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Visualizza versione completa : Personaggi Nicolas Flamel


Guisgard
27-09-2012, 17.16.06
“Quattordici ospedali, tre cappelle e sette chiese nella città di Parigi, tutti costruiti dalle fondamenta e arricchiti con grandi doni e lasciati; e Boulogne quasi del pari con Parigi, per non parlare delle beneficenze nei confronti dei poveri, specialmente delle vedove e degli orfani”.
Così, attorno al 1390, Nicolas e Perrenelle Flamel raccontavano come avevano utilizzato parte delle loro enormi ricchezze.
Grazie alla sua professione di scrivano e copista, il parigino Nicola Flamel aveva spesso occasione di imbattersi in libri rari e antichi.

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Nel 1357 ne aveva acquistato uno fittamente miniato dalle insolite dimensioni; la legatura era in solido ottone e dentro vi erano figure e caratteri che non erano né latini, né francesi.
Era stato scritto scritto con una matita di piombo su fogli di corteccia ed era stranamente colorato.
Sulla prima pagina comparivano queste parole:

“Abramo l'Ebreo, Prete, Principe, Levita, Astrologo e Filosofo, alla nazione degli Ebrei dispersi in Francia dall'Ira di Dio, augura Salute”.

Dopo aver lanciato un anatema a chi avesse osato leggere il libro senza essere un rabbino o uno scrivano, l'autore continuava spiegando che il volume forniva agli Ebrei di Francia un mezzo per pagare le tasse all'Impero, perchè insegnava come trasformare in oro i metalli vili.

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Come scrivano, Flamel si sentì autorizzato a proseguire la lettura.
In anni di paziente lavoro riuscì a tradurre il Libro di Abramo quasi interamente, ma il punto focale (una pagina fitta di iscrizioni simboliche) poteva essere decodificato solo da un ebreo particolarmente versato nella Kabbalah.
Così, per almeno un decennio, Flamel cercò qualcuno in grado di interpretare quelle iscrizioni; lo trovò in Spagna, durante un pellegrinaggio a Santiago de Compostela.

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Si trattava di un erudito di nome Canches, che, appena vide le copie delle iscrizioni, scoppiò a piangere commosso: riteneva, infatti, che l'antico libro da cui erano tratte fosse andato perduto per sempre.
E prima di morire, Canches rivelò a Flamel la formula misteriosa.
Cosa accadde dopo?
Cosa rivelarono davvero quelle arcane iscrizioni a Flamel?
Forse davvero il segreto per fabbricare la leggendaria Pietra Filosofale e tramutare i metalli vili in oro?
Da questo derivarono le straordinarie ricchezze che il copista e sua moglie riuscirono a possedere?

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Ma i misteri non finiscono qui.
Dopo la morte di Flamel, avvenuta ufficialmente nel 1419, cominciò a circolare la voce che l'alchimista (ormai tale era ritenuto da tutti), lungi dall'aver abbandonato questa valle di lacrime, avesse raggiunto la moglie in Svizzera (Perrenelle era morta ufficialmente nel 1397) e nelle loro tombe fossero sepolti due pezzi di legno.
Iniziò così a diffondersi la voce che nel Libro di Abramo, Flamel vi trovò anche la formula dell'Elisir di lunga vita.
Nel corso dei secoli la leggenda dello scrivano divenuto alchimista prima, benefattore poi e immortale dopo, prese sempre più piede e Flamel e sua moglie furono visti nei posti più disparati.
Tra il 1925 e il 1930 uno scrittore che si firmava con lo pseudonimo “Fulcanelli” (che più di una volta abbiamo citato su questo forum) scrisse due affascinanti volumi: “I segreti delle Cattedrali” e “Le dimore filosofali”.

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Queste due opere tradivano profonde conoscenze in campo alchemico ed esoterico.
Il vero nome di Fulcanelli non è mai stato rivelato.
Ebbene, per qualcuno, il misterioso Fulcanelli, “il più celebre e senza dubbio il solo e vero alchimista del XX secolo”, altri non è che Nicolas Flamel in una delle molte identità che ha adottato negli ultimi cinquecento anni.

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elisabeth
27-09-2012, 19.40.15
Interessante....holetto opere del Fulcanelli..ma sinceramente non sapevo che ci fosse dietro tutta questa storia...Sir Guisgard siete una fonte ricca di acqua di conoscenza......

Altea
27-09-2012, 21.08.41
Davvero intrigante come racconto..è la prima volta che ne sento parlare, grazie sir per questo approfondimento.

Clio
28-09-2012, 13.08.27
Davvero interessante e degna di nota questa storia... quanto mistero può esserci in un "semplice" libro per chi sappia coglierlo...
Avevo solo sentito nominare Nicolas Flamel ma non conoscevo affatto la sua storia, vi ringrazio Messere per avercela illustrata.:smile:

Guisgard
01-10-2012, 16.43.11
Sono lieto che questo argomento abbia riscosso il vostro interesse.
Appena riuscirò a recuperare un po' di materiale, cercheremo di approfondire anche la storia del misterioso Libro di Abramo :smile: