madre a prendersi cura dei miei fratellini più piccoli, Andres e Sylvain, quando in casa arrivarono degli ospiti.
Erano due uomini, entrambi con folte barbe, intorno ai trent’anni.
Mio padre li fece sedere con grandi sorrisi e mi ordinò di preparare loro del thé.
Solo quando andai a servirlo mi indicò uno dei due uomini, quello un poco più basso, dicendo che lui sarebbe stato mio marito, quindi mi prese per un polso e mi scaraventò a sedere vicino all’uomo, che mi rivolgeva occhiate lascive .
Sentii la nausea nel stargli vicino e intercettai lo sguardo di mia madre, supplicandola di risparmiarmi un tale destino.
Ma sapevo che nulla sarebbe successo, che avrei fatto la stessa fine delle mie sorelle, tutte spose bambine.
Quella notte rimasi sveglia, per me era impossibile dormire tormentata dalla paura di ciò che avrei dovuto affrontare.
Al mio risveglio trovai mio padre ancora addormentato e mia madre seduta sulla soglia, con un sacco tra le mani.
Mi fece cenno di andarle vicino e mi tese la mano.
Camminammo, andando oltre il villaggio, in completo silenzio.
Io ero terrorizzata, convinta che mi avrebbe portata alla casa dell’uomo a cui ero destinata.
Camminammo fino a che il sole non fu alto in cielo fino ad arrivare ad un crocevia.

“ Non scendere fino a che non sarai a Sant’Agata di Goya e lì cerca la chiesa più alta, troverai un uomo ben vestito, vedrai che mi assomiglia.
Dagli questo biglietto.
Andrà tutto bene. Tu almeno avrai una vita migliore.”

E così mi consegnò il sacco, che scoprii poi essere pieno con le mie poche cose, e una busta.
Non avevo mai visto mia madre scrivere prima di allora.
Arrivò una diligenza, su cui montai, spaesata ma confortata dai sorrisi di mia madre, che si sforzava di trattenere le lacrime.
Fu l’ultima volta che la vidi.

Sono passati dieci anni fa allora, dieci anni dal mio arrivo, dalla mia ricerca dell’uomo in chiesa.
Mio zio era il presbitero di Sant’Agata di Goya, una buona posizione che gli garantiva una vita tutto sommato agiata e confortevole.
Da sempre contrario alla decisione della famiglia di isolare sua sorella, quando gli consegnai la lettera mi accolse subito in casa, era convinto che fosse il volere di Dio per rimediare agli errori dei genitori.

“ Dacey è ora del thé !”

Udii la voce dello zio in lontananza, mentre io ero persa nel viale dei ricordi, lo sguardo fuori dalla finestra della mia stanza.
Andai subito di sotto, raggiungendo lui già al tavolo e gli preparai il thé.
Aveva il vizio di prenderlo sempre con molto zucchero e faceva orecchie da mercante quando gli facevo notare quanto fosse poco salutare per lui.
Era neanche un anno che era guarito da un episodio di gotta e ora stava tornando ai vecchi eccessi.
Era anche un anno da quando la vita tranquilla a Sant’Agata era stata interrotta da qualcosa di terribile e spaventoso, motivo per cui mio zio aveva aumentato la sua dose di zucchero.
Se devo morire di una morte tremenda, diceva, almeno avrò un po’ di dolcezza sulle labbra.



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Altea
24-05-2018, 15.26.36
Nata a Capomazda da una famiglia antica e nobile, Duchessa Altea de Bastian è il mio nome ma ormai è stato perso, tranne per la mia famiglia che, probabilmente, da anni mi sta cercando ovunque anche se nel bosco mi conoscono come "La Duchessa".
Adoravo fare quelle scampagnate nel bosco quando soggiornavamo nella nostra residenza estiva fuori da Capomazda e ogni giorno incontravo quel bellissimo ragazzo presso il laghetto.
Era di umili origini e un giorno mi narrò di fare parte di una banda, non di malviventi, ma certo non risparmiavano le carrozze di ricchi possidenti e qualche scorribanda la facevano.
L' Amore mi acceccò talmente tanto da abbandonare ogni agio, il mio nome la mia famiglia e seguirlo nel suo Clan.
Ma un giorno successe l' imprevedibile, forse assalì la carrozza di un uomo sbagliato, o altro, e venne ucciso. Gli avevamo raccomandato caldamente di non agire mai solo. Ero distrutta e ancora oggi rimango nella mia piccola ma vasta solitudine interiore.
La mia vita fu, nuovamente, in bilico e temetti per il mio futuro, ovviamente non potevo ritornare in quella casa dove ero fuggita, anzi la Libertà ormai era la mia vita.
E rimasi in quel bosco con il clan, il Capo mi prese a cura e pure il resto della banda.
Piano piano coi proventi costruimmo un piccolo villaggio nel boschetto, le nostre case sono di legno ma abbastanza robuste e ricche.
Non temiamo la Legge, anzi l' Arciduca ci deve la vita. Ricordai quando si trovava in carrozza col vescovo e uno dei cavalli si imbizzarrì e io e il Capo coi nostri cavalli riuscimmo a fermarla prima si rovesciasse, ovviamente eravamo mascherati ma egli capì eravamo dei briganti gentiluomini..il famoso "Clan della Rosa Scarlatta".
La nostra tattica è semplice, prima arrivo io e fermo le diligenze e carrozze, o qualche passante ricco e mi mostro con il visino angelico, distraggo i malcapitati e poi gli altri arrivano in gruppo e quel visino angelico si unisce a loro con arco o la mia fida spada.
Quel giorno Danton ci invitò nella sua casetta, si era sposato con una bella mora del gruppo, a presiedere le nozze era stato un gentil monaco nella cappelletta vicino Santa Agata di Gotya e volevamo divertirci un pò, era da molto non si festeggiava per un lieto evento anche se si faceva spesso baldoria.

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Guisgard
24-05-2018, 16.31.15
La magione sorgeva poco prima di Sant'Agata di Gotya, in una verde radura con alcuni noci e vari castagni poco distanti.
Intorno, dal basso verso l'alto, solo montagne aspre, indomite, selvagge, primordiali.
La magione era grande, circondata da un basso muro di cinta rettangolare, oltre il quale si potevano scorgere le cime di cinque olmi rinsecchiti.
Un vecchio impettito e dal viso annoiato venne ad aprire.
“La signorina Gwen immagino.” Disse alla ragazza squadrandola da capo a piedi. “Prego...” invitandola ad entrare ed a seguirlo.
La portò in un ampio salone arredato con discreto lusso ma poco gusto.
Forse in questa regione lo stile era alquanto relativo.
“Attenda qui, prego.” Il vecchio cameriere, per poi andare via.



L'acqua vermiglia, vischiosa e densa, di un rosso forte, impenetrabile, ancora caldo e pulsante di vita.
La pelle chiara della marchesa Elyse sembrava quasi fosforescente in quel bagno di sangue, come una novella Poppea nel suo latte di mula, ma con un piglio di disumana perversione in più dell'imperatrice.
Arrivò allora la giovane servetta, quasi con un'espressione disgustata e con l'orrore negli occhi.
“Marchesa, ai suoi ordini...” disse a capo chino.



Era un pomeriggio spensierato e di baldoria, di canti, balli e buona birra, oltre che squisito vino appena rubato da qualche nobile cantina.
Danton e la sua sposa erano raggianti ed il buon monaco gustava l'ottima carne di lepre offerta come banchetto di nozze.
Buona parte della banda era presente con Altea.
C'era Gozil, il grosso e grasso capo del clan, con i lunghi capelli e la folta barba rossa.
Poi Loi lo smilzo e saggio del gruppo, Briz il forzuto e robusto arciere ed infine Guan il bruno tiratore scelto.
Gozil continuava ad ingurgitare teglie di carne trita e bollita affogata nel pomodoro, accompagnando il tutto con litri di vino rosso, mentre Loi cominciava a guardare il cielo, visto la banda non amava restare troppo in giro durante il giorno.



Dacey avanzò con il vassoio su chi c'era la teiera fumante che sprigionava l'aroma di quel buon thè.
La sala era la solita in cui suo zio, nei lunghi pomeriggi al suo scrittoio, amava prendere l'ambrata bevanda.
Si trattava di un ampio gabinetto con i muri ornati di armi difensive ed offensive, così tappato che l'aria appariva ammuffita, antica, come le origini del loro palazzo, un tempo appartenuto al vescovo di Sant'Agata di Gotya ed ora sede del presbitero.
Al centro della sala stava una tavola rettangolare tutta coperta di libri e di carte, su cui era dispiegata un'immensa planimetria della città e dell'intera regione della Sundra.
In piedi, davanti al caminetto, stava un uomo appena più alto della media, di aspetto colto e fiero, quasi nobiliare, con occhi grigi e penetranti, la fronte ampia, il volto smagrito ed ancor più allungato dal pizzo e dai baffi brizzolati.
Non aveva spade o altre armi, ma sembrava per tutto il resto del suo aspetto un uomo di guerra.
Sotto infatti la lunga cappa Domenicana si vedevano i lunghi stivali di pelle scura leggermente sporchi di melma, segno che in mattinata era stato a cavalcare.
Quell'uomo era Pier de' Agnioth, naturalmente presbitero di Sant'Agata di Gotya.
Nulla dunque in lui rivelava il chierico, rendendo impossibile a chi non lo conosceva comprenderne il ruolo.
Dopotutto erano stati gli eventi ad imporre su quest'uomo tali prerogative, dato che di fatto era lui a reggere il governo della città per volontà stessa del barone.
“Vieni, cara...” disse notando Dacey “... avevo proprio desiderio di un buon thè caldo...” invitandola a sedersi.
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Lady Gwen
24-05-2018, 16.34.23
Era tutto così selvaggio e indomito qui, come nei libri che amavo.
Venne un uomo anziano ad aprirmi.
"Sì esatto" annuendo.
Mi accompagnò in un salone ampio, ma molto scarno.
Mi sistemai in un angolo in silenzio e in attesa, poggiando a terra il bagaglio e aspettando di essere ricevuta.

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Altea
24-05-2018, 16.43.13
L' atmosfera era davvero brillante e allegra, Gozil mangiava e beveva e risi guardandolo.."Capo non bevete troppo o come faremo poi a portarvi nella vostra casetta" e guardai il monaco "Che ci raccontate? Da molto si narra di un qualche pericolo nelle zone di Santa Agata di Gotya, verità o superstizione?" mentre Loi osservava il cielo impaziente quasi di andarsene.

Guisgard
24-05-2018, 16.50.46
Ad un tratto la porta si aprì di colpo e nella sala arrivò una ragazzina sugli undici anni, dall'aspetto vispo, i modi schietti ed i boccoli ben pettinati.
Sorrideva vivace e teneva in mano una bambola di pezza.
La seguiva il vecchio cameriere.
“La signorina Therese...” disse a Gwen indicando la bambina “... lei è la nuova maestra... Gwen.” Alla piccola.
Therese squadrò Gwen con curiosità.
“Io odio la matematica!” Esclamò.



“Tranquilla...” disse Gozil ad Altea con le mani e la barba unti della salsa di pomodoro “... il mio appetito è secondo solo al mio desiderio sessuale!” Ridendo. “Al massimo alla pari!” Bevendo per non strozzarsi. “Quando ti deciderai a cedere?” Facendo l'occhiolino alla bandita. “Sono anni che ti corteggio!” Annuendo, per poi addentare altra carne.
Anche il monaco mangiava di buon gusto.
“Eh, questo è un bel mistero...” rivolto ad Altea “... molti credono sia opera di qualche lupo, cosa assai probabile... o magari un branco di cani randagi... chi può dirlo... di certo non sono tempi felici per la Sundra...” bevendo.

Clio
24-05-2018, 16.56.16
Passarono lunghi istanti, troppi, decisamente troppi.
La servetta si stava facendo aspettare... male, molto male.
Di solito stavano attente a non commettere il minimo errore, perchè le mie punizioni erano leggenda, non solo nel castello, ma in tutta Sant'Agata.
Vero che cercavo di assumere sempre servette che provenivano da lontano, o che erano di passaggio, orfanelle di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza.
Poi arrivò, e peggiorò solo la situazione.
Gioia bella, non ti hanno insegnato a stare al tuo posto, eh?
Ma non potevo dire che la cosa mi dispiacesse, odiavo quando le servette non erano perfette come volevo, ma amavo decisamente di più punirle.
Oh si...
Questa era nuova, avevo scordato il suo nome, avrà avuto massimo qundici anni, un piccolo fiore immacolato.
Che carina....
Le scoccai un'occhiata glaciale, poi alzai una mano insanguinata e schioccai le dita.
"Il mio asciugamano!" ordinai, secca, decisa, mentre il mio pensiero correva al cosa indossare.

http://www.planocritico.com/wp-content/uploads/2015/05/Penny-Dreadful-Fresh-Hell.jpg

Lady Gwen
24-05-2018, 16.57.00
La porta si spalancò ed entrò una ragazzina vispa, vivace e dai bei boccoli biondi ben ordinati.
"Piacere di conoscerti, Therese" sorridendo.
Ridacchiai poi.
"Molti la odiano, ma sono certa che noi due lavoreremo molto bene insieme. Dal tuo nome, dovresti essere francese, giusto? Lo parlo molto bene, sai?" con un sorriso ed un tono amichevole.

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Altea
24-05-2018, 16.57.07
Guardai di sottecchi Gozil aggiustando gli alti stivali neri e lavorati, mi erano costati un occhio come il resto della mia uniforme...avevo dovuto rapinare una carrozza con due zitelle nobili ed attempate per guadagnarmi tutti i miei vestiti.
"Gozil, forse ti è sfuggito un particolare in tutto questo tempo...che non sei il mio tipo. Sarai un bravo capo, ecc. ma sai, se proprio devo...ambirei ad un bel giovanotto" rabbuiandomi un attimo al pensiero del mio ragazzo morto un anno prima.
"Lupo o cani randagi..che male potrebbero fare, tanto da essere un pericolo cosi grave" alzando le spalle e bevendo del buon vino rosso che aveva leggermente colorito le gote bianche come il latte.."E tu Loi, cosa guardi nel Cielo?".

Guisgard
24-05-2018, 17.07.55
La servetta tutta tremante prese l'asciugamano e lo porse alla marchesa Elyse.
Guardò la vasca, chiuse gli occhi, avvertì un mancamento ed infine svenne ai piedi della nobile padrona.



La bambina guardò Gwen come se la stesse studiando.
“Tu” disse “sei la nuova maestra, vero? Nessuna delle altre mi faceva tenere un cagnolino in casa.”
Il vecchio cameriere ascoltava in silenzio.
“Io odio i broccoletti...” aggiunse Therese “... ed anche il pesce... tu invece quale piatto detesti mangiare?” A Gwen.



“Sciocchezze...” disse ruttando Gozil “... oggi gli uomini sono tutti effeminati...” bevendo “... con le loro parrucche incipriate, i merletti alle maniche, i baveri dorati delle giacche ed il modo idiota che hanno di masticare tabacco puzzolente...” grattandosi la pancia “... dovresti sceglierti un uomo vero, virile e che sappia trattare con voi donne...” sorridendo ad Altea “... su, dimmi di si...” facendo la mossa di darle un bacio.
“Guardo il cielo perchè è quasi ora di andare...” serio Loi “... direi di tornarcene al covo...” fissando Altea e Gozil.

Lady Gwen
24-05-2018, 17.13.38
"Oh, a me piacciono molto i cuccioli" sorridendo.
Mi divertiva il modo vivace e attento che aveva di studiarmi ed io lasciavo fare.
Rimasi pensierosa.
"In realtà, ti confesserò che neanche a me piacciono molto i broccoletti..." le confessai a bassa voce, per poi ridere.

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Altea
24-05-2018, 17.13.55
Ascoltai Gozil e sorrisi.."Non si giudica una persona dall' abbigliamento..certo un parruccato non è il massimo. Io penso di uomini virili in giro ce ne siano" ribattei "Di quelli virili, passionali, romantici, misteriosi, tenebrosi e vogliosi di sesso e poi mettiamoci pure tanta intelligenza, carisma e coraggio..chiedo troppo? Ma non sembri tu sai Capo?" ridendo e voltandomi quando mi lanciò il bacio.
"Hai ragione Loi, si sta facendo buio" e mi alzai "Signori penso la festa sia finita, un ultimo augurio agli sposi, l' Amore trionfa sempre".
Ovviamente il mio modo di parlare, i modi raffinati tradivano la mia indole e la attenta educazione impartitami fino a pochi anni fa ma non volevo primeggiare su nessuno anche se nel Bosco tutti conoscevano la mia storia.

Guisgard
24-05-2018, 17.26.04
“Vedrai che ti conquisterò.” Disse Gozil ad Altea, finendo il suo piatto e scolandosi la bottiglia fino all'ultima goccia.
“Si, andiamo.” Annuì Loi alla bella brigantessa. “Tra poche ore sarà buio.”



“Venga, le mostro la sua stanza.” Disse il vecchio cameriere a Gwen.
La condusse così nella sua camera.
Era piccola, semplice ma con un certo senso di comodità ed accoglienza.
Dalla finestra poteva guardare il cortile sottostante e buona parte della campagna intorno alla magione, fino a scrutare le mura di Sant'Agata di Gotya.

Clio
24-05-2018, 17.33.34
Presi l'asciugamano e mi alzai, restando in piedi per un lungo istante, mentre il sangue fluiva dolcemente dalla mia pelle, scoprendola a poco a poco più bianca, più giovane, più perfetta di prima.
Ero intenta a guardare quelle gocce scendere piano piano, cosa che mi rilassava immensamente, quando sentii un tonfo.
Mi voltai di scatto, e vidi la ragazzina a terra, svenuta.
Alzai gli occhi al cielo ma non mi scomposi, continuai come se nulla fosse ad asciugarmi, uscendo finalmente dalla vasca, per scivolare nella vestaglia di seta candida che mi aspettava.
Era così bella la sensazione della seta sulla pelle, così delicato e allo stesso tempo inebriante.
Aprii la porta e chiamai a gran voce il mio servo più fedele, con tono imperioso, che non ammetteva repliche.
Sapeva perfettamente che in qualunque punto del palazzo si trovasse, entro pochi secondi doveva essere da me.
Non tolleravo sgarri, nemmeno da lui.

Altea
24-05-2018, 17.34.22
Sbuffai seccata a Gozilon.."Stai bevendo troppo...sogna, sogna".
Annuii a Loi, feci segno a Briz e Guan di prepararsi, dovevamo andare a cavallo verso il nostro piccolo covo, le nostre casette di legno ci aspettavano e avevo bisogno pure di aria fresca.
Uscimmo e salii su Cruz.."Loi, penso sia meglio facciamo strada io e Guan, segue Briz e poi tu e Gozilon che è totalmente ubriaco" e spronai il cavallo guardando Guan.."Stiamo all' erta, ma non dovrebbero esserci pericoli no?".

Lady Gwen
24-05-2018, 17.34.55
"Grazie" annuii.
Seguii l'uomo, che mi mostrò una stanza piccola, semplice, ma accogliente.
Di sicuro, meglio di quanto potessi sperare a Lowerwood o a casa di mia zia.
Iniziai così a disfare la valigia e sistemare i vestiti nel grande armadio in noce.
Dalla finestra era possibile vedere tutto il grande parco e la campagna ed era davvero una vista meravigliosa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180524/fad9ccd47df16161c154fa7a2e8c961d.jpg

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Guisgard
24-05-2018, 17.58.51
Gwen cominciò a disfare le valigie, mentre dalla finestra il colpo d'occhio sulle vaste lande della Sundra seguiva il mutare delle luci e delle ombre intorno a Sant'Agata di Gotya che dominava in lontananza.
Ad un tratto Gwen sentì una carrozza giungere nel cortile.



Guan annuì ad Altea ed i banditi partirono verso il bosco, diretti al loro covo.
Si erano separati e procedevano in successione, mentre il tardo meriggio avvolgeva il tutto intorno a loro con i suoi colori cangianti.
Ad un tratto, nei pressi di un ponticello abbandonato che scavalcava un canale ormai secco, Altea e Guan udirono qualcosa.
Qualcuno che canticchiava.



Un attimo dopo arrivò Bastien, il robusto ed ottuso servitore di Elyse.
Proveniva dal Nord, dai mercati di negrieri dove la marchesa lo aveva comprato anni prima.
“Eccomi, padrona.” Disse entrando il vigoroso servo.

Dacey Starklan
24-05-2018, 18.03.05
Da quando vivevo a Sant’Agata avevo perso tutte le abitudini della mia vecchia vita e a prima vista nessuno avrebbe potuto indovinare la mia origine umile.
Mio zio si era particolarmente impegnato per togliermi di dosso ogni indizio di povertà, dal mio accento contadino al portamento troppo sbarazzino e sconsolato.
Ora camminavo con grazie e eleganza, senza trascinare i piedi, vestendo abiti costosi ma mai troppo esagerati.
Per quanto mio zio fosse benestante infatti non amava ostentare questa sua ricchezza, visto il ruolo che ricopriva.

“ Siete andato a cavallo sta mane e non me lo avete detto.
Non so se io debba essere arrabbiata più per quello o per tutto il fango che state lasciando in giro!”

Con un tono di leggero rimprovero mentre gli servivo la sua tazza di profumato thé importato.


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Lady Gwen
24-05-2018, 18.03.51
Ero ancora impegnata coi vestiti, gettando di tanto in tanto uno sguardo fuori, quando sentii arrivare una carrozza.
Allora lasciai ciò che stavo facendo e mi affaccia per vedere chi fosse arrivato.

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Altea
24-05-2018, 18.04.23
Partimmo e io e Guan avevamo un bel po' di distacco rispetto agli altri.."Andiamo piano Guan, non vorrei succedesse qualcosa agli altri" e tirai le briglie di Cruz mentre mi beavo di quel paesaggio bucolico, il verde della boscaglia era vivido e vi erano pure molti fiori e piante rampicanti.
Ad un tratto udimmo un rumore, proprio eravamo sopra ad un ponticello che passava sopra un torrente secco.."Hai sentito?" verso Guan "Che facciamo e se fosse una ottima preda...avanti, nascondetevi dietro i cespugli e prendi Cruz e io faccio finta di raccogliere dei fiori..sarà un viandante sprovveduto, ovviamente se è un poveretto non gli toglieremo nulla..ma da dove proviene?" guardandomi attorno.

Guisgard
24-05-2018, 18.17.23
Il presbitero rise piano.
“Hai ragione, cara...” disse a Dacey “... sto sporcando dappertutto...” annuendo con un sorriso “... quanto alla mia cavalcata, beh, essa non era certo di piacere, visto che mi ha accompagnato messer Raspun, il braccio destro del barone... domani, ti prometto, usciremo insieme... non per i boschi, visto la situazione e quelle morti, ma per il borgo vecchio.” Bevendo il suo thè. “A meno che non ti vergogni di passeggiare col tuo vecchio zio.” Divertito.



Gwen guardò dai vetri e vide una bella carrozza fermarsi davanti all'ingresso, dalla quale scese un uomo dal lungo mantello scuro ed un ampio cappello.
Dalle movenze sembrava essere giovane.
Consegnò il suo bastone al vecchio cameriere ed entrò con lui in casa.



Altea e Guan si nascosero nella folta vegetazione cercando di scorgere chi fosse colui che canticchiava.
“Proviene da laggiù...” disse piano Guan “... sento rumore d'acqua... deve esserci un laghetto, uno stagno o qualcosa di simile...”
Intanto la voce che cantava era chiara e forte.

Lady Gwen
24-05-2018, 18.21.20
Era una carrozza molto elegante, ricca, dalla quale scese un uomo giovane, anche se non lo vidi molto bene a causa del cappello.
Diede il suo bastone al domestico ed entrò dentro.
Non sapevo chi fosse, mi sembrava giovane per essere il padrone di casa, ma comunque attesi in silenzio nella mia camera.

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Dacey Starklan
24-05-2018, 18.30.12
Persi pian piano il sorriso, in parte a causa di Messer Raspun che proprio non riuscivo a digerire ma soprattutto sapendo delle condizioni in cui versavano diversi angoli della città.
Un tempo amavo andare nei boschi, per approfittare della loro quiete, ma adesso non osavo neanche metterci un piede.

“ Vergognarmi? Non dite sciocchezze zio, non potrei mai.”

Mi vergognavo della mia famiglia di origine, di mio padre che voleva vendermi, di mia madre che non si era mai ribellata in tanti anni, dei miei fratelli zotici e analfabeti, della loro povertà.
Avevo finito per vergognarmi di tutto il mio passato, seppellendolo in fondo al mio cuore per non doverci pensare troppo.

“ Si sono verificate altre morti?”

Posando la mia tazzina con fare grave.

“ Per questo eravate con Raspun?”


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Altea
24-05-2018, 18.31.28
Ci nascondemmo e io guardavo attentamente con Guan ma non si vedeva nulla, Guan però da bravo guerriero capì da dove proveniva quel canticchiare.."Quindi laggiù vi è un piccolo laghetto..sarà un viandante che si ristora, allora io vado a vedere e colgo fiori" estrando la mia sacca e nascondendo la spada nel mantello "Tu mi segui...vedremo chi è".
Uscii allo scoperto e srotolai dalla cinta una lunga gonna a sorpresa e iniziai a canticchiare pure io e mi diressi verso il laghetto, ora udivo bene quella persona che canticchiava e vidi una figura ma raccoglievo margherite.."Oh devo raccogliere tante margherite per quante volte voglio sapere se il mio Amore mi ama" facendomi udire e raccogliendo fiori.

Guisgard
24-05-2018, 23.05.24
Gwen vide quel giovane uomo scendere dalla carrozza ed entrare in casa.
Poco dopo cominciarono ad udirsi voci che sembravano discutere animatamente.
La discussione, in certi momenti anche accesa, terminò dopo qualche minuto, poi la magione scivolò in un opaco silenzio.
Dopo un pò qualcuno bussò alla porta di Gwen.



"Non angustiarti con queste cose, cara..." disse il presbitero a Dacey "... le ragazze della tua età non dovrebbe pensare a queste cose. Dopotutto queste selve sono infestate dai lupi, dunque il tutto ha una spiegazione alquanto razionale.



Altea, camuffata da donzelletta in cerca di margherite, seguì quella voce, giungendo presso uno stagno non troppo grande.
Qui vide qualcuno che faceva il bagno completamente nudo, lavandosi e canticchiando allegramente.

Altea
24-05-2018, 23.08.53
Mi avvicinai al laghetto e guardai quella scena e la mia risata riecheggiò.."Oh un uomo nudo che si sta facendo il bagno nel laghetto" con voce stridula, quando la cosa non mi scandalizzava affatto...ovviamente se il bel vedere era prezioso sarebbe stato meglio ma non mi soffermai molto sulla figura per non scandalizzarlo..magari era pure un prete..beh Altea, i preti non fanno il bagno nudi nei laghetti almeno.

Guisgard
24-05-2018, 23.14.33
Era nudo.
Completamente nudo, con l'acqua dello stagno che a stento gli arrivava sotto la vita, dunque Altea poteva vederlo tutto mentre si lavava, facendosi scivolare addosso l'acqua più che fresca e fra i bruni capelli.
Canticchiava allegramente e non sentì la voce della brigandessa che fingeva di cogliere margherite.

Altea
24-05-2018, 23.19.00
La tentazione fu forte e lo guardai da testa fino giù..era proprio nudo e si beava della frescura dell' acqua lavandosi i suoi capelli bruni, sembrava felice visto che canticchiava in tono forte.
Mi avvicinai cercando i suoi vestiti, guardando se aveva una sacca e capire chi fosse dal vestiario continuando a cogliere fiori ma ridevo al pensiero che pure Guan osservava, forse pure gli altri...chissà.

Guisgard
24-05-2018, 23.29.15
Altea, fingendosi una donzella in cerca di margherite, si avvicinò alla laguna mentre l'uomo continuava a lavarsi tutto nudo in quell'acqua fresca, cantando allegramente.
La Duchessa, com'era chiamata, vide allora alcuni abiti appesi al ramo di un albero.
Una bella giacca lunga, una giubba di pelle, un cinturone borchiato, uno spadone, una pistola con l'impugnatura decorata alla moda nobiliare, pantaloni e lunghi stivali di cuoio nell'erba.
http://www2.pictures.zimbio.com/mp/LqfbAMIF7VEl.jpg

Altea
24-05-2018, 23.38.39
Ero entrata in una laguna quasi, forse ero sparita pure alla vista degli altri.
Guardai gli abiti, chi mai poteva essere..un soldato no, non aveva stemmi.
Però la pistola era davvero particolare, aveva dei decori nobiliari.
E i soldi? Dove stavano i soldi...ma non potevo certo frugare, magari mi scopriva ed era fatta, io dovevo distrarlo e gli altri dovevano fare il resto.
Magari erano dietro i cespugli, e aveva un gruzzoletto nelle tasche.
Così entrai in quell' acqua fredda e rinvigorente..."Milord...scusate" fingendomi intimorita, ma volevo capire se era della zona "Mi sono persa, voi potete aiutarmi? Stavo raccogliendo margherite" con aria innocente ed angelica.
Dovevo distrarlo e gli altri sicuramente avrebbero controllato, sperando non fossero ubriachi da non accorrere, tranne Guan mi sembrava.

Guisgard
24-05-2018, 23.48.58
Ad udire la voce di Altea, l'uomo smise subito di cantare e si voltò di scatto, restando completamente nudo ed in bella mostra davanti a lei.
Era di corporatura asciutta, ben fatto, come detto bruno, barba appena incolta, occhi azzurri resi più chiari dalla frescura dell'acqua.
Guardò per un lungo istante la brigantessa, con un velato sorriso sul volto.
“Non sai” disse “che vagare da sola in questi boschi è pericoloso, contadinella?” Senza far nulla per coprire le sue nudità.

Dacey Starklan
24-05-2018, 23.50.23
I lupi.
Come nelle favole anche nella realtà ogni colpa veniva additata a tali animali.
Mi veniva così difficile credere che uomini pieni di intelletto e dotati di armi non riuscissero a debellare un paio di cani appena più cresciuti.

“ Mi preoccupo se vi vedo preoccupato.”

Dicendolo lanciai uno sguardo eloquente a mio zio prima di tornare a bere qualche sorso di thé che ormai si stava raffreddando.

“ Se erano solo lupi... come mai Messer Raspun si è disturbato tanto?”


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Altea
24-05-2018, 23.54.22
Nell' udire la mia voce l' uomo si voltò e lo guardai...niente male..e che fisico poi ma finsi indifferenza, non potevo soffermarmi a guardare certi particolari interessanti, ma quegli occhi azzurri che si mescolavano al colore cristallino dell' acqua erano intriganti.
Mi guardava, a mio parere il tipo era scaltro e si era reso conto non ero una contadinella ma continuai la mia scena "Oh milord, avete ragione ma appunto, proprio perché mi sono persa sono venuta a chiedere aiuto..ma pure voi dovete stare attento, non sapete nel bosco potrebbe esserci briganti e rubarvi il vostro cospicuo denaro?" sorridendo come una donzella smarrita.

Lady Gwen
24-05-2018, 23.57.02
Dopo che l'uomo entrò in casa, iniziò una discussione molto accesa ed animata e restai in ascolto per capire cosa succedesse. Poi sobbalzai quando, dopo il silenzio, bussarono in camera mia.
Mi voltai e poi andai ad aprire.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180524/bbbbc0cd2ddd13d8da08dd459b5245c1.jpg

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Guisgard
25-05-2018, 00.02.58
Anche il presbitero cominciò a sorseggiare il suo thè.
“Messer Raspun” disse a Dacey con tono pacato, come si conviene ad un uomo di Chiesa, ma poco affine al suo aspetto “è un uomo pratico come lo sono tutti quelli che fanno delle armi il proprio credo. Che si tratti di un lupo o di un pazzo scatenato e sanguinario per lui cambia poco. E' un cacciatore, mia cara. Sente l'odore di una preda e ne resta ossessionato fino alla sua cattura. Comunque questi accadimenti di certo hanno gettato nel terrore queste terre, rendendole ancor più cupe e selvagge agli occhi del ducato...” posando sul tavolo la tazza di thè.



L'uomo guardò Altea e sorrise ancora, restando tutto nudo davanti a lei.
“Oh, i briganti, mia cara, non perdono tempo a derubare quelli come me.” Disse riprendendosi a lavare davanti a lei. “Amano attaccare le ricche carrozze, facoltosi viaggiatori o tonti vagabondi dalle borse piene. Soprattutto se costoro sono indifesi.” Divertito. “Se resti ancora un po' in acqua i tuoi vestiti bagnati ti causeranno un malanno, ragazza mia.” Facendole l'occhiolino.

Altea
25-05-2018, 00.09.11
Alle sue parole posi le mani sui fianchi...presi la gonna e la rialzai posizionandola nella tasca del cinturone.."Già i briganti amano fare questo, e voi come lo sapete...ah, non temo l' acqua...vedo è da molto non vi lavate, chi siete di grazia?" spostando il mantello blu facendo luccicare la spada e sorridendo dissi.."Certo, ma potrebbero prendere i vestiti" ridendo.
Uscii dall' acqua, rimisi gli stivaloni alti e presi i suoi vestiti dall' albero.."E ora, milord...i vostri vestiti, e soprattutto questa pistola ben decorata deve valere molto, dovete stare attento alle contadinelle sprovvedute, venite a prenderli se avete coraggio" con aria di sfida.

Dacey Starklan
25-05-2018, 00.09.55
Proprio per questo motivo non apprezzavo granché quell’uomo, era come un mastino da caccia, sempre a ficcanasare per trovare qualcosa di interessante da inseguire.
Sarebbe potuto apparire come un uomo ligio al dovere se non fosse per quel suo sguardo che io trovavo quasi morboso e che si palesava ogni qual volta si trattava di impugnare le armi.

“ Quale sia la causa mi pare che il nostro problema non stia così a cuore a chi di dovere.
Quasi un anno che ci sono attacchi e ancora non si è trovata una soluzione.
Se davvero fossero i lupi allora sarebbe saggio mandare cacciatori, mettere trappole nel bosco... non lo so...”

Scossi la testa frustrata dalla situazione corrette.



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Guisgard
25-05-2018, 00.18.17
Bussarono la porta e Gwen aprì.
“Il padrone chiede di incontrarla.” Disse il vecchio cameriere. “Appena sarà pronta potrà recarsi nella biblioteca al pianoterra, oltre l'androne. Il padrone starà aspettando là.”



“Accidenti...” disse lui capendo chi fosse davvero Altea.
Allora corse subito fuori dall'acqua, tutto nudo e senza preoccuparsi affatto di esserlo.
“Rendetemi la mia roba!” Intimò alla brigantessa. “Subito, dannata ladra!”



“Stai tranquilla, cara.” Disse il presbitero a Dacey con il suo tono basso e calmo. “Messer Raspun ha già fatto chiamare i migliori cacciatori di lupi della regione ed ormai i boschi pullulano di trappole. Ma come detto non devi lasciarti impressionare da queste cose. Dovresti pensare a cose più piacevoli.” Sorridendo.
In quel momento qualcuno bussò ed entrò poi il cameriere personale del presbitero.
“Messer Raspun ha inviato il rapporto circa la cattura dei lupi nell'ultima settimana, eccellenza.” Questi dando il documento al chierico.
Il Presbitero subito lo lesse.
“Oltre duecento lupi uccisi...” richiudendo il documento il presbitero “... di questo passo non ce ne saranno più in tutta la Sundra... beh, almeno termineranno queste morti misteriose...”
“Eccellenza, probabilmente il lupo o i lupi autori delle stragi negli ultimi mesi saranno stati annientati.” Il cameriere.
“Si, probabile...” pensieroso il presbitero.

Altea
25-05-2018, 00.23.10
"Come mi avete chiamata....ladra?" voltandomi offesa e lo ero davvero "Volevo solo divertirmi con voi, milord" gettando i suoi oggetti e vestiti a terra..."Non penso voi siate un affare da essere derubato, per altro si...e voi vi siete lavato nudo davanti a me come nulla fosse" e mi voltai offesa sedendomi su una pietra.

Lady Gwen
25-05-2018, 00.24.08
Presi un gran respiro ed annuii.
Un po' mi inquietava, avevo paura di essere io la causa di quella lite.
Ma dovevo farmi conoscere.
Una volta pronta scesi e bussai, aprendo appena la porta.

http://2.bp.blogspot.com/_1EKv5BXxyKM/S-1eKC1eLoI/AAAAAAAAFRg/oDDb4f6N_v8/s1600/eyrex-large.jpg

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Dacey Starklan
25-05-2018, 00.30.05
Alzai soltanto un sopracciglio senza però controbattere, finendo così il mio thé con calma.
Mi spostai allora dal tavolo ad una sedia di legno con alto schienale prendendo un nuovo gomitolo di lana azzurra da un cestino, insieme ai ferri per fare a maglia.
Ero abile nel ricamo e nel cucito, inoltre tale attività riusciva a rilassarmi molto.
Avevo quasi terminato una coperta a punto croce, dai toni del mare, che sarebbe stata un regalo per una famiglia povera della comunità.
Cercavo di far così la mia parte, vista anche la posizione di mio zio, ma senza mai dare direttamente denaro contante, memore di come lo sperperava mio padre. Trovavo migliore donare qualcosa di davvero utile, un abito, del cibo, utensili per la casa e in questo caso appunto una coperta finemente decorata che sarebbe andata a comporre il corredo di una ragazza sfortunata.
Lasciai che mio zio si dedicasse agli affari, impegnata nel mio lavoro e interruppi lo sferruzzare solo quando udii una cifra altisonante.

“ Duecento... li avrà sterminati davvero tutti i lupi della zona così.”

Non era certo un complimento per Raspun, anzi, biasimavo quel modo di fare.
Anche se davvero fossero stati i lupi il problema, ucciderli tutti indiscriminatamente per me non era giusto.

“ Ora siamo salvi grazie al prode messere, dovrete congratularvi con lui!”

Punzecchiando appositamente lo zio.



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Guisgard
25-05-2018, 00.39.14
L'uomo restò sorpreso dalla reazione di Altea, visto non era consono a quella che sembrava una ladra o peggio una brigantessa.
Lui allora raccolse i suoi abiti ed infilò i pantaloni.
“Se non siete una ladra” disse mettendosi la camicia “chi siete allora? Non volevate derubarmi?”
“Certo che si!” Ad un tratto una voce. “Noi vi deruberemo eccome!” Ridendo Gozil, con alle spalle i suoi compagni e la pistola puntata contro l'uomo. “Avanti posate tutti i vostri averi e ringraziate Sant'Antonio che non vi freddi all'istante con la mia pistola!”
“Ma certo...” scuotendo il capo lui “... una banda di luridi briganti...” fissando Altea “... prego... le mie cose sono ai piedi di quell'albero... servitevi pure...”



Gwen bussò e fu fatta entrare.
Vide un uomo anziano, ben vestito e dallo sguardo austero seduto ad una scrivania.
“Prego prego, entri pure.” Disse spiccio lui. “La nuova maestra, vero? Perdoni, il nome? Non ho buona memoria per i nomi. Venga avanti e si segga.” Indicando una poltrona.



“Si, con ogni probabilità è così.” Disse il presbitero a Dacey. “Se la regione, come credo anche io, sarà tornata sicura allora il merito sarà di certo di messer Raspun.” Annuì. “Fallo chiamare.” Ordinando al cameriere.
Quello annuì ed uscì.
Dopo qualche minuto arrivò un uomo alto e grosso, dallo sguardo incattivito dall'espressione grave del viso rude e marcato.
"Eccellenza..." salutando il presbitero "... damigella..." a Dacey.
"Benvenuto, messer Ruspon." A lui il presbitero.
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Lady Gwen
25-05-2018, 00.42.17
Entrai e vidi un uomo anziano seduto ad una scrivania.
"Sì signore, sono io. Mi chiamo Gwen Ygraal" sedendomi di fronte a lui.
Non ero del tutto certa che fosse lui l'uomo che avevo visto scendere dalla carrozza, ma l'importante adesso era fare su di lui una buona impressione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180524/2a9ac5a461338705ebd35e91721edfb5.gif

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Altea
25-05-2018, 00.45.55
L' uomo si stava vestendo quando arrivò di soprassalto Gozil puntando la pistola e mi alzai guardando entrambi.."Lasciamolo stare, questo uomo non deve essere derubato" guardandolo negli occhi "Non voglio apparire una ladra davanti a lui, piuttosto volete dirmi cosa fate qui? Non deve essere di queste parti, visto si stava lavando solo e non deve avere nemmeno casa..chi siete?" osservandolo e facendo segno agli altri di fermarsi.

https://i.pinimg.com/736x/72/0c/56/720c56d842151cfa8706c8d4cd911fa5--female-pirates-girl-pirates.jpg

Dacey Starklan
25-05-2018, 00.46.53
“ Suppongo che lo sapremo presto...”

Ero ancora scettica per questo preferii non continuare con il discorso, riprendendo a snodare un po’ di gomitolo per continuare la coperta matrimoniale.
Dovetti però interrompermi ancora una volta quando la porta si aprì lasciando che Raspun facesse il suo ingresso.

“ Messere...”

Alzandomi in piedi e facendo un lieve inchino, tornando subito dopo seduta.
Proprio non digerivo la presenza di quell’uomo nella mia stessa stanza.

“ Abbiamo saputo dei lupi, davvero impressionante...”

Mascherando la mia scettica ironia per un complimento.


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Guisgard
25-05-2018, 00.57.51
L'uomo anziano annuì a Gwen, guardandola in modo spiccio.
Era visibilmente nervoso.
Aprì allora una tabacchiera e ne annusò il contenuto, respirando forte.
"Quel dannato finirà col farmi ammattire..." disse come se pensasse ad alta voce "... ma veniamo a noi... ha conosciuto Therese? Mi è stato riferito che ha buone referenze. Qui avrà vitto ed alloggio, restando a disposizione dell'educazione della bambina tutti i giorni, eccetto la Domenica dopo aver assistito alla Messa con lei ed un altro giorno settimanale a sua scelta. Domande da pormi?"



"Si, damigella..." disse con soddisfazione Raspun a Dacey "... ora tutta la Sundra tornerà un luogo ameno e tutti potranno vivere con tranquillità, come avveniva un tempo."
"Dunque lei ritiene che fosse tutta opera di un lupo?" Il presbitero.
"Un branco di lupi, eccellenza." Annuì Raspun. "Quelle bestiacce sono ovunque. Ma ora per vederne qualcuno bisognerà attendere parecchio." Ridendo.



Gozil rise.
"Eh, no..." disse ad Altea "... almeno questa pistola sarà mia... la prenderò per il disturbo di essere sceso verso questa laguna." Divertito.
"E voi che non volevate apparire come ladri..." ironico l'uomo ad Altea "... questo siete... vi fingevate per una contadinella, ma in realtà avete presto tirato fuori gli artigli... dopotutto dovevo capirlo subito... siete troppo sveglia e troppo bella per essere una ingenua contadinella..." scuotendo il capo "... complimenti davvero..."
"Piantala!" Sbottò Gozil, fissando l'uomo bruno dagli occhi azzurri.
https://i.pinimg.com/originals/99/2a/66/992a66ee4374646d4be9ba81a7e0def7.jpg

Altea
25-05-2018, 01.05.06
Gozil prese la pistola all' uomo e quegli mi fissava e pure mi accusava.."Gozil, ritornate a questo uomo la pistola, ha pure una spada, se veramente fosse una persona poco giusta la prenderebbe e ti ammazzerebbe" estraendo Volpe Ambrata e puntandogliela "Avanti" e guardai l' uomo misterioso "Io non vi ho derubato, questo è il mio mestiere...lo avete detto prima che i briganti non derubano uomini come voi no? Infatti io non l' ho fatto...mi chiamano la Duchessa..ma il mio nome è Altea" improvvisamente mi sentii a disagio. Non avevo mai provato una sensazione del genere, anzi era furbo l' uomo visto non scappava.."Per farmi perdonare, vi offriremo alloggio, se volete...mi scuso io..ho sempre pensato fossimo dei briganti gentiluomini, ma il mio Capo ha dei modi grezzi" lanciandogli vampate di fuoco e cercando aiuto in Loi, Briz e Guan.

Lady Gwen
25-05-2018, 01.06.29
Annusò del tabacco e sembrò parlare fra sé.
Forse riferendosi alla persona con cui aveva litigato.
Parlò a raffica e in fretta che quasi non riuscivo a seguirlo.
"Sì, è una bambina fantastica, molto intelligente e sveglia" sorrisi.
Poi chiese le mie referenze.
"Ho studiato alla Lowerwood School, avendo la migliore educazione che potessi sperare


Altri dieci colpi di verga, sulla nuca stavolta! Nessuna signorina per bene risponde a tono!


"Ho trascorso lì otto anni, sette da studentessa ed uno da insegnante


Possibile che tu non voglia mai imparare? Sullo sgabello, tutta la notte!


"Ho ottime competenze in ogni ambito. Nelle lettere, l'aritmetica, la storia e parlo molto bene francese, in caso Therese dovesse sentirsi più a suo agio."
Non era facile convivere ancora con quei ricordi, ma ero rassegnata ad esserne perseguitata finché avessi avuto vita.
"È lei il tutore di Therese?" chiesi, più per curiosità.

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Guisgard
25-05-2018, 01.32.20
“Io voglio questa pistola.” Disse insistendo Gozil ad Altea.
“Su, capo...” fece Loi “... se Altea vuole lasciarlo andare accontentala... cosa vuoi che faccia una pistola in più o in meno?”
“Bah...” gettando la pistola nell'erba Gozil, per poi tornare ai cavalli “... andiamocene.” Seccato.
“Strani banditi siete devo dire...” l'uomo raccogliendo le sue cose “... avete un che di picaresco e romantico... quasi folle...” guardando Altea.
Il suo sguardo azzurro percorsa tutta la sua intera figura, al punto che lei si sentì quasi messa a nudo da lui.
“Altea...” ripetendo lui il nome di lei “... Altea, la duchessa dei boschi... sembra il titolo per una di quelle ballate medioevali tra briganti, leggende ed amori perduti...” sorridendo enigmatico.



“Perfetto.” Disse l'uomo a Gwen. “Si, è preferibile conoscere il francese, visto è la seconda lingua qui a Sant'Agata di Gotya.” Annuendo. “Si, sono De Goth, tutore di Therese.” Porgendole la mano. “Benvenuta con noi.” Stringendole la mano.

Lady Gwen
25-05-2018, 01.35.58
"Ottimo" annuendo, nel sapere che proprio il francese era la seconda lingua qui.
"Grazie mille, signore" sorridendo e stringendogli la mano.
Era una persona spiccia sì, ma anche molto per bene in apparenza e sentivo che forse non mi sarei trovata affatto male qui.
Facevo un lavoro che mi piaceva, la ragazzina era piacevole ed il padrone di casa molto a modo.
Tutto davvero ottimo.

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Guisgard
25-05-2018, 02.02.06
De Goth congedò allora Gwen, liberandola da quell'incontro di circostanza, lasciandola libera di tornare alle sue cose e sistemarsi nella sua camera.
Dalla sua finestra, da dove si vedeva il cortile, tornata in stanza Gwen sentì delle voci giungere da sotto.
Si udiva la voce di Therese che correva nel giardino.
Ma non era sola, visto che una voce giovane e maschile si sentiva con la sua.

Clio
25-05-2018, 02.04.35
Bastien arrivò, con il suo solito fare spiccio e deciso. Se c’era una cosa che non sopportavo negli uomini era l’essere buoni a nulla, o rammolliti, fortunatamente non era il suo caso, non aveva mai fatto storie quando si trattava di affiancarmi nei miei affari, nè si tirava indietro quando c’erano da portare a termine compiti scabrosi.
Paradossalmente avevo più difficoltà a trovare dei servi che delle serve!
Gli sorrisi, indicando con un veloce cenno della mano la ragazza a terra.
“Portala nelle segrete, a lei penserò domani...” con fare spiccio, per poi dirigermi verso la mia stanza, dove mi dedicai alla scelta dell’abito, che ricadde su uno nero a righe grigie, un colore che avrebbe fatto risaltare il candore della mia pelle rinvigorita dalla cura di bellezza.
Suonai nuovamente il campanellino per chiamare la servetta che si occupava di acconciarmi i capelli, anche lei era giovane e graziosa... per ora.

Guisgard
25-05-2018, 02.21.21
Bastien annuì ad Elyse.
Prese la servetta e la portò nelle segrete del castello.
Poi la marchesa si preparò, chiamando una servette per i suoi capelli.
Quella cominciò a spazzolare i suoi lunghi capelli, sistemandoli ed acconciandoli come la padrona desiderava.

Lady Gwen
25-05-2018, 02.31.46
Mi congedò ed io fui libera di tornare in camera.
Sentii la voce di Therese provenire dal giardino, ma non era sola.
Così uscii dalla mia camera e poi fuori nel parco per vedere di chi si trattasse.

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Guisgard
25-05-2018, 02.44.31
Gwen lasciò la sua camera e scese nel cortile, dove però trovò solo Therese.
La bambina correva nel cortile, tra gli oleandri ed i ligustri, sotto lo sguardo vigile del vecchio cameriere.
“Ehi...” disse la piccola notando Gwen “... vuoi giocare con me?” Avvicinandosi.
Il tutore fissava la scena da una finestra.

Clio
25-05-2018, 02.46.01
Giada arrivò, il suo solito passo leggero, le mani delicate.
Non una parola fuori posto, o meglio, non una parola.
Era una di quelle che aveva resistito di più, era al mio servizio da oltre un anno, e non avevo ancora avuto modo di punirla come si deve. O meglio, era successo appena arrivata, uno sguardo di troppo, un commento sussurrato forse, non ricordo bene, ma quel giorno ero in buona e se l’era cavata con qualche cicatrice, anche perché mi eccitava di più l’idea di vedere come avrebbe lavorato da quel momento in poi con il ricordo della punizione (che comunque non era stata certo leggera), che non prendermi subito il suo sangue. Da allora non aveva più parlato, teneva sempre gli occhi bassi, ed era la migliore ad acconciarmi i capelli, tuttavia restavo ancora in attesa di un suo sbaglio, di un passo falso per poterle dimostrare che tutto il suo impegno per restare viva, in realtà non è servito a niente, perché la verità è che non mi serve un pretesto, la verità è che la sua vita mi appartiene, come quella di tutti coloro che vivono sotto questo palazzo, e infondo anche di tutti gli abitanti di Sant’Agata.

Guisgard
25-05-2018, 02.51.49
Giada aiutò Elyse a sistemare i capelli, spazzolandoli ed acconciandoli secondo il gusto della padrona.
Fatto ciò rimise a posto spazzole, specchi e fermagli, restando poi immobile ad attendere nuovi ordini della marchesa.
Aveva lo sguardo basso, le mani giunte in avanti, aspettando.
E con la voglia di andare via da quella stanza il prima possibile.

Lady Gwen
25-05-2018, 02.52.40
Sotto, trovai solo Therese, da sola, ma forse mi ero solo immaginata quella voce.
Acconsentii poi con un sorriso quando mi disse di giocare con lei.

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Guisgard
25-05-2018, 03.00.59
La bambina fu sibito felice di quella risposta di Gwen per giocare con lei.
Allora la finestra sul cortile si aprì ed il tutore di Therese si affacciò.
"Damigella Ygraal..." disse a Gwen "... non crede sia opportuno che la bambina le si rivolga dandole del lei o del voi? Therese ha bisogno di un'insegnante, non di un'amica." Con tono fermo.

Clio
25-05-2018, 03.12.51
Era brava, la ragazzina, le sue mani leggere e delicate riuscivano ad acconciare i mei capelli in modo perfetto, senza tirarli mai, tanto che quando avevo voglia di punire qualcuno, non mandavo a chiamare lei.
Mi alzai dalla toeletta, poi mi misi il cappello sulla testa e la guardai, per un lungo istante, lo sguardo basso, le mani giunte, pregustando il momento in cui l’avrei sentita spezzarsi al mio volere, bruciare nella mia perversione. Non vide mai i mei occhi dardeggiare, nè quella luce oscura che vi brillava mentre la guardavo, immaginandola incatenata, ferita grondante di sangue e di lacrime, mentre il catino per la mia vasca si riempiva sempre più. Mi avvicinai a lei apposta, con passo leggero, una vicinanza che la spaventava, ma era brava a nasconderlo.
Oh, lo farà un passo falso, lo farà eccome!
“Giada!” il mio tono è glaciale, mi concedo una lunga pausa, giusto per gustarmi un po’ il suo terrore, perché io amo leggere il terrore negli occhi delle mie servette, e non solo.
“È tutto, puoi andare!” Dissi poi, cogliendo il sollievo che faceva di tutto per nascondete, cosa che mi strappò un sorrisetto divertito.
Sospirai e uscii dalla stanza, sarei rimasta a crogiolarmi nella cura del mio aspetto ancora a lungo, ma avevo un castello da amministrare, oltre naturalmente alla città stessa di Sant’Agata, sia mai che la marchesa non ci sia per i suoi cittadini!
Così, raggiunsi la sala grande, dove mi avrebbe aspettato Stuardo, il fedele maggiordomo, che sapeva sempre tutto di queste cose.

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Lady Gwen
25-05-2018, 03.19.52
Quasi sobbalzai quando il tutore si affacciò facendomi quella domanda e ci misi un attimo a riprendermi.
"Oh signore, non mi dispiaceva affatto, posso assicurarglielo. Dopotutto per me non facevaalcuna differenza e può fare tranquillamente, se si trova bene" annuendo.

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Guisgard
25-05-2018, 03.27.19
Elyse scese nella sala grande, trovando il fedele Stuarto, appena tornato da Sant'Agata di Gotya.
“Milady...” disse il vecchio servitore “... pare che la furente caccia al lupo degli ultimi mesi sia giunta a compimento... gli uomini di messer Raspun, braccio destro di vostro cugino il barone, hanno quasi cancellato ogni esemplare presenta in queste lande... c'è ottimismo che fra i tanti lupi massacrati ci siano quelli che hanno causato la morte di diverse contadinelle e fanciulli nei boschi attorno a Sant'gata di Gotya...”



“Ma può dispiacere a me e rendere il suo relazionarsi alla bambina alquanto ambiguo.” Disse il tutore a Gwen. “Bisogna rispettare i ruoli e le gerarchie. Vuol perdere forse autorità agli occhi della bambina?” Fissandola, mentre Therese tirava la gonna di Gwen per farla giocare con lei.

Clio
25-05-2018, 03.41.30
Mi lasciai cadere stancamente su una poltrona, facendo tintinnare una campanellina perché qualcuno mi portasse del vino.
Ascoltai Stuarto con aria perplessa, per poi scuotere la testa.
Tutta quella faccenda non mi piaceva, non mi piaceva per niente, già non era facile trovare servette sempre nuove per i miei bagni, se ci si metteva poi anche questa presunta bestia, era un vero disastro, non che avesse mietuto tante vittime come i miei capricci, ma era sulla buona strada per farmi concorrenza, e ciò non mi piaceva affatto. Ero convinta che queste terre fossero il mio terreno di caccia, e mi urtava particolarmente che qualcuno ci entrasse, facendo poi tutto quel baccano. Certo su di me ci sono leggende, dicerie, ma lasciare cadaveri in giro così, diamine, era davvero un principiante! Eppure, stava terrorizzando la città e tutto attorno, cosa che speravo di girare a mio vantaggio puntando a qualche vittima più importante di una servetta, magari col sangue più raffinato, più nobile... era da un po’ che ci pensavo in realtà, ma la scomparsa di una giovane di buona famiglia crea sospetti, indagini, e io odio che qualcuno venga a frugare il naso nei miei affari! Però quella storia della bestia potrebbe essere un’opportunità interessante per realizzare il mio sogno proibito.
Sospirai pesantemente a quelle parole di Stuarto.
“Poveri animali...” scuotendo la testa “Non capisco cosa ci trovi la gente ad ucciderli, voglio dire... uccidi un uomo, piuttosto, è immensamente più interessante!”.
La vita non aveva grande valore per me, eccetto la mia, è ovvio, ma avevo sempre pensato che af uccidere un animale non c’era molto gusto, era troppo facile, e troppo poco appagante.
“Vedremo ora se le uccisioni cesseranno..” sbuffai, sperando vivamente di no, o mi avrebbe scombussolato i piani.
“Altre novità dalla città, Stuardo?” Chiesi, alzando gli occhi su di lui.

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Guisgard
25-05-2018, 03.53.43
“Null'altro, milady...” disse Stuarto ad Elyse “... tutti sono troppo presi da questa faccenda... la paura ha i suoi effetti... ah, dimenticavo... vostro cugino il barone ha manifestato il desiderio di farvi visita, milady...”
Infatti il cugino della bella marchesa aveva da sempre l'ambizione di unire i loro titoli e le loro terre in un matrimonio di convenienza.

Dacey Starklan
25-05-2018, 08.10.12
Lo guardai, tutto tronfio e compiaciuto per la sua impresa.
Quasi mi dava il voltastomaco.

“ Cosa ne farete ora di tutti i lupi uccisi? Addirittura duecento, dico bene?!
Una pelliccia per l’inverno o magari un bel trofeo impagliato da mostrare ai vostri ospiti?”

Domandai nascondendo nuovamente il tono ironico, sapendo che mi avrebbe risposto atteggiandosi peggio di un pavone che fa la ruota con la coda variopinta.


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Lady Gwen
25-05-2018, 12.58.28
Non ero affatto d'accordo con ciò che diceva, il fatto che fossi la sua insegnante non voleva dire che dovessi essere un despota.
Io avevo sofferto abbastanza per questo e non intendevo riservare a lei lo stesso destino.
Non ce la facevo nemmeno a comportarmi in maniera diversa da com'ero, era più forte di me.
"Sono certa di poter affermare comunque la mia autorità" risposi, poggiando una mano sul capo della bambina.
"Vieni, Therese. Faremo un'ora di lettura. Mi mostrerai il tuo libro preferito, ti va?" sorridendole e prendendola per mano, diretta in biblioteca.
"Quando ero piccola, amavo i libri di avventure, a te quali piacciono invece?"


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Altea
25-05-2018, 15.29.20
Guardai Gozil che si comportava come un bambino capriccioso per il regalo non avuto e quelle parole.. Andarcene.
Mi voltai verso il bell' uomo quanto galante, da lui trapelava un ché di romantico e carismatico. Mi guardava e sorrisi.. "Ma noi non siamo come gli altri briganti.. Siamo folli si e pure romantici e sognatori e giusti. È vero il bosco mi appartiene.. Anche se i miei natali sono stati in luoghi molto più lussuosi. È sera tardi, possiamo darvi ospitalità? Dove andrete a dormire.. Il bosco è pericoloso se non lo si conosce". Speravo in una risposta positiva, non parlavo mai con nessuno tranne quelli della banda e mi incuriosiva questo uomo.

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Clio
25-05-2018, 15.45.02
Ascoltai Stuarto con aria annoiata, sorseggiando il mio vino pregiato di Solpacus, che mi aveva portato una servetta che si era già dileguata in fretta e furia.
“Bah, vediamo di organizzare qualcosa se proprio ci tiene, anche se preferirei andare io da lui, che non voglio averlo tra i piedi!” Sbuffando, per poi finire il bicchiere e riempirlo nuovamente.
“Per quanto riguarda i miei servi, invece?” Con l’aria più Incuriosita.
Due dei miei avevano ceduto, iniziato a fare degli strani discorsi ed ero stata costretta a scuoiarli, anche per mostrare agli altri come ci si doveva comportare, così avevo chiesto a Stuarto su procurarmene degli altri.

Guisgard
25-05-2018, 16.17.28
Per alcune settimane non accadde nulla.
La bestia non si mostrò e non ci furono aggressioni.
Come sospesa in una sorta di incanto, la Sundra sembrava vivere sospesa, tra un'atavica paura ed una sottile speranza di liberazione.
Pian piano i sentieri dei boschi tornarono ad essere battuti, i solchi degli sterrati di nuovo videro affondare le ruote di cigolanti carretti e giovani pastorelle riportarono i grassi greggi a brucare nelle praterie a fondovalle.
Era un soleggiato pomeriggio di Maggio, in piena Primavera, quando l'alchimia della natura trasforma il paesaggio millenario dei boschi in una vivida ed omogenea massa di verde splendente, screziata degli infiniti colori di un iride fiorito ed i sensi vengono destati da un mare di vegetazione umida, da sottili ed indefinibili odori di terra e verzura.
Boschetti selvaggi ricoprivano e macchiettavano profondi conche, un tempo abitati forse da creature di cui oggi nessuno serba più il ricordo.
Qui pascolavano pigre le belanti pecore tenute al lazzo dall'abbaiare strenuo di un cane, tutte rivolte all'erba bagnata della valle.
Ad un tratto il cane cominciò prima a latrare, poi a guaire.
“Buono, Tobia...” disse la pastorella “... buono, su.”
Alte e sottili nubi mutavano lente in una foschia chiusa, calda, quasi opprimente.
“Tobia, su...” la ragazzina all'uggiolare del suo cane “... buono...”
L'animale allora si accucciò con la testa fissa verso alcuni spuntoni bassi di roccia ammantata di muschio e rampicanti, per poi chinare il capo mugolando.
“Tobia, cos'hai oggi?” La ragazzina a braccia conserte.
Allora da quelle rocce di muschio e rampicanti qualcosa di pesante cominciò a farle quasi scricchiolare.
Il cane scappò via, la pastorella restò con occhi increduli, rossi dalla paura, bagnati dal terrore.
Per un lungo istante restò così, incapace di capire, di comprendere, di credere.
Con uno sforzo riuscì infine a muovere i muscoli tesi ed intorpiditi delle gambe, voltandosi e cominciando a correre a perdifiato verso il bosco, mentre qualcosa di massiccio iniziò a scuotete la terra sotto di sé, inseguendola.
La pastorella correva.
Inciampò e cadde più volte, come Nostro Signore, tra i rovi, le eriche, le radici degli alberi.
Si alzò e riprese a correre, con la gonna strappata, le calze lacerate e la pelle dei piedi sanguinante.
Corse, senza riuscire a gridare.
Nella sua mente confusa e terrorizzata cercava di recitare un Padre Nostro, un'Ave o Maria ma solo pensieri confusi si rincorrevano alla stessa folle e disperata velocità con cui le sue gambe si muovevano.
Vide delle rovine.
Una vecchia casa abbandonata, quasi tutta crollata.
Un ultimo sforzo e la raggiunse.
Non sentiva più nulla alle sie spalle, solo il cuore che batteva impazzito nel suo petto.
Arrivò a toccare le rovinate murature della casa diroccata.
Si voltò, restando con la schiena contro il muro di pietre squadrate.
Non vedeva nulla.
Il cuore batteva ancora forte.
Comincio a sentire le gambe ed i piedi bruciare per i tagli.
Poi un verso indefinito.
Cupo, sordo, profondo.
Un suono innaturale.
Non ebbe il tempo di voltarsi che qualcosa di incredibilmente forte, feroce la issò letteralmente su, sbattendola più volte contro le murature della casa, fracassandole le ossa ed aprendole con profondi squarci la carne.
Poi la trascinò via, nel sinistro silenzio in cui il bosco era ora piombato.
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Guisgard
25-05-2018, 16.36.06
Ruspon lanciò un'occhiataccia a Dacey, mentre suo zio rise di gusto.
“Che infantile fantasia” disse il presbitero “hanno le ragazze, non credete?”
“Si, eminenza.” Annuì cupo Ruspon. “Comunque le pelli di così tanti lupi” rivolto poi alla nipote del presbitero “sono una notevole ricchezza. Molti artigiani di Sant'Agata di Gotya faranno a gare per averle e tanti clienti resteranno soddisfatti, damigella. Quanto a me, sono soddisfatto del fatto che da settimane nei nostri boschi non vi sono più aggressioni. Era di certo opera di qualche dannato lupo.”



Il vecchio tutore restò a guardare Gwen che si allontanava con la piccola Therese, dirette in biblioteca.
“A me piacciono le favole...” disse la bambina “... tu che conosci qualcuna? Mi piace quella di Ardea de'Taddei... messer Elv me la racconta spesso.”



“Allora” disse l'uomo bruno ad Altea “voi siete il capo di questa banda immagino. Briganti comandati da una donna... però!” Ridendo piano. “Potrebbe essere la trama di un bel romanzo!” Annuendo. “Si, in effetti comincia a farsi tardi...” guardando il cielo del tardo pomeriggio “... davvero mi dareste ospitalità? E senza derubarmi?” Sarcastico.
“Non c'è posto nel nostro covo.” Sbottò Gozil ad Altea.



“Ho cominciato a sondare un po' il terreno alla vecchia Locanda del Brigante, marchesa...” disse Stuarto ad Elyse “... lì spesso vi sono forestieri, vagabondi, viaggiatori di passaggio... spesso si incappa in qualche losco individuo... ebbene ho avvicinato tre ambigui giovinastri e forse erano alquanto interessati a prendere servizio qui al castello, milady... naturalmente non ho detto loro tutto, ma non mi sembravano personaggi con molti valori o principi...”

Altea
25-05-2018, 16.39.45
"A dire il vero è Gozil ma poi seguono sempre me" ed infatti prese la parola ribellandosi.. "Sarà ospite nella mia casetta.. No, non vi deruberemo e voi non svelerete il covo" presentai il resto della banda.. "Avete un cavallo?".

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Dacey Starklan
25-05-2018, 16.48.47
Abbassai rapida lo sguardo stringendo le labbra, impedendo loro di svelare un sorrisetto sotto i baffi.
Era così divertente vedere il faccione di Ruspon rabbuiarsi.

“ Ne sono sicura, come ho detto, siamo tutti grati per il vostro atto coraggioso.
Tutti tranne i lupi naturalmente!”

Senza smettere di ricamare.


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Lady Gwen
25-05-2018, 16.51.20
"Oh, non conosco questa favola..." con un sorriso dispiaciuto "Ma ne troverò un,altra altrettanto bella da raccontarti" con un sorriso più sicuro.
"Chi è Messer Elv?" chiesi curiosa.
Eravamo ormai arrivate in biblioteca e ci raggiravamo lentamente tra gli scaffali ricolmo di antichi volumi.

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Clio
25-05-2018, 16.57.57
Annuii a Stuarto.
Conoscevo la Locanda del Brigante, era un posto appena fuori le mura, accessibile tramite una scalinata scavata nella pietra.
L’atmosfera era Spartana ma servivano dell’ottima carne e, se sapevi scegliere, anche dell’ottima birra.
“Bene, e dove sono questi fantomatici giovanotti?” Chiedo scrutandolo torva “Stavolta voglio esaminarli di persona, non come l’ultima volta che erano dei buoni a nulla!” Sospirosi scuotendo la testa “Portatemeli!! Ordinai.

Guisgard
25-05-2018, 17.01.38
L'uomo sorrise ad Altea e salutò il resto della banda.
“Ne avevo uno, ma è finito in una tagliola e ho dovuto sopprimerlo con un colpo di pistola.” Disse. “Dunque ora sono appiedato.”
“La mia pistola!” Esclamò Gozil.
“Ci sono tagliole ovunque in questi boschi...” lui fissando Altea “... temete molto i lupi da queste parti vedo...”



Di nuovo Raspun lanciò un'occhiataccia a Dacey.
“Ringrazia la tua buona sorte che sei la nipote del presbitero, altrimenti...” disse fra sé e sé l'uomo.
Ad un tratto qualcuno bussò.
“Avanti.” Il presbitero.
“Eminenza...” entrando un servo “... poco fa, nel bosco...”
“Cosa diavolo è accaduto?” Nervoso Raspun.
“E'... è stato trovato il corpo di una ragazza...” mormorò “... morta... sgozzata e sbranata...”
Il presbitero guardò Raspun.
“Pare che qualche lupo sia sfuggito ai vostri cacciatori.” Con occhi di fuoco a Raspun.
Questi strinse i pugni per la rabbia.



“Va bene.” Disse annuendo felice Therese a Gwen. “Una favola bella allora!” Esclamò, mentre la ragazza fissava i tanti libri sugli scaffali. “Messer Elv è un mio amico. Vuoi conoscere un segreto? Ma solo se prometti di non rivelarlo a nessuno...”



“Milady, sono ancora alla locanda...” disse Stuarto ad Elyse “... non sapendo ancora le loro intenzioni ho pagato l'alloggio... ora sono lì...”

Altea
25-05-2018, 17.06.47
Alle sue parole rimasi in silenzio.. "Mi spiace.. Pensano che i lupi siano la colpa di alcune morti nei boschi.. Che sciocchezze.. I lupi uccidono prede per fame non per gusto di uccidere." sospirai pensierosa a quella rivelazione "Io ho un cavallo, verrete con me.. Guan meglio io e te stiamo all'inizio come sempre e gli altri dietro" feci segno loro di andare a prendere i cavalli e procedere verso il covo.

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Lady Gwen
25-05-2018, 17.08.12
Annuii sicura, mentre guardavo i libri a disposizione.
Ne presi uno che narrava fiabe e leggende dei mari con mostri sottomarini e principesse sirene.
"Questo andrà benissimo!" mostrando il libro e andando a sistemarci sul morbido tappeto.
"Oh certo, non lo dirò a nessuno, tranquilla" annuii, curiosa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180525/ee30924d732360141d119a5b29243a13.jpg

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Dacey Starklan
25-05-2018, 17.12.52
Ricevetti l’ennesima occhiataccia e come sempre non me ne curai molto.
La conversazione venne interrotta dall’arrivo di un nostro servitore, portatore di nefaste notizie.
Assunsi un’espressione grave, preoccupata e per un momento non pensai a rimbeccare Raspun .
Ma lo fece invece mio zio, visibilmente adirato.
Era una cosa terribile, la quiete vissuta era stata semplicemente una mera illusione e ora il terrore tornava aleggiare sulla nostra città.

“ Povera ragazza... che sorte terribile...
La gente finirà per non uscire più di casa se si continua di questo passo.”


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Guisgard
25-05-2018, 17.27.35
I banditi ripresero il cammino verso il loro covo, con il bel viaggiatore in sella con Altea e Gozil a chiudere il gruppo.
“Si, ho sentito di queste aggressioni...” disse lui mentre galoppava con Altea “... secondo voi non si tratta di lupi? E di quale altro animale?” Incuriosito, mentre il Sole cominciava a calare verso Occidente.



Gwen e Therese si misero sul tappeto, con la bambina che guardava divertita le illustrazioni del libro.
“Il mio segreto...” disse “... da grande io sposerò messer Elv! E' molto bello!” Sorridendo.



“Magari.” Disse stizzito il presbitero a Dacey. “Se restassero tutti nelle loro case sarebbe già una buona cosa.” Visibilmente nervoso e lanciando un'occhiata cupa a Ruspon. “Avanti, non restate lì imbambolato. Detesto l'inettitudine. Fate recuperare il cadavere della ragazza e cominciate a pensare ad una nuova soluzione.”
“Sterminerò ogni altro lupo esistente al mondo...” con rancore Ruspon.
“Basta con i lupi!” Gridò il presbitero, al punto da far sobbalzare Dacey. “Basta...” calando il tono della voce, conscio di aver avuto una reazione troppo forte “... cominciate ad indagare... a cercare fra i boschi tracce... un animale, qualunque esso sia, deve pur avere un covo, una tana... non mi importa dove, ma tutto questo deve finire... sono stato chiaro, Ruspon?”
“Si, eminenza...” col viso scuro l'uomo.
“Andate ora.” Lo congedò il presbitero e Ruspon uscì.

Lady Gwen
25-05-2018, 17.31.37
Nacque in sorriso spontaneo e intenerito da quelle parole.
Neanche da piccola mi era mai stato concesso tutto questo, la gioia dell'infatuazione, l'affetto, l'amore.
Troppi lussi per una vita come la mia.
"Oh, allora sono curiosa di vederlo!" incuriosita.

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Clio
25-05-2018, 17.32.54
Restai pensierosa alle parole di Stuarto.
Non era facile trovare servi che avessero tutti i requisiti necessari, di solito li invitavo al castello e quelli che non andavano bene... beh, non ne uscivano.
Pensai che questa volta potevo provare un approccio diverso.
“Stuarto, prepara la carrozza, andrò alla locanda a valutarli, che non voglio altri incompetenti in casa, senza contare che con tutto questo trambusto non è il caso di dare nell’occhio!” Alzandomi “Vado a cambiarmi!”.
Poco dopo ero di ritorno, con un abito molto più semplice pronta ad andare alla locanda.
Chissà che non mi sarei distratta un po’, dopotutto.

Altea
25-05-2018, 17.33.19
"Non saprei.. A dire il vero non mi sono interessata mai di questa faccenda ma sembra quell'idiota del barone sta facendo una strage.. Stupide superstizioni immagino" e arrivammo al covo.. Non chiesi nulla di lui per non essere invadente.

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Dacey Starklan
25-05-2018, 17.40.00
Lo zio era giustamente angosciato ma non mi aspettavo una tale reazione.
Il suo tono di voce mi colpì tanto da farmi sobbalzare sulla sedia e assistetti in silenzio a come si indirizzava verso Ruspon.
Per una volta non risi nel veder il Messere rimproverato e non ci volle molto prima che questi lasciasse la stanza piuttosto arrabbiato.

“ Caro zio... non dovreste agitarvi tanto, non fa bene per la vostra salute...”

Mi indirizzai a lui così preoccupata, con tono dolce e calmo.


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Guisgard
25-05-2018, 17.57.26
“Te lo presenterò allora.” Disse entusiasta Therese a Gwen. “Ora su, raccontami la favola dai!” Impaziente, stendendosi sul tappeto, con gli occhioni fissi sulla ragazza dai capelli rossi.



Stuarto restò perplesso e quando Elyse fu pronta per andare alla locanda, il fedele servitore non nascose i suoi dubbi alla padrona, assumendo un'espressione pensierosa.
“Milady...” disse “... non pensate di dare troppo nell'occhio andando alla locanda? Una marchesa in un luogo simile desta come minimo scalpore... molti vi conoscono e subito finirete per essere riconosciuta...”



Arrivarono in un angolo del bosco, riparato su un lato da alte rocce a cresta, muschiate e coperte da folti cespugli di bacche selvatiche e sull'altro da alte e frondose querce.
Qui sorgevano varie capanne ben costruite e celate da rampicanti di ogni specie.
Era il covo dei banditi.
“Vedo vi siete ben mimetizzati nel bosco.” Disse guardandosi intorno l'uomo.
“Già...” fece Gozil “... chi ci dice che questo tipo non andrà a raccontare in giro del nostro covo?” Ad Altea.



“Si, hai ragione...” disse il presbitero “... scusa, Dacey...” prendendo i suoi appunti e cominciando a scrivere nervosamente.
Per lunghi minuti non disse nulla, chiudendosi in un cupo silenzio.
Prese a consultare le sua cartine dei boschi, segnando alcune zone e sbarrandone altre.
Dopo circa un paio d'ore ritornò Ruspon.
Aveva gli stivali sporchi, parte dei vestiti bagnati e l'aspetto duro più del solito.
“Come osate” il presbitero “venire così in casa mia? Siete impazzito?”
“Perdonate, eminenza...” a capo chino l'altro “... ma volevo solo avvertirvi che il cadavere è stato recuperato...”
“Ebbene?”
“Nulla di nuovo, eminenza...” rispose Ruspon “... anche questa vittima, come le altre, è stata sgozzata e la carne è stata strappata dalle ossa...”
In quel momento arrivò uno dei soldati.
“Signore...” a Ruspon “... pare ci sia un testimone...”
“Portatelo qui, subito.” Ordinò il presbitero.

Altea
25-05-2018, 18.03.24
Alzai gli occhi al Cielo alle parole del Capo "Non siamo soliti ospitare gente ma da ciò che ho capito Milord non è di queste zone.. Forse è il caso vi presentate e ci narrate di voi" prima di entrare nella mia casetta.."Cosi i miei compagni staranno tranquilli".

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Dacey Starklan
25-05-2018, 18.08.05
Odiavo vederlo tanto preoccupato ma quelli erano senza dubbio tempi duri e difficili e sapevo che tutto il peso della città finiva per pesare sulle spalle dello zio.
Lo lasciai in pace, terminando la coperta e poi portando via il servizio da thé.
Avrei potuto chiamare un servitore ma non volevo che nessun altro entrasse nello studio in quel momento.
Al mio ritorno notai la cartina su cui scarabocchiava febbrilmente e riconobbi alcune zone del bosco, sbarrate .
Stavo per domandargli che cosa indicassero tali segni quando Ruspon entrò senza essere prima annunciato, sporco di fango, sudato e dal volto provato.
La cosa non mi fece piacere ma ancora meno allo zio, che subito lo apostrofò in malo modo.
Mi ero alzata, allarmata dalla situazione tesa e pensavo di riportare un po’ di pace offrendo a entrambi gli uomini qualcosa da bere ma la notizia di un testimone era troppo importante per perdere tempo a bere.
Decisi di restare nello studio, volevo sentire anche io cosa avesse visto questa persona.


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Clio
25-05-2018, 18.14.27
Guardai Stuarto pensierosa.
“Beh non pensavo certo di andarci vestita così!” Alzando gli occhi al cielo “Volevo mettere un abito sobrio, magari un cappuccio cose così!” Alzando le spalle.
“Giusto per fare qualcosa di diverso, una volta tanto!” Sbuffai “Hai un’idea migliore?”.

Guisgard
25-05-2018, 18.17.49
“Più che giusto.” Sorridendo l'uomo bruno ad Altea, per poi mostrare un profondo inchino alla combriccola di briganti. “Sono Sir Hiss dei Fragot, Visconte di Benven e Casanov... invito da Sua Signoria l'Arciduca in seguito ai misteriosi accadimenti di queste terre.”
“Che mi venga un colpo...” Gozil “... un nobile! Dalle tasche ovviamente piene! Lo dicevo io che andava alleggerita la sua borsa!” Esclamò. “E giuro che lo farò!” Estraendo un coltellaccio.



Il servitore condusse nella stanza il testimone.
Era un contadino tarchiato, dai modi rozzi, il viso tondo e barbuto, la parlata sporca e un odore poco piacevole addosso.
Salutò con un goffo cenno del capo il presbitero, Ruspon ed infine Dacey.
“Avanti...” disse Ruspon “... dicci cos'hai visto? Chi o cosa ha aggredito la ragazza per poi ucciderla? Parla!” A muso duro.
“Io...” fece il contadino “... io in verità non ho veduto nulla, signore...”
“Ci prendi in giro, bestia?” Tuonò Raspon. “Avevi detto di essere stato testimone, dunque parla o ti faccio appendere a testa in giù, cane!”
“Ho... ho detto che ero nei paraggi quando la poveretta è stata probabilmente uccisa, signore...” facendosi il Segno della Croce il contadino.
“Paraggi?” Il presbitero. “A che distanza?”
“Forse ad una lega e mezza, forse due, eminenza...”
“Una lega o due?” Afferrandolo per la giacca Ruspon. “Sei forse ubriaco, lurido maiale? Cosa puoi aver visto da simili distanze, verme?” Scuotendolo forte.
“Nulla, signore...” tossendo il contadino “... ma... ma ho sentito qualcosa...” impaurito.



“Credo sia opportuno che milady si camuffi...” disse Stuarto “... si travesta per ingannare quella gente... come era solita fare l'imperatrice Messalina...” fissando Elyse.

Altea
25-05-2018, 18.26.11
Feci un inchino a Sir Hiss, un gesto spontaneo che mi insegnarono tra nobili e alle parole di Gozil estrassi Volpe Ambrata.. "Questo nobile signore ha una spada e una pistola. Non ci ha attaccato portando rispetto. Non ricordi quando salvammo l'Arciduca e il Vescovo e ci graziarono promettendo il silenzio. Se è qui significa vi sta un pericolo reale" osservando gli altri perplessa "Potremmo finire male pure noi.. È giusto che aiutiamo questo uomo.. Non scordate io vengo da Capomazda." osservandoli poi in silenzio. Chissà se Hiss conosceva la mia famiglia, aveva notizie di mia madre e le mie sorelle ma dovevo mantenere il silenzio e guardandolo dissi.." Avrete il nostro appoggio Sir Hiss" convinta.

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Dacey Starklan
25-05-2018, 18.28.23
Storsi subito il naso nel sentire l’odore, un odore che mi ricordava fin troppo un passato che volevo dimenticare per sempre.
Mi tenni in disparte ascoltando le parole senza ne capo ne coda del contadino.
Non aveva visto nulla!
Incredibile.
Compresi benissimo lo stato d’animo di Ruspon e non lo biasimai per come agì, stavamo solo perdendo tempo .

“ Aspettate, che avete detto? Avete sentito che cosa?”

Forse poteva comunque darci un indizio su chi o cosa cercare.


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Lady Gwen
25-05-2018, 22.09.13
"Non vedo l'ora!" sorridendole.
Poi, era tutto pronto per la storia.
Iniziai a raccontare di un magico reame, fatto di oro e avorio, ma minacciato da un terribile mostro marino che lo teneva sotto scacco.
Il brllissimo regno sottomarino fu poi liberato da un principe e una principessa, rispettivamente un tritone ed una sirena, che alla fine della loro rocambolesca avventura si accorsero di amarsi profondamente.
Feci leggere anche Therese di tanto in tanto, per farla esercitare con la lettura e lei era tutta sospiri e urletti di paura per quella avventura romantica ed inquietante al contempo.
Potevo dire di essermi già affezionata a lei nonostante la conoscessi da poche ore, ma capendo già che era semplicemente una bambina sola bisognosa di compagnia ed attenzioni, che se coinvolta ed assecondata poteva essere la più accondiscendente al mondo ed io avevo intenzione di fare con lei davvero un buon lavoro.

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Clio
25-05-2018, 23.11.57
“E io che cosa ho detto, Stuarto?” Chiedo, sbuffando “Che mi sarei travestita, non temere, col vestito che ho scelto sembrerò una perfetta donna di locanda, anzi, quella più raffinata e costosa, non sarà difficile avvicinarli e farli parlare!” Con un sorrisetto malizioso.
“Altre raccomandazioni o posso andare?” Lievemente scocciata, non amavo che mi si dicesse che cosa dovevo fare.
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Guisgard
25-05-2018, 23.32.09
“Grazie, madama...” disse Hiss ad Altea con un sorriso galante “... vi fa onore... non sembrate una predona, né una brigantessa a dire il vero.” Con un cortese inchino. “Mi offrite il vostro appoggio? Allora mi contenterò di un cavallo per poter raggiungere Sant'Agata di Gotya quanto prima, cara duchessa della macchia.” Facendole l'occhiolino.



Therese fu molto felice di quella favola e di come Gwen l'aveva raccontata.
Ad un tratto entrò il vecchio cameriere con del thè e qualche pasticcino.
“Ecco alle nostre lettrici.” Disse lui posando il vassoio su un basso tavolino in solido noce.
“Messer Elv è andato via?” Chiese la bambina.
Il vecchio cameriere restò come interdetto.



Stuarto lasciò un lungo sguardo sulla marchesa, lungo tutto il suo corpo coperto da quell'abito sensuale al punto da essere equivoco.
“Perdonate, milady...” disse ad Elyse “... sono certo riuscirete nel vostro intento...” guardandola con il desiderio che poteva avere un vecchio logoro e senza morale.



Il contadino guardò Dacey ed ancora Ruspon lo tirò per la giacca.
“Avanti, porco...” disse minaccioso al villano “... cos'hai sentito? Parla, carogna!”
“Un... un suono... ho sentito un suono...”
“Un suono?” Ripetè il presbitero. “Che suono?”
“Un suono, eminenza...” spaventato il contadino.
“Un suono?” Urlò Ruspon. “Un verso di animale? Un ululato? Un latrato?” Scuotendolo.
“No... non era un animale...” sudando il contadino.
“Allora era il sibilo del vento!” Schiaffeggiandolo Ruspon.
“No... signore... perchè mi picchiate?” Gridò il villano.
“Parla, maledetto bifolco!” Con rabbia Ruspon. “Parla o ti pesto a sangue! Cosa diavolo hai sentito, cane?”
“Era un suono, signore...” impaurito il contadino “... non era un animale e neanche il vento... era un suono... un suono che non ho mai udito prima... un suono che nessuno ha mai sentito... un suono che non era di questo mondo!”
Il presbitero lo fissò.
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Lady Gwen
25-05-2018, 23.39.42
Finimmo di leggere ed arrivarono tè e pasticcini.
"Oh, che gentile, grazie" sorridendo al maggiordomo e prendendo una tazza.
Alla domanda di Therese, il maggiordomo restò interdetto e seguì un momento di imbarazzo che non seppi bene gestire, chiedendomi cosa lo avesse provocato.

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Guisgard
25-05-2018, 23.46.20
Il cameriere non rispose alla domanda di Therese e senza dire nulla uscì dalla biblioteca, lasciando la piccola e Gwen di nuovo sole.
“Mi piacerebbe” disse la piccola “ascoltare un'altra fiaba... vuoi?”

Altea
25-05-2018, 23.48.03
Sorrisi ad Hiss.. "Un cavallo? Ho solo Cruz ma provvederemo" annuendo e facendo cadere la sua richiesta sul fatto non sembravo una brigante.. "Prego entriamo nella mia casetta.. È stile orientale, molto raffinata." salutai gli altri ed entrai con Sir Hiss in casa sprangandola bene.

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Guisgard
25-05-2018, 23.51.13
Hiss sorrise ad Altea e mostrò un cenno del capo, come a mostrare il suo compiacimento per quell'invito.
Entrarono così nella casetta della duchessa, il suo covo personale.
“Davvero intrigante...” disse lui guardandosi intorno “... un 'oasi esotica in mezzo a questi boschi selvaggi... siete un tipo eccentrico, noto...” fissandola.

Clio
25-05-2018, 23.51.56
Mi limitai a scoccare un’occhiataccia a Stuarto, per poi mettere un mantello e uscire nella sera, diretta alla locanda.
La carrozza mi aspettava, e io salii, avvisai il cocchiere della destinazione, accarezzando dolcemente il posto accanto a me, costellato da centinaia di spilli, durante i viaggi lunghi mi piaceva portarmi dietro compagnia di solito una servetta, oh si... e spesso tornavo poi indietro con una nuova ragazza, perché la prima non aveva retto tutto il viaggio.
Poco dopo, avvistammo la taverna del brigante, scesi dalla carrozza e vi entrai.

Lady Gwen
25-05-2018, 23.55.29
Aggrottai la fronte vedendo che quello andava via senza rispondere.
Therese non ci fece molto caso, dopotutto cambiava idea dopo due secondi come tutti i bambini, ma io ci ero rimasta.
La guardai e sorrisi.
Allora presi un altro libro, che narrava le vicende di un piccolo gnomo di bosco impegnato in mille avventure ed iniziai a leggere.
Tuttavia, il dubbio riguardo il maggiordomo rimaneva.
E soprattutto riguardo quieto misterioso messer Elv.

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Altea
25-05-2018, 23.57.08
Tolsi il mantello blu e sbottonai la camicia di pizzo bianca, versai del liquore fragolino in due bicchieri e porsi uno ad Hiss facendo cenno di accomodarsi e assaggiai il dolce liquido, lo guardai nel profondo di quegli occhi azzurri meravigliosi.. "Sono eccentrica perché sono nobile, provengo da Capomazda" finalmente mi ero aperta.

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Guisgard
26-05-2018, 00.07.09
Era un luogo appartato, sotto il costone su cui poggiavano le mura antiche di Sant'Agata di Gotya, raggiungibile attraverso una stradina stretta ed impervia, che tagliava le rocce ammantate dell'abitato urbano.
La locanda aveva due grosse botti ai lati del rustico ingresso ed anche all'interno quello stile rurale restava invariato.
Vi era un buon numero di clienti, un odore di carne cotta e speziata, di formaggi stagionati, di pane caldo ed in tutto quell'ambiente dominava il calore sprigionato dal grosso forno in cui ardevano ceppi robusti per alimentare le griglie fumanti ed incrostate di grasso sciolto.
Appena Elyse entrò subito il grasso locandiere le si avvicinò, guardandola in quel suo mantello incappucciato.



“Ah, ecco svelato il segreto...” disse Hiss sorseggiando il liquore “... una nobile brigantessa...” fissando Altea “... e come mai un'aristocratica Capomazdese si da alla macchia?” Chiese curioso, senza smettere di guardarla.



Ascoltando la fiaba di Gwen, alla fine Therese si addormentò, essendo stanca per la giornata trascorsa perlopiù a giocare.
Aveva bevuto un po' di thè e mangiato qualche pasticcino prima di addormentarsi.

Dacey Starklan
26-05-2018, 00.09.18
Il contadino era chiaramente intimidito e le insistenze di Ruspon non facevano che bloccarlo ancora di più.

“ Non vedete come lo state terrorizzando? Lasciatelo parlare.”

Rimproverai subito Ruspon sperando che mi prestasse ascolto, per una volta.
Dovevamo mantenere la calma per ottenere qualche informazione.
Fu difficile, per il povero uomo, riuscire a esprimersi, a dire a parole ciò che aveva udito.
Perché stando a ciò che diceva non si trattava di un lupo o di un altro animale e neppure era un suono umano.

“ Potreste cercare di essere più preciso? Capisco che sia difficile ma... assomigliava anche lontanamente ad un suono conosciuto?
È importante per noi riuscire a capire...”


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Altea
26-05-2018, 00.13.15
Quel suo modo di guardarmi era intrigante.. "Sono scappata, mi innamorai di un ragazzo di questa banda ma è morto un anno fa. Amo la libertà, non sopportavo i salotti di Corte e so la mia famiglia mi odia. Mi diverto certo anche se vorrei una vita più stabile" sorridendo.. "Pure voi siete capomazdese? Avrete moglie e figli che vi aspettano.." azzardai quella frase pentendomene subito.

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Lady Gwen
26-05-2018, 00.17.27
Solo quando finii di leggere mi accorsi che la bimba si era addormentata.
Dormiva così beata che sarebbe stato un peccato svegliarla.
Allora le diedi un leggero bacio sui capelli e suonai il campanello affinché il maggiordomo la portasse in camera sua.

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Clio
26-05-2018, 00.18.39
Mi guardai intorno, l’atmosfera tutti intorno, quei tavolini, quei dettagli, ma sopratutto il profumo di cibo che arrivava dappertutto.
Odori diversi, pungenti e intensi dalla cucina carrareccia.
Abbassai il cappuccio e sorrisi al
Locandiere.
“Un tavolo per uno, gentilmente!” Di solito sono io l’anima della festa ma ora sono nell’ombra stavolta e non vedo perché non dovrei divertirmi un po’.

Guisgard
26-05-2018, 00.23.41
“No, madama...” disse il contadino a Dacey “... non esiste nulla di simile fra i suoni che si odono tra i vivi...”
“Cosa significa?” A muso duro Ruspon. “Parla! Avanti! Spiegati meglio!”
“Che nessun animale e nessuna cosa su questa terra può emettere un simile suono...” mormorò il contadino “... solo questo so... altro non potrei dire... ho udito quel suono e poi più nulla... lo giuro... lo giuro!”
Ruspon lo lasciò, facendolo cadere a terra.
“Vattene, cane.” Ordinò.
E quello scappò via.



Hiss continuò a guardare Altea.
“Mi spiace per il vostro uomo morto...” disse con rispetto, per poi sorridere alla domanda della brigantessa “... si, vivo fra Capomazda ed Afragolopolis... essendo un cacciatore mi sposto spesso in lungo ed in largo per il reame... io sposato con figli?” Rise. “Ahimè, dubito una donna potrebbe chiedere di essere mia moglie, visto il mio mestiere tutt'altro che tranquillo... ma ditemi... come volete essere chiamata? Duchessa? Milady? O non ci si può rivolgere ad una nobile bandita annoiata dalla società aristocratica?” Fissandola.



Subito arrivò il vecchio cameriere che portò poi la bambina nella sua camera.
“La cena sarà servita a momenti.” Disse tornando da Gwen. “Il signor De Goth è già in salotto.” Con un cenno del capo.



Il locandiere guardò Elyse cercando di capire che genere di cliente fosse a quale tipo di donna appartenesse.
“Di qua...” disse brusco, indicandole poi un tavolo libero in un angolo “... porto da bere o da mangiare?” Chiese fissandola.

Altea
26-05-2018, 00.29.18
Sorrisi a quella domanda.. "Come chiamarmi? Altea.. Semplicemente Altea.. Per voi.. O per te?" finendo il liquore "Io penso se qualcuno vi amasse profondamente vi seguirebbe ovunque, d'altronde lottate per una giusta causa" e il mio tono si fece basso.. "Io andrei in capo al mondo con l' uomo che amo.. Qualora uno mi pigliasse ancora".

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Lady Gwen
26-05-2018, 00.29.59
"Perfetto, lo raggiungo subito" annuendo.
Sospirai per minuti interminabili quando guardai il mio armadio, constatando con tristezza di non avere abiti adatti.
Ma rischiavo di fare tardi e dunque scelsi il meno peggio degli altri, poi scesi in sala da pranzo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180525/933e566dc552da90cfed873523e33fd1.jpg

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Clio
26-05-2018, 00.31.00
Mi sedetti in silenzio alle parole del locandiere, lasciando cadere il mantello solo una volta seduta.
“Da bere e da mangiare, per favore!” Con un tono gentile e un sorriso.
Dopotutto quel tavolo non era così male, da lì avevo la visione di tutto il locale, così che avrei potuto spiare i tre senza essere vista, prima ancora di raggiungerli per cercare di comprendere meglio le loro intenzioni.

Guisgard
26-05-2018, 00.47.02
A quella proposta di Altea di darle del tu, Hiss la guardò con insistenza negli occhi per un attimo.
“Solo uno sciocco, per non dire peggio, potrebbe avere dubbi se sceglierti o no...” disse sorridendo e finendo il suo liquore “... beh, allora se riuscirò nella mia missione potrò dire di essere stato aiutato da una nobile brigantessa fuggita dal mondo civile per amore dell'avventura.” Facendole l'occhiolino.



Il locandiere annuì ad Elyse, per poi tornare in cucina.
La marchesa dal suo tavolo poteva avere un'ottima visuale su tutta la sala.
Vi era una buona varietà di clienti.
Molti erano brilli, tanti erano sboccati, altri ancora volgari.
Più di uno notò la bella nobildonna, sebbene fosse ben camuffata.
Tra gli sguardi che cominciarono a cercarla con insistenza vi erano quelli di tre giovani seduti ad un tavolo dall'altra parte del locale.



Gwen si preparò e scese di sotto, dove trovò il tutore seduto ad attenderla.
“Prego.” Disse Invitandola a sedersi.
Subito fu servita la cena.
“Allora, sono curioso...” disse “... come si trova qui? La bambina la trova sufficientemente intelligente?”

Lady Gwen
26-05-2018, 00.50.25
Presi posto e subito fu servita la cena.
"Mi trovo molto bene. La bambina è meravigliosa, intelligente, vispa, sveglia. Davvero stupenda" sorridendo entusiasta, mentre cominciavo a mangiare "Mai ho avuto allieve così."

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Altea
26-05-2018, 00.55.22
"Sarebbe un onore aiutarti" guardandolo in quei suoi occhi che mi fissavano, sentivo quasi voler naufragare nel blu di quegli occhi e volare quando splendevano di azzurro cielo e mi alzai facendomi vicina a lui.. "Ma domani andrai in città e io sarò solo un ricordo".

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Guisgard
26-05-2018, 01.01.30
“Si, Therese è una bambina vispa ed intelligente.” Disse il tutore a Gwen. “L'ho sempre pensato, ma naturalmente il mio giudizio è di parte e non sono un maestro.” sorridendo. “Ho notato come la bambina abbia subito mostrato simpatia verso di lei. Vivere qui non è facile, soprattutto per i bambini. La magione è isolata e non può certo uscire fuori da sola per giocare. Poi come credo avrà sentito non sono tempi felici per queste terre.”



Hiss guardò Altea avvicinarsi a lui.
“Ho almeno due ottimi motivi per non ritenerti solo un ricordo...” disse sorridendo e senza smettere di lasciare i suoi occhi in quelli di lei “... il primo è che ti sono debitore, visto che non mi hai derubato ed ora mi offrirai un cavallo per Sant'Agata di Gotya...” indugiando nel fissarla “... il secondo è che una bella donna come te non si dimentica di certo...”

Clio
26-05-2018, 01.07.27
Era da un po’ che non andavo alla taverna, dovevo ammetterlo, e mi era mancato questo odore pungente, l’alcol si mischia perfettamente con l’odore di uomo che troneggia nella stanza, il profumo poco raffinato delle ragazze che ci lavoravano.
Tutti mi guardavano, beh l’ho fatto apposta, no?
Per quello avevo scelto un vestito del genere...
Sospirai, era vero, le scarpe, loro non potevano vederle, poiché erano sotto il vestito, dunque le avevo scelte per nulla.
Risi tra me a quel pensiero, ma poi tornai a concentrarmi sulla missione. C’era gente alla locanda, ma io avevo già individuato i miei obbiettivi, erano seduti dall’altra parte del locale e mi guardavano.
Tanto meglio..
Li guardai a mia volta, ammiccando e alzando i bicchieri, mentre con un cenno del capo gli facevo segno di avvicinarsi a me.

Lady Gwen
26-05-2018, 01.09.56
Sorrisi ed annuii.
"Sì, stiamo bene l'una con l'altra" annuendo ancora.
"Non molto. Non provengo da queste zone" dissi poi, non sapendo cosa stesse succedendo qui, ma non dava l'idea di essere qualcosa di bello.

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Altea
26-05-2018, 01.14.26
A quelle ultime parole sobbalzai sospirando "Di donne belle ce ne sono molte.. Lontano da qua sarò solo una immagine di una donna incontrata per caso. Immagino che visto la tua bellezza non ti mancheranno donne da amare" mi resi appena conto di ciò che avevo detto, me ne sorpresi pure io e la mia mano prese per un attimo la sua per poi lasciarla subito arrossendo quasi.. "Sarai stanco" balbettando "Forse è meglio andare a dormire".

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Guisgard
26-05-2018, 01.21.15
“Diciamo che ci sono state diverse aggressioni e morti...” disse il tutore a Gwen “... perlopiù riguardanti giovani tra i contadini ed i pastori... all'inizio le vittime erano animali... poi hanno cominciato ad interessare le persone... probabilmente è opera di lupi...”



I tre giovani, invitati dagli sguardi di Elyse e dai suoi gesti, subito lasciarono il loro tavolo, raggiungendo quello della bella marchesa.
“Buonasera, signora...” disse uno dei tre guardandola in quel suo abito sensuale e provocante.
Anche gli altri due la fissavano tutta sorridendo.
Due erano bruni, uno invece biondo.



“Sono lieto che tu possa trovarmi bello.” Disse Hiss alzandosi e guardando Altea. “Come mai l'ardita duchessa, l'audace brigantessa ora sembra... come dire? Impacciata? O preferisci imbarazzata?” Avvicinandosi al punto che lei sentiva il respiro di lui fra i suoi capelli. “Comunque non ho sonno... non ho neanche cenato... tu non hai fame?” Sorridendole.

Lady Gwen
26-05-2018, 01.23.04
"È terribile..." commentai spaventata, aggrottando le sopracciglia.
Sì, era possibile che si trattasse di lupi, ma faceva comunque paura il pensiero di qualcosa che terrorizzava queste terre.

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Guisgard
26-05-2018, 01.29.36
“Si...” disse annuendo il precettore a Gwen “... per questo la pregherei di non lasciare mai da sola la magione... se le dovesse servire qualcosa allora lo chiederà a me ed io farò in modo di procurarlo. Anche per andare in chiesa lo faremo tutti insieme. Sant'Agata di Gotya dista un miglio, dunque è sconsigliabile recarsi a piedi visti i tempi.”

Altea
26-05-2018, 01.29.37
"Il fatto io sia temeraria e sprezzante del pericolo non implica che sollazzi con qualsiasi uomo.. Non ne ho avuti dopo la morte del mio compagno perché io aspetto un solo uomo capace di conquistarmi. Un uomo che ne valga cento o mille o racchiuda tutto ciò che di meglio un uomo abbia da offrire" osservandolo mentre mi carezzava I capelli, un gesto che mi scosse di più.. "Hai ragione dobbiamo cenare.. Che desiderate Milord?" sorridendo e beandomi di quella carezza tra i capelli.

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Lady Gwen
26-05-2018, 01.33.47
"Lo terrò a mente" risposi.
Continuai a mangiare, ripensando ancora a questa cosa, a quanto fosse terribile non poter nemmeno uscire di casa in sicurezza e ciò mi invogliò ancor meno ad uscire per qualche passeggiata altrove, seppur accompagnata.

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Guisgard
26-05-2018, 01.36.32
Le dita di Hiss fra i biondi capelli di Altea, intrecciandoli con movimenti dolci, lenti.
“Allora sono io” disse lui con un sussurro tra i capelli di lei “che ti metto in imbarazzo, Altea?” Continuando quelle carezze fra i capelli della brigantessa.



La cena continuò, terminando poi con uno squisito dessert.
“La ringrazio per la compagnia.” Disse il tutore a Gwen. “Ora temo di dover andare, ho ancora alcune faccende da sbrigare. Se vuole può scegliersi un libro nella biblioteca, in modo da poter leggere prima di addormentarsi. Le auguro una serena notte.”

Clio
26-05-2018, 01.39.11
Restai a fissare compiaciuta i tre che si sedavano al mio tavolo, scrutandoli attentamente, dovendo cogliere quanto più possibile le informazioni dalla mia mente.
“Mi sembravate soli laggiù...” con un sorrisetto malizioso., guardandoli tutti, uno sguardo lascivo, caldo.
Che non mi dovevo nemmeno sforzare a fare, perché i tre personaggi non erano affatto male!
“Sono Lys...” guardandoli tutti con insistenza “voi chi siete?”. Incuriosita.

Altea
26-05-2018, 01.41.30
"Potrebbe essere.. Chissà perché ma non per essere timida.. Forse perché queste carezze nei miei capelli scuotono il mio animo" poggiando la mano bianca sul suo bel volto, ero così vicina quasi a bramare un contatto più intimo.

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Lady Gwen
26-05-2018, 01.43.23
Arrivammo al dessert e l'uomo si congedò.
"Lo farò. Buonanotte a lei, signore."
Allora anche io mi alzai, scelsi un libro in biblioteca e mi avviai verso camera mia, un po' stanca per la lunga giornata appena trascorsa.

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Guisgard
26-05-2018, 01.53.56
I tre giovani si sedettero subito al tavolo di Elyse, incoraggiati dagli sguardi e dal tono di voce della marchesa.
“Io sono Gobbes...” disse uno dei due bruni.
“Io Aegos, bella signora...” l'altro con i capelli scuri.
“Io invece sono Marf...” sorridendo il biondo.
“Cosa fate tutta sola in questo posto?” Aegos guardandola con insistenza.



Hiss guardò negli occhi Altea, smettendo di sfiorarle i capelli.
La sua mano scese allora sul volto di lei, in una dolce ma inebriante carezza.
“Allora baciami, ti prego...” disse piano, quasi come fosse un disperato bisogno di quel contatto, avvicinando le sue labbra a quelle della brigantessa.



Gwen scelse uno dei libri dalla biblioteca e si avviò nella sua camera.
Ma mentre attraversava il corridoio, passando davanti alla porta chiusa dello studio del tutore udì delle voci.
“Quel maledetto non deve più mettere piede qui...” disse adirato il tutore “... intesi?”
“Si, signore.” Rispose il cameriere anziano.
“Therese è piccola, lo dimenticherà presto.” Fece il tutore.

Lady Gwen
26-05-2018, 01.58.33
Mentre tornavo in camera, passai davanti allo studio e sentii la voce del tutore.
Rimasi perplessa e non capivo di chi stessero parlando.
Sicuramente era la persona riguardo cui lui borbottava mentre parlavamo, ore prima.
Ad un certo aveva pure nominato Therese, perché mai?
Per cercare di rispondere a queste domande, mi nascosi in una nicchia lontana da occhi indiscreti e cercai di ascoltare.

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Guisgard
26-05-2018, 02.08.47
Gwen si nascose e restò ad ascoltare ciò che dicevano nella stanza chiusa.
“L'ho buttato fuori di casa” disse il tutore al cameriere anziano “e non voglio metta più piede qui. Anzi, sono pronto ad ucciderlo se si rifà vivo.”
“La bambina chiede di lui, signore...”
“Lo dimenticherà.” Il tutore. “La nuova istruttrice è in gamba e la bambina dimenticherà presto quel bastardo.”

Clio
26-05-2018, 02.18.39
Oh ma guarda che bravi, così docili e cari nel mettersi a loro agio al tavolo.
Mi scappò un sorriso divertito, malizioso, caldo.
Ascoltai i loro nomi e sorrisi, come se dei nomi me ne facessi qualcosa!
Era altro che mi interessava sapere, altro che bramavo e per cui avevo addirittura lasciato le rassicuranti mura del mio palazzo, per scendere fin sotto i, costone.
“Interessante, e siete di passaggio in queste terre?” Fissandoli intensamente, uno ad uno, con un sorriso enigmatico.
“Quanto a me...” risposi, allungandomi sul tavolo con fare provocante, in modo che, considerando l’abito che avevo indosso, si intravedessero i miei seni.
Dopotutto... l’avevo scelto apposta.
“Beh, aspettavo qualcuno come voi, non credete?” Allungando la mano a sfiorare la mano di Aegos “distrattamente”, alzando poi gli occhi a cercare i suoi.
“Perciò vi rifarò la domanda: chi siete?” Con un sorriso enigmaticoe misterioso mentre due occhi indagatori li scrutavano.

Lady Gwen
26-05-2018, 02.22.51
Quelle parole mi fecero pensare.
E se si fosse trattato di quel messer Elv di cui tanto parlava Therese?
Cosa aveva fatto di tanto terribile per meritarsi questo trattamento?
Addirittura parlava di ucciderlo.
Rimasi in ascolto per cercare di avere altre informazioni.

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Guisgard
26-05-2018, 02.28.41
Gwen restò ad ascoltare ancora.
“Vorrei tanto...” disse il tutore.
“Cosa, signore?” Il cameriere.
“Che quel bastardo finisse ucciso come le tante povere vittime della bestia!” Esclamò con rabbia.
“Signore...” mormorò il cameriere.
“Ora va, non mi occorre più nulla.” Congedandolo il tutore. “Lasciami lavorare adesso.”
“Buonanotte, signore.” Ed il vecchio cameriere uscì.

Lady Gwen
26-05-2018, 02.48.15
Addirittura voleva ucciderlo!
Era semplicemente incredibile.
Cosa aveva fatto di imperdonabile? l'atteggiamento di De Goth era surreale, come si poteva augurare che finisse in quel modo?
Tornai in camera mia, mi misi a letto e rimasi a pensare a tutto quello che avevo sentito.

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Guisgard
26-05-2018, 02.55.17
Gwen corse in camera sua, mentre il vecchio cameriere lasciava solo De Goth nel suo studio.
La ragazza si coricò, ma ciò che aveva sentito l'aveva turbata e forse spaventata.
La notte si prospettava cupa, lunga, inquieta.
Vi era un sinistro silenzio che giungeva da fuori, dal cuore del bosco.
L'ululato lontano di alcuni lupi squarciò quel vuoto silenzioso, come un lamento per la morte dei loro fratelli.
Alla fine, stanca, Gwen cadde addormentata.
Un lungo sonno senza sogni, fino al mattino seguente.

Lady Gwen
26-05-2018, 03.05.28
Fu un sonno strano.
Inquieto, disturbato.
Tutta quello che avevo sentito incise negativamente sul mio umore,facendomi tuttavia svegliare il mattino seguente.
Mi alzai e mi preparai, in attesa di scendere a fare colazione.

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Altea
26-05-2018, 09.32.30
La sua mano scivolo' lentamente dai capelli al viso e poggiai la guancia su quella mano calda, forte e sicura.
La sua richiesta poi mi stupì, il cuore accelerava il battito. Oh no, non era una follia del momento o una abitudine a concedersi. Per molto tempo il mio cuore era rimasto solitario nella sua tristezza e ora pulsava a nuova vita.
"Si" risposi in modo leggere e tono suadente. La mia mano sul suo volto scivolo' sul suo collo e avvicinandomi ad Hiss serrai le mie labbra alle sue, prima assaporandole per poi farsi più audaci.


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Dacey Starklan
26-05-2018, 15.45.53
Il contadino faticava a farsi capire ed era comprensibile visto che ciò che aveva udito era indescrivibile per lui.
Un suono mai sentito prima, un suono diverso da ogni cosa conosciuta.
Se davvero quell’uomo diceva la verità ci trovavamo dinanzi a qualcosa di inaspettato... e terribile.
Guardai mio zio, sentendo che anche lui sentiva la mia stessa inquietudine.
Inquietudine che invece in Ruspon era rabbia e frustrazione, tutta rivolta al contadino.

“ Vi ringrazio per ciò che ci avete raccontato...”

Riuscii appena a dire prima che il povero uomo scappasse di corsa dalla stanza.

“ Ora sedetevi, entrambi , vi vado a prendere qualcosa da bere signori.”

Dissi quasi come fosse un ordine a Ruspon e allo zio, per cercare di attenuare la tensione crescente.
Andai verso un mobiletto dove c’erano diverse bottiglie di liquori, scegliendo un brandy corposo che servii loro subito dopo.


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Guisgard
27-05-2018, 23.01.58
Gwen si svegliò dopo quella strana notte, preparandosi e scendendo al pianterreno per cominciare una nuova giornata.
Nella cucina si stava preparando la colazione, ma De Goth era già nel salotto in attesa che gli fosse servita.
Non era però solo.
Con lui c'era l'immancabile cameriere anziano, un tuttofare in quella magione.
I due stavano parlando.
“Dunque ne sei certo...” disse il tutore.
“Si, signore...” annuì il cameriere “... si tratta di una ragazza, una pastorella...”
“Sono certi si tratti della stessa morte toccata alle altre vittime?”
“Si, signore...” il cameriere “... anche lei sgozzata nel medesimo modo...”
“Ci siamo solo illusi che quest'orrore fosse terminato...” preoccupato De Goth.



Il presbitero annuì a Dacey e con Ruspon attesero che la ragazza portasse loro da bere.
“Eminenza...” disse l'uomo d'armi “... io non darei molto credito a quel pezzente... era solo un contadino superstizioso... magari era anche ubriaco quando è avvenuta l'uccisione dell'ultima ragazza...”
“Eppure mi sembra certo di ciò che affermava...” il chierico.
“Certo, eminenza?” Fissandolo Ruspon. “Farfugliava cose assurde. Non per niente crede sia opera del demonio.” Ridendo.
“Dite?” alzando gli occhi su di lui il presbitero.
“Io non credo né in Dio, né tanto meno nel diavolo, eminenza.” Con un impeto di superbia Ruspon.
“Badate all'abito che indosso, messere...” con voce calma il presbitero “... e come debba dare conto del mio operato al vescovo. Il mio ruolo mi impone di credere in ciò che voi negate e nessuno deve mai pensare il contrario. Voglio che questa storia finisca. Qualunque cosa sia a compiere questi massacri, sia essa un lupo, un branco di lupi o qualsiasi altro animale, deve finire. Io sono responsabile dell'ordine qui a Sant'Agata di Gotya nella stessa misura in cui lo è il barone, chiaro?”
“Si, eminenza.” Annuì Ruspon.

Lady Gwen
27-05-2018, 23.06.37
La colazione doveva ancora essere servita, ma De Goth era già in salotto.
Sentii che parlava col domestico riguardo una pastorella, ma non riuscii a capire bene.
"Buongiorno" salutai, non appena arrivai, sedendomi anch'io. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180527/078b2725899c92f1572f53317a6f9810.jpg

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Guisgard
27-05-2018, 23.11.34
Hiss prese fra le mani il volto di Altea, spingendo indietro sulle orecchie i lunghi capelli della brigantessa, rispondendo poi al suo bacio.
Catturò le labbra di lei in un caldo e dolce mordere, premendo su di esse e poi succhiandone l'ardore, il sapore, facendole sue con una passione crescente, al punto da togliere il fiato alla Duchessa.
Un bacio che li fece ritrovare stretti, l'una all'altro, in quel sensuale ed intimo contatto fra loro.



Appena entrò Gwen nella stanza, subito De Goth ed il cameriere smisero di parlare.
“Buongiorno.” Disse sorridendo il tutore. “Prego, attendevo lei per la colazione.” Invitandola a seguire. “Riposato bene? La camera era di suo gradimento?” Indicando al cameriere di servire la colazione. “Mi fa un po' strano rivolgermi con il lei ad una giovanissima donna come lei... devo farci ancora l'abitudine.” Annuendo divertito.

Lady Gwen
27-05-2018, 23.14.14
Smisero di parlare appena entrai e non ne capii il motivo.
Sorrisi, mentre veniva servita la colazione.
"Vi capisco..." risposi "Sì, la camera è davvero molto gradevole, grazie."

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Guisgard
27-05-2018, 23.19.20
"Ne sono lieto." Disse De Goth a Gwen, mentre il vecchio cameriere portò in tavola la colazione. "Non è facile abituarsi subito a queste zone. La Sundra è così diversa dalla città. Forse è diversa da tutto ciò esiste al mondo. Almeno io, nei miei numerosi viaggi, non ho veduto un altro luogo simile a questo. Naturalmente ci sono i lati positivi e quelli negativi nel vivere in terre come queste." Guardò il cameriere. "Therese?"
"Dorme ancora, signore." Rispose il cameriere. "Stanotte temo abbia avuto un incubo e ha trascorso diverse ore insonni."

Lady Gwen
27-05-2018, 23.21.45
"Oh, non temete, credo di non aver mai visto nemmeno quella, avete un vantaggio" con un leggero sorriso.
Poi, aggrottai la fronte riguardo Therese.
"Povera piccola..." commentai "Magari passerò dalla sua camera non appena avrò finito" annuii.

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Dacey Starklan
27-05-2018, 23.28.59
Comprendevo e concordavo con lo zio, non soltanto perché era mio parente ma perché ritenevo attendibile il racconto del contadino.
Era stato qualcosa nel suo sguardo a convincermi della veridicità delle sue parole, se aveva udito un rumore a lui sconosciuto, così doveva essere.
Però non volevo spingermi tanto oltre da pensare a qualcosa di sovrumano. Era più semplice pensare che il pover uomo non fosse stato in grado di riconoscere un suono che per altri era famigliare.

Speravo che portare loro da bere stemperasse la tensione ma Ruspon non si fece scrupolo a sputare le sue idee sovversive e areligiose verso lo zio.
Che faccia tosta, pensai del messere, affermare di non credere al Signore davanti a un suo servo.
Proprio questo atteggiamento dell’uomo irritò lo zio, prevedibilmente, che subito si adoperò di riportare al proprio posto Ruspon, ricordandogli nelle mani di chi era distribuito il potere a Sant’Agata.
Apprezzai particolarmente come riuscì a far zittire l’uomo per una buona volta.
Tuttavia il vero problema restava. Ancora in città qualcosa terrorizzava e uccideva.


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Guisgard
27-05-2018, 23.29.03
"Si, grazie." Disse De Goth a Gwen. "Sarebbe opportuno." Bevendo il suo thè. "E' questo dannato posto. Non può crescere qui una bambina. Nessun bambino dovrebbe crescere in un luogo simile. Non è fatto per l'infanzia." Scuotendo il capo.

Lady Gwen
27-05-2018, 23.31.03
Annuii e bevvi anche io il mio tè.
Era vero, non era adatto un luogo in cui strane morti si verificavano e non si poteva uscire di casa.
"Com'è arrivata qui?" chiesi, riferita a Therese.

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Guisgard
27-05-2018, 23.35.54
“Grazie, cara.” Disse il presbitero a Dacey quando lei tornò con il liquore.
Subito lui e Ruspon ne sorseggiarono un bel po'.
“Bene, non vi trattengo oltre, messere.” Il presbitero. “Avete un compito da portare a termine.”
“Si, eminenza.” Annuì Ruspon.
Ma proprio in quel momento un servo venne ad annunciare qualcuno.
“Di chi si tratta?” Chiese il presbitero.
“Eminenza, è un uomo che afferma essere stato inviato da sua signoria l'Arciduca di Capomazda.” Il servo.
Allora il presbitero e Ruspon si scambiarono una profonda occhiata.
“Fallo entrare subito.” Ordinò il chierico.



“La sua eredità l'ha portata qui.” Disse il tutore a Gwen. “Ha ereditato questa magione e buona parte della terra che si può scorgere intorno ad essa. Sua nonna, donna eccentrica, ha imposto come ultima volontà che sua nipote crescesse in questo luogo fino al raggiungimento dell'età adulta.”

Lady Gwen
27-05-2018, 23.39.37
"Comprendo..." annuii "Beh, francamente non è ciò che le augurerei, visto il luogo in cui ci troviamo..." sospirando.
Finii il tè.
"Sarà meglio che vada da lei, per vedere come sta" alzandomi "Con permesso" con un lieve inchino.
Uscii e raggiunsi la stanza della bimba.
"Therese? Sono Gwen..." da fuori, bussando un paio di colpi.
Poi aprii appena la porta.

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Guisgard
27-05-2018, 23.45.56
Gwen bussò e poi entrò nella camera, trovando la bambina ancora addormentata.
Therese dormiva apparentemente tranquilla nel suo lettino, stringendo a sé la bambola di pezza.

Dacey Starklan
27-05-2018, 23.46.37
Era tempo di agire, questa fu la definitiva indicazione dello zio e questo implicava che Ruspon levasse il disturbo.
Neanche poi tanto sottilmente andai alla porta, la aprii e gli fece un cenno di saluto.

“ Neanche bussare adesso?”

Trovandomi accanto alla parete quando dalla porta entrò un servitore con una notizia quanto meno singolare.
Un uomo direttamente su ordine dell’Arciduca stesso.
Questa so che si sarebbe rivelata una giornata interessante.


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Lady Gwen
27-05-2018, 23.50.37
Sorrisi intenerita vedendola dormire.
Non la svegliai, poiché aveva passato una notte molto stancante e diedi disposizione di farmi raggiungere in giardino, dopo che si fosse svegliata e avesse fatto colazione.
Data la bella giornata, uscii e mi misi a disegnare all'ombra di un grande albero.
Avevo sempre amato disegnare; ritenevo che fosse l'unico talento che possedevo ed oltre alla lettura, era il mio modo di evadere ed immaginare quei posti meravigliosi e fantastici che probabilmente non avrei mai visto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180527/961c0ba270e5590c64b53fc2d6ca50f7.jpg

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Guisgard
28-05-2018, 00.06.39
Gwen si mise a disegnare nel giardino e dopo circa un'oretta il vecchio cameriere venne ad informarla che Therese si era svegliata e stava facendo colazione.
Inoltre aveva chiesto di lei.



Il servitore guardò Dacey.
L'arrivo dell'inviato dell'Arciduca lo aveva messo in agitazione.
Annuì allora al presbitero e fece entrare il nuovo arrivato.
Si trattava di un giovane uomo, vestito come si conveniva ad un borghese del tempo, con un giustacuore amaranto e pantaloni stretti in alti stivali scuri, il tutto coperto da una lunga giacca ricamata.
Era bruno, dai lineamenti regolari ed aggraziati, lo sguardo pulito racchiuso in due occhi neri.
“I miei omaggi, signori.” Disse ai presenti, con tono cortese. “Sono Cales dei Grilli, inviato da sua signoria qui a Sant'Agata di Gotya.”
“Benvenuto, messere.” Il presbitero, che poi presento Ruspon e sua nipote Dacey al nuovo arrivato. “Mi è permesso domandare in quali vesti sua signoria vi ha inviato qui?”
“Sono uno studioso di storia naturale e sto compilando per sua signoria un bestiario.” Spiegò Cales. “Naturalmente per questo studierò i fatti accaduti di recente in questi boschi.”
https://wormwoodscrubs.files.wordpress.com/2016/04/christopher-thompson-as-maximilian-morrel.png?w=656&h=369

Lady Gwen
28-05-2018, 00.12.53
Passò un'ora e arrivò il maggiordomo ad informarmi che Therese stava facendo colazione, inoltte aveva chiesto di me.
Così rientrati subito e la raggiunsi.

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Guisgard
28-05-2018, 00.30.03
Gwen rientrò nell'abitazione, trovando Therese che faceva colazione.
La piccola la salutò raggiante, con un luminoso sorriso, invitandola a sedersi con lei.
“Stanotte ho fatto un brutto sogno...” disse con occhi mogi “... proprio brutto... non riuscivo poi più a dormire...”

Lady Gwen
28-05-2018, 00.32.46
Mi salutò raggiante, come suo solito e mi sedetti accanto a lei.
"Povera piccola, mi spiace..." stringendola dolcemente "Ti va di raccontarmelo?"
Aveva degli occhi mogi, doveva averla scossa davvero molto quel sogno, se ancora le faceva questo effetto.

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Guisgard
28-05-2018, 00.42.44
Therese annuì a Gwen con occhioni ancora spaventati, stringendosi a lei.
“Era nel bosco...” disse “... c'era anche messer Elv... dovevamo cercare i ricci delle castagne... poi ad un tratto si sentì ululare... mi guardavo intorno... mi accorgevo che messer Elv era sparito... e poi... poi...” scoppiò a piangere fra le braccia di Gwen.



I tre giovani si illuminarono a quelle parole di Elyse, ai suoi modi provocanti, la sua voce calda e si eccitarono subito nel vederla muoversi con la generosa scollatura in bella mostra.
"Si, siamo di passaggio, signora..." disse Aegos stringendo la mano di lei che accarezzava la sua "... e naturalmente siamo pronti a farvi divertire..." con tono compiaciuto.

Lady Gwen
28-05-2018, 00.54.42
Iniziò a raccontare il sogno e sobbalzai sentendo ancora quel nome.
Se era di lui che il tutore parlava, sarebbe stata dura farlo dimenticare a Therese...
Poi scoppiò in lacrime fra le mie braccia e la strinsi forte.
"No tesoro... Non c'è bisogno di piangere..." dissi dolcemente "Era solo un sogno. Non permetterò che ti succeda mai niente. Niente" sorridendo ed asciugandole le lacrime dal visino, per poi baciarle teneramente i capelli e stringerla ancora a me.
Era vero che questo non era posto per una bambina, era totalmente sbagliato, ma avevo il vago presentimento che non si potesse fare altrimenti.

https://i.pinimg.com/originals/44/57/68/445768ec59fa962d42a5dc539d289d29.jpg
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Guisgard
28-05-2018, 01.06.30
“Perchè” disse in lacrime Therese a Gwen “messere Elv non è qui? Lui mi tiene sempre per mano quando faccio brutti sogni...” piangendo “... mi manca... mi manca tanto...”

Clio
28-05-2018, 01.06.57
Lo vedevo, il modo in cui reagivano alle mie parole, ai miei modi, ai miei movimenti. Erano cambiati, si erano lasciati andare, avevano abbassato le difese, e la cosa mi piaceva, eccome se mi piaceva, portare gli altri dove io volevo che arrivassero, senza che se ne accorgessero era una delle cose che mi eccitavano di più.
Poi farlo su degli uomini, che dovevano essere la parte forte, la parte dominante nel gioco tra i sessi, era ancora più bello.
Dopotutto era per quello che li stavo reclutando, mi serviva la loro forza, la loro potenza sessuale per i miei giochi preferiti.
Loro erano la parte forte, erano la parte dominante.
Eppure anche loro avrebbero obbedito ai miei ordini, avrebbero ucciso, stuprato, torturato unicamente secondo la mia volontà, nè di più, nè di meno.
E questo era dannatamente inebriante...
Sorrisi, sorniona, a quelle parole.
“Attenti signori miei...” con la voce calda e sensuale “farmi divertire potrebbe andare oltre la vostra immaginazione, potrebbe farvi restare qui, incatenarvi a questo posto... e poi che direbbero le vostre mogli a casa?” Con un sorriso lascivo e impertinente.
Era importante capire se avevano famiglia o meno, perché la maggior parte dei miei servi non reggeva dopo un po’, e dunque bisognava eliminarlo, e di regola è sempre meglio eliminare qualcuno che non ha nessuno ad aspettarlo.

Lady Gwen
28-05-2018, 01.09.08
Sospirai silenziosamente.
Perché era tutto così difficile?
Come potevo fare a non dirle la verità, e cosa avrei potuto dirle in alternativa?
"Non lo so, tesoro... Magari... Magari ha avuto qualcosa da fare..." con un leggero sorriso.
Era terribile dover mentire ad una bambina, ma non potevo fare altrimenti.

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Guisgard
28-05-2018, 01.25.34
“Ma noi non siamo sposati, bella signora...” disse Aegos sorridendo eccitato ad Elyse “... anzi, siamo spiriti liberi... non ci piacciono i legami...”
Gli altri due risero forte, già pregustando qualcosa che sembrava suscitare parecchio la loro fantasia.
“Noi siamo quelli giusti per farvi divertire, madama...” guardandola negli occhi un divertito Goddes.



Pian piano Therese si calmò, restando stretta a Gwen, singhiozzando ma decisamente più rilassata.
Ad un tratto arrivò una carrozza fuori la magione.

Lady Gwen
28-05-2018, 01.32.21
Poco a poco riuscii a calmarla.
"Ho una bella idea. Ti va di goderci il sole ed andare a leggere in giardino?" sorridendole, per distrarla e farle dimenticare il sogno.
Presi un libro dalla biblioteca ed andammo a sederci su una panchina, leggendo.
Ad un tratto, si sentì arrivare una carrozza.

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Clio
28-05-2018, 01.35.41
Bene, nessuna moglie che sarebbe andata in giro ovunque per cercare il suo amato. Sono pericolose le donne innamorate, possono anche non arrendersi per anni, e poi mi tocca sterminare tutta la famiglia, come è successo anni fa con Goliath, non che mi sia dispiaciuto, adoro i massacri, ma al momento non è il caso di dare nell’occhio. Quindi, dicevo, tanto meglio che non abbiano famiglia.
Mi chiedo cosa stiano pensando, oh è una tortura: pensare e chiedermi continuamente che cosa pensano gli uomini, che cosa provano in certi momenti, quelli più estremi, folli, quelli in cui in realtà vorrei essere al loro posto, anche se il mio corpo non me lo consente.
Avevo suscitato la loro curiosità, questo era palese, ma io dovevo fare molto di più, ma dovevo capire se erano adatti.
“Allora facciamo così...” sporgendomi ancora sul tavolo, con fare confabulatorio, come se fosse fondamentale che i tavoli accanto non ci sentissero.
“Voi mi raccontate la fantasia più perversa, più sporca ed estrema che avete...” fissandoli tutti e tre negli occhi “E io deciderò se sarete all’altezza di farmi divertire... “ con fare enigmatico.
Ma poi, come se non bastasse, li fissai per lunghi uno per uno.
“Badate però che sia tutto vero... perché se poi io realizzerò quelle fantasie, non voglio vedervi scappare via presi dal pudore o dalla paura... chiaro?” scrutando la loro reazione.

Guisgard
28-05-2018, 01.52.37
Gwen e Therese raggiunsero il giardino in quella soleggiata mattinata di fine Maggio, con la piccola che sembrava essersi calmata.
Poi arrivò una carrozza davanti alla magione.
Dal giardino non si riusciva a vedere chi fosse, così il vecchio cameriere introdusse in casa il nuovo arrivato senza essere visto dalle due.
Poco dopo però alcune urla giunsero in giardino.
De Goth discuteva animatamente con qualcuno.



“Ehi, signora...” disse divertito Gobbes, fingendosi risentito nel suo orgoglio di maschio “... con chi credete di parlare?” Sorridendo ad Elyse. “Noi abbiamo fantasie che potrebbero farvi paura...” ridendo eccitato, non immaginando chi fosse davvero quella bellissima donna.
“Io immagino di lavarvi...” Marf con l'acquolina in bocca tanto era il desiderio di lei “... e asciugarvi tutta con la lingua, signora...”
“Io ne ho parecchie di fantasie, signora...” fece Aegos guardandola “... e di sicuro nessuna delle vostre può spaventarmi...” con uno sguardo virile, sicuro di sé “... qualsiasi cosa... qualsiasi... mettetemi alla prova, signora...” mostrando la lingua alla marchesa.
I suoi occhi ardevano di desiderio, di immagini indicibili, di un impeto quasi bestiale.

Lady Gwen
28-05-2018, 01.55.56
Sentii la carrozza entrare nel giardino, ma poi si sentirono delle urla giungere da dentro e non mi fu difficile capire cosa stesse succedendo.
Non vedevo bene la situazione e chiunque fosse questo decantato messer Elv, avrebbe fatto meglio a prendere davvero in considerazione di non tornare più, se ci teneva alla vita.
"Continuiamo" sorridendo a Therese, come se nulla fosse.

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Guisgard
28-05-2018, 02.15.27
Gwen e Therese ripresero la loro lettura in giardino, mentre quelle urla erano ancora chiare e forti.
Dopo un po' cessarono e qualcuno uscì dall'abitazione.
“Al diavolo...” disse dirigendosi verso il cancello per andare via “... va al diavolo!” Urlò.
“Messere Elv!” Esclamò Therese. “E' la sua voce!”

Clio
28-05-2018, 02.16.07
Li ascoltai, così eccitati, così presi... eppure così deludenti.
Non avevano obbedito al primo colpo, e questo era già grave di per sè, anche se purtroppo capitava assai raramente che degli uomini, senza sapere chi fossi, ubbidissero al primo comando.
Oh ma avrebbero imparato, eccome! Con le buone o con le cattive...
La mia espressione mostrava la mia delusione, e lo sguardo da “tu non hai idea di chi hai davanti” quando uno diceva che mi avrebbero spaventato!
Oh povero caro! Pensai, alzando gli occhi al cielo.
Uno solo di loro ubbidì, ma lo sguardo che gli lanciai, voltandosi verso di lui era pieno di compatimento e superiorità.
“E tu questa la chiami perversione?” con aria schifata, e un cenno della mano che indicava come non l’avrei più calcolato.
Poi guardai negli occhi gli altri due, intensamente.
Aegos aveva detto chiesto di metterlo alla prova, allora il mio sorrisetto si face più malizioso ma anche più autoritario.
“L’ho appena fatto....” fissandolo nei bellissimi occhi azzurri “Vi ho dato un ordine, e solo questo qui...” indicando Marf “...ha risposto, si è giocato malissimo la carta che aveva, citando una fantasia da da fidanzatini invece che mostrarmi la sua perversione, ma almeno è stato ubbidiente!” Concedendogli un breve sorriso prima di tornare a guardare gli altri due.
“No, Gobbes, nessuna delle vostre fantasie può sconvolgermi.... dovrai impegnarti parecchio se non vuoi fare la figura dell’idiota qui...” indicando Marf.
Finalmente poi mi voltai da Aegos, come mi eccitava quello sguardo, quel desiderio che sentivo bruciare in lui, ed era decisamente inebriante.
Mi avvicinai al suo orecchio, sussurrando dolcemente, con voce calda e vogliosa, sfiorando il sul collo con il mio respiro.
“Mi piaci, non mi deludere... mostrami quanto puoi essere perverso, e io ti premierò come neanche immagini...” sussurrai e il sussurro si fece poi sguardo, intenso, caldo, deciso a leggere nell’anima.

Lady Gwen
28-05-2018, 02.18.40
Le urla erano forti,ma ad un tratto cessarono e si sentì una voce imprecare.
Sorrisi appena a Therese e mi sentivo sempre peggio.
Se avesse saputo che voleva addirittura ucciderlo, o augurargli di fare la fine di quelle povere vittime...
Cos'era che i due nascondevano e qual era la cosa immensamente grave che aveva fatto lui per meritarsi tale trattamento?

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Altea
28-05-2018, 15.27.03
Quella sua carezza dolce nei capelli e poi quel bacio ad unirci in un' unica anima, pensiero, desiderio. Cosa sarebbe accaduto, dove mi avrebbe portato quel bacio. Sicuramente non alla deriva ma forse in un porto sicuro. Non era il momento per le domande, mi strinsi a lui forte senza lasciare le sue calde labbra nel suo bel viso.

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Dacey Starklan
28-05-2018, 16.44.32
Un inviato dell’Arciduca non era cosa da tutti i giorni.
Mi guardai facendo una smorfia, a saperlo in anticipo mi sarei preparata meglio per accogliere un simile ospite.
Subito misi via i gomitoli di lana e i ferri con cui prima facevo a maglia e attesi, insieme allo zio e Ruspon.
Entrambi apparivano in leggera tensione, forse carichi di diverse aspettative, per quell’incontro.
Mi aspettavo un guerriero, un soldato, magari anche un prode cacciatore ma non un uomo di cultura, abile di penna e non di spada.
Probabilmente anche gli altri due la pensarono come me, quando messer Cales si presentò palesando lo scopo del suo arrivo.
Durante i miei studi mi ero dilettata molto nelle scienze, restando affascinata dalle classificazione scientifiche di fiori, piante e infine animali ma in quel frangente, con il pericolo sempre presente e la morte di più persone, scrivere un bestiario mi pareva superfluo e perdeva il fascino che altrimenti avrebbe potuto esercitare su di me.

“ Avrete sicuramente viaggiato molto, vi prego di sedervi messere.
Posso farvi portare qualcosa da bere o magari avete fame?”

Lo invitai con un cenno di mano ad avanzare fino al tavolo e mettersi comodo.


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Guisgard
29-05-2018, 16.18.21
“Suvvia, datemi un'altra possibilità, bella signora...” disse Marf tra il divertito ed il supplichevole ad Elyse “... non vorrete giudicare un uomo da una prima impressione, no?”
“Siamo disposti a tutto pur di soddisfarvi, madama!” Disse visibilmente eccitato Gobbes. “Anche a diventare i vostri cani al guinzaglio!”
“Badate, milady...” Aegos avvicinandosi al viso di lei, alla sua bocca guardandola fissa nei suoi occhi chiari “... state scherzando col fuoco... e se noi tre vi violentassimo appena fuori di qui? Tre maschi contro una sola donna... non avreste speranze...” con un lampo di lussuria negli occhi “... comunque vi seguiremmo in ogni vostra perversione, se anche foste una strega... o il diavolo in persona...” si avvicinò ancora, tra i suoi capelli e sussurrò qualcosa all'orecchio di lei.
Qualcosa di perverso, infimo, sozzo, osceno come nessuno aveva osato rivelarle mai.



Ad un tratto le urla cessarono e dopo qualche istante qualcuno uscì dalla porta, dirigendosi a passo svelto verso il cancello.
Therese si alzò all'improvviso e corse verso il cancello, senza che Gwen riuscisse a fermarla.
“Messer Elv...” disse la piccola correndo incontro all'uomo davanti al cancello.



Si baciarono e si strinsero, l'una contro l'altro.
Le labbra di Hiss erano calde, accoglienti, avide del sapore fresco che avevano quelle di Altea, che assaporava con desiderio.
“Wow...” disse lasciando appena la bocca di lei e guardandola negli occhi “... ho baciato la regina dei briganti...” accarezzandole il viso bianco e sorridendo malizioso “... nelle antiche ballate chi osava tanto poi veniva ucciso... ed ora? Mi destinerai alla morte, bella duchessa?” La teneva stretta a sé, facendole sentire il suo corpo asciutto e ben fatto, facendola sentire protetta, donna.



A quelle parole di Dacey, lui si voltò e la notò, restando a guardarla.
La ragazza sentì lo sguardo del giovane studioso accarezzarla piano.
“Grazie, siete molto gentile...” disse con un cenno del capo “... ho viaggiato sotto un Sole caldo e bere qualcosa di fresco andrà più che bene, madamigella.” Sedendosi.
“Dunque, sua signoria vi ha inviato qui per scrivere un bestiario...” quasi sarcastico il presbitero.
“Si, eminenza.” Annui Cales. “Naturalmente il mio interesse maggiore è per quella che molti qui chiamano la bestia.”
“E pensate di catturarla voi, messere?” Quasi irriverente Ruspon.
“Beh, qualcuno dovrà farlo, no?” Sorridendo il giovane studioso. “Così la si potrà studiare.” Guardando poi il presbitero. “Eminenza, sua signoria mi ha assicurato massima disponibilità da parte delle autorità di Sant'Agata di Gotya.”
“Naturalmente.” Il chierico.
“Benissimo... potrei studiare i resoconti delle aggressioni ed i referti medici sulle vittime?”

Altea
29-05-2018, 16.24.36
Fu un bacio passionale, intimo che mi regalò dopo tanto tempo ardore, sicurezza, una sensazione strana ma meravigliosa, forse nemmeno provata tempo addietro con quel ragazzo che mi portò nella banda.
"Regina dei briganti...potrei chiamare i miei sudditi che stanno dormendo per farvi uccidere per tale insolenza, lo sapete Sir?" mentre il mio corpo aderiva ancora di più al suo.."Così la cena consisteva in questo, volevate deliziarvi del dolce sapore delle mie labbra" per poi sorridere.."Forse dovreste temere di innamorarvi no?".

Lady Gwen
29-05-2018, 16.30.42
Le urla cessarono, adesso del tutto e si sentì qualcuno dirigersi verso il cancello.
Fu un attimo e Therese si alzò senza che potessi fermarla, cominciando a correre.
E non ci volle molto prima di sapere dove stesse andando.
"Therese! Therese!" ad alta voce, correndo dietro di lei, mentre il vento gonfiava il mio abito.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180529/5f9e46a8448d8892f37720b6f2d11ef8.jpg

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Guisgard
29-05-2018, 16.42.00
“Prima dovereste liberarvi deal mio abbraccio...” disse Hiss ad Altea, tenendola stretta a lui con le braccia, ma anche incatenata con gli occhi nei suoi “... innamorarmi di voi?” Sorrise. “Correrò questo rischio...” con la sua mano che scivolava sugli attillati pantaloni di pelle della brigantessa che disegnavano con sensuale perfezione le sue forme sode “... o magari è già accaduto...” baciandola ancora con impeto e passione maggiori.



Gwen rincorse Therese, trovandola stretta ad un giovane bruno, dagli occhi scuri e l'espressione inquieta.
Nonostante tutto sorrideva alla bambina con una dolcezza non comune.
Lui si accorse della ragazza e Therese si voltò.
“Lui è messer Elv.” Disse la piccola a Gwen.
http://manage.mediaplay.tv/media/videos/2/big/from-hell-2001-official-trailer-1-johnny-depp-hd.jpg

Altea
29-05-2018, 16.48.26
"E' una sfida?" sorrisi deliziata...e io adoravo le sfide.
Mi teneva stretta, mentre la sua mano scendeva sulla pelle dei pantaloni, potevo sentire quel tocco inebriante.
Le sue labbra si serrarono ancora nelle mie, quelle sue parole..davvero era innamorato..e io...pure io forse, allora l' amore a prima vista esisteva o forse era che, in qualche modo, ci conoscessimo da sempre.
Le mie braccia avvolsero il suo collo e sussurrai a bassa voce.."E cosa ti ha fatto innamorare di me? Il fatto che ti osservavo con pudore mentre facevi la doccia o che ti potevo derubare? Oh, attento perché una cosa ti ruberò..il cuore".

Clio
29-05-2018, 16.50.14
Non prestai la minima attenzione a quello che aveva parlato per primo, non ero certo il tipo che dava seconde possibilità, che diamine, dovevano già considerarsi fortunati che fossi lì di persona, normalmente non mi occupavo così nel dettaglio della scelta dei servi, solo che poi mi arrivavano di quei rammolliti, che vomitavano tipo ragazzette inesperte alla vista del sangue.
Poi parlò l'altro, e lo guardi con aria schifata.
"Per carità..." con un gesto della mano di sufficienza "Mi servono uomini non cani!" alzando gli occhi al cielo.
Se c'era una cosa che non sopportavo erano gli uomini servili e sottomessi.
Pretendevo obbedienza, naturalmente, i miei ordini non andavano mai discussi, ma cercavo gli uomini per dominare, distruggere, sopraffare, non certo il contrario.
Poi parlò quello dagli occhi azzurri, e lo fissai intensamente, con un sorriso malizioso, intenso e perferso.
"Oh, finalmente discorsi da uomini.." guardandolo tutto, con bramosia.
Quello sì che era parlare, quello era quello che volevo sentirmi dire: volontà, dominio, volevo un predatore al mio servizio, un leone che sbranasse chiunque gli indicassi, lo volevo senza scrupoli, crudele, perverso all'inverosimile.
Poi quelle parole sussurrate, da pelle d'oca, capaci di far fremere ogni parte del mio corpo.
Lo guardai negli occhi, dimenticando gli altri due, mi presi il labbro inferiore tra i denti, succhiandolo appena.
"Seguimi stanotte..." porgendogli la mano "...non te ne pentirai!" con fare enigmatico, misterioso, ma incredibilmente perverso ed eccitato.

Lady Gwen
29-05-2018, 16.50.52
Mi fermai a riprendere fiato quando la vidi in braccio ad un giovane uomo bruno, che le si rivolgeva con dolcezza.
Si voltò insieme alla bambina e rimasi a guardarlo.
Non potevo dar torto a Therese, assolutamente no.
Leggevo inquietudine nei suoi occhi neri, ma erano anche degli occhi neri bellissimi, i più belli mai visti.
Ma mi sentii una stupida a star lì senza dire una parola.
Così cercai di riscuotermi.
"Sono Gwen, signore..." mormorai "Gwen Ygraal, la nuova educatrice di Therese..." riuscii a spiaccicare. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180529/462a538ac8c0f27c82ef3fe2699f7366.jpg

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Guisgard
29-05-2018, 17.07.07
Hiss sorrise, non lasciando però il corpo di Altea che teneva stretto a sé.
“In effetti” disse “è stato eccitante restare tutto nudo davanti a te alla laguna... però non davi l'idea di un'ingenua contadinella... non vedevo turbamento o rossore sul tuo viso... ho capito subito che sei una donna audace, forte, caparbia... una degna brigantessa...” con le labbra vicinissime a quella di lei “... quando mi sono innamorato di te? Penso subito, appena ti ho visto... forse il cuore me l'hai già rubato...” e la baciò di nuovo.



“Io sono Elv...” disse lui con un lieve sorriso a Gwen “... sei fortunata, mi sembra molto in gamba.” Rivolto poi alla bambina.
“Si, è anche bella.” Sorridendo Therese. “A te piace?”
“Certo, mi piace molto.” Alzandosi lui ed accarezzando la testa della piccola. “Su, ora fai la brava e torna a studiare.”
“Tu vai via?”
“Devo andare in città per degli affari.”
“Tornerai?”
“Ti ho mai lasciato da sola?”
“Mai.”
Lui le sorrise e le diede un bacio.
“Buon lavoro, Gwen.” Salutando la ragazza, per poi uscire dal cancello ed andare via.



Aegos sorrise con lussuria ad Elyse ed annuì eccitato alle sue parole.
“E noi...” disse stupito Gobbes “... e noi non possiamo venire con voi, madama?”
“Su, siate buona, signora...” Marf.

Altea
29-05-2018, 17.11.29
E se voleva solo il mio corpo e poi andarsene e mi staccai per un attimo.."Pure io..mi sono innamorata di te a prima vista, è vero, lo ammetto ma come hai detto tu sono forte e caparbia. Mi avrai per una notte? E poi...te ne andrai a compiere il tuo dovere per l' Arciduca dimenticandoti di me?" a quelle parole ebbi quasi un moto di timore, ma lo scacciai e rimasi coi miei occhi sui suoi, azzurri e cristallini..occhi decisi e veri, ormai avevo capito Hiss diceva le cose per come stavano e io non mi sarei accontentata di una notte.

Lady Gwen
29-05-2018, 17.16.44
Non riuscivo a parlare, era la prima volta che mi capitava.
Non avevo mai avuto problemi a parlare ma stavolta nulla.
Era come se mi sentissi in imbarazzo.
Feci un cenno col capo quando si presentò, ma alle parole di Therese mi sentii ancora più in imbarazzo.
Non ebbi neanche il tempo di avvisarlo, di dargli che sarebbe stato meglio se non fosse più venuto qui, ma se ne andò prima che potessi parlare.
Rimasi in silenzio mentre usciva.
"Vieni..." dissi solo a Therese, quando fummo da sole.

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Guisgard
29-05-2018, 17.29.02
Hiss per tutta risposta la baciò ancora.
Un bacio intenso, profondo, intimo, caldo.
Un bacio più forte di mille parole ed infinite risposte.
Un bacio che valeva ognuna delle notti da qui all'eternità.
Un bacio fatto di passione ma anche di amore.
Amore vero.
La baciò e la strinse a sé.
“Le notti che sogno io con te sono infinite...” disse sulle labbra di Altea “... così come i giorni... ti amo...” sussurrò.
In quel momento arrivò Gozil che senza bussare si presentò davanti ai due amanti.
“Ecco, beccati.” Ridendo forte.



Ev andò via e Therese tornò con Gwen in giardino, per continuare le loro letture.
“Io sono stata poche volte a Sant'Agata di Gotya...” disse la bambina “... tu l'hai mai vista? Ci sono tante botteghe di vestiti, di balocchi e di dolciumi, sai? Messer Elv era diretto là... hai visto com'è bello?" Sorridendo.

Lady Gwen
29-05-2018, 17.34.48
"No, mai..." risposi alla bambina.
"Sì lo è..." sorridendo.
Ripensavo ancora a come mi aveva sorriso quando si era presentato e quando era andato via e quel semplice gesto mi aveva catturata.
Non avevo mai ricevuto questo tipo di attenzioni in vita mia, ed ora mi sentivo strana, come se non fossi più io per una strana ragione che non capivo.

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Altea
29-05-2018, 17.35.06
Quello sguardo diceva più di mille parole, parole che infondevano una vita forse insieme, unite l'una con l' altra. La mia mano andò a stringere la sua, forte più che potevo visto il fisico atletico di Hiss, un gesto di unione tra noi...nonostante il mondo attorno a noi sembrava crollare.
E a quelle parole mi lasciai andare con impeto e foga in un bacio caldo, profondo, sensuale come a voler pregustare notti e giorni di amore vero e passione.
Ad un tratto la porta si aprì e vidi Gozil e lo fissai infuriata.."Non si osa bussare?" puntandogli la spada.."Beccati si...spero sia per qualcosa di importante" adirata mentre mi voltai verso Hiss.

Clio
29-05-2018, 17.39.10
Il ragazzo con gli occhi azzurri, Aegos, prometteva decisamente bene.
Quello sguardo eccitato intenso, quella luce perversa in fondo all'azzurro, come una luce nera che brilla sul fondo del mare, sembrava parlare di infiniti giochi che il resto del mondo non avrebbe mai capito.
Che poi magri anche lui non avrebbe retto come gli altri, magari faceva tanto il duro ma sarebbe crollato alla vista del sangue, il che sarebbe stato un vero peccato, uno spreco più che altro, pensai guardandolo tutto.
Non vedevo l'ora di portarlo al palazzo e metterlo alla prova.
Gli altri parlarono, e rivolsi loro un'occhiata colma di sufficienza.
"Non reggereste..." scuotendo la testa mentre accarezzavo lasciva il braccio di Aegos, per poi riservare uno sguardo enigmatico agli altri due.
"Mi serve uno stupratore non un cagnolino o un coccolone!" con aria schifata.
Finii il mio vino, e poi guardai nuovamente Aegos.
"Vogliamo andare?" con impazienza.

Guisgard
29-05-2018, 17.52.53
Gozil continuava a ridere forte, fissando Hiss ed Altea che invece lo guardavano con un certo fastidio.
"Certo che è importante..." disse il grosso capobanda "... io lavoro, mentre tu sbaciucchi i prigionieri..." divertito "... hanno trovato un altro cadavere... una pastorella... scannata dalla bestia..."



"Da grande ci sposeremo." Disse sorridendo Therese a Gwen. "Sai, vorrei tanto andare a Sant'Agata di Gotya... c'è anche messer Elv..."



Aegos si beò di quel contatto di Elise sul suo braccio, poi annuì alla donna e si alzò per seguirla.
"Noi veniamo con voi." Disse Gobbes.
"Si, non è giusto che venga solo lui." Marf indicando Aegos.
I due non volevano mollare quell'occasione.

Lady Gwen
29-05-2018, 17.55.42
Sorrisi voltando la pagina del libro.
Poi, espresse il desiderio di andare in città.
"Non possiamo, purtroppo... Sai, le strade per arrivarci sono molto pericolose e potrebbe succedere qualcosa di brutto. Sono sicura che lui tornerà presto" sorridendole.

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Altea
29-05-2018, 17.59.18
"Prima di tutto non è un prigioniero, ma un mio ospite" sbuffando ma attenta alle sue parole e guardando Hiss sconcertata..."Una ragazza morta? Dove? Si sa che cosa è successo...vedi che Hiss è qui per questo, potresti fare pure tu e gli altri la stessa fine" sospirando e dando una occhiata di intesa ad Hiss "Dobbiamo pensare siano ancora lupi visto che sono quasi tutti estinti?"

Guisgard
29-05-2018, 18.05.11
Therese chinò il capo delusa e rattristata.
Con Gwen ripresero le loro letture, ma poco dopo arrivò il vecchio cameriere.
"Il signor De Goth chiede di poter parlare con lei." Dise a Gwen. "E' in biblioteca."





"Ora andrò a Sant'Agata di Gotya" disse Hiss ad Altea ed a Gozil "e cercherò di capire cosa sta succedendo in queste terre. Posso avere quel che cavallo che mi hai promesso?"
"Non è pericoloso viaggiare da soli nei boschi?" Fissandolo Gozil.
"Devo andare e scoprire la verità." Hiss.

Lady Gwen
29-05-2018, 18.09.02
Sospirai silenziosamente vedendola rattristata, ma era per il suo bene.
Nessuno di noi si sarebbe mai mosso di qui ed era solo per salvaguardarci.
Poi, mi fu detto che De Goth mi aspettava in biblioteca.
Mi immaginavo già il terribile scenario in cui mi cacciava di casa perché avevo fatto avvicinare Therese al signor Elv e mi dava ordine di non farmi più vedere qui.
"Vai a leggere in camera tua, Therese "le dissi, poi andai in biblioteca e sudavo già freddo.

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Altea
29-05-2018, 18.11.15
A quelle parole diventai fredda, forse impallidii pure dalla paura di perderlo, del fatto che le parole di prima fossero fasulle..no, lui non mi mentiva e lo presi per un braccio convinta.."Portami con te, anche perché il bosco è il mio regno, il mio dominio, non posso permettere accadando questi fatti..e non posso permettere di allontanarmi da te" senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.

Guisgard
29-05-2018, 18.15.57
"Ma sei una brigantessa" disse Hiss ad Altea "e se verrai a Sant'Agata di Gotya verrai poi arrestata."
"Si, ci sono taglie sulle nostre teste..." Gozil "... vuoi abbandonare il clan e farti uccidere così?"



Gwen entrò nella biblioteca e trovò De Goth con un'espressione arrabbiata.
"Ho visto dalla finestra..." disse fissandola "... ha fatto avvicinare la bambina a quell'uomo... ritengo tutto ciò gravissimo ed irresponsabile. Non degno di una vera istruttrice."

Altea
29-05-2018, 18.20.40
I miei occhi si inumidirono, lo dovevo immaginare che mi avrebbe lasciato e poi dovendo compiere il suo dovere sarebbe rimasto in città e senza dire nulla lo accompagnai verso i cavalli.."Cruz ha una fida amica, mostrandole una bellissima cavalla dal manto argentato, prendilo e ti porti fortuna nella tua avventura, l' Arciduca ti sarà riconoscente" un leggero inchino.."Che Dio vi protegga Sir Hiss" e tornai in casa senza dire nulla..non potevo fare nulla, lui aveva una missione più importante della mia.
Sprangai la porta, era notte ancora e mi stesi sul letto..l' indomani si doveva lavorare sodo...si doveva derubare qualche nobile ricco.

Dacey Starklan
29-05-2018, 18.21.30
Rimasi con gli occhi fissi sul giovane naturalista, ricambiando così il suo sguardo cercando però di non apparire sfacciata per questo.
Mi allontanai giusto il tempo necessario per comandare da bere e qualcosa da mangiare insieme e al mio ritorno ritrovai Ruspon che già si mostrava critico rispetto al lavoro di Cales.
Forse si sentiva spodestato o riteneva che il nuovo arrivato potesse pestarli i piedi o ancora minasse la sua posizione.
E questo mi fece sorridere alquanto.

“ Sapete, siete arrivato un poco in ritardo.
Abbiamo appena avuto la visita di un uomo che dice di aver udito quello che può essere il verso della Bestia... anche se messer Ruspon è convinto che si tratti semplicemente di lupi, lupi piuttosto feroci ovviamente visto che non si fanno scrupoli ad attaccare persone indifese.”

Buttando la mia solita occhiataccia a Ruspon.


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Clio
29-05-2018, 18.28.24
Presi Aegos per un braccio e mi alzai, diretta alla mia carrozza, impaziente di testare le qualità del mio nuovo servo.
Mi voltai spazientita verso gli altri due, che a tutti i costi volevano venire con noi.
“Signori, vi ho dato una possibilità e non vi siete dimostrati all’altezza di quello che cerco, come pensate di farmi cambiare idea?” Alzando le spalle.
Era vero che lasciarli lì poteva produrre due testimoni, ma era anche vero che non mi erano sembrati il genere di uomini che stavo cercando.
Perciò lì fissai, già in piedi, chiedendomi se sarebbero stati in grado di sorprendermi e farmi cambiare idea.

Lady Gwen
29-05-2018, 18.28.58
Era furente in viso quando arrivai.
"In realtà, non so neanche chi sia, signore. Non conoscevo neanche il suo nome, fino a poco fa" dissi, con voce calma.
In parte era vero che non sapevo chi fosse, sapevo solo che lui lo odiava e che Therese lo adorava.
Ma io volevo restare qui a lavorare e quindi mi sarei giocata bene le mie carte.

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Guisgard
29-05-2018, 18.40.26
“Una ragazza non può certo ritenersi un'esperta.” Disse seccato Ruspon a Dacey.
“In verità...” intervenne Cales “... mi sembra di capire che siamo davanti ad un comportamento anomalo da parte dell'animale o degli animali che hanno compiuto queste stragi... dunque non esiste un vero e proprio esperto, in quanto non è possibile spiegare e prevedere come l'animale o gli animali in questione agiranno... ammesso si tratti di animali.”
“Cosa intendete dire?” Il presbitero.
“Magari l'autore è un uomo” rispose Cales “o gruppi di uomini. Non so, una banda.”
“Briganti?” Fissandolo Ruspon. “Dannati, giuro li sterminerò tutti come ho fatto con i lupi!”
“Calma, messere...” mormorò Cales “... ritengo che se davvero si trattasse di un uomo, allora non sarebbe certo un ladro o bandito...”
“Come diavolo fate ad escluderlo?” Seccato Ruspon.
“Perchè chi compie atrocità del genere sui suoi simili” spiegò Cales “può essere solo un pazzo furioso, un assassino seriale, ossia un maniaco...”
“Un pazzo che si comporta così?” Scettico Ruspon.
“La licantropia” rivelò Cales “è una patologia della psiche. Chi ne è affetto naturalmente non muta in un lupo mannaro, ma crede in effetti di esserlo e ciò lo rende molto pericoloso per gli altri, oltre che per se stesso.”
“Avete la testa piena di utopie!” Esclamò con disprezzo Ruspon.
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Altea fece per andare via, ma la forte mano di Hiss la fermò.
“Io tornerò...” disse guardandola negli occhi “... e non dimentico chi amo..." e la strinse a sè "... dimmi che mi credi." Fissandola.

Altea
29-05-2018, 18.48.07
Non feci in tempo a chiudere la porta che la mano forte ma delicata di Hiss afferrò il mio braccio, alzai la testa per evitare il suo sguardo, mi recava troppo dolore ora.."Ti crederò solo quando tornerai" una risposta decisa.

Dacey Starklan
29-05-2018, 19.28.34
Ero decisa a non sottrarmi dal rispondere a Ruspon, di certo non avrei accettato di farmi mettere i piedi in testa da lui ma Cales mi anticipò, dando una risposta decisamente migliore a quella cui io stavo pensando e capace di spiazzare un po’ il messere.
Fu infatti con estrema delizia che lo ascoltai farfugliare, inveire contro animali e poi uomini, mostrando di non avere idee chiare su cosa davvero causasse gli omicidi.
Il naturalista invece portò avanti una teoria azzardata ma estremamente interessante e anti convenzionale , dimostrando di avere una preparazione e una cultura ben superiori a quella del suo interlocutore.

“ Voi offrire un nuovo punto di riflessione sulla intera faccenda, andando a indagare su particolari aspetti della mente umana.
E io personalmente ritengo che l’essere umano in quanto tale sia il meno prevedibile di tutte le specie animali.”

Intanto era entrando con discrezione un servitore che poggiò sul tavolo un vassoio ben fornito di focaccine, salumi, formaggi e una selezione di vini rossi e bianchi.
Avevo a cuore il concetto di ospitalità e poi in questo caso si trattava di un ospite prestigioso, mandato direttamente dall’Arciduca quindi non era il caso di lesinare sul cosa offrirgli.
Un trattamento che però non riservavo mai a Ruspon, limitando il tutto a un bicchiere di vino o liquore, di solito su indicazione dello zio.
Era davvero più forte di me, trovavo l’uomo borioso e in definitiva insopportabile.
Tutto il contrario di Cales insomma.


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Guisgard
29-05-2018, 23.17.24
“E' un bastardo.” Disse De Goth a Gwen. “Un perdigiorno, un pessimo individuo e può far del male a Therese.” Arrabbiato. “Io esigo che la bambina mai più incontri quell'uomo, mi sono spiegato? Altrimenti la riterrò responsabile e sarò costretto a buttarla fuori da qui, chiaro?”



Hiss guardò negli occhi Altea per un lunghissimo ed intenso istante.
“Tornerò...” disse “... se tu mi aspetterai... ti amo.”
Montò sul cavallo e galoppò via.
“Secondo me non ci arriverà a Sant'Agata di Gotya...” mormorò Gozil “... la bestia lo assalirà prima.” Ridendo.



“Cales sorrise a Dacey.
“Verissimo, madamigella.” Disse. “L'uomo è l'animale più complesso. L'unico che uccide anche se non ha fame.”
“Io trovo ridicolo tutto ciò.” Sbuffò Ruspon.
“Sua signoria l'Arciduca invece” replicò Cales “trova avvilente ed inaccettabile che in tutti questi mesi la gente in queste terre continui a morire in modo inumano senza che le autorità riescano a comprenderne il perchè.”
“Vedremo cosa saprete fare voi...” sibillino il presbitero.
“Potrei accedere subito agli archivi medici, eminenza?”
“Naturalmente.” Annuì il chierico. “Sono in questo palazzo, nella mia biblioteca privata. Dacey...” a sua nipote “... accompagna messer Cales a consultarli, per favore.”

Lady Gwen
29-05-2018, 23.26.56
Dubitavo fortemente che potesse farle del male.
Aveva avuto con lei una dolcezza non comune, pure in un momento simile, quando era arrabbiato e reduce da una lite molto accesa.
Ma De Goth non lo avrebbe mai capito ed era inutile pure provare a parlare e fargli cambiare idea.
"Sì signore" dissi soltanto "Vado, se permettete. Io e la bambina stavamo facendo lezione. A più tardi" un lieve inchino ed uscii.
Non ci credevo.
Non ci credevo che fosse una pessima persona, non lo era, ne ero sicura.
Non sapevo come, ma in cuor mio lo sapevo.
Nei suoi occhi non c'era tutto questo, quel suo sorriso, non era un pessimo soggetto, non lo era.

Guisgard
29-05-2018, 23.34.45
Alla fine Gobbes e Marf calarono il capo, sconsolati e delusi, tornando a sedersi.
“Al diavolo, il mondo è pieno di sgualdrine come te...” disse con disprezzo Marf ad Elyse.
Allora lei ed Aegos lasciarono la locanda, ritrovandosi fuori, ai piedi delle croste rocciose in tufo, sopra le quali sorgeva l'abitato antico di Sant'Agata di Gotya.



“Un momento, non ho finito ancora...” disse De Goth a Gwen “... prego, si accomodi...” indicandole la sedia da dove si era alzata.

Lady Gwen
29-05-2018, 23.38.09
Mi voltai e lo guardai.
Poi mi avvicinai e mi sedetti di nuovo.
Cosa voleva ancora?
Speravo non volesse rimproverarmi ancora, o peggio.

Dacey Starklan
29-05-2018, 23.39.15
Cales si stava dimostrando un uomo intelligente, colto e pronto a controbattere senza indugio, dando anche qualche stoccata ben assestata all’orgoglio di Ruspon.
Non potevo dunque che apprezzarlo per queste sue caratteristiche.
Tuttavia lo zio non sembrava condividere il mio stesso entusiasmo, forse anche per prudenza, rivolgendosi al naturalista con una non troppo velata diffidenza, quasi sfidandolo a mostrare le sue doti coi fatti e non solo con le parole.

“ Certamente zio.”

Obbedii senza alcun indugio, non mi dispiaceva passare del tempo in biblioteca per quanto preferissi restare all’aperto e se mi si offriva l’occasione di osservare Cales al lavoro non potevo certo tirarmi indietro.

“ Se volete seguirmi ...”

Facendo cenno al naturalista dopo aver salutato gli altri due uomo presenti nella stanza.
Dallo studio dello zio alla sua biblioteca la strada non era lunga ma bisognava conoscere i vari corridoi per non confondersi e finire nell’ala errata del castello.
Si trattava tutto di un girare a destra e sinistra, di prendere quella o quell’altro scala, passaggi che io facevo ormai in modo automatico senza neanche rifletterci.
La biblioteca era ben situata rispetto alla posizione del sole, così da godere di luce naturale per la maggior parte della giornata. Aveva infatti una grossa vetrata, sulla parete più lunga, che si affacciava su una corte interna dotata di fontana e pergolati, dal quale filtrava la luce del sole, diretta a poggiare su un’ampia tavolo con funzione di scrivania e scrittoio oltre per semplice posa dei libri .
I testi ospitati dalla biblioteca erano i più svariati, alcuni vecchi addirittura di secoli, altri recenti e ben tenuti, molti trattavano di religione, altri di filosofia e storia, altri anche se in numero minore parlavano delle diverse scienze.
Vi era infine una sezione corposa dedicata ai volumi su Sant’Agata, cronache , annali, censimenti, raccolte popolari, editti e via dicendo.

“ Credo che qui troverete le informazioni che fanno al caso vostro.”

Indicando proprio l’angolo della sezione sopracitata, in particolare le opere più recenti che riportavano i nefasti avvenimenti .


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Guisgard
29-05-2018, 23.47.34
“Lei dovrà recarsi da lui e consegnargli una mia missiva.” Disse De Goth prendendo una lettera chiusa da un cassetto. “Lo farà oggi stesso.” Fissando Gwen.



“Grazie, siete molto gentile.” Disse sorridendo Cales a Dacey, per poi sedersi ad una scrivania con i vari resoconti medici sugli ultimi e drammatici avvenimenti. “Mi farete compagnia mentre li consulterò?” Cominciando a sfogliare i vari fascicoli. “Potete anche parlare, persino canticchiare se vi va.” Sorridendo. “A me non da affatto fastidio.” Leggendo con attenzione quei documenti medici sulle vittime.

Lady Gwen
29-05-2018, 23.54.13
Cosa?
Sul serio?
Sentii diverse sensazioni attanagliarmi.
L'emozione, di rivederlo, ma il terrore, di non riuscire a parlare in sua presenza, di sentirmi ancora in imbarazzo.
E non potevo dir di no.
Mi limitai ad annuire in silenzio.

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Dacey Starklan
29-05-2018, 23.59.03
Lo aiutai a prendere alcuni dei libroni e portarli al tavolo, poi immaginai che mi congedasse per studiare in tranquillità quindi il suo invito mi sorprese piacevolmente.

“ Temo di non essere molto intonata, canticchiando vi disturberei senza alcun dubbio.”

Abbozzando un leggero sorriso dopo la mia ammissione e mi sedetti al tavolo, aprendo un po’ a caso il primo volume che mi capitò dinanzi.

“ Preferirei avere un ruolo più attivo, non ho studiato quanto voi naturalmente ma non per questo non posso darvi una mano.
Ordinare le date degli attacchi, segnalarvi se parallelamente ci sono stati avvistamenti di animali, cercare qui sopra ogni informazione che si possan correlare alle vostre ricerche. Insomma vi velocizzerei il lavoro e poi due teste sono meglio di una, o così di dice!”



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Guisgard
30-05-2018, 00.05.55
“In questo momento Elv è a Sant'Agata di Gotya...” disse De Goth a Gwen “... lei lo raggiungerà con la mia carrozza. Credo alloggi presso l'abitazione di un suo amico...” dandole l'indirizzo “... le consegnerà questa lettera e poi farà ritorno qui. Tutto chiaro?”



“Perfetto, è un'ottima idea.” Disse entusiasta Cales a Dacey. “Allora vi affido un compito... elencatemi tutte le vittime, dalla prima all'ultima e segnate con una X i punti delle diverse aggressioni. Fatto ciò mi segnalerete anche gli animali uccisi, che da quanto leggo dai bollettini medici, all'inizio erano le uniche vittime delle misteriose aggressioni. Anche in questo caso segnalerete, stavolta con un cerchietto, i punti sulle mappe in cui sono stati aggrediti. Dobbiamo capire il campo d'azione in cui si muove e del perchè ad un certo punto questa presunta bestia abbia preferito vittime umane a quelle animali.”

Dacey Starklan
30-05-2018, 00.12.02
Il compito non lo trovai troppo difficile.
Vivendo a Sant’Agata purtroppo i nomi delle vittime mi erano famigliari, come famigliari erano i luoghi.
Cominciai subito spedita, controllando solo per precauzione l’esattezza dei nomi nel corretto ordine e segnando ,per ognuna di esse, il preciso punto sulla mappa dove era avvenuto l’attacco, anche qui indicando l’ordine cronologico.
Era un buon modo per capire se con il passare del tempo la scia di morte si era spostata lungo un percorso particolare o circoscriveva una determinata area.
Fu più impegnativo reperire e riportare i numeri delle bestie uccise, in tal caso trovai grande supporto nei rapporti scritti, ricopiando quindi le cifre da essi indicati, ordinandole come richiesto e tornando alla mappa per aggiungere anche quelle informazioni sotto forma di cerchio.
Lavorai in silenzio, molto concentrata e attenta far bene e quando terminai decisi di ricontrollare tutto una seconda volta prima di mostrare il risultato finale a Cales.


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Lady Gwen
30-05-2018, 00.12.15
Annuii.
"Sì, signore. Tornerò quanto prima."
Presi la lettera fra le mani ed uscii dalla biblioteca.
Sentivo il cuore battere all'impazzata ed era una strana sensazione.
Ora, l'importante era fare in modo che Therese non lo sapesse, o non me lo avrebbe mai perdonato.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180529/4d1ec8f477e677206fd1681ff42a726c.jpg

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Guisgard
30-05-2018, 00.29.29
Dacey mostrò infine i dati raccolti a Cales, che subito li studiò con attenzione.
“Ottimo lavoro davvero...” disse compiaciuto lui “... avete la stoffa della catalogatrice, madamigella. Sareste un'ottima autrice di annali.” Annuendo e leggendo i vari appunti della ragazza. “Molto interessante...” dopo alcuni lunghi minuti in cui aveva studiato il tutto... in principio la nostra presunta bestia ha assalito pecore, capre, qualche lepre ed un paio di cani... poi esattamente sei mesi fa è cominciato lo sterminio di esseri umana, con l'aggressione ad una contadinella poco più che adolescente... poi è toccato a due bambini... due ragazze... una donna... poi anche gli uomini... due boscaioli... due pastori... un contadino... di nuovo due ragazze... e così via... l'area degli attacchi è racchiusa nel giro di una decina di miglia intorno a Sant'Agata di Gotya... due cose però mi sorprendono... la prima è che i corpi presentano sempre le medesime ferite, sono in parte disossati e mai del tutto sbranati... segno che la bestia non attacca solo per fame... anche perchè una sola vittima dovrebbe saziarla per un bel po'... e siccome i segni delle aggressioni sono sempre simili fra loro allora va escluso che si tratti di un branco, bensì di un solo esemplare... la seconda cosa che mi stupisce è che quando sono stati assaliti pastori o pastorelle la bestia non ha mai attaccato le varie mucche, pecore o capre, ma ha sempre preferito gli esseri umani... perchè?” Pensieroso. “Che preferisca la carne umana? Beh, è possibile...” fissando Dacey perplesso.
http://images2.fanpop.com/image/photos/12000000/The-Count-of-Monte-Cristo-the-count-of-monte-cristo-12009701-600-750.jpg

Guisgard
30-05-2018, 00.31.52
Gwen uscì dalla biblioteca con la lettera.
La carrozza era già pronta per condurla a Sant'Agata di Gotya, dove avrebbe dovuto consegnare la missiva ad Elv.
Oltre al conducente sulla vettura vi era anche il guardiano della magione, armato con un paio di fucili per garantire la sicurezza durante il viaggio verso la città.

Lady Gwen
30-05-2018, 00.34.51
La carrozza era già pronta e mi inquietò non poco il guardiano armato di fucili, ma era una garanzia.
Il viaggio in città iniziò ed io passai il tempo ad osservare la natura circostante, maestosa, potente ed ancestrale, sempre ricoperta da quel leggero velo di nebbia che pareva non svanire mai.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180529/a14bd914668a2be89f6bc998c91c972e.jpg

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Dacey Starklan
30-05-2018, 00.46.13
Fui molto soddisfatta del complimento, non ero solita cimentarmi in simili lavori e sapere di aver prodotto qualcosa di buono era gratificante.
Ascoltai con attenzione le sue riflessioni e in seguito le conclusioni tratte , legate soprattutto ad alcuni elementi che effettivamente sembravano andare ad escludere i famosi branchi di lupi che tanto aveva incolpato Ruspon.

“ Concordo, ormai possiamo escludere che sia la fame a spingerlo.
Ma qui si pone il punto. Quale animale uccide se non per fame?
Forse è stato per difesa ma questo andrebbe un contrasto all’uccisione di alcuni animali. Quando mai un predatore deve difendersi dal passaggio di una lepre?
Quindi ci deve essere qualcosa di altro a motivare la sua sete di sangue, qualcosa che forse va al di là del semplice istinto di sopravvivenza.
Temo che questo ci porti a non poter escludere l’uomo come possibile colpevole.
Magari ha prima fatto pratica con gli animali, facilmente reperibili e le cui morti non avrebbero causato troppe attenzioni e poi si è spostato su altri uomini, prima giovani e donne, più facili da sopraffare e poi anche uomo , forti e robusti.
Come se ormai fosse sicuro del suo metodo, delle sue capacità di caccia, uccisione e marcatura.
Così credo si possano definire le lacerazioni visto che sono sempre precise e uguale, come dei segni identificativi dell’uccisore.
Dei marchi appunto.
Però... se davvero si tratta di un uomo, allora abbiamo a che fare con un individuo disturbato e estremamente pericoloso. “



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Guisgard
30-05-2018, 00.53.14
Gwen salì nella carrozza e la vettura partì.
Il cocchiere era seduto davanti, con accanto il guardiano armato.
Erano entrambi taciturni, con l'aria austera e l'espressione cupa.
Lasciarono la magione e presero un sentiero ben inchiodato nel cuore del bosco, fra querce, castagni, noci ed olmi i cui rami frondosi sembravano divincolarsi verso il cielo, intrecciandosi fra loro e formando un fitto reticolato che a per alcuni tratti rendeva impossibile alla luce del giorno raggiungere il terreno.
Il sottobosco era verdeggiante, reso cangiante dalle tonalità delle diverse bacche selvatiche, tutti o quasi velenose, mentre una leggera nebbiolina accarezzava col suo manto di infinite bollicine le cime degli alberi, rendendole umide e vaghe.
Non incontrarono nessuno lungo il tragitto, segno della paura che serpeggiava in quei luoghi.
In lontananza si udiva l'ululato isolato di qualche lupo scampato all'eccidio causato dal terrore per la bestia.
Il cocchiere mugugnò qualcosa al guardiano circa il fatto che l'Ariciduca avrebbe fatto sterminare tutti i lupi della regione pur di riportare la sicurezza nella Sundra, poiché nessun animale valeva la vita di un uomo.



“Ragionamento più che giusto, madamigella.” Disse Cales complimentandosi con Dacey. “Davvero arguto, i miei complimenti. Ed infatti non vi nego che la penso precisamente come voi. Anche io credo si tratti di un uomo. Probabilmente un maniaco assassino, sicuramente disturbato mentalmente. Ha cominciato con l'uccidere gli animali, per poi scoprire che lo sgozzare esseri umani comportava per lui un piacere molto più intenso. E' molto comune ciò nei maniaci.” Annuendo. “Tuttavia un dubbio mi resta... i referti medici spiegano in modo preciso come le vittime siano state disossate in maniera molto accorta... quasi chirurgica... ciò significa che il maniaco ha nozioni profonde se non di medicina vera e propria, almeno di bracconaggio... sa come scuoiare le proprie vittime...”

Lady Gwen
30-05-2018, 00.57.36
I rami degli alberi si intrecciavano talmente fra loro che le fronde impedivano di scorgere il cielo.
Ovunque dominava un colore cangiante fra il verde ed il grigio, come in uno strano dipinto e tutto era coperto da piccole goccioline.
I due erano stati taciturni per tutto il tempo, finché non li sentii parlare riguardo la bestia che stava seminando il caos.

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Dacey Starklan
30-05-2018, 01.01.32
Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda, pensai sorridente quando lui sposò le mie supposizioni.

“ L’idea di uomo simile fa paura, ve lo confesso.
Più paura che dar la colpa a un animale.”

Una breve pausa, per radunare i miei pensieri e integrarli con ciò che lui stava aggiungendo.

“ La sua follia omicida potrebbe palesarsi solo in particolari circostanze? O forse è in grado di reprimere questi suoi impulsi per un certo periodo, questo gli permetterebbe di svolgere una vita in apparenza normale, ecco spiegato come può aver acquisito nozioni precise.
Ma non limitatevi all’idea di un medico o un bracconiere o cacciatore, io penserei anche a un macellaio, magari anche un conciatore di pelli e persino agli allevatori stessi, non è raro che sappiamo come sembrare un animale usando coltelli. E non dimentichiamo i soldati.
Voglio dire che basandoci solo sulle sue abilità nel disossare è quasi impossibile ridurre il campo dei sospetti. Praticamente ogni uomo in città rientra in almeno una delle categorie sopracitate.
Dovremo trovare altri elementi utili a fornirci indizi per individuare un unico sospetto.”


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Clio
30-05-2018, 01.11.48
Alzai un sopracciglio nel vedere che si risedevano.
Come, io davo loro una chance e questi la sprecavano così?
Avevo fatto proprio bene ad andare di persona, altroché, avevo sprecato anche fun troppo tempo, ma almeno mi ero evitata due servi che non avrebbero retto nemmeno cinque minuti.
Non risposi loro, non dissi nulla alla loro provocazione, presi Aegos sotto il braccio e lo portai fuori.
Lì, ai piedi di Sant’Agata, c’era la mia carrozza ad aspettarmi, salii e feci cenno ad Aegos di fare lo stesso.
“Puoi tornare a palazzo!” Ordinai al cocchiere mentre prendevo posto e facevo cenno ad Aegos di sedere di fronte a me, mentre lo guardavo con aria interrogativa.
“Hai coraggio, ragazzo, per seguirmi nella notte...” Fissandolo negli occhi “...dicevi che mi avresti seguito anche se fossi stata il diavolo in persona, dico bene?” Con un sorrisetto enigmatico “...ebbene ti dirò chi sono davvero, ora...” il mio sguardo non lasciava mai il suo “Sono la Marchesa Elyse Marbrè, signora di Sant’Agata se Goti... e tu ora lavorerai per me, la paga è buona, la fedeltà che richiedo.. assoluta!” Con voce calda ed enigmatica, degna dell’oscuro segreto che si cela tra le mura del castello.

Guisgard
30-05-2018, 01.14.49
La carrozza proseguì nel suo tragitto, in quei boschi resi cupi e sinistri dalla paura che la misteriosa bestia aveva portato nella regione.
L'odore di morte era tangibile, quasi pareva penetrare tutte le cose di quel mondo selvaggio e verdeggiante.
Infine apparve la sagoma antica ed incantata di Sant'Agata di Gotya, come sospesa tra il cielo e la terra, tra il mondo degli uomini e quello magico e misterioso delle remote leggende di quelle terre.
Oltre l'alto ponte Martoras, lungo immense pareti di tufo a strapiombo, si potevano ammirare le antiche mura cittadine, le solenni torri, le cupole maiolicate delle sue chiese.
Ampie profonde gole di lussureggiante vegetazione, tra rocce ammantate di muschio selvatico, rovi intrecciati e sterpi secolari circondavano i versanti di Sant'Agata di Gotya, con il gorgoglio incessante del fiume sottostante.
Gwen vide tutto ciò dal finestrino della carrozza mentre entravano in città.
http://www.oggibenevento.it/wp-content/uploads/2013/02/santagata-dei-goti.jpg



“Si, concordo.” Disse Cales a Dacey. “In effetti il ventaglio di possibilità è molto vario, con medici, cacciatori, macellai, soldati e così via...” sorridendo “... siete in gamba, lo sapete?” Divertito. “Vostro zio ne sarà certo fiero.” Annuendo. “Quanto al modo in cui tale individuo può o meno reprimere i suoi istinti omicidi, beh, possiamo rifarci alle conoscenze che la medicina oggi possiede in merito a simili casi... quasi sempre questi maniaci riescono in parte ad avere una vita apparentemente tranquilla... dunque a tenere a bada tali istinti... tuttavia non mi sento di escludere definitivamente qualche altra ipotesi... potrebbe, non so, trattarsi di qualcuno che abbia una vita solitaria, ritirata dalla civiltà... per esempio un cacciatore che vive nei boschi, magari in una grotta, in uno stato semiselvaggio, più vicino agli animali che agli uomini... chi può dirlo... ora come ora tutto è possibile...” fissando inquieto la cartina della zona con i punti contrassegnati delle varie aggressioni.

Lady Gwen
30-05-2018, 01.21.42
Tutto era inquietante e pregno di morte, si percepiva.
Vedemmo da lontano la città ed era una bellissima vista, solenne, maestosa.
C'erano alte mura a proteggerla e sopra di esse si intravedevano tetti e cupole.
Attraversammo un ponte a strapiombo ed entrammo ufficialmente in città.

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Guisgard
30-05-2018, 01.36.26
“La marchesa...” disse stupito Aegos guardando Elyse negli occhi “... la marchesa di Sant'Agata di Gotya che recluta la sua servitù in una locanda? Fingendosi una prostituta?” Perplesso.



La carrozza finalmente entrò in città.
Qui vi era gente in strada e le varie botteghe ancora aperte.
Gwen aveva l'indirizzo su dove risiedesse Elv e subito il cocchiere portò la carrozza là.
Giunsero così davanti ad un bel palazzo, con rampicanti ad abbellire la facciata barocca ed un vasto giardino tra il cancello e l'ingresso.

Lady Gwen
30-05-2018, 01.41.17
La città era ancora viva e molte botteghe erano ancora aperte.
Ci dirigemmo subito alla casa e dopo poco giungemmo a destinazione.
Scesi dalla carrozza guardando il bellissimo palazzo a cui eravamo giunti, un palazzo dal gusto barocco impreziosito da rampicanti che si univano al verde del giardino. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180529/ec0fefad2174104167d5bb6589d29dfd.jpg

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Guisgard
30-05-2018, 01.44.17
Gwen arrivò davanti al palazzo, senza però bussare.
Vide allora qualcuno nel giadino, presumibilmente il giardiniere, intento a curare le aiuole.

Clio
30-05-2018, 02.00.49
Lo guardai con un sorrisetto divertito.
“Sì, è una novità anche per me, ma ero stanca dei servi che mi porta il mio maggiordomo, che non reggono la vita al castello nemmeno pochi giorni, come non sarebbero durati quei due, dammi retta Aegos...” scuotendo la testa, e guardando fuori dalla finestrella la città che si stagliava, bellissima e austera sul costone, vista da laggiù era uno spettacolo che non mi stancavo mai di osservare, dopo un lungo istante mi voltai a guardare nuovamente Aegos.
“Ma tu...” sporgendomi verso di lui, e prendendo le sue mani tra le mie quasi volessi studiarle.
“Oh, tu non sei come loro, vero?” Fissandolo con oscura lussuria e perversione “O la scoperta del mio rango ha raffreddato il tuo spirito?” Con tono caldo, sensuale, segno che nulla era mutato nelle mie intenzioni.
Intanto il mio palazzo era sempre più vicino, immerso nella campagna ai limiti del bosco.
“Siamo arrivati...” Sorridendo, famelica.
Si, non vedevo l’ora di testare il mio servo.

Lady Gwen
30-05-2018, 02.09.28
Vidi che in giardino c'era solo il giardiniere, così cercai di farmi notare per entrare in casa e consegnare quella lettera.

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Guisgard
30-05-2018, 02.13.21
Aegos guardò Elyse negli occhi.
“Affatto, anzi...” disse con un sorriso eccitato “... onorato” calcando quella parola che sembrava avere tutt'altro significato “di poter servire milady.” Con un cenno del capo ed un sorriso infimo, sporco.
Arrivarono al castello e scesero dalla carrozza.



Alla fine il giardiniere notò la carrozza e Gwen.
“Prego...” disse avvicinandosi al cancello “... posso aiutarvi?” Chiese.

Lady Gwen
30-05-2018, 02.25.22
"Cerco il signor Elv, devo consegnargli una lettera"risposi al giardiniere alla sua domanda.

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Clio
30-05-2018, 02.36.54
Lo guardai con un sorrisetto divertito.
Oh, povero caro, non aveva idea di cosa lo attendesse ora.
O meglio... domani.
Perché la prima cosa da fare era legarlo a me in un modo così intenso e indissolubile che poi avrebbe fatto qualunque cosa per me, e non solo per dovere, quello lo davo per scontato, ma proprio per il mio piacere, e se c’era una cosa che mi eccitava terribilmente era proprio il controllo totale.
“Eccoci...” oltrepassando la soglia “Prenderai servizio domani...” con sofficienza, per poi voltarmi a guardarlo negli occhi “...per stanotte sarai mio ospite...” con tono caldo e sguardo lascivo “dovrò pur accettarmi di non aver preso un abbaglio, dico bene?” Avvicinandomi a lu, ancora e ancora, tanto da accarezzargli poi il petto con la mano, una carezza che pregustava già infiniti giochi perversi.
“Devi pur dimostrarmi che quelle non erano solo parole, dico bene?” Con voce calda e sensuale e lo sguardo di chi non vede l’ora di assaggiare la nuova torta che si è appena portata a casa.
“Vieni con me...” gemetti, sulle sue labbra, per poi prenderlo per mano e condurlo nella mia lussuosa stanza.

Dacey Starklan
30-05-2018, 06.51.50
Incrociai le dita poggiandole sul tavolo, piuttosto pensierosa.
Ancora non potevamo escludere alcuna pista e così praticamente ogni uomo in città poteva essere il colpevole.
Questa idea sapeva inquietarmi parecchio ma provai a non rimuginarci troppo sopra o sarei divenuta paranoica e sospettosa con chiunque.

“ Vi ringrazio, fa molto piacere sentirmelo dire...a volte vengo un poco sottovalutata...”

Aggiungendo l’ultima parte della mia affermazione con un chiaro riferimento al modo in cui Ruspon mi aveva parlato, anche in presenza di Cales.

“ Ciò che so e sono, lo devo a mio zio, mi piace pensare di riuscire a renderlo fiero.”

Guardando il giovane naturalista, rendendomi conto quanto poco conoscessi di lui.
Il suo nome, il suo lavoro e la sua missione. Ecco tutto. Ma niente sulle sue origini, la sua famiglia, i suoi interessi e così via.
Eppure mi trovavo molto bene in sua compagnia, potendo parlare liberamente e sentendo che la mia opinione era tenuta di conto.

“ Quale sarà la prossima mossa? Io vi trovò molto preparato e competente ma... mio zio non è uomo da accontentarsi solo con le parole, perdonatemi se sembro volervi mettere fretta, vi sto solo avvisando.
Vi siete già attirato le antipatie di Ruspon, una cosa che abbiamo in comune, quindi il mio consiglio è procedere il prima possibile a una qualche azione di tipo pratico.
E se lo desiderate vi offro ancora il mio aiuto.”


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Altea
30-05-2018, 15.04.56
Alla risata di Gozil la mia ira si fece profonda. Già vederlo sparire così mi destabilizzava.. Quella sua fretta.. Che pensava fossi rimasta a fare la tela come Penelope. Era chiaro non gli importava di me.. Ero braccato? Ebbene io sarei stata disposta a lasciare il clan, potevo travestirmi e nessuno mi avrebbe riconosciuta nonostante le taglie, avrei potuto rinnegare il mio nome pure.. Ma lui aveva troppa fretta di andarsene. Guardai Gozil e dissi solo.. "Andiamo a dormire, domani mattina andremo a vedere il luogo del delitto. Ma dobbiamo stare attenti, Capo non hai pensato ora il bosco sarà controllato a vista dai soldati.. Ma di che bestia parli?" perplessa.

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Guisgard
31-05-2018, 16.18.31
Aegos guardava negli occhi Elyse mentre lei gli parlava con quel tono sensuale, gli accarezzava il petto con fare provocante.
“Sempre ed ovunque, signora marchesa...” disse con la voce che già tradiva la sua eccitazione.
Si presero per mano e lei lo portò nella sua stanza.



“Si, mi ero accorto di non essergli particolarmente simpatico...” disse divertito Cales riferendosi a Ruspon “... poco male, me ne farà una ragione.” Sarcastico. “Il mio arrivo qui deve portare risultati e non solo per vostro zio” a Dacey “ma soprattutto per sua signoria il duca. Naturale che voglio il vostro aiuto. Avete dimostrato di avere talento ed io non rinuncerei mai ad una così valida assistenza.” Facendole l'occhiolino.
Non terminò di parlare che dal cortile del palazzo presbiterale si udì giungere un gran baccano.



Il giardiniere annuì a Gwen ed aprì il cancello, invitandola ad entrare.
La condusse allora in casa, in un salotto dove qualcuno nascondeva il viso dietro un gazzettino che stava leggendo sorseggiando del vino.
“Signore, una visita per voi.” Disse il giardiniere.
Elv abbassò il giornale e stupito guardò Gwen.
“Voi siete la maestra di Therese...” fissandola “... come mai siete qui?” Perplesso.



Hiss montò in sella mentre Gozil continuava a ridere.
“Mi chiedo” questi ad Altea “dove tu abbia vissuto in questi mesi... parlo della misteriosa fiera che terrorizza queste lande, quella che ormai tutti chiamano bestia.”
“Per questo sono giunto qui.” Fece Hiss. “Per ordine di sua signoria il duca. Per braccarla ed abbatterla. Qualunque bestia sia.”

Lady Gwen
31-05-2018, 16.23.00
Il giardiniere mi condusse in casa e poi in un salotto.
Chi vi stava seduto, nascondeva il viso dietro un giornale e sorseggiava del vino.
Fu stupito di vedermi qui, ovviamente.
Allungai la mano con la missiva.
"Dal signor De Goth" spiegai.
Vederlo mi fece lo stesso identico effetto di poche ore prima e non capivo perché. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180531/da39cde71eabcaa464e548c71f6a9cd3.jpg

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Guisgard
31-05-2018, 16.26.50
Elv guardò la lettera che Gwen aveva in mano.
“Non voglio niente da quel bastardo.” Disse bevendo il suo vino. “Potete riportarvela. Mi spiace per voi, ma avete fatto un viaggio inutile.”

Lady Gwen
31-05-2018, 16.32.13
Ascoltai quelle parole e sospirai.
"Lavoro in quella casa da ventiquattr'ore, il padrone sembra essere soddisfatto del mio lavoro e vorrei evitare un rimproverò solo per la vostra testardaggine. Inoltre, benché io non conosca il contenuto della lettera, potreste cercare un modo per riappacificarvi con lui e rifiutarvi non vi aiuterà, anzi tutt'altro. Dunque, se permettete insisto."
Le parole uscirono sole; il tono era composto, educato, ma non avevo resistito.

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Altea
31-05-2018, 16.32.42
Mi voltai improvvisamente nel vedere Hiss e tremavo.."Gozil, tutti dicono erano dei lupi, ora si parla di una bestia..poi cosa sarà, io non me ne sono interessata ma Hiss è qui per scoprire la verità" e lo guardai negli occhi.."E se mi travestissi e venissi con te? Mi scoprirebbero?" con un sospiro.

Guisgard
31-05-2018, 16.38.07
"Beh, dipende..." disse Hiss ad Altea "... dipende se sulla taglia oltre al tuo nome c'è anche il tuo volto... ti conoscono? Sanno il tuo aspetto?" Fissandola.



Elv guardò Gwen per un lungo istante.
"Siete irriverente, irrispettosa e dannatamente antipatica." Disse. "La degna stipendiata di quel bastardo di De Goth. E ringraziate di essere una ragazza o vi torcerei il collo come si conviene." Seccato.

Altea
31-05-2018, 16.42.19
"Non so....non mi sembra...però potrei sfruttare le mie origini...io sono Capomazdese e conosco bene il Palazzo Ducale, quindi potrei dire...di essere tua moglie..potrei pure cambiare il nome in presenza di altri" guardai Loi e Guan "Voi due sapete cosa vi sta sulle nostre taglie?"

Dacey Starklan
31-05-2018, 16.43.05
Lo guardai dandogli perfettamente ragione, anche io tendevo a non dar peso del disprezzo più o meno celato che Ruspon aveva nei miei confronti.

“ E per me è un piacere farvi da assistente.
Sono contenta che finalmente il Duca abbia mandato qualcuno ad aiutarci, avete visto che la situazione non accenna a trovar soluzione fino ad ora.”

Prendendo a riordinare alcuni dei libri che avevamo consultato.

“ E ditemi, com’è vivere in—“

La mia voce fu sovrastata da alcuni rumori, piuttosto forti e fastidiosi, che sembravano provenire da fuori, oltre la finestra, forse proprio nel cortile interno con la fontana.

“ Spero che non sia l’ennesima litigata tra Maryam e suo marito, è il giardiniere e ha un orribile vizio del gioco...”

Spiegai rapida affacciandomi alla finestra anche se non mi sembravano proprio le voci dei due servitori.


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Lady Gwen
31-05-2018, 16.49.13
Quelle parole mi colpirono come un fulmine a ciel sereno.
Tutto si disintegrò, tutto cadde in mille pezzi.
Rimasi senza parole.
Poi poggiai la lettera su un tavolino.
"Leggetela o stracciatela, per me non cambia nulla, ho fatto il mio dovere. Ma se mi ero illusa che poteste essere migliore di come vi dipingeva il signor De Goth, anche per fare in modo che Therese non fosse costretta a dimenticarvi e non vedervi mai più come lui ha ordinato, per quanto possa non essere una brava persona, non aveva torto su di voi" mormorai.
Poi senza aggiungere altro uscii di corsa e tornai alla carrozza, sentendo gli occhi lucidi.
Se questo doveva essere il mio rapporto con gli uomini, dopo aver passato sola tutta la mia vita, forse sbagliavo ad illudermi.

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Clio
31-05-2018, 16.51.16
Il suo sguardo nel mio, così intenso, così perso.
Era un uomo che ancora non sapeva di essere sull'orlo del baratro, non sapeva che io stavo sospesa sul precipizio, a tendergli la mano e portarlo con me, invitandolo a fare un passo come le sirene portavano gli uomini alla perdizione.
Ma era molto di più di questo... era possesso, controllo, manipolazione.
Era mio, e mio soltanto, lo avrei così immerso in quell'abisso che sarebbe stato pronto a fare qualunque cosa per me, fino a seguirmi nelle segrete e prendere parte ai miei segreti più oscuri.
Costringerlo sarebbe stato troppo semplice, banale, rubare la sua anima per sostituirla con un buco nero era molto più ambizioso, eccitante.
"Bravo..." gli sussurrai all'orecchio, con voce calda e sensuale.
Entrammo nella mia stanza, illuminata da candele che creavano un'atmosfera soffusa, un grande letto a baldacchino occupava il centro, con i suoi drappeggi rossi e oro, dalle tende filtrava una debole luce, resa calda dal colore vermiglio anch'esso.
Suonai un campannellino perchè una servetta ci portasse vino e viveri, per poterci gustare quel momento che doveva essere fatto di eccessi, lussuria e assenza di limiti e controlli.
Camminai lenta verso il piano, lasciando che lui avesse una visione totale del mio corpo, i movimenti sinuosi, i capelli che si muovevano al ritmo di quei passi cadenzati.
Infine mi voltai, gli occhi famelici nei suoi, le mani sul freddo e imponente legno dietro di me, finchè non spiccai un piccolo ed elegante balzo che mi portò seduta sul piano, mentre lo fissavo con un sorrisetto divertito.
Solo allora allungai il piede, che lo spacco della gonna mostrava insieme a buona parte della gamba, e lo picchiai sulla spalliera della sedia che era davanti a me, fissando Aegos.
Una volta.
Due volte.
"Qui!" ordinai, con aria di sfida e lo sguardo di chi pregusta un piacere proibito senza smettere nemmeno per un istante di incatenare l'azzurro dei suoi occhi ai miei, che all'apparenza potevano sembrare più chiari, ma in realtà nascondevano un abisso infinitamente profondo.

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Guisgard
31-05-2018, 17.00.10
“Nessuno conosce i nostri nomi.” Disse Guan ad Altea.
“Ma è una pazzia lo stesso.” Sbottò Gozil.
“Invece potrebbe essere un buon piano...” Hiss ad Altea “... se te la senti di rischiare per me va bene.” Fissandola.



Subito Dacey e Cales si affacciarono da una finestra sul cortile.
C'era diversa gente che parlava con agitazione ad alcuni soldati.
I due giovani riuscirono a capire qualcosa della concitata discussione.
Alcuni cacciatori avevano organizzato una battuta di caccia per cercare di uccidere la bestia.

Guisgard
31-05-2018, 17.03.28
“Parlate senza conoscere i fatti...” disse Ela Gwen che andava via. “E del vostro parere non me ne faccio nulla!” Urlandole dietro.
La ragazza raggiunse la carrozza, ma il cocchiere ed il guardiano stavano parlando col giardiniere.
“Forse non è saggio uscire nel bosco a quest'ora...” il cocchiere a Gwen col volto preoccupato.

Lady Gwen
31-05-2018, 17.07.25
Ignorai le sue parole e continuai a camminare.
Alle parole del cocchiere, scossi la testa.
"Ho promesso che sarei tornata e non voglio restare qui un minuto di più..." asciugando gli occhi con il guanto.
Preferivo essere sbranata da un lupo come gli altri piuttosto che trascorrere qui la notte.

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Altea
31-05-2018, 17.09.32
"Si...me la sento" guardai gli altri "Ma non vi lascio mica...sento di dover lottare vicino Hiss, per il bosco e noi tutti, non possiamo permettere nessuno sia libero di camminare nei nostri meravigliosi boschi e rimanere brutalmente ucciso...e poi soprattutto per Hiss" sospirai "Vado a cambiarmi, rimetterò i vestiti che mi hanno portato qui quando ero Duchessa, non sto cambiando...io sono questa dalla nascita ma dal cuore ribelle come una brigantessa".
Entrai in casa e indossai i vestiti e gioielli preziosi, presi Volpe Ambrata e chiusi la porta di casa mostrando la chiave "Questa la tengo io eh..che ritorno per farmi una bella bevuta assieme a voi" li salutai ma sapevo li avrei rivisti subito e salii su Cruz, pronta per partire.."Il mio nome è duchessa Altea de Bastian, è il vero nome mio..caro marito" verso Hiss.

https://i.pinimg.com/474x/01/1d/2f/011d2f945cbe12e6f35e07dfc7b74b72--jamie-campbell-medieval-fashion.jpg

Dacey Starklan
31-05-2018, 17.14.33
“ Dovremmo scendere giù anche noi.”

Disse senza alcuna esitazione una volta compresa la natura della discussione.
Se vi era una battuta di caccia alle porte conveniva prenderne parte e approfittare così di raccogliere prove e campioni nel bosco, non stando soli ma attorniati da persone armate che, speravo, avrebbero potuto difenderci in caso di pericolo.
Spiegai questa mia idea a Cales dunque, sperando che concordasse.


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Guisgard
31-05-2018, 17.21.03
Il cocchiere era restio, mentre il guardiano, forte dell'essere armato, annuì a Gwen.
“Se volete partiamo.” Disse alla ragazza impugnando il suo fucile. “Ciò che deciderete per me andrà bene.”
“Io direi invece di ripartire domattina...” mormorò il cocchiere.



Hiss sorrise ad Altea.
Erano pronti per partire.
“Vi scorteremo lungo il tragitto...” disse Gozil “... non me la sento di lasciarvi andare da soli... è buio ed il bosco è pericoloso.”
Si prepararono e partirono tutti.
Erano un bel po' distanti da Sant'Agata di Gotya.



Cales annuì a Dacey ed uscirono anche loro nel cortile.
Il trambusto non era cessato, perchè occorreva il permesso del presbitero per uscire nel bosco e cacciare la bestia.
“Accidenti...” disse arrivando Ruspon “... cosa diavolo succede?”
Un soldato gli spiegò il tutto.
“Sua eminenza non è qui...” Ruspon ai cacciatori “... andatevene o vi faccio mettere ai ferri, cani.” Minacciò.
Quelli però insistevano.
“Allora andate, avete il mio permesso!” Gridò Ruspon. “E che il diavolo vi porti tutti!”
“Andrò con loro.” Fece Cales. “Verrà con me anche madamigella Dacey.”
“Senza il consenso di suo zio la ragazza non si muoverà di qui.” A muso duro Ruspon.

Lady Gwen
31-05-2018, 17.26.03
Il guardiano appoggiò la mia decisione di andare e salii subito in carrozza, abbassando la tendina del finestrino.
Non volevo restare qui, a vederlo ancora e farmi di nuovo distruggere da lui, che non aveva rispetto per niente e per nessuno.
Volevo solo tornare a casa e chiudermi in camera, senza neanche cenare.
Solo restare con me stessa e pensare a quanto fossi inadatta per il mondo che avevo intorno.

Altea
31-05-2018, 17.27.12
A quelle parole di Gozil sorrisi.."Non immagini Capo quanto questo tuo gesto mi renda felice, anche noi briganti siamo uniti per sconfiggere la Bestia" e partimmo, era buio e dovevamo stare attenti.
Io ero vicina ad Hiss e mi guardavo attorno circospetta, attenta ad ogni ipotetico rumore o fruscio e gli dissi.."Io sono la Regina di questo Bosco, sento sia il mio Regno, nessuno deve osare intaccarlo" mentre i miei verdi occhi incatenavano i suoi azzurri meravigliosi..come poteva essere diventare veramente sua moglie, mi chiesi ma subito mi ripresi...dovevo compiere una missione.

Dacey Starklan
31-05-2018, 17.28.35
Giunti al cortile ebbi la fantastica occasione di assistere alle grandi doti diplomatiche di Ruspon.
Più avevo a che fare con lui e più mi domandavo come potesse avere un ruolo di comando e potere, visto che era totalmente incapace di gestire persino qualche cacciatore che in fondo domandava solo di potersi difendere cercando di uccidere la bestia.
Si notava proprio l’assenza dello zio, lui avrebbe saputo gestire il tutto senza quel gran baccano.

“ Ma mio zio non c’è... e la battuta di caccia è ora.
Sono lieta che vi stia tanto a cuore la mia incolumità messer Ruspon ma posso decidere da sola se andare o no.”

Tentando di restar calma e rispondere in modo cortese a quell’uomo indisponente.


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