Lady Gwen
03-02-2018, 18.20.15
Si narra che in un luogo molto lontano e sognante, oltre le nuvole e l'Aurora, vivesse un Re, insieme alla Principessa sua figlia.
Un giorno, sulle sponde del mare di quel magico luogo, giunse una nave.
Essa apparteneva ad un capitano, un affascinante giovane uomo che ben presto rubò il cuore della giovane Principessa.
I due si innamorarono subito l'uno dell'altra, il loro Amore era il più puro e dolce che si fosse mai visto.
La loro unione sembrava incontrasse perfino i voleri del Re e già molti, a corte, vociferavano riguardo un probabile matrimonio.
Era un profumato e tiepido pomeriggio quando la Principessa portò il capitano in una spiaggia nascosta, un luogo segreto in cui la giovane amava spesso rifugiarsi per guardare il mare.
Sembrava tutto perfetto, loro, quell'Amore, quando il capitano disse che il giorno dopo avrebbe dovuto lasciare il magico reame e sarebbe salpato.
La Principessa cadde immediatamente preda dello sconforto e dell'angoscia, riuscendo a leggere gli stessi sentimenti riflessi negli occhi di lui.
Come avrebbe fatto senza il suo Vero Amore?
Cosa ne sarebbe stato di loro?
Non riusciva a capacitarsene, a rassegnarsi.
I due amanti trascorsero insieme quella notte che gli restava, amandosi con dolcezza e passione.
Il capitano partì il giorno dopo all'alba e l'addio dei due innamorati fu commovente e struggente, con i due giovani che non riuscivano a separarsi l'uno dall'altra.
Ma il momento era ormai giunto.
A malincuore, il capitano salì sulla sua nave, che si allontanava sempre più dal porto.
Allora, la Principessa corse alla spiaggia segreta e da lì osservò la nave allontanarsi sempre più, diventare un piccolo puntino e poi sparire oltre l'orizzonte.
Calde lacrime iniziarono a rigare il volto della giovane e molti furono quelli che tentarono di convincere la ragazza ad andar via dalla spiaggia, ma nemmeno il Re suo padre riuscì a convincerla.
Diceva che avrebbe atteso lì finché il suo capitano non avesse fatto ritorno, proprio come le aveva promesso.
Continuò a piangere e piangere, finché un giorno nessuno più vide la Principessa e tutti ipotizzarono che il mare, avendo pietà di lei e del suo dolore, l'avesse presa con sè, quasi nel tentativo di lenire la sua sofferenza cercando di riavvicinarla al suo capitano che vagava per mare.
E fu sempre il mare, con la sua schiuma morbida e le sue onde compassionevoli, a lambire le sponde della spiaggia e trasformare le lacrime che vi erano cadute sopra in preziosi pezzetti di vetro dai mille e più colori illuminati dal Sole, per rendere meravigliose e bellissime quelle lacrime nate da tanta tristezza.
Da quel giorno, fu chiamata la spiaggia della Principessa.
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Un giorno, sulle sponde del mare di quel magico luogo, giunse una nave.
Essa apparteneva ad un capitano, un affascinante giovane uomo che ben presto rubò il cuore della giovane Principessa.
I due si innamorarono subito l'uno dell'altra, il loro Amore era il più puro e dolce che si fosse mai visto.
La loro unione sembrava incontrasse perfino i voleri del Re e già molti, a corte, vociferavano riguardo un probabile matrimonio.
Era un profumato e tiepido pomeriggio quando la Principessa portò il capitano in una spiaggia nascosta, un luogo segreto in cui la giovane amava spesso rifugiarsi per guardare il mare.
Sembrava tutto perfetto, loro, quell'Amore, quando il capitano disse che il giorno dopo avrebbe dovuto lasciare il magico reame e sarebbe salpato.
La Principessa cadde immediatamente preda dello sconforto e dell'angoscia, riuscendo a leggere gli stessi sentimenti riflessi negli occhi di lui.
Come avrebbe fatto senza il suo Vero Amore?
Cosa ne sarebbe stato di loro?
Non riusciva a capacitarsene, a rassegnarsi.
I due amanti trascorsero insieme quella notte che gli restava, amandosi con dolcezza e passione.
Il capitano partì il giorno dopo all'alba e l'addio dei due innamorati fu commovente e struggente, con i due giovani che non riuscivano a separarsi l'uno dall'altra.
Ma il momento era ormai giunto.
A malincuore, il capitano salì sulla sua nave, che si allontanava sempre più dal porto.
Allora, la Principessa corse alla spiaggia segreta e da lì osservò la nave allontanarsi sempre più, diventare un piccolo puntino e poi sparire oltre l'orizzonte.
Calde lacrime iniziarono a rigare il volto della giovane e molti furono quelli che tentarono di convincere la ragazza ad andar via dalla spiaggia, ma nemmeno il Re suo padre riuscì a convincerla.
Diceva che avrebbe atteso lì finché il suo capitano non avesse fatto ritorno, proprio come le aveva promesso.
Continuò a piangere e piangere, finché un giorno nessuno più vide la Principessa e tutti ipotizzarono che il mare, avendo pietà di lei e del suo dolore, l'avesse presa con sè, quasi nel tentativo di lenire la sua sofferenza cercando di riavvicinarla al suo capitano che vagava per mare.
E fu sempre il mare, con la sua schiuma morbida e le sue onde compassionevoli, a lambire le sponde della spiaggia e trasformare le lacrime che vi erano cadute sopra in preziosi pezzetti di vetro dai mille e più colori illuminati dal Sole, per rendere meravigliose e bellissime quelle lacrime nate da tanta tristezza.
Da quel giorno, fu chiamata la spiaggia della Principessa.
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