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Visualizza versione completa : Ringraziamenti (Gdr: Il Giglio Verde)


Guisgard
15-12-2011, 00.26.28
Ed eccoci ad un appuntamento ormai doveroso, quello dei ringraziamenti che seguono la fine di ogni Gdr.
Cosa dire per non essere ripetitivo, banale o scontato?
Già, cosa dire?
Forse solo grazie.
Grazie a tutti voi per aver animato con un po’ di voi stessi i personaggi che hanno interpretato questa nostra avventura.
Anthony Hope diceva che i personaggi di ogni storia vivono nello stesso modo in cui viviamo noi.
Esistono da sempre dentro di noi, fino a quando ci decidiamo a tirarli fuori per dar forma al racconto che vogliamo narrare.
Ed allora è un grazie vero quello con cui chiudo questo Gdr.
Perché avete liberato quei personaggi che avevate nel cuore, rendendo, così, reale questa nostra avventura.
E donando il nostro volto ed il nostro cuore a quei personaggi, loro ci hanno poi condotti in quel mondo di avventura e sogno.
Grazie dunque amici ed amiche.
Grazie per avermi accompagnato in quel mondo a cavallo tra Francia e Inghilterra, tra realtà e incanto.
E grazie per aver reso, sulle pagine di questa Camelot, la vita davvero simile ad un romanzo e ad un film :smile:

Parsifal25
15-12-2011, 00.31.33
Nobile amico, il regalo più grande lo avete fatto voi.... avete creato un bellissimo GdR. Ero alle prime armi, non chè non li abbia mai fatti però mai in questo modo. Penso che il carattere del mio ego si sia ben sposato con questa trama.... non posso aggiungere altro, soltanto un grazie infinite.

Altea
15-12-2011, 08.48.52
Come messer Parsifal ringrazio anche io, voi Sir Guisgard, per avermi dato la possibilità di esprimere me stessa in questa bellissima storia e avventura.

Lady Gaynor
15-12-2011, 09.38.20
Mi unisco anche io al coro di ringraziamenti per il lavoro svolto :smile_clap:

Lancelot
15-12-2011, 11.50.24
Porgo anche io i miei doverosi ringraziamenti e, soprattutto, sinceri complimenti, a Sir Guisgard, per la creazione, l'impostazione e la gestione di questo GdR.
Sono davvero dispiaciuto di non aver potuto partecipare dall'inizio alla fine, ma l'abilità dei protagonisti in gioco è stata tale da rendere appassionante anche solo una lettura estemporanea degli avvenimenti, come un bellissimo romanzo.
Bravi tutti!

cavaliere25
15-12-2011, 16.04.15
grazie a tutti per questa avventura :smile:

Talia
15-12-2011, 20.37.56
Ah, miei cari...
anche io temo che potrei risultare ripetitiva... ma mi perdonerete, spero! :smile:
Che dirvi? Sono felice! Felice di aver partecipato ad un'altra bellissima avventura... felice di aver avuto la fortuna di leggervi, e rileggervi...
Un abbraccio va agli amici di vecchia data... sempre più creativi... sempre più fantastici! :smile_clap:
E uno va ai nuovi compagni d'avventura... bravissimi... ricchi di inventiva e di talento! :smile_clap:
...
...Ed uno, ovviamente, a sir Guisgard! (massì... crepi l'avarizia!! :D :p)
A sir Guisgard, per il suo ingegno e la sua frizzante fantasia... ma soprattutto per la pazienza e il tempo che ci ha dedicato! ;)

elisabeth
15-12-2011, 21.20.02
Ogni volta che finisce un gdr...mi sembra di balzare dal tratto del pennello di un fantastico pittore a quadretti di vita fantastici e colorati..........Il Pittore ovviamente e quel genio di Sir Guisgard........e poi un applauso...a tutti voi, siete stati bravissimi...........non avete con me la sensazione...che ogni volta che si chiuse un gdr e' come se le luci si affievolissero....e un vecchio signore su un dondolo rumoroso...finisse di leggere una bellissima storia.......e quando finisce stanco ma felice...posa i suoi occhialetti su un polveroso tavolino e con un puff....chiude una altro libro che riporra' su scaffali in legno massiccio ...e noi ?......e noi andremo a dormire....sino alla prossima...................:smile_clap:

Parsifal25
16-12-2011, 01.35.56
Lady Talia, io da nuovo componente di codesta nobile terra.... ringrazio voi per le belle parole spese nei confronti di noi giovani reclute.... il merito però è di Sir Guisgard che con tanta pazienza si è sorbito le mie continue preoccupazioni per messaggio. E' davvero un eccelso e raggiante Cavaliere.....

Guisgard
16-12-2011, 04.48.12
Eh, ma quanti complimenti!
Di questo passo sir Guisgard finirà col montarsi la testa!
Beh, se avessi scritto un racconto, allora forse si, i complimenti sarebbero stati anche giustificati!
Ma un Gdr è diverso.
Una volta il mio maestro mi disse: “Vi è solo una cosa più ispirata dell’estro di uno scrittore… l’estro di più scrittori messi insieme.”
E questo è un Gdr: l’insieme dei desideri e dei sogni di chi anima le sue pagine.
E in quelle pagine, proprio come nella vita, tutto è incerto, tutto è da conquistare: che sia una Reliquia perduta, un tesoro dimenticato, una città creduta imprendibile o il cuore della propria bella.
La musa è andata via poco fa.
E’ andata via lasciandomi l’eco di una nuova storia.
E in quell’eco una promessa: rendermi l’eroe dei miei sogni.
Ed è la stessa promessa che io farò a voi per il prossimo Gdr, dove si incarneranno l’Avventura e l’Amore.
Quelli con l’A maiuscola, che rappresentano l’essenza stessa della nostra Camelot :smile:

Daniel
16-12-2011, 14.01.06
Grazie ahah è stato il mio primo GDR ma è stato bellissimo:D Scusate (Sopratutto Sir Guisgard) se ogni tanto commettevo qualche errore.. Ma mi sono veramente divertito:D

Guisgard
19-12-2011, 00.50.53
Come nasce un Gdr?
Come tutte le storie o le poesie, nasce da un’emozione, una sensazione.
Questo domanda la musa… quella sensazione, quell’emozione.
A lei spetterà poi di animarle e racchiuderle in una storia.
Ma dove nasce quell’emozione, quella sensazione?
Da tante cose.
Era un Sabato pomeriggio, quando mi ritrovai a visitare quel luogo…

Di ascoltare.
Questo mi è stato detto.
Di ascoltare ogni cosa che attraversasse quel luogo.
Il sibilo del vento tra le foglie dei noci, dei faggi, degli olmi…
E il suo eco tra le vecchie murature del Dongione diroccato…
Quello stesso vento, poi, che scendeva a carezzare la calma superficie del lago…
Poi il gorgoglio di un sassolino che affondava dopo essere stato lanciato in acqua, fino al rumore dei miei stessi passi sui rami secchi o sul terreno inumidito…
Ascoltare…
“Ascoltare cosa?” Domandai. “Qualche vostra vecchia tradizione, o magari un’antica leggenda? Qui si è anche combattuta la guerra Greco Gotica, vero?”
Il vecchio mi sorrise.
“Siete uno studente?” Mentre si accendeva la pipa. “Si vede che conoscete un sacco di cose…”
“Beh, qui ci sono stati i Sanniti, i Romani, poi i Goti ed infine i Longobardi.” Risposi indicando ciò che ci circondava. “E’ una terra ricca di storia questa.”
Il vecchio annuì, mentre la sua pipa aveva finalmente deciso di accendersi.
“Ma quello che c’è in questo posto” fissandomi “non lo troverete in nessun libro.” Alzando gli occhi al cielo terso ed azzurrissimo, mentre leggere ed incerte nuvole si stagliavano contro l’orizzonte infinito.
“Il vento è profumato e rischiara l’aria.” Respirando a pieni polmoni io. “Siamo stati fortunati a venire qui proprio oggi.”
“Qui c’è sempre vento e noi del posto abbiamo imparato ad amarlo.” Tornando ad accendersi la pipa il vecchio, che il vento nel frattempo gli aveva spento. “Ascoltate il vento…”
“Ascolterò voi se mi racconterete qualcosa di interessante…” sorridendogli “… mi piacciono le storie. Anzi, sono in cerca di una bella storia…”
“Non c’è nessuna storia da raccontare…” fece lui “… basta leggerla… leggerla tra gli alberi secolari e le verdi acque di questo lago…”
“Ho capito…” sorridendo di nuovo io “… questo posto nasconde qualche mito o leggenda… giusto?”
Mi fissò e sorrise anch’egli.
“Sapete che differenza c’è tra me e voi?” Mordicchiando la sua pipa. “Voi siete uno studente, uno studioso o qualcosa di simile… io invece sono un sognatore…”
“Beh, io, a dire il vero, sono molto più sognatore che studioso!” Esclamai. “Perciò parliamo la stessa lingua!”
“Il lago…” indicò lui “… non me… dovete guardare il lago, non la mia faccia. Lì si trova il segreto di questo posto…”
“Quale segreto?” Domandai, senza però levare gli occhi da quelle acque tanto verdi da sembrare incantate.
“Il sogno di cui vi parlavo…”
“Allora non c’è una storia…” voltandomi e fissandolo “… ma un sogno?”
“Vedete?” Sorridendo lui. “Siete abituato ai libri… esiste forse una storia senza sogno? No!” Scuotendo il capo lui. “In ogni storia c’è sempre un sogno racchiuso in essa…”
Mi voltai di nuovo a fissare il lago ed il mio sguardo si perse in quelle calme e verdi acque…

Guisgard
20-12-2011, 02.35.14
“Non sono stati i tesori a risvegliare in me una brama così indicibile” disse fra se. “Ogni avidità è lontana da me: tuttavia, ardo dal desiderio di vedere il Fiore Azzurro. Mi viene sempre in mente e non posso cantare d’altro o pensare ad altro. Una sensazione simile non l’avevo mai provata: è come se ne avessi sognato una volta, o mi fossi assopito in un altro mondo. Infatti, nel mondo in cui vivo abitualmente, chi si preoccuperebbe dei fiori? E del resto non ho mai sentito parlare di una passione così strana per un fiore.”

(Novalis, Enrico di Ofterdingen)


Come il protagonista di quel romanzo, ero inquieto ed eccitato insieme.
Il Sole era ormai prossimo a tramontare e lunghe ombre si allungavano sulla verdeggiante campagna che, man mano l’imbrunire avanzava, si confondeva con il lussureggiante bosco tutt’intorno.
Fissavo quello scenario da una delle finestre della taverna e tutto sembrava mutare con l’avvento del crepuscolo.
Come se antichi miti e leggende, perdute in un passato lontano, emergessero ora da quel mondo tanto bello quanto selvaggio.
Il camino era stato acceso da poco e tre o quattro ragazzi avevano cominciato a cantare allegramente davanti al fuoco, riempiendo la saletta di buonumore.
Eppure io non riuscivo a togliermi dalla testa quella storia…
Tutto in quel luogo sembrava parlarmi di quella storia e di quel fiore.
Forse questo miscuglio di sensazioni avevano provato Lancillotto alla Dolorosa Guardia ed Erec al castello della Gioia della Corte.
E forse anche Rinaldo nella Selva Incantata.
“Sono momenti come questo che rimpiango di non avere qualcosa su cui scrivere…” mormorai distrattamente.
Chi era seduto davanti a me sorrise.
“Vuoi carta e penna?” Mi chiese.
“Ne hai?”
"No, ma possiamo chiedere al padrone del locale..."
Poco dopo mi portarono al tavolo un book notes ed una penna.
Avrei voluto mettere tutto quel mondo che mi circondava sul foglio di carta davanti a me.
Ma era impossibile.
Decisi allora di tracciare qualcosa che raccontasse e che racchiudesse le emozioni che sentivo in quel momento.
Allora decisi di disegnare quel fiore.
Disegnarlo come lo avevo immaginato, poco prima durante il racconto al lago.
Ed è quel fiore che sto guardando in questo momento mentre scrivo…
Lo stesso fiore a cui affido tutti i miei sogni di questa notte…
http://abbmm.com/bbs/attachment/Mon_1111/3_460_0bf25501535a0e4.jpg

Morris
20-12-2011, 08.08.45
Non mi rimane altro che farvi i miei più profondi complimenti... primo cavaliere! :smile_clap:

Re Morris di Caerleon

Chantal
20-12-2011, 10.24.26
Mio Signore Guisgard,
nella notte ho preso da Camelot un fiore con l'impegno di restituirlo alle acque che lo avevano trascinato fino a me.
Ma col primo raggio dell'aurora esso mi è parso così bello,così mutevole e delicato che ho mancato al mio impegno e l'ho trattenuto.
E' giunto il tempo che io me ne separi,e poichè ho ascoltato nella notte i vostri pensieri,permettetemi che ve ne faccia dono.
Io credo che i vostri occhi siano capaci di donare a questo fiore,ora di candide tinte perlacee,le tinte dell'azzurro che potè vedere in sogno Novalis,poichè il fiore azzurro esiste,ed esiste negli occhi di chi lo guarda.

http://img.orchidee.biz/immagini/004/bouquet-sposa-con-rose-bianche_b.jpg

E' giorno,una voce,forse,vi ha destato dal sogno proprio come accadde più volte al protagonista del romanzo..

..il fiore si piegò verso di lui e mostrò un'espansa corolla azzurra, in cui si cullava un tenero volto. Il suo dolce stupore cresceva colla rara metamorfosi, quando,all'improvviso la voce di sua madre lo destò..

..gli disse una meravigliosa misteriosa parola sulla bocca, che risonò attraverso tutto il suo essere. Egli voleva ripeterla, ma il nonno lo chiamava e si destò. Avrebbe dato la sua vita per sapere ancora quella parola..(Enrico di Ofterdingen)

Pur destato,non abbiate timore di guardare ancora quel fiore,esso non svanirà come il sogno,si schiuderà d'azzurro e vi illuminerà la vita di quel sogno.

Quanto al "Giglio Verde",avrei da dirvi tante cose..per ora taciute al cuore.
Sento di dovervi ringraziare,ma devo,soprattutto,domandarvi perdono se non ho saputo trarre via Chantal da quella prigione.
Vedete,la mia è una gabbia dorata in cui sono trattenuta come una principessa,ma per quanto aurea,essa è pur sempre una prigione.
Abbiate cura dei vostri sogni,Guisgard,è il modo migliore per avere cura del vostro cuore.

brianna85
20-12-2011, 12.18.24
grazie per questa avventura anche se ultimamente non cero molto grazie ser guisgard

Guisgard
21-12-2011, 01.43.52
Grazie a tutti per le vostre parole.
Sono lieto che questa nostra avventura appena conclusa vi abbia fatto, almeno per un po’, sognare insieme a me :smile_lol:

Lady Chantal: vi sono debitore per aver parlato del Fiore Azzurro.
A me è stato raccontato di un altro fiore, non meno meraviglioso di quello di Novalis, e da quel momento sboccia ogni notte nei miei sogni, per poi confondersi all’albeggiare in un giardino dalle forme e dalle fattezze ultraterrene.
E di quel fiore chiedo incessantemente alla mia musa, affinché possa renderlo protagonista della prossima avventura che Camelot vorrà farci vivere.
Quanto al Giglio Verde, non temete.
Sono certo che quel personaggio che avete sfiorato con la vostra interpretazione ora sarà libero da quella prigione.
E con tutti gli altri che hanno animato quell’avventura vivrà per sempre in quel mondo da sogno :smile:

Talia
21-12-2011, 13.00.45
Allora decisi di disegnare quel fiore.
Disegnarlo come lo avevo immaginato, poco prima durante il racconto al lago.
Ed è quel fiore che sto guardando in questo momento mentre scrivo…
Lo stesso fiore a cui affido tutti i miei sogni di questa notte…
Meraviglia, milord!
Meraviglia allo stato più puro, ecco ciò che mi avete donato.
Mi piacerebbe vedere quel fiore, sapete? Mi piacerebbe vedere quel disegno... forse così capirei davvero!
Eppure...
c'è chi dice che solo gli sciocchi cercano di capire i sogni, anziché viverli...
Ed è perciò che non vi chiederò di mostrarmi quel disegno!
Ed è perciò che aspetterò... trepidante... un nuovo inizio.

Guisgard
22-12-2011, 02.40.38
Vorrei descrivervi quel fiore, milady.
Raccontarlo come appare nella mia immaginazione, disegnato e descritto dal racconto che ho udito.
Vorrei essere un poeta o uno scrittore e rappresentare ai vostri occhi le meraviglie di quel fiore.
Ma pur essendo un cavaliere e non un poeta, mi rendo perfettamente conto di come sia impossibile dar forma alla propria fantasia.
Come voler rinchiudere il mare in un’anfora, il Cielo nel proprio pugno.
Forse, proprio come per il Fiore Azzurro di Novalis anche questo nostro fiore può essere racchiuso in un volto.
Allora sarebbe più facile descriverlo.
Un volto fatto di infiniti sguardi e animato da infinitesimali gesti che come un caleidoscopio muta in illimitate forme e colori, ognuno scandito dai battiti che danno vita ai sogni.
Già, i sogni… forse avete ragione voi e ci affideremo proprio a quelli…
Vagherò nei miei sogni racchiusi in questa notte in cerca di quel fiore e, quando l’avrò anche solo intravisto, domanderò all’Angelo che custodisce il suo giardino il nome di quel fiore.
E allora, finalmente, quella storia avrà un titolo e l’avventura un inizio.
http://4.bp.blogspot.com/-cMYctOFBCW0/TnZlfWACjXI/AAAAAAAABPI/2qrvOrIuWZM/s1600/giardino%2Bincantato.jpg

Lady Gaynor
22-12-2011, 10.02.19
Che dire? La bellezza di queste parole, la loro dolce malinconia e le suggestioni dei sogni mi portano a desiderare di leggere questa nuova storia... Mia cara Talia, permettetemi di unirmi a voi nell'attesa, magari tenendoci per mano, così da farla sembrare meno lunga...

Talia
23-12-2011, 11.01.03
Gaynor...
non avrei potuto chiedere grazia maggiore alla sorte, mia cara amica... in vostra compagnia l'attesa stessa sarà una gioia e un piacere.

Guisgard, mio signore...
non posso che darvi ragione: dare forma e un nome ai nostri sogni è forse l'impresa più ardua (e più sublime) che si possa intraprendere.
Tuttavia, sapete... ormai, perdonatemi l'ardire, conosco la vostra musa quel tanto che basta per sapere che tale impresa non sarà certo troppo onerosa per voi!
Ed ora che, come potete vedere, ben due dame son qui ad attendervi, spero non ci lascerete nel dubbio ancora a lungo!

Guisgard
23-12-2011, 14.44.55
Addirittura due dame!
Ne sarà lieta la musa!
Speriamo allora che anche gli altri abitanti di Camelot vogliano unirsi con voi in questa attesa, così da convincere la musa a donarci prima possibile l’inizio di questa nuova avventura :smile:

Altea
23-12-2011, 15.40.09
Pure io sono in trepidante attesa sir.

Guisgard
24-12-2011, 01.51.16
Benissimo, lady Altea!
La Musa è proprio qui accanto a me che sorride!
E quando lei mi sorride è segno che il mondo circostante, con le sue statiche ed effimere certezze, sta cominciando a mutare, per assumere i contorni indefiniti, illimitati e incantati del sogno :smile_lol:
E, come disse qualcuno, è tutto da dimostrare che questo mondo sia più reale dei nostri sogni più belli ;)

brianna85
28-12-2011, 11.17.21
bene attenderò con piacere questa vostra ispirazione ser guisgard

Guisgard
28-12-2011, 17.21.06
Ne sono lieto, lady Brianna :smile:

Dopo i colorati e musicali giorni natalizi, la Musa è tornata alla mia porta…
Sapete qual è la cosa più complicata da fare quando si ha una storia?
E’ trovare un titolo.
Un titolo è l’essenza stessa della storia.
Ne racchiude tutto: i sentimenti, i propositi, le sfide, la magia.
Un titolo è l’unica cosa che si possiede quando ci apprestiamo a leggere un libro, o mentre scorrono i titoli di apertura di un film appena iniziato.
Il titolo è il nostro unico compagno di viaggio quando ci addentriamo in un’avventura.
Dal titolo dipende la nostra scelta, la nostra voglia di entrare in un mondo sconosciuto.
Un titolo può incuriosire, può intimorire, può divertire, può ammaliare e persino confondere.
Qualcuno disse che ogni storia è racchiusa nel proprio titolo.
Che titolo dunque domandare alla Musa?
Un titolo che affascini, che racchiuda i desideri e i sogni...
Un titolo oltre il quale ci sia un mondo magico, inesplorato, capace di custodire la meta di qualsiasi viaggio...
Un titolo da sfidare, da sognare e da vincere...
Un titolo capace di racchiudere un’intera vita e tutti i suoi sogni…

Guisgard
30-12-2011, 02.37.31
Il lago…
“Questo posto è straordinario…” sussurrai io, mentre il vento accarezzava i miei capelli “… c’è qualcosa qui… e darei qualsiasi cosa per poterlo racchiudere in uno scritto…”
Mi ero lasciato incantare da quel luogo, complice il vento che fendeva dolcemente l’aria, diffondendo ovunque un odore di muschio e fiori selvatici.
Sorrisi e mi voltai verso il mio paziente Virgilio.
“Vi avevo detto che ero un sognatore…”
“Succede a tutti.” Fece lui masticando un bel pò di quel suo tabacco dall’odore forte e prepotente. “Sono secoli che questo posto continua a narrare la sua storia.”
“Possibile che nessuno l’abbia mai messa per iscritto?”
“Forse.” Alzando gli occhi, per un istante, su di me. “Si, probabilmente qualcuno ci ha provato, ma la storia è poi sempre rimasta incompleta.”
“Incompleta?” Ripetei io.
“Si, incompiuta.” Riempiendo la pipa con quel tabacco.
“Ora salta fuori anche qualche maledizione…” con un pizzico di ironia io.
“No, nessuna maledizione.” Scuotendo il capo lui. “Meglio dire incantesimo.”
“Più guardo questo lago, più immagino che possa spuntare la fata Viviana con Excalibur.”
“Leggete troppi libri, voi.” Soffiando via il fumo della pipa.
“Però sarebbe bello!”
“Quello che nasconde questo lago” fissandomi lui “è infinitamente più straordinario e meraviglioso.”
Lo ascoltavo come rapito.
“Ecco perché qui, alla fine dell’800, giunse anche quel poeta famoso…” continuò lui “… e non sto inventando nulla, è documentato.”
“Quale poeta?”
“Ah, non ricordo il nome…” rispose lui “… o meglio, non riesco a ricordare la pronuncia esatta… ricordo solo che veniva dalla Germania…”
“Forse si trattava di qualche poeta del Romanticismo…”
“Immagino li conoscerete tutti a memoria voi…”
“Non è esattamente il mio campo di studi…” sorridendo io “… mi occupo di antichità e Medioevo io… però adoro molto il periodo del Romanticismo… ma perché venne qui quel poeta? Per fare le cure termali? O per visitare i resti archeologici?”
“Venne qui, proprio dove siamo noi due ora.”
“Davanti a questo lago?” Voltandomi a fissare quelle acque verdi io. “E perché proprio qui? Cosa cercava?”
“Cercava quel fiore, ragazzo mio…” rispose lui, mentre il vento, dopo aver lambito le acque del lago, cessò all’improvviso.
http://in-no-va-tion.com/img/Nature.PNG

Altea
30-12-2011, 13.12.19
Un lago racchiude sempre un mistero, desideri e sogni di chi fermandosi sulle sue rive li ha espressi ed esso li ha racchiusi per sempre nei suoi fondali, custodendoli come tali.

Daniel
30-12-2011, 14.15.33
Ne è gia in arrivo uno nuovo?? :smile_lol: Mi sorprendete sempre Sir..:D

Talia
30-12-2011, 14.45.08
Le dame in attesa aumentano, milord... e non ci sono soltanto dame nella fila di sognatori che si accalca fuori dal set di questo nuovo misterioso gdr, in attesa di qualche notizia, di qualche informazione e -chissà- di una particina! ;)

Quanto a me, poi... beh, quanto ho sentito già basta e avanza per tenermi sulle spine!! :smile_wub:

Parsifal25
02-01-2012, 12.09.51
Attendiamo con grande trepidazione l'nizio di una nuova avventura.... speriamo di trovare qualche donzella da salvare, con il Giglio Verde è successo e non posso nascondere che ha lasciato il suo segno la donna eterea.....

Guisgard
03-01-2012, 03.02.53
Vedo che l’attesa è piuttosto viva per la nostra prossima avventura :smile:
Bene, allora non posso fare altro che invitarvi ad armarvi dei vostri sogni più belli e poi di correre subito nel magazzino dei costumi, dove troverete già pronti tutti i vostri vestiti per l’imminente Gdr :smile_lol:
E vista l’attesa che avete manifestato, vi donerò un frammento infinitesimale di questa avventura…



Fianò scendeva ogni giorno nella bottega di suo padre.
Egli era uno dei migliori armaioli del regno, erede di una tradizione vecchia di generazioni e il bambino restava spesso a guardarlo lavorare, mentre forgiava armi e dava forma a scudi e corazze.
“Vieni fuori” disse il padre all’improvviso, mentre si asciugava il sudore “e dammi una mano…”
Fianò restò prima sorpreso, poi, sorridendo, si avvicinò a suo padre.
“Qui fa un caldo insopportabile” continuò l’armaiolo “e non capisco come tu faccia a resistere tanto tempo nascosto dietro quei ferri, ragazzo mio.” Si voltò a fissare il bambino. “Si, signorino. So bene che vieni qui a nasconderti ogni giorno.” Sorrise. “Ma davvero ti piace così tanto vedermi battere il martello su metalli incandescenti?”
Fianò annuì.
“Eh, questa si che è una sorpresa!” Esclamò l’armaiolo. “Mio padre, ricordo, mi condusse nella sua fucina senza spiegarmi granché… mi mise in mano un martello ed accanto un secchio d’acqua fredda, facendomi capire che dovevo imparare bene ciò che faceva lui… ma non voglio fare lo stesso con te… deciderai tu il tuo futuro…”
Fianò restò qualche istante a fissare suo padre lavorare, per poi voltarsi verso la corazza bianca posta in una sorta di abside.
“Ah, ora capisco…” ridendo suo padre “… è per lui che vieni a nasconderti ogni giorno qui…” posò il martello e si asciugò il volto sudato.
“Chi è?” Domandò Fianò.
“E’ uno dei sacri guardiani del nostro regno…” rispose l’armaiolo “… uno dei quattro Cavalieri degli Elementi... il Cavaliere Bianco…”
Fianò era estasiato.
“Chi c’è dentro?”
“Nessuno…” ridendo il padre “… almeno per ora… ma sarà la corazza a scegliere colui che dovrà indossarla…essa può sentirlo, figlio mio… e così ci salverà…”
“Ci salverà?” Ripeté Fianò. “E da cosa? Siamo in guerra?”
“Si, figlio mio…” stringendo il bambino a sé l’armaiolo “… la Lacrima di Cristo ci attaccherà per Cielo, per mare e per terra…”

Camelot, Gennaio 2012...

elisabeth
03-01-2012, 19.41.05
Bellissimo Sir Guisgard.....bellissima storia .....saro' felice di partecipare anche a questo vostro capolavoro.......i quattro elementi.......mi piace....:smile_clap:

Altea
03-01-2012, 19.58.43
anche io lady elisabeth mi auspico di iniziare presto questa nuova e affascinante avventura

elisabeth
03-01-2012, 20.02.00
Il gdr e' uno strano viaggio...tra la fantasia e la realta'.....sara' un piacere viaggiare con voi Lady Altea...cosi' come con tutti gli altri abitanti di Camelot.......

Altea
03-01-2012, 20.40.19
Il gdr e' uno strano viaggio...tra la fantasia e la realta'.....sara' un piacere viaggiare con voi Lady Altea...cosi' come con tutti gli altri abitanti di Camelot.......

pure per me sarà un piacere volare di nuovo con voi lady Elisabeth..sulle ali della fantasia

Daniel
03-01-2012, 21.16.50
Bellissimo Sir Guisgard.....bellissima storia .....saro' felice di partecipare anche a questo vostro capolavoro.......i quattro elementi.......mi piace....:smile_clap:

Sìì altra Magia Yee:D

cavaliere25
03-01-2012, 21.19.36
io ora mai mi piace troppo fare i gdr anche se non so mai che personaggio fare :D però è sempre bello anche se ce sempre una sau fine :(

Parsifal25
04-01-2012, 12.25.36
Il debutto quando è segnato? Sono pronto ad armarmi di alta e grande strategia e personalità.....

Parsifal25
04-01-2012, 12.40.13
Anche per me vale lo stesso..... è un vero piacere viaggiare con Voi, in questo fantastico mondo dei GdR anche se risulta veramente difficile incontrarsi.....

Guisgard
05-01-2012, 02.08.26
io ora mai mi piace troppo fare i gdr anche se non so mai che personaggio fare :D

Amico mio, vi dirò ciò che penso da sempre: essere voi stesso.
Impersonare, cioè, quel che siete, senza forzature o maschere.
Calarsi in quest’avventura con i propri slanci e con i propri sogni.
Addormentarsi una notte e svegliarsi il giorno dopo in un altro tempo e in un altro mondo, pronti a conoscerne le meraviglie, a svelarne i misteri, a vincerne gli incanti, per poi raggiungere ciò che sogniamo da sempre.
Non importa se si decide di indossare una corazza, un saio, un abito sfarzoso o da contadino; ciò che davvero conta per vivere appieno quest’avventura è essere noi stessi sotto l’abito che abbiamo deciso di vestire ;)



Il debutto quando è segnato? Sono pronto ad armarmi di alta e grande strategia e personalità.....

In verità attendiamo solo la Musa :smile:
Qualsiasi momento potrebbe essere quello giusto: l’inizio di una nuova avventura è un po’ come un incantesimo… una porta chiusa che si apre all’improvviso su una stanza sconosciuta, uno specchio che riflette un’immagine nel buio della notte, uno strumento che comincia a suonare dopo anni di silenzio…
Attendiamo la Musa che inizi a dettare e a descriverci le forme di quel mondo che attende ormai solo noi e i nostri sogni… ;)

Hastatus77
08-01-2012, 16.06.06
Sembra di essere al cinema... "Prossimamente in tutti i cinema". :D

Guisgard
09-01-2012, 00.22.14
In verità… la "pubblicità" recita: “A Gennaio, solo su Camelot” ;)

Talia
09-01-2012, 15.09.17
Fin da quand’ero piccola i cartelloni del cinema hanno sempre esercitato un fascino irresistibile su di me.
Ricordo che li affiggevano (e, chissà, forse li affiggono ancora...) su di un alto muro poco lontano da dove abitavo io... io talvolta correvo giù, correvo fino in fondo alla strada per vederli... colorati, vivaci, promettenti, causavano un forte senso di eccitazione misto ad aspettativa in me, un sapore dolce sulle labbra.
E me ne stavo lì, con il naso all’insù e il cuore in gola, godendo di quella piccola gioia sottile, pregustando il piacere della domenica successiva...

Camelot.
Lady Talia, in sella al suo cavallo, torna finalmente a varcare le porte della città... le è mancata Camelot, anche se ne è stata lontana soltanto per qualche giorno... le è mancata Camelot, ma più di tutto le sono mancati gli amici: i cavalieri, le dame, i viandanti, i cittadini...
La balia, sentendo lo scalpiccio del cavallo, corre nel cortile e si avvicina alla dama proprio mentre sta smontando di sella.
Balia: “Milady... finalmente!”
Talia (abbracciandola): “Finalmente, balia! Finalmente!”
Balia: “Avete fatto buon viaggio, mia signora?”
Talia: “Si, abbastanza buono!”
Balia: “Contavo sareste tornata prima!”
Talia: “Lo so... ma, sfortunatamente, gli impegni di una dama raddoppiano proprio quando per tutti gli altri è giorno di festa!”
Balia: “Avete ragione, e vi capisco! Ma posso dunque sperare che avete intenzione di restarvene per un po’ di tempo in città, ora che le festività sono passate?”
Talia: “Si, balia, è proprio così! Ma dimmi, ora... che novità a Camelot?”
Balia: “Oh, mia signora... molte novità! Come sempre, d’altra parte!”
Talia (sorridendo): “Già, come sempre!”
Balia: “Tuttavia, milady... tuttavia ve n’è una che, credo, vi farà piacere conoscere immediatamente!”
Talia (incuriosita): “Davvero? Parla dunque, mia buona balia! Di che novità si tratta?”
Balia: “Pare che una nuova avventura stia per iniziare, mia signora! Un nuovo sfavillante cartellone è comparso di fianco alla porta principale del Teatro di Camelot. E proprio questa mattina... siete dunque tornata giusto in tempo, direi!”
Talia (trattenendo il fiato per la sorpresa e l’eccitazione): “Davvero? Questa mattina, dici?”
D’impeto si volta e, sollevando appena l’ingombrante abito di fluente stoffa azzurra, esce di corsa dal cortile. Gli occhi brillanti, in mente solo quel cartellone e la voglia di vederlo, l’emozione per il nuovo inizio, una nuova avventura, un nuovo sogno...

E’ sorprendente: ci sono emozioni che vibrano in egual modo nel nostro cuore anche ad anni di distanza.

Guisgard
10-01-2012, 13.41.30
http://artmaniepeinture.files.wordpress.com/2011/10/j-vermeer-e.jpg?w=584
BALIA: “Oggi in strada davano questi ai passanti...”
TALIA: “Che cos’è?”
BALIA: “Un cartoncino sul nuovo spettacolo al Teatro di Camelot… poi un giorno vorrei capire cosa ci trova di tanto bello la gente in questo genere di spettacoli!
TALIA: “Oh, è cominciato di già!”
BALIA: “Già e tutti accorrono per vederlo... io non ci andrei mai! E poi c’è quel Guisgard... si, sarà anche carino, agile, scattante e forse, come dicono, non usa neanche controfigure, ma lo trovo troppo farfallone, sbruffone e attaccabrighe! Sempre a tirare di spada e a correre dietro a qualche gonnella! Ai miei tempi gli spettacoli erano tutt’altra cosa! Ah, Clark Gable, Errol Flynn, Robert Taylor! Quelli si che sapevano far sognare! Eroi romantici e avventurosi, sempre innamorati di un’unica donna! Eh, non ci sono più le storie e gli eroi di una volta!”
TALIA: “Chissà, cara balia, chissà…”