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Visualizza versione completa : Mito La cupa leggenda di Jacob Kreutzer


Guisgard
10-07-2014, 17.20.16
Nell'abissale calderone che ospita racconti, spesso evocativi, altre volte divertenti, bizzarri, improbabili e persino inquietanti, riguardanti la storia dell'arte, talvolta è possibile imbattersi in episodi da cui emana tutto il fascino ed il mistero delle favole.
Uno di questi, riportatoci da Walter Isaacs in un suo saggio del 1912, ha come protagonista un pittore e musicista girovago, conosciuto come Jacob Kreutzer, il quale nell'Europa del XII secolo aveva fama di insuperabile ritrattista.
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Kreutzer non chiedeva mai compensi in denaro per la sua arte, ma la sua tariffa era quantomeno singolare e noi oggi non esiteremmo a definirla inquietante.
Infatti per ogni suo dipinto questo artista chiedeva ai suoi facoltosi clienti tre bambini che non avessero superato i dieci anni di età.
Comprati da famiglie poverissime per pochi talleri, nessuno sapeva a quale fine fossero destinati i piccoli sventurati.
Così, sulla via che portava fuori dai paesi che Kreutzer aveva visitato e in cui aveva offerto la sua arte, il misterioso artista vagabondo si allontanava con le sue giovanissime vittime, suonando col flauto un'ipnotica nenia.
http://www.birrotecahamelin.it/1/images/440_0_3597770_528154.jpg
Chi era in realtà Jacob Kreutzer?
Un orco simile al malvagio Gilles de Rais?
Un commerciante di schiavi?
Un astuto illusionista?
Un perfido mago?
Nessuno lo seppe mai.
Ma sul suo seguito cominciarono a fiorire inevitabilmente le più cupe leggende.
Secondo Isaacs fu proprio la sinistra figura di Jacob Kreutzer a dare lo spunto al crudele Pifferaio di Hamelin, reso popolare dal poeta inglese Robert Brownig in una ballata ottocentesca.
http://www.minimaetmoralia.it/wp/wp-content/uploads/2014/04/TESI_SECONDA-PARTE_page47_image2-450x347.jpg

Altea
10-07-2014, 17.33.48
Interessante...ed inquietante allo stesso tempo..favola o realtà? Davvero non ho mai saputo di questo personaggio..a dire il vero, io ero sempre attratta da bambina da favole dove vi erano personaggi negativi, nella speranza, ovviamente, il bene trionfasse sul male..e leggendo questa vostra storia, mi è pure venuto in mente Hansel e Gretel.

Guisgard
11-07-2014, 02.55.26
Milady, oggi diversi studi che si fanno sulle origini delle favole più celebri ed amate tendono a mettere in evidenza come molte di esse siano frutto non solo di fatti reali, poi ovviamente romanzati, ma anche di accadimenti che oggi definiremmo di cronaca nera, come femminicidio o pedofilia.
Infatti alcune figure rese famosissime dalle favole, come orchi, streghe e lupi famelici, pare simboleggino serial killer e veri e propri mostri, come quelli che ahimè riempiono le pagine dei nostri giornali.

Taliesin
11-07-2014, 12.54.35
Cavaliere dell'Intelletto...
Come sempre avete riesumato dalla polvere dei ricordi e dalle ombre della Storia, una figura semisconosciuta che, dietro successive rielaborazioni e reinterpretazioni da voi citate, ha assunto le caratteristiche della "leggenda" o della "favola". Incontrai per la prima volta questo enigmatico personaggio in un vecchio testo scritto in volgare, come appendice di un "libro ad ore" scomunicato dalla diocesi fiorentina del XIV secolo, e, nonstante le lacunose informazioni contenute in esso, rimasi colpito dall'inquietudine di quel breve racconto, dove oltre ad episodi di vita quotidiana legata al distacco della prole dalle famiglia, si intuiva tra le righe, episodi di violenza e di infanticidio.

Ne feci una ballata intitolata "Il Pifferaio", così recitava quello straziante, armonioso e malinconico ritornello:

"Poi lo udii in alto nell'aria, un Pifferaio suonare,
e la melodia mai non era, nè triste, nè allegra..."

Taliesin, il Bardo

Hedera
11-07-2014, 20.22.29
Molto interessante che questo inquietante soggetto fosse un artista, il più bravo di tutti... un ritrattista...! Si sa che i poteri di chi crea e di chi governa la materia sono sempre oscuri per coloro che non la padroneggiano... e chi può provocare più turbamento di colui che ferma il tuo volto per l'eternità?

E che collegamento ci sarà fra il suono del flauto e la scomparsa dei bambini?

Grazie Ser Guisgard per aver condiviso questo disturbante "ritratto" :)