PDA

Visualizza versione completa : Taliesin, il primo bardo di Britannia


Taliesin
05-09-2011, 20.55.03
"...nel frattempo Taliesin era giunto per incontrare Merlino il Profeta, il quale lo avva mandato a chiamare per scoprire quale vento o burrasca si stesse preparando, poichè si stavano avvicinando e le nuvole si facevano più spesse...Egli tracciò le seguenti illustrazioni, sotto la guida di Minerva, da sempre sua compagna..."
(Goffredo di Monmouth, Vita Merlini c.1150)

Il Dono di Taliesin

Sedto in vetta a un colle,
su dura roccia,
contemplo uu lembodi terra,
il tintinnio di campane spezzate,
il canto di un uccello ii fuga,
la rabbia di un luogo morto,
il mormorio di gente persa.

Nessun amore può alleviarli,
nè medicina lenire il loro dolore,
nè sonno guarire tali ferite.

Nemmeno io apparendo loro,
o con l'arpa nelle mani,
nè pizzicando le corde,
nè inducendo la luce al ritorno con il mio canto,
enemmeno restando nell'albero spezzato,
la noce cava,
stella velata di nubi, lassù in allettante attesa.

Nemmeno tu, che sei figlio unico,
nè altro figlio di sangue,
potete aprire l'occhio del terrore,
svellere la radice arcana,
che contiene il gigante ctonio del diluvio.

Su dalla pietra e fuori portata
nella terra le calde vene dilavando
estraggono l'oro scuro dai soli in attesa,
in delicati orditi per il tuo Dono.

Solo mani amiche daranno forma
alla pietra sonnolenta,
mutando in gioia che guarisce.

Lontano è il tempo di cui parlo,
aperto il cuore su quel dì selvaggio,
aperto a tutto il dolore, a tutte le voci dei deboli,
a tutte le vittime della ruota.

Seppure lontano si è avvicinato
al seggio posto in cima alla collina;
non v'è alcun momento
foss'anche non odito nello spazio,
ch'io non possa toccare,
nè alcun tratto,
foss'anche non compreso nella spirale del tempo,
di cui Tu....non possa esserne partecipe.

Taliesin, il Bardo

ladyGonzaga
06-09-2011, 20.13.14
Molto bello questo vostro canto...


mi piace molto questo passaggio...


Solo mani amiche daranno forma
alla pietra sonnolenta,
mutando in gioia che guarisce.


Spero di leggervi ancora :smile:

Guisgard
06-09-2011, 21.22.28
Questa triste epoca è spesso caratterizzata da parole vuote, scritte più per far mostra di sé, che non per dar voce al proprio cuore.
Ma voi, Taliesin, siete schietto e genuino e la vostra arte è sobria, pura e degna dei grandi cantori della passioni umane.
I miei omaggi, mio buon bardo :smile:

Taliesin
02-10-2011, 15.49.26
".....Sire, non siamo ebbri di vino, ma muti per il potere dello spirito dall'aspetto di fanciullo che siede in quell'angolo laggiù..."

"....e fu così che fu condotto al cospetto del Re e gli fù chiesto chi fosse e da dove venisse, ed egli, senza proferire parola alcuna, cantò così..."


Sono il primo bardo di Elphin,
il mio paese d'origine è la regione delle stelle d'estate,
Idno e Heinin mi chiamavano Merddin,
alla fine ogni essere mi chiamerà Taliesin.

Ero con il mio Signore nella sfera più alta,
quando Lucifero cadde nel profondo dell'Inferno;
ho portato il vessillo innanzi ad Alessandro,
conosco i nomi delle stelle ed il loro corso.

Ero a Canaan quando Assalonne fu ucciso,
ero alla corte di Don prima della nascita di Gwydion.
Ero nel luogo della crocifissionde del Figlio di Dio,
sono stato per tre stagioni nella prigione di Arianrod.

Sono stato in Asia con Noè sull'Arca,
ho visto la distruzionde di Sodoma e Gomorra,
Sono stato in India quando Roma dovva essere ancora costruita,,
e sono stato cercatore tra i resti di Troia.

Sono stato con il mio Signore nella mangiatoia dell'asino,
ho dato la forza a Mosè attraverso le acque del Giordano,
sono stato nel firmamento con Maria Maddalena,
ed ho ottenuto la Musa dal Calderone di Ceridwen.

Sarò sulla faccia della Terra fino al gioro del Giudizio,
e non si sa se il mio corpo abbia la materialità della carne o del pesce,
poichè fui per nove mes nel ventre della strega Ceridwe,
in origine ero il piccolo Gwion,
ed alla fine sarò Taliesin...

Morris
03-10-2011, 23.08.54
http://3.bp.blogspot.com/_xrK-1p0QQeQ/SmHuGETrsVI/AAAAAAAAAlw/FkKt8GGQOJg/s400/ossian_il_bardo.jpg

Ne sono testimone!
Eravate con me!

Sir Morris

Taliesin
04-10-2011, 09.05.53
Cavaliere del Crepuscolo,
grazie infinite per avere riscaldato questi meandri desolati con la vostra immagine poetica e con le braci scoppiettanti del vostro cuore, anche io vi voglio bene...

elisabeth
04-10-2011, 10.47.06
Vi vedo...fianco a fianco Un bardo Signore delle parole del tutto e un Guerriero giustizia e passione.........siete il passaggio tra il tempo e l'infinito.....

Hastatus77
04-10-2011, 14.39.42
@Taliesin
Vi ricordo che, é possibile citare fonti esterne a patto di:

mettere ben in vista i link/riferimenti.
inserire un commento di accompagnamento a ciascun contenuto esterno.
separare opportunamente (con quote, ecc.) i contenuti esterni dai commenti personali.


Grazie.

Taliesin
04-10-2011, 18.38.29
Cavavlere della Carretta,
perdonate la mia memoria che spesso spara a casaccio tra i suoi menadri diroccati, senza un regolamento no c'è disciplina, senza disciplina regna il caos....

Lord Alfred Tennyson (1809-1892) " I Miti Celtici"

Taliesin
09-05-2012, 11.05.38
Un breve sentiero fra le parole sussurrate dal grande bardo gallese. Alla ricerca della poesia celtica.

Taliesin, il cui nome significa “Sopracciglio Splendente” o “grande valore”, fu un celebre bardo di origine gallese, al servizio di almeno tre sovrani britannici della sua era, nato approssimativamente nel 534 d.C. e morto pressappoco nel 599 d.C.. Originario di Llanhennock, situato a cinque chilometri circa da Newport, vicino a Caerleon, trascosre la sua esistenza terrena al limitare fra l’esperienza artistica e la crescita mistica. Il suo miracoloso ritrovamento nelle acque dell’oceano da parte di Elphin, figlio di Lord Gwyddno Garanhir di Ceredigion, è a sua volta avvolto da un fitto e fertile alone di magia. Nel suo Llyfer Taliesin, il Libro di Taliesin, traspare una percezione sciamanica della natura, con evocazioni misteriche, religiose e mitologiche, in completa comunione ed unità con l’elemento naturale. Taliesin, durante il corso della sua vita inebriata e inebriante d’arte, fu eletto Capobardo e, come tale, detenne il compito ed il privilegio di essere giudice nelle competizioni poetiche di tutti i bardi britanni.
[/URL]
(javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1192.jpg','::: :::');) (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1257.jpg','::: van gogh :::');)Ne La Battaglia degli Alberi traspare l’idea principale e centrale della reincarnazione e della metamorfosi delle forme di vita, in una spiritualità e sensibilità ancora spiccatamente pagana, malgrado la recente cristianizzazione della Britannia. Accanto a considerazioni di tipo spirituale si dipingono le immagini fiere e ieratiche di una grande battaglia di difesa, vissuta come una missione morale e divina, nella quale i combattenti si schierano per la lotta, come fossero alberi e arbusti, in completa comunanza con la natura circostante, in completa armonia e ispirazione. La natura, ancora una volta, compartecipa della vita umana, perché invocata a gran voce dal popolo celtico, perché essa intervenga nell’esistenza e nella lotta per l’esistenza, perché essa appoggi i guerrieri, facendo loro dono di una potente trance estatica, in completa simbiosi ed empatia con l’elemento naturale e la forza primordiale. Risulta allora semplice sentire sovvenire alla mente smerigliate e brulicanti immagini di una grandiosa battaglia d’alberi, schieratesi in nome della libertà comune, di uomo e natura, come due creature vive e consapevoli, alberi combattenti in nome della libertà, della salvezza e dell’indipendenza di una lontana Terra di Mezzo, eppure così vicina alle terre celtiche.
La vittoria è così vissuta come un dono divino, un puro e inconfondibile segno della benevolenza e dell’appoggio di Dio. “La Quercia, rapida nella sua marcia, faceva tremare il cielo e la terra”.

(javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1198.jpg','::: :::');)Nell’Ora dell’Alba risulta un componimento riflessivo sulla natura del pensiero (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1197.jpg','::: :::');)umano, della conoscenza e della con (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1264.jpg','::: alba monet :::');)sapevolezza. Ne traspare un’infinità di domande esistenziali, quasi pronunciate con il sorriso ironico di chi sa e volutamente non condivide le proprie risposte e conoscenze.
Calato in un susseguirsi di suggestioni che evocano atmosfere di riti di iniziazione pagana da un lato e di prima liturgia cristiana dall’altro, serpeggia un pathos di emozioni contrastanti, che a gran voce reclamano una risposta, mille risposte, per mille domande esistenziali, in una tensione che culmina nell’agrodolce presa di coscienza che il fulcro ed il cuore della sapienza dei libri non risiede, in fondo, nelle pagine che essi abbracciano, nelle parole che essi pronunciano, ma in ciò che essi non possono o non vogliono dire. “Sai tu chi sei quando dormi? Un corpo, un’anima, o solo un ricettacolo di percezioni?”

Ne L’Antro dei Bardi si delinea la sfaccettata figura del bardo, quale cantore, druido, architetto, uomo di scienza, una figura ambigua di molteplici bellezze e misteri. Il poema assume un tono provocatorio, talvolta rimproverante nei confronti di quanti seminano discordia, con maligna leggerezza, di quanti cantano invano, sprecando musica e parole, e di quanti eccedono, sporcandosi e (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1191.jpg','::: :::');) profanandosi di abusi. In un contesto di perdizione, eccessi, nonsensi la figura quasi ieratica[URL="javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1255.jpg','::: grotta... :::');"] (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1224.jpg','::: :::');) del bardo resta monumento alla misura, alla consapevolezza, all’equità, simbolo e fonte inesauribile di giustizia ed equilibrio, frutto dell’antica saggezza, indissolubilmente legata ai misteri intimi della natura e del cosmo. “Amo gli alberi che mi proteggono, amo il Bardo che non compone invano, ma disprezzo colui che si crogiola nella discordia”.

Taliesin, il bardo
tratto da: Poemi e ballate celtiche, 1996, Keltia Editrice, Aosta

Taliesin
13-07-2012, 15.26.18
In un vortice di parole e ricordi in disuso, al tempo in cui questa virtualità riprenderà possesso dell'immaterialità corporale e dovremmo congedarci per sempre da questo bizzaro passaggio temporale, ho pensato di lasciare orme di emozioni reali, vissute come un bisogno, affinchè attraverso i ritratti di Giovani Viandanti che si identificavano nelle loro icone, coloro che verranno da un altro Altrove, capiranno che Camelot non era affatto un regno leggendario, ma la Patria della Fantasia...

Taliesin, il bardo

IL PRIMO BARDO DI BRITANNIA: TALIESIN.

Taliesin, il cui nome significa “fronte splendente” o “grande valore”, fu un celebre bardo di origine gallese, al servizio di almeno tre sovrani britannici della sua era, nato approssimativamente nel 534 d.C. e morto pressappoco nel 599 d.C.. Originario di Llanhennock, situato a cinque chilometri circa da Newport, vicino a Caerleon, trascosre la sua esistenza terrena al limitare fra l’esperienza artistica e la crescita mistica. Il suo miracoloso ritrovamento nelle acque dell’oceano da parte di Elphin, figlio di Lord Gwyddno Garanhir di Ceredigion, è a sua volta avvolto da un fitto e fertile alone di magia. Nel suo Llyfer Taliesin, il Libro di Taliesin, traspare una percezione sciamanica della natura, con evocazioni misteriche, religiose e mitologiche, in completa comunione ed unità con l’elemento naturale. Taliesin, durante il corso della sua vita inebriata e inebriante d’arte, fu eletto Capobardo e, come tale, detenne il compito ed il privilegio di essere giudice nelle competizioni poetiche di tutti i bardi britanni.
[/URL]
(javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1192.jpg','::: :::');) (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1257.jpg','::: van gogh :::');)Ne La Battaglia degli Alberi traspare l’idea principale e centrale della reincarnazione e della metamorfosi delle forme di vita, in una spiritualità e sensibilità ancora spiccatamente pagana, malgrado la recente cristianizzazione della Britannia. Accanto a considerazioni di tipo spirituale si dipingono le immagini fiere e ieratiche di una grande battaglia di difesa, vissuta come una missione morale e divina, nella quale i combattenti si schierano per la lotta, come fossero alberi e arbusti, in completa comunanza con la natura circostante, in completa armonia e ispirazione. La natura, ancora una volta, compartecipa della vita umana, perché invocata a gran voce dal popolo celtico, perché essa intervenga nell’esistenza e nella lotta per l’esistenza, perché essa appoggi i guerrieri, facendo loro dono di una potente trance estatica, in completa simbiosi ed empatia con l’elemento naturale e la forza primordiale. Risulta allora semplice sentire sovvenire alla mente smerigliate e brulicanti immagini di una grandiosa battaglia d’alberi, schieratesi in nome della libertà comune, di uomo e natura, come due creature vive e consapevoli, alberi combattenti in nome della libertà, della salvezza e dell’indipendenza di una lontana Terra di Mezzo, eppure così vicina alle terre celtiche.
La vittoria è così vissuta come un dono divino, un puro e inconfondibile segno della benevolenza e dell’appoggio di Dio. “La Quercia, rapida nella sua marcia, faceva tremare il cielo e la terra”.

(javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1198.jpg','::: :::');)Nell’Ora dell’Alba risulta un componimento riflessivo sulla natura del pensiero (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1197.jpg','::: :::');)umano, della conoscenza e della con (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1264.jpg','::: alba monet :::');)sapevolezza. Ne traspare un’infinità di domande esistenziali, quasi pronunciate con il sorriso ironico di chi sa e volutamente non condivide le proprie risposte e conoscenze.
Calato in un susseguirsi di suggestioni che evocano atmosfere di riti di iniziazione pagana da un lato e di prima liturgia cristiana dall’altro, serpeggia un pathos di emozioni contrastanti, che a gran voce reclamano una risposta, mille risposte, per mille domande esistenziali, in una tensione che culmina nell’agrodolce presa di coscienza che il fulcro ed il cuore della sapienza dei libri non risiede, in fondo, nelle pagine che essi abbracciano, nelle parole che essi pronunciano, ma in ciò che essi non possono o non vogliono dire. “Sai tu chi sei quando dormi? Un corpo, un’anima, o solo un ricettacolo di percezioni?”

Ne L’Antro dei Bardi si delinea la sfaccettata figura del bardo, quale cantore, druido, architetto, uomo di scienza, una figura ambigua di molteplici bellezze e misteri. Il poema assume un tono provocatorio, talvolta rimproverante nei confronti di quanti seminano discordia, con maligna leggerezza, di quanti cantano invano, sprecando musica e parole, e di quanti eccedono, sporcandosi e (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1191.jpg','::: :::');) profanandosi di abusi. In un contesto di perdizione, eccessi, nonsensi la figura quasi ieratica (javascript:FG_PopUp('./immagini/wiki/fg_491_1224.jpg','::: :::');) del bardo resta monumento alla misura, alla consapevolezza, all’equità, simbolo e fonte inesauribile di giustizia ed equilibrio, frutto dell’antica saggezza, indissolubilmente legata ai misteri intimi della natura e del cosmo. “Amo gli alberi che mi proteggono, amo il Bardo che non compone invano, ma disprezzo colui che si crogiola nella discordia”.

Taliesin, il bardo
tratto da:[url]www.celticworld.it

ladyGonzaga
13-07-2012, 17.42.26
Ho letto con molta attenzione questo vostro scritto..la vostra idea è quella di tramandare ai futuri abitanti di Camelot la storia di coloro che vi abitarono prima di loro?
Se è cosi è una buona idea la vostra...avete appena descritto chi siete voi e ciò che rappresenta la vostra icona.

:smile:

Taliesin
13-07-2012, 19.37.25
"Le sue parole potevano nel cielo
chiamare Sole e Luna e comandargli;
fare di terra mare e inaridire l'acqua,
e nera notte mutare in giorno chiaro;
da solo sgimento tra folte armate gettava
arruolato che era a sbaragliare nemici:
tal che ancora oggi, dal terrore della sua fama,
Essi tremano al solo udirne il nome..."

(The Fairie Queene - Libro III, cap. 3, strofa,12 Edmund Spenser)

Taliesin, il Bardo

elisabeth
14-07-2012, 19.21.14
Avete scritto cio' che e' la fonte della vostra ispirazione........molto bello :smile_clap:.......penso a chi potrebbe essere Lady Elisabeth...... un nome oltremodo comune...tra grandi donne e piccole donne che hanno comunque contribuito a creare un brandello di storia.........

Hastatus77
15-07-2012, 15.53.13
@Taliesin
Vi rinnovo nuovamente l'invito ad utilizzare la funzione "Cerca" presente nel forum.
Il post da voi introdotto, era la copia esatta di un post inserito due mesi fa.

Taliesin
15-07-2012, 18.55.49
Cavaliere della Carretta,
la vostra preziosa puntualità nei confronti della materia nella completa immaterialità è veramente ammirevole, anche io vi rinnovo la mia completa inettitudine nell'affrontare il vostro passaggio temporale, non chideo quindi comprensione ma vi invito, nella vostra immensa saggezza, di lasciarvi andare alle emozioni, anche quelle più nascoste, retoriche o di circostanza, sono loro che ci fanno andare avanti...credetemi, ho qualche esperienza per poterlo affermare...

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
15-07-2012, 22.03.35
Mi.sono un po persa

Taliesin
15-07-2012, 22.50.37
Non fate caso al mio farneticare Mia Signora,
è la mia memoria che oramai spara un pò a casaccio senza più confini ne dimora, ormai forse posso permettermelo...

Taliesin, il bardo

Morris
17-07-2012, 19.46.54
I miei complimenti, Taliesin!
Sento che siete una persona speciale.
Fate ancora qualche sforzo e riuscirete a farvi da me ammirare!

Sir Morris:smile:;)

ladyGonzaga
17-07-2012, 21.45.24
scusate se mi permetto nel scrivere quello che fra un po leggerete...

mi domando...

perchè una persona dovrebbe fare sforzi per farsi ammirare da un altra persona?
L'essere ammirati nasce da un qualcosa di spontaneo tra due persone...senza che nessuno compia sforzi....

non so....non riesco a capire.....


scusate la mia osservazione...nessuna attacco a nessuno ....solo semplice e fastidiosa osservazione.

ladyGonzaga
17-07-2012, 21.58.47
Non fate caso al mio farneticare Mia Signora,
è la mia memoria che oramai spara un pò a casaccio senza più confini ne dimora, ormai forse posso permettermelo...

Taliesin, il bardo


letto tutto da capo..nuovamente...
adesso è tutto più chiaro.:smile:
Avete il cuore di un bimbo e la saggezza di un uomo che ha visto sorgere e tramontare numerose lune:smile:

Guisgard
17-07-2012, 22.05.13
scusate se mi permetto nel scrivere quello che fra un po leggerete...

mi domando...

perchè una persona dovrebbe fare sforzi per farsi ammirare da un altra persona?
L'essere ammirati nasce da un qualcosa di spontaneo tra due persone...senza che nessuno compia sforzi....

non so....non riesco a capire.....


scusate la mia osservazione...nessuna attacco a nessuno ....solo semplice e fastidiosa osservazione.

Milady, comprendo la vostra perplessità.
Anche io avrei reagito allo stesso modo se quella frase non fosse stata scritta dal nostro sir Morris.
Ormai abbiamo imparato a conoscere la goliardia e lo spirito del nostro buon cavaliere e spesso l'ironia è l'arma con cui egli si trova più a suo agio.
Sono dunque certo che è questo l'intento che si cela dietro le parole di sir Morris, che è sicuramente persona assai intelligente ed è dunque il primo a non prendersi troppo sul serio :smile:

Taliesin
18-07-2012, 09.20.43
Milady Gonzaga, che camminate in punta di piedi per non fare rumore sull'antica via dei Pellegrini, l'ultima volta che ho visto tramontare la luna aveva il vostro sorriso e la vostra anima fanciulla che riesce a vedere Altrove, dove per molti regnano solo tenebre e materialità...
Grazie per il vostro affetto, come un'Anomalia...

Cavaliere dell'Intelletto,
la vostra puntuale razionalità ha incasellato il dialogo lungo i confini certi della Ragione, dove giustamente deve riportarsi il dialogo, se in qualche maniera lo è stato, e non una sortita solitaria in piena notte nella foresta di Broceliande dove è stato smarrito il senno...
Grazie per esserci in ogni momento, come un Bisogno...

Cavaliere del Crepuscolo,
la vostra sferzante intelligenza calpesta ogni angolo più recondito dell'anima solitaria e pellegrina, relegando l'estasi euforica ad una dimensione assennata e tremendamente realistica...
Grazie per la vostra pazza ironia, come una Virtù...

Taliesin, il bardo

Morris
18-07-2012, 19.23.33
Una doppia carezza senza tocco a Gonzaga
Una doppia pacca senza tocco a Guisgard

Il messaggio era diretto unicamente a Voi, Taliesin...
In altri tempi avreste risposto in ben altro modo al mio invito, mio primo bardo.
Col vostro mero intelletto ne avreste afferrato l'unico e reale senso e avreste intonato un delizioso: "Riverisco...Sir Morris... Riverisco e ne prendo atto"... Hastatus ha fatto solo il suo dovere!"

Sir Morris

p.s.: Rinnovo il mio affetto e la mia ammirazione per Voi

Taliesin
19-07-2012, 13.00.28
"...In altri tempi avreste risposto in ben altro modo al mio invito, mio primo bardo..."

Sir Morris

Cavaliere del Crepuscolo,
come affermava fermamente il buon Lord Byron "...il buon tempo antico? Tutti i tempi quando sono antichi, sono buoni..." avrei potuto rispondervi con una riverenza senz'altro minore rispetto al vostro intervento circa la proposta di un inchino di riverenza, in quanto i Bardi, come dovreste ben conoscere, non erano semplici giullari prezzolati dagli spocchiosi mecenati di turno, ma anime libere e solitarie, combattenti in battaglia, quindi non solo cantori di versi più o meno assennati, ma mi limito a rispondere alla vostra provocatoria ironia semplicemente con una riflessione: visto che in questa ombrosa virtualità le emozioni devono essere necessariamente filtrate al setaccio dai Signori Benpensanti, spero non vi dispiaccia se qualcuno riescirà a comprendere ed abbracciarle le proprie emozioni in un'altra direzione, anche se contraria al manuale....

Taliesin, il bardo

p.s. contracambio quell'affetto di cui voi siete portatore sano.

Morris
19-07-2012, 17.57.17
Distinguiamo ciò che io mai pretesi:

La riverenza, bardo... è un atto pratico definibile con un inchino.
Mentre il riverire è semplicemente un saluto di rispetto (inteso come intesa)

Voi mi avete salutato dicendomi Pazzo Ironico, quindi ... avete trovato giusto definirmi portatore sano di qualcosa che sconoscete per l'appunto.

Siete stato voi a dire che non bisogna far caso al vostro farneticare e che la vostra memoria oramai spara un pò a casaccio senza più confini ne dimora e che ormai forse potete permettervelo!

Siete liberissimo, bardo

Vi salutai con un bacio.. senza tocco.. in fronte.

http://www.film.tv.it/video/preview/B0703-19.jpg

(celluloide ormai sbiadita della nostra amicizia)

Sir Morris

Taliesin
19-07-2012, 22.05.57
Cavaliere del Crepuscolo,
siete tornato dunque quello di un tempo.
Ricordate il mio ultimo saluto?
Ed il vostro primo saluto dopo il vostro ritorno?
Lasciamo spazio dunque alle emozioni che ci faranno sopravvivere e deponiamo le polemiche infeconde del tempo infelice ed infruttifero, forse, ritrovaremo due spiriti pazzi e ironici, smemorati e farneticanti, che ci attendono...

Taliesn, il bardo

Taliesin
20-07-2012, 13.03.01
Per non dimenticare il motivo supremo per cui siamo approdati alle coste di Camelot, per ritrovare il giusto sentiero...

Taliesin, il bardo

"Il giorno successivo Galeotto si recò nuovamente nell'accampamento di Artù. Qui Galvano gli chiese che cosa lo avesse indotto a offrire la pace ed egli rivelò che era stato l'intervento del cavaliere dalle armi nere a indurlo a compiere tale passo. La meraviglia e l'ammirazione per il cavaliere sconosciuto aumentarono ancor più e la regina, che partecipava con grande interesse alla conversazione, domandò quale fosse il nome di quel prode. Quando si seppe che nemmeno il signore delle Isole Lontane lo conosceva, tutti rimasero assai sorpresi e dispiaciuti, poiché avrebbero molto desiderato averlo fra loro. Poco dopo Ginevra si congedò dai presenti e si ritirò, pregando Galeotto di accompagnarla mentre si recava nel suo padiglione. Quando furono soli, essa esclamò: "Mio caro amico, quel cavaliere è l'uomo che più di ogni altro desidererei conoscere, ma temo che voi non mi vogliate rivelare dove si trova. Ditemi, in verità: egli è forse al vostro campo ?" "Regina - rispose Galeotto - a voi posso dire che egli ora non è qui, ma si trova nel mio paese." "Oh, dolce signore, mandatelo a chiamare, fate che egli torni il più presto possibile!"

http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/images/cavalieri/lancillotto_ginevra/enid-geraint-L.jpg

"Cercherò di rintracciarlo, ma non posso promettervi nulla" fu la risposta.

Ritornato al suo accampamento, Galeotto riferì all'ospite il colloquio con la regina e lo consigliò di incontrarla. Lancillotto rimase a lungo indeciso, poiché non osava trovarsi a faccia a faccia con colei il cui solo pensiero gli faceva venir meno le forze e la ragione. Decise tuttavia di vederla, dal momento che neppure lontano da lei poteva più vivere, tanta era la forza dell'amore che lo divorava. Per tre giorni il signore delle Isole Lontane ritornò al campo di Artù, ed ogni volta, interrogato da Ginevra, rispose che ancora il cavaliere non si era visto. Finalmente, il quarto giorno venne da lei, lieto in volto, dicendole: "Signora, egli è qui ed è ben lieto di incontrarvi". I due presero accordi affinché l'incontro potesse avvenire in segreto, dal momento che la regina temeva di perdere la propria reputazione se la notizia di quell'appuntamento si fosse conosciuta. Il luogo prescelto fu un lussureggiante bosco ai piedi delle mura del castello di Galore, dove mai nessuno di solito si recava. Venne convenuto che la reginagiungesse con un piccolissimo numero di damigelle, le più fidate della sua compagnia, mentre lo sconosciuto cavaliere sarebbe stato accompagnato soltanto da Galeotto. Il giorno successivo, poco prima del tramonto, Ginevra prese con sé la dama di Malehaut e due fanciulle del suo seguito, e con loro si avviò verso il bosco, sedendosi poi ai margini di una radura cosparsa di fiori variopinti. Pochi minuti erano trascorsi, quando si udì un trotto leggero e due cavalieri apparvero fra gli alberi: fra loro la regina riconobbe immediatamente Galeotto, mentre il volto del giovane che cavalcava al suo fianco non le era noto. I due gentiluomini salutarono con grazia le donne del seguito, poi si avvicinarono alla regina che se ne stava da sola qualche metro più in là. Smontarono agilmente, quindi si inchinarono di fronte alla bellissima donna. Lancillotto fu subito preso da un tremito fortissimo, che non appariva in nessun modo in grado di dominare, sicché il compagno, temendo che la propria presenza lo imbarazzasse, si allontanò con un pretesto e raggiunse le damigelle.

http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/images/cavalieri/lancillotto_ginevra/IMG212.JPG

"Signore, molto ho dovuto attendere prima di potervi vedere, sebbene fossi assai desiderosa di incontrarvi. Ma ditemi: siete davvero voi il prode che da solo ha saputo vincere ogni avversario nei due giorni di battaglia?" "Non spetta solo a me il merito della vittoria, ma anche a tanti valorosi cavalieri" rispose con modestia Lancillotto. "Foste voi, tuttavia, a portare armi rosse durante il primo scontro e nere in quello successivo?" "Sì signora, fui io""È strano che nulla si sappia di un uomo che ha saputo dare tali prove di sé. Chi vi ha ordinato cavaliere?" "Foste voi, dolce signora" La regina apparve assai sorpresa di quelle parole, e invano cercava di ricordare in quale occasione ciò fosse accaduto. Dominando l'emozione che ancora lo attanagliava, il giovane ricordò che Artù lo aveva fatto cavaliere, ma che la spada che egli sempre impugnava era un dono di lei, che gliel'aveva mandato dopo la liberazione della dama di Nohant. Perciò si riteneva servitore non di Artù, ma della regina, poiché è la spada il vero segno della cavalleria. Ginevra rimase piacevolmente stupita che il bellissimo giovane che le stava di fronte fosse lo stesso che aveva compiuto quella splendida impresa, e ancor più lo ammirò quando seppe che era stato lui, ancora, a liberare il castello della Dolorosa Guardia."Voi siete dunque Lancillotto, figlio del nobile Ban, signore di Benoic, come era scritto nella tomba della Dolorosa Guardia." Poi, di fronte al silenzio del cavaliere, continuò: "Imprese come queste non si compiono se non per amore di una donna. Ditemi, se non sono indiscreta: chi è costei?"

Un forte rossore attraversò come un lampo il viso di Lancillotto, che poi impallidì come se nel suo corpo non vi fosse più sangue: "Siete voi, signora" disse con un filo di voce. "Dunque voi mi amate? E da quando?" "Dal primo momento in cui vi vidi. "

Pronunciate queste parole, il giovane fu preso da un tale tremito che non poté più parlare. Galeotto, che, pur stando a una rispettosa distanza, osservava la scena, vide l'amico in difficoltà e intervenne prontamente. "Signora, vedete come soffre quest'uomo.

http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/images/cavalieri/lancillotto_ginevra/lancelot.jpg

Solo a voi è dato il potere ,di cancellare i suoi tormenti: fatelo, in nome di ciò che egli ha fatto per voi." "Come posso lenire il suo dolore?" domandò la regina. "l'essere piPromettetegli di diventare per sempre la sua dama ed egli sarà più felice detta terra" . "Così sia - pronunciò a bassa voce, ma con tono sicuro Ginevra - lo prometto."

Tale fu la gioia di Lancillotto che egli credette di non poterla sopportare e di cadere morto al suolo. Ma non morì, e non morì neppure quando la più bella delle donne, per nulla turbata dalla presenza di Galeotto, gli si avvicinò e unì le labbra alle sue in un dolcissimo, interminabile bacio...

Hastatus77
21-07-2012, 15.50.04
Ragazzi... siete OT. Utilizzate la sezione "Fuori tema".
Grazie a tutti.

Taliesin
21-07-2012, 23.13.01
Perdonate il mio essere rinfanciullito Cavaliere della Carretta,
cosa sigifica nell'arcano linguaggio virtuale il termine OT?
Grazie, attenderò la vostra esaustiva risposta...

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
21-07-2012, 23.31.48
significa che state andando fuori tema...le vostre discussione non sono attinenti all'argomento del post.

Morris
24-07-2012, 18.39.24
Per Voi, primo bardo:

http://www.youtube.com/watch?v=QXqHJe6VdWA

Sir Morris

Morris
31-07-2012, 12.25.47
Mi piace molto questo brano folk, mio caro "Primo Bardo".. e lo dedico a voi ed al vostro antenato!

http://www.youtube.com/watch?v=Q8JxcBs_hVI

Sir Morris:smile:

p.s.: alle persone che meritano!

Taliesin
01-08-2012, 15.42.49
Sepolto vivo ti ho detto che sarò...
Dall'Amore reso piccolo
e da una Donna privato
come Sansone della mia gloria,
ed il tempo è ora vicino...

E' venuto il corvo di mare a predirmi la sorte,
tempo non avrò per fuggire,
mi raggingeranno molto presto,
strapperanno i miei occhi e bruceranno il mio cuore,
tempo non avrò per fuggire...

Donatele il mio braccialetto,
affinché Ella illumini i suoi bui corridoi della notte,
cercate il suo bianco sorriso e baciatela dolcemente,
asciugate le sue lacrime ed i suoi calzari stanchi,
affinchè possa contnuare il suo cammino sulla via dei pellegrini...

I miei incanti sono ora tutti spezzati,
ponete il mio copo sulla pira fiammeggiante
e lasciatelo fluttuare sulle acque inquiete,
affinchè ogni mio scritto venga dimenticato,
il mio volto strappato dall'icona degli uomini,
ed i segni del mio passaggio per sempre cancellati...

Tutto il resto rimarrà solo silenzio...

Avanti, Cavaliere del Crepuscolo,
affido alla vostra fedele e ferma mano la torcia dell'oblio.

Taliesin, il bardo

Morris
02-08-2012, 12.20.37
Il Mago Gwydion rende vivi gli alberi per sconfiggere Bran il Benedetto.

http://www.youtube.com/watch?v=t0gduIjXOU4

Taliesin .. per voi... cammineremo insieme....

Chantal
03-08-2012, 12.48.57
Sepolto vivo ti ho detto che sarò...
Dall'Amore reso piccolo
e da una Donna privato
come Sansone della mia gloria,
ed il tempo è ora vicino...

E' venuto il corvo di mare a predirmi la sorte,
tempo non avrò per fuggire,
mi raggingeranno molto presto,
strapperanno i miei occhi e bruceranno il mio cuore,
tempo non avrò per fuggire...

Donatele il mio braccialetto,
affinché Ella illumini i suoi bui corridoi della notte,
cercate il suo bianco sorriso e baciatela dolcemente,
asciugate le sue lacrime ed i suoi calzari stanchi,
affinchè possa contnuare il suo cammino sulla via dei pellegrini...

I miei incanti sono ora tutti spezzati,
ponete il mio copo sulla pira fiammeggiante
e lasciatelo fluttuare sulle acque inquiete,
affinchè ogni mio scritto venga dimenticato,
il mio volto strappato dall'icona degli uomini,
ed i segni del mio passaggio per sempre cancellati...

Tutto il resto rimarrà solo silenzio...


Taliesin, il bardo

Struggenti, malinconiche, dolorose parole ci cantate..eppure, corpose di un'anima propria che sa parlare d'amore.
Ma, sapete, mio signore, che ogni fiore è portatore di un suo messaggio, ogni giorno ha la sua speranza e ogni cuore è attraversato da un suo vento che soffia via la tristezza?
E' in questo fiore, mio signore Taliesin, che vorrei coglieste Bellezza e Speranza, Candore e Poesia, sebbene non manchi già alcuno di questi doni ad impreziosire il Vostro Cuore.
L'ho raccolto per Voi..il fiore dell'Angelo.

http://imagecache.artistrising.com/artwork/lrg//3/362/9UC8000A.jpg

Taliesin
07-08-2012, 22.30.04
Milady...
nessun fuoco poteva ardere là dove io andai, poichè il vento dele vostre parole piene di saggezza e di amore incondizionato, hanno ascuigato la fiamma dell'oblio e della sofferenza, sussurandomi che ancora non è dunque giunto il tempo per riabbracciare la terra...

Ovunque siete e ovunque andrete, non dimenticherò...

...non dimenticherò...

Taliesin, il bardo

Chantal
07-08-2012, 23.18.26
Sapete, milord?
Ho avuto paura..
Ho temuto di non esser più capace di ritrovare la via di Camelot.
Ho creduto che solo un'eco..un'eco di sincerità potesse essermi da consolazione nel tormento e mostrami la torre che non riesco più a scorgere.
Quell'eco..credevo avesse un suono solo.. Invece..invece.. può farsi di tante note e guidare dove non si credeva di poter giungere..

Oh.. come sono in imbarazzo..poichè questo spazio è la celebrazione di Taliesin il bardo, ed io giungo come pausa fuori tempo nella canzone (in breve, milord, siamo fuori tema, e me ne dolgo, nonchè me ne scuso con Voi, con i moderatori e con gli utenti tutti).

Taliesin
08-08-2012, 08.59.56
Milady...
Essere "fuori tema" è da sempre il mio diletto, da quando venni al mondo per creare le mie canzoni e la mia musica; un'emozione, come quella che voi avete manifestato, non è affatto "fuori tema" e se qualcuno dei Signori Benpensanti volesse cancellare il nostro intervento in proposito, faccia pure il suo compito, io farò per sempre il mio...
Grazie per le vostre parole, sono queste emozioni che ci fanno andare Oltre e non preoccupatevi dello spazio "celebrativo" di Taliesin il bardo, è solo lo spazio del suo estremo saluto ad un mondo nuovo, sconosciuto, ma che ha egalato al sue eterno peregrinare un'esperienza unica ed irripetibile grazie anche alle persone, fatte di carne e sangue, come voi...Chantal.

Taliesin, il bardo

elisabeth
08-08-2012, 13.13.11
Non vi e' spazio OT lì dove si parla e si scrive di Taliesin il bardo, ci sono cose che l'uomo non puo' trattenere tra spazi fatti di pura conversazione.......che una storia o una poesia sia scritta ogni dove che importanza ha......se un puro sentimento viene depositato tra gli spazzi di qualsiasi discussione...quale importanza dovrebbe avere.....alcuna, la paura non esiste quando chi scrive scrive con amore e rispetto.... Lady Chantal....mi sembra di conoscervi da un tempo infinito e so per certo che avete un dono raro...la vostra estrema dolcezza ha il potere di curare l'anima.....donare un fiore per voi e' come donare dei petali magici..........e voi Taliesin il bardo....non allontanatevi da Camelot ...cosi' spesso...potremmo perdere il cammino....la saggezza e' cosa assai rara in questo tempo...come la forza di dire cio' che si pensa.........

Taliesin
08-08-2012, 15.54.53
Milady...
Queste vostre parole non provengono dalla vostra bocca ma da qualcosa che vola in alto nell'aria e che avvolge gli uomini di ogni spazio e di ogni tempo, qualcosa di inponderabile e di sublime, di arcano, insito nei cuori puri al tempo in cui vivevano in contemplazione sui giardini della preesistenza...
E per questo Elisabetta, che siate sempre e per sempre benedetta...

Taliesin, il bardo

Guisgard
08-08-2012, 19.20.06
Milady...
Essere "fuori tema" è da sempre il mio diletto, da quando venni al mondo per creare le mie canzoni e la mia musica; un'emozione, come quella che voi avete manifestato, non è affatto "fuori tema" e se qualcuno dei Signori Benpensanti volesse cancellare il nostro intervento in proposito, faccia pure il suo compito, io farò per sempre il mio...


Mio buon bardo, non siete affatto OT, in quanto questo topic discute appunto su “Taliesin, il primo bardo di Britannia”
Tuttavia, è giusto ricordare che controllare e gestire le varie discussioni non è una volontà di “benpensanti”, ma è il desiderio di applicare il regolamento e dunque le leggi di questo forum.
E voi, che siete un cantore di quel mondo antico e retto da Leggi Eterne, ben comprendete come solo in questo modo la nostra Camelot può conservare i suoi valori ed ideali.
Senza dimenticare, poi, che solo il rispetto e la salvaguardia di ogni discussione ed argomento trattato, può permettere a tutti i nostri utenti, compreso voi, di esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni in maniera libera e chiara.
Precisato ciò, sono io a chiedere scusa per questo OT e invito tutti a continuare la gradevole discussione :smile:

Taliesin
09-08-2012, 14.43.52
Negli anni verdi della mia prima esistenza,
sospesa tra l'incoronazione del Magno Re Barbaro
ed il raffinato Cavaliere dell'Intelletto,
tornando da un luculliano banchetto di corte scellerata,
dove l'ozio e la corruzione sedevano commensali,
con il loro ventri obesi e le loro cosce sudate,
guardando i pochi argenti guadagnati dal sudore della mia ugola,
e dalle ingiallite dita del mio strumento,
la mia anima inquieta ed errabonda non era appagata di quella miseria,
e mi incamminai verso nord alla ricerca di diverse altitudini...

Lungo il sentiero trovai dei pellegrini che mi invitarono
ad abbandonare la spada per incontrare l'antico Dio dei monti,
Ymry il Signore dei Ghiacci, ma il tempo degli spiriti dei boschi
era giunto al termine ed il Dio unico aveva cancellato
con il suo passo sicuro le antiche credenze del Fare e del Sapere...

E' in questo luogo imprecisato della mia mente diroccata
che incontrai Colei che spiava nel silenzio le mie canzoni,
ed è per il suo lucente sorriso che decisi di cantare tra la gente,
avvicinandomi alle piazze in festa o nei borghi dorati,
tra mercanti, contadini, re e imperatori,
tutti attorno radunati alla fiamma sacra dell'emozione,
abbracciati in un eterna danza senza fine nè pricipio...

Taliesin, il bardo

Taliesin
13-08-2012, 17.08.32
Lungo il sentiero che conduce alla via del sale,
ho incontrato una vecchia eremita che contemplava la sua morte,
vortici errabondi e fantasmi del passato dominavano l'altura,
mentre dimenticate parole si infrangevano nell'aria tersa carica di odori,
strani simboli erano dipinti sul suo viso e sulle scheletriche mani,
come rami di alberi morti che si contorcevano al vento...

Mi predisse la mia dipartita dall'Isola di Vetro,
e mi mostrò il futuro nell'ampolla del tempo,
racchiuso in un vortice di parole in disuso,
mentre un regno cadeva ai miei piedi,
ed i miei calzari calpestavano un mondo nuovo,
incastonato tra la parvenza e la decadenza,
dove strane persone rincorrevano la frenesia del tempo
e la smania di successi effimeri dominavano le loro sciagure...

Taliesin, il bardo

Taliesin
14-08-2012, 15.48.19
In un attimo di respiro, per volere delle streghe,
legato alle zampe di un corvo ricciuto, da milioni di miglia,
per campi e per mare, sei volata leggera da me...

Ti ho visto...
Ti ho atteso per eoni.

Innanzi alle religioni e alle leggi,
innanzi alla chiesa con croce e rancore,
innanzi ai libri, innanzi ai viaggi, sempre ti ho attesa.

Vieni a me...
Infondi vita al mio incantesimo

Riempirò di vita questo simulacro, e tramite te,
alla fine, me ne andrò di qui.

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
14-08-2012, 18.42.07
bellissime queste vostre parole...
la vostra anima sa infondere tanta dolcezza a chi sa ascoltare e capire.:smile::smile:

Taliesin
14-08-2012, 19.05.07
Milady che camminate sulla via dei Pellegrini,
ritrovare il vostro sguardo ed il vostro passo sicuro in queste anguste vie lastricate della virtualità chiamata Camelot, è forse la più bella emozione che le mie parole, icnontrandosi come dite voi con il cuore di chi sa ascoltarle, hanno generato in questo immeritato spazio temporale...

Grazie...Milady Gonzaga e benritrovata.

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
14-08-2012, 20.44.52
è sempre un piacere ritornare tra le vie di Camelot e leggere le vostre emozioni...pure e semplici come l'acqua di un giovane ruscello.
:smile:

Taliesin
28-08-2012, 18.57.13
In breve, Essi si destarono dal loro sonno inquieto e cominciarono a cavalcare senza meta, come se i colori delle gemme del sole che indoravano il Suo passaggio, fossero scomparsi con la venuta della quiete autunnale, ad ingiallire i ricordi, dimenticando la Sua poesia, i Suoi consigli, la Sua musica e le Sue emozioni...

Essi lasciarono sulla Tavola Rotonda le loro coppe vuote fruscianti di ricordi e di ombre di passo, mntre intorno alle mura severe non suono innaturale si udiva, poichè le cose che sono state, oggi non sono più...

E quando un infante si addormenterà alla melodia della voce madre apprensiva, sul vetro grigio di pioggia e di malinconia, compariranno rivoli viola, come a signifiare che un tempo lontano, quella Ombra tra le Ombre, prese forma umana ed il Suo sangue seppe abbracciare quella immensa distesa di Anime in Festa...

Taliesin, il bardo

Taliesin
03-09-2012, 17.58.16
"...Avanzai barcollando verso il suono. Le mie dita incontrarono il contatto vivo, levigato del legno. La colonna intagliata mi si adattò alla mano, come avevo visto l'elsa della grande spada scivolare nelle stretta del Re. Indietreggiando uscii dalla Grotta, soffocai contro il mio petto il fievole lamento dell'arpa e cautamente discesi, avviandami di nuovo nella mia Prigione. Questa fù la canzone che composi.
La chiamai "Canto di Merlino nella Tomba".

Dove sono andate tutte le cose luminose?
Ricordo la luce del sole
e un vento forte che soffia;
un Dio che mi rispondeva
sporgendosi dalle stelle, lassù;
una stella che brillava per me,
una voce che parlava a me,
un falco che mi guidava,
uuo scudo che mi proteggeva;
e una strada sgombra verso la porta,
dove mi aspettano,
dove mi aspettano, sicuramente.

Il giorno cala,
il vento si spegne.
Se ne sono andate tutte le cose luminose.
Solo io rimango.

A che serve chiamare a me
che non ho scudo nè stella?
A che serve inginocchiarsi a me
che sono solo l'ombra,
della sua ombra,
solo l'ombra,
di una stella caduta,
tanto tempo fà...?

Taliesin, il bardo

tratto da: "L'ultimo incantesimo" di Mary Steward - RCS Rizzoli Libri S.p.A. feabbraio 1979.

Taliesin
03-09-2012, 18.05.35
"...Tornai al fuoco luminoso e alle stelle che tempestavano il cielo scuro fuori dalla Grotta. Mi accostai l'arpa grande e, d'apprima esitando, poi più spontaneamente, creai Musica...

Riposati quì, mago, mentre la luce svanisce.
Si riduce la visibilità, e il lontano
orlo del cielo è scomparso con il sole.

Accontentati della piccola scintilla
dl carbone, dell'odore
del cibo, e dell'alito
del gelo oltre la porta chiusa.

Quì è la casa, e le cose familiari;
una coppa, una ciotola in legno, una coperta,
la preghiera, un'offerta per il dio e il sonno.

(E la musica, dice l'arpa, e la musica)."

Taliesin, il bardo

tratto da: "L'ultimo Incantesimo" di Mary Stewart. - Rizzoli Libri S.p.A., Milano, febbraio 1979.

Taliesin
03-09-2012, 18.23.29
I suoi occhi hanno ancora oggi i colori dell'Arcobaleno,
il luogo che novantasei anni fa ha generato la più grande scrittrice di romanzi arturiani del secolo scorso. Il diciassette settembre una nuova candelina si aggiungerà alla sua straordinaria vita, e percorrendo le vie infinite della Fantasia, ha regalato emozioni indelebili nei cuori di milioni di persone che hanno potuto assaporare con gli occhi dell'anima, l'Altrove contenuto nei loro cuori.

Da questo spazio siderale dove per curiosità e per diletto, un giorno lontano mi materializzai ombra nel corpo di un ombra di passo, possa giungerti il mio eterno affetto e la mia benedizione, come quando ragazza percorrevi le cittadine delle crete e dei cipressi, all'ombra della tua grandezza che ti fece scrivere quelle parole nei confronti di un vecchio Bardo che, con la sua Musica, tanti anni fa, seppe emozionarti...

"A qualcuno che era morto e rivive,
che era smaritto ed è ritornato..."

Taliesin, il bardo

tratto da: prefazione e deica del romanzo "L'ultimo incantesimo" di Mary Stewart.

elisabeth
03-09-2012, 19.16.29
Si potrebbe commentare anche se non vi e' alcun commento....se solo per un attimo non si riuscisse a leggere ogni parola come se fosse lo smarrimento ed il ritrovamento di quella strada che dalle tenebre porta alla luce.....senza cercare grandi cose.....ma solo le piccole.....piccole luci a grandi bagliori.....Grazie mio Bardo.....

Guisgard
04-09-2012, 01.46.34
Taliesin, essendo il materiale di questa discussione frutto della vostra arte, è opportuno che figuri nella sezione adatta ad accogliere e custodire le opere dei nostri utenti.
Per questo ho spostato l'intero topic nel Palazzo delle arti.
Qui il vostro canto sarà ben visibile a tutti noi :smile:

Taliesin
04-09-2012, 15.24.42
Perdonate ancora la mia sciagurata comprensione dei dogmatici sistemi di espressione Cavaliere dell'Intelletto, posso solo affernmare di fidarmi di voi in ogni sfumatura, quindi quello che riuscite a trasferire o racchiudere in queste eterne nebbie virtuali, per me è cosa buona e giusta, affinchè il Viandante possa meglio orizzontarsi senza cadere nelle voragini dell'oblio...

Taliesin, il bardo

Taliesin
04-09-2012, 15.35.04
Ελισαβετ,
sono io a dovervi ringraziare ed essere eternamente debitore al cospetto delle vostre parole che trasudano umiltà e devozione, non nei confronti dell'ombra che cammina tra le ombre, ma nell'essenza pura e cristallina della Poesia stessa, quella parte sensibile dell'anima che può percorrere infiniti spazi temporali e varcare i confini materiali degli uomini...

"Piccole luci e grandi bagliori" che al sopraggiungere delle virtuali tenebre illumineranno il cammino del ritorno fino alla rigenerazione completa, lasciando attraverso le feritoie degli occhi fanciulli, una voglia di tenerezza e di malinconia, che il vento autunnale porterà con se...

Taliesin, il bardo

Morris
04-09-2012, 16.25.57
Taliesin, permettetemi di affermare che.. pari a Chantal.. possedete il miglior linguaggio che abbia mai avuto Camelot!

:smile_clap:

Taliesin
04-09-2012, 18.40.45
Cvaliere del Crepuscolo,
ma cosa fate... mi tentate nella Vanità?

Vanità di Vanità
(di Angelo Branduardi, tratto dal Film "State Buoni se Potete")



Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte tri coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità.
Sei felice, sei, dei pensieri tuoi,
godendo solo d'argento e d'oro,
alla fine che ti resterà?
Vanità di vanità.

Vai cercando qua, vai cercando là,
seguendo sempre felicità,
sano, allegro e senza affanni...
Vanità di vanità.

Se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno
non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
vivete con gioia e semplicità,
state buoni se potete...
tutto il resto è vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
lodate il Signore con umiltà,
a lui date tutto l'amore,
nulla più vi mancherà.

Taliesin
09-09-2012, 15.39.49
"...il bambino, eccitato da quel'improvviso movimento, la strinse più forte con le braccia e sussurrò qualcosa. Era impercettibile, soffocato contro il collo della donna, ma lei trattenne il fiato e tacque, cullandolo e fissando sopra la testa del bambino le pareti della casupola. Dopo un pò, i piccoli rumori abituali della stanza ed il lungo mormorio del mare fuori dalla porta si camarono. Il bambino si appisolò tra le sue braccia. Dolcemente, la donna cominciò a cantare per farlo addormentare..."

"Dal mare sei venuto, mio principe, mio Mordred.
Sei fuggito alla fata dai lunghi capelli,
che sia gita sull'onda.

Da sua sorella sei venuto, la regina del mare
Che mangia marinai annegati e trascina le navi,
giù nella acque profonde.

sei venuto alla terra per esserne il principe,
e crescerai, crescerai, crescerai..."

tratto da: "Il Giorno Fatale" di Mary Stewart, RCS S.p.A. Libri.Milano, lugio 1983

p.s. Dedicato ad una Donna che vede attraverso gli occhi di una Bambina.

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
09-09-2012, 17.27.45
è sempre un piacere sentire il profumo dei vostri versi:smile:

elisabeth
10-09-2012, 13.56.07
Avete riprodotto un immagine molto bella Taliesin, un bimbo tra le braccia di una donna....un sussurro celato da un sapiente silenzio, uno sguardo lontano verso tempi futuri....e una nenia..per accompagnare il sonno di una creatura amata.........E' bello cio' che avete scritto...molto bello....

Taliesin
10-09-2012, 14.54.23
Si Milady,
forse è stato davvero molto bello quello che ho scritto, ma è stato molto bello anche il vedere nascere negli occhi di quel bimbo un'emozione che lo ha attraversato in fiumi di leggende arrivando ai vostri giorni...

Taliesin, il bardo

Taliesin
10-09-2012, 16.31.27
"...l'sola dei frutti è detta Fortunata,
prende tal nome chè li produce da sè sola...
In quel luogo nove sorelle per singolare regola,
concedono privilegi a coloro che lì giungono,
provenienti dai nostri lidi.

La maggiore tra loro è la più esperta nelle arti
e supera le sue sorelle per avvenenza e maestà.

Si chiama Morgana e insegna quale virtù
possieda ogni tipo di erba per curare i corpi sofferenti.
E' a Lei nota anche l'arte con cui sa mutarsi d'aspetto
e sa solcare i cieli con ali straordinarie come Dedalo.

Quando vuole diventa Bristi, Carnoti o Papia.
Quando vuole correrà per l'aria fino ai vostri lidi.
Si dice che abbia istruito le sorelle nella matematica"

Taliesin, il bardo

tratto da: "Vita Merlini III, vv.908 e segg. Goffredo di Monmouth)

Taliesin
16-09-2012, 15.54.43
"...Quondo Re Marco apprese della morte dei due amanti, attraversò il mare e giunse in Bretagna, portando due bare: quella di calcedonio per Isotta, quella di berillio per Tristano. E portò via con sè, a Tintagel, le salme dei suoi cari, e fece costruire due tombe per loro dentro la cappella, una a destra e una a sinistra. Ma nella notte dal sepolcro di Tristano spuntò un pruno verde tutto fiorito, dai rami vigorosi ed il profumo iitenso, che piantò radici vicino alla tomba di Isotta. I contadini lo tagliarono per tre volte, ma ogni volta il pruno rifioriva con i suoi fiori odorosi e i rami forti. Allora alcuni riferirono il fatto miracoloso a Re Marco, e questi ordinò che non lo tagliassero più. I bravi bardi di un tempo, Beroul e Thomas di Built, Gilbert e Gottfried, allievi di Taliesin, narrarono questa storia rivolta agli innamorati, ed essi, tramite la mia penna, implorarono le vostre preghiere. Salutano con gioia gli afflitti, e tutti i cuori tormentati e traboccanti di desiderio. Possano questi farsi forza contro l'incostanza malgrado la perdita, la sofferenza e la pena d'Amore"

Taliesin, il bardo

tratto da: "Il Romanzo di Tristano e Isotta" di Hilaire Belloc (1870-1953).

ladyGonzaga
16-09-2012, 23.30.37
come sempre riuscite ad incantarmi ..i vostri scritti sono pieni di vita !

Taliesin
17-09-2012, 10.56.19
La vita non è contenuta dentro i miei scritti, ma nei vostri occhi che continuano ad emozionarli nel leggerli lady Gonzaga...

Vedete, un giorno, perso nei miei pensieri, mi trovavo in un antico borgo rinascimentale quando d'improvviso venni avvicinato da uno scultore che per gravi problemi economici mi chiese se potevo acquistargli una statuetta di sua fabbricazione che riproduceva una dea nel gesto di bagnarsi ad una sorgente. Presi i pochi spiccioli che tenevo nella bisaccia e quando l'uomo mi dette la statuetta i suoi occhi si illuminarono per l'emozione e mi disse: "Voi che avete un grande dono, soffiate dentro la sua bocca e le regalerete un'anima rendendola immortale".

E così accadde...

Vi è forse differenza in quello che voi avete appena fatto lady Gonzaga?

Taliesin, il bardo

elisabeth
17-09-2012, 12.06.08
....."La vita non è contenuta dentro i miei scritti, ma nei vostri occhi che continuano ad emozionarli nel leggerli lady Gonzaga...".....


Questo che avete scritto e' stupendo....Taliesin......si puo' scrivere il nulla eppure ci sono occhi di un animo armonioso che riescono a leggervi parole infinite......

ladyGonzaga
17-09-2012, 13.33.09
quanto è vero ciò che dite lady Elisabeth:smile:

grazie caro Taliesin :smile:

Taliesin
17-09-2012, 14.52.34
Ho raccolto queste vostre piccole palpitanti emozioni e le ho riposte dentro la bisaccia a tracolla dove conservo le cose a me più care di gioventù, affinchè quando dovrò valicare il crepuscolo d'estate non debba patire fame e freddo nelle latitudini siberiali dell'oblio.

Grazie per questi vostri doni.

Taliesin, il bardo

Taliesin
21-09-2012, 17.28.09
" Stancamente, tristemente,
per metà del giorno,
sventolano gli ampi vessilli,
in alto, sui merli di pietra.

Strano e sinistro ulula il vento la sua canzone
pegando le aste delle bandiere,
mentre tutto solo,
fissando la lama di luce della feritoia,
io viaggio avvolto nelle tenebre.

Ancora si inchinano i vessilli
alla canzone del vento.
A occidende s'avviluppa la bandiera
sulla mia sventura..."

In Prison - for Sir Thomas Malory

Il Crepuscol d'Estate ,
personificatosi nell'ombra di un antico Bardo, ha portato con se gli ultimi sprazzi di armonia, lasciando alla sonnecchiante quiete dei colori autunnali il copimento dell'attimo sublime della venuta stessa, ovvero il passaggio ad un altro spazio temporale, magistralmente segnato sulle vetuste ed incomprensibili cartine segnate dal suo Creato.

Lascerà dietro se polvere e vento, profumo di terre lontane, brandelli di emozioni e briciole di deruta memoria, ma soprattutto vivrà ancora una volta nella personficazione di chi potrà riconoscerlo in un altro Altrove, pronto a ritornare ogni qualvolta Camelot avesse bisogno di Lui...
"Rex quondam, Rexque Futurus"

Taliesin, il bardo

postum scriptum:
Grazie a...

Il Re Orso, King Arthur,
entità nascosta e semileggendaria, fondatore e re di Camelot.

Il Cavaliere della Carretta, Sir Hastatus77,
animo attento e virtuoso, guardiano del sapere e delle dogmatiche regole della nebulosa virtalità e sostenitore dell'utopia del sogno di Camelot.

Il Cavaliere dell'Intelletto, Sir Guisgard,
animo nobile e gentile, eterno fanciullo e distratto vegliardo, la cui sconfinata umanità trasuda dalle coste frastagliate della memoria, dove si infrangono possenti le sue onde di passione sparse nel segno della grande fratellanza universale di Camelot.

Il Cavaliere del Crepuscolo, Sir Morris,
animo combattente e combattutto, che possa in lui riaccendersi la lanterna della luce onirica, in un momento buio del cammino, affinchè possa ritrovare il battuto sentiero che lo accoglie tra le braccia di Camelot.

Il Nobile Scudiero, Parsifal25,
animo cristallino e solare come la terra che lo ha generato, affinchè le sue creazioni assumano quei colori e quei profumi che rappresenta degnamente ed umilmente, nel segno della continuità per la vita stessa di Camelot.

Il Poeta del Dolce Stil Novo, Messere Drusus,
che con le sue creazioni ha lasciato dietro se un'emozione passata impressa in un presente chiamato Camelot.

Il Vecchio Bardo, Messere Emrys,
saggio mentore di epoche passate e conoscitore delle erbe dell'animo con le quali addolcire ogni passaggio torrenziale di Camelot.

L'Apprendista Stregone, Mesere Daniel,
fanciullo spensierato , studente di scienze moderne ed incorruttibili, ammaliato dal sogno di fratellanza espresso dal popolo di Camelot.

Il Sopravvissuto, Messere Alive,
per la trasparenza con cui è riuscito a presentarsi a corte, definendosi semplicemente un uomo, in un sonnecchiante pomeriggio estivo conquistando così la fiducia del popolo di Camelot.

La Signora dei Grandi Rimpianti, Lady Ilamrei,
colei che con la sua purezza ed il suo ingegno ha insegnato a generazioni di viandanti a percorrere le lastricate ed indorate vie di Camelot.

La Dama Guerriera degli Elfi, Lady Brianna85,
per la sua spumeggiante vitalità attraverso la quale lascia sempre un segno tangibile del suo passaggio tra le sue familiari vie di Camelot.

La Signora delle Emozioni, Lady Chantal,
la cui temporanea assenza è colmata solo dalle meragliose scritture in prosa ed in poesia che ha disseminato nei cuori afflitti dell'intera corte di Camelot.

La Dama dalle Sudate Carte, Lady Talia,
personalità inteligente e sensibile, svelatrice degli arcani e degli indovinelli, signora dal passo sicuro e deciso, anima fanciulla di un mondo antico che uomini moderni chiamarono Camelot.

La Guerriera delle Acque Magiche, Lady Altea,
maestra degli intrecci poetici e delle prose sublimi, amica fedele di colei da cui venne generata e a suo volta per Amore, e solo per Amore, ne ebbe cura, custode segreta di un mondo perduto che ridenti voci di bimbi in festa chiamarono Camelot.

La Dama Viaggiatrice tra le Pietre, Lady Elisabhet,
signora di bianco vestita, regina dei corridoi illuminati dal suo passaggio sottile e discreto, guerriera dagli occhi di ghiaccio attraverso l'elsa di una spada, madre di popoli che nel suo grembo fecondo ritrovano il sorriso gli ammalati lasciati in solitudine nel lazzaretto di Camelot.

La Signora che Cammina sulla Via dei Pellegrini, Lady Gonzaga,
talento poetico nobile e virtuoso che dopo spazi temporali d'assenza longeva e continua, ha ritrovato la giusta collocazione per la sua Arte profonda e creatrice sul trono che da sempre le spetta, in quella magica cornice d'altalena, come una sorta di giostra di anime sparse per l'intera Camelot.

Agli ultimi Giovan Viandanti che hanno ormeggiato il loro vascello di emozioni nel porto di Camelot e che lo spazio temporale non è stato concesso abbastanza prestamente per la loro profonda ed esaustiva conoscenza.

A coloro che involontariamente, per difetto di memoria o per diletto poetico, per noia o rassegnazione, in direzione differente e contraria, non hanno colto scambi di emozioni con il passaggio del Crepuscolo d'Eestate, ma che comunque sono e rimangono linfa vitale per l'esistenza di un solo grande sogno primordiale, il sogno di un grande sciamano guerriero, chiamato Merlino e del suo re fanciullo, chiamato Artù:
un sogno chiamato Camelot.

Taliesin, il bardo :smile:

ladyGonzaga
21-09-2012, 17.33.31
Non sarà per caso un addio???::(

elisabeth
21-09-2012, 17.58.05
Non credo sia un addio lady Gonzaga...anche se come voi ho un lieve peso di tristezza.......forse lui a differenza nostra, ha la necessita' di vivere i cambiamenti...cosi' come facevano gli antichi popoli......l'andar via e' quasi sempre accompagnato da un ritorno.....se cosi' fosse ..staremo ad attenderlo, e tra le mani sgretoleremo vecchi mazzolini di erbe aromatiche......

ladyGonzaga
21-09-2012, 18.37.32
Sara' così cara Elisabhet!
Aspettiamo il suo ritorno ...e allora sarà di nuovo festa!

Taliesin
17-01-2013, 11.15.14
...e allora sarà di nuovo festa...

Come braccia scheletriche ansimanti alla bramosa luna crescente,
osservo i miei passi incedere incerti sul soffice manto bianco che
parzialmente mi ostruisce i contorni di fossi e baratri infecondi
dove anche l'infinito si minora, mentre il latrare di cani famelici
sembrano inneggiare il loro canto verso perdute divinità dimenticate,
protrettrici dei boschi e della nera montagna dove dimora sovrano
uno struggente silenzio....

E' dunque giunto l'inverno del lupo,
con il suo ammaliante candore appeso al nero focolare del camino,
disperso nelle novelle di vecchie filatrici di rosari e sciamane
protettrici del pagano malocchio, mentre asceti pastori risalgono
il lungo crinale di ciottoli e di fango nel sistemare i loro armenti
in un tiepido giaciglio primordiale di paglia secca e legno arso,
come le loro ugole che intonano osceni canti di osteria...

Mentre Taliesin, il vecchio bardo,
continua a cantare una nuova struggente canzone
nella sperazna che in qualche luogo,
in un altro spazio e in un altro tempo,
qualcuno, passeggiando con lui, la possa ancora ascoltare....

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga
17-01-2013, 18.02.38
ho incrociato per caso i vostri passi lungo questo mio cammino ,
ho ascoltato il vostro canto
composto da malinconici versi , dai contorni spesso allegri.
Mi sono chiesta chi poteva essere quel bardo
che cosi tanto arricchisce l'aria ...
adesso so chi siete ...
siete Taliesin...
mio amico bardo:smile:

Taliesin
17-01-2013, 18.42.00
Il vostro sorriso coperto ha illumiiato la via degli antichi Pellegrini Milady ed incastonandosi nel crepuscolo cremisi di questo beffardo inverno, ha tinto d'oro e d'argento il paesaggio che circonda il regno di Camelot...Grazie per questo vostro prezioso dono.

Taliesin, il bardo

elisabeth
17-01-2013, 19.47.17
Mio amato Bardo nessuno potrebbe camminarvi accanto senza acsoltare le vostre canzoni, esse sanno di tempo andato, di tempi in cui l'uomo aveva ancora il coraggio della vita

Altea
17-01-2013, 19.52.51
Io ho immaginato di camminare e danzare a piedi nudi sul manto candido e freddo e danzare al suono della vostra melodia e parole..grazie per questo momento magico mio caro amico bardo.

Taliesin
18-01-2013, 13.51.12
Milady Elisabeth, Madre di Popoli,
il vostro affetto mi siede sempre accanto e credo, senza ombra di dubbio, che sia la fonte d'ispirazione per ogni mia nuova canzone...Grazie per esserci sempre stata...

Milady Altea, Colei che gli Uomini oggi chiamano Dea,
i vostri calzari non si sono bagnati al soffice tocco della neve, poichè le note delle mie canzoni vi hanno innalzato in quella magia che tanto vi somiglia...Grazie per la vostra emozione...

Taliesin, il bardo

elisabeth
18-01-2013, 20.38.54
Sapete Taliesin, tanto tempo fa......mi chiesero il silenzio, dovevo osservare il silenzio, vi semra una cosa strana ma fu cosi', e io lo feci, dapprima con arroganza e poi sempre piu' con umilta'.....alla fie compresi che quello che mi sembrava una imposizione irritante divenne il premio piu' grande........sedermi accanto a voi ed ascoltarvi e'...il piacere piu' grande.....

Taliesin
01-03-2013, 20.06.01
"Vengo dalla battaglia e dal conflitto,
con uno scudo in mano e l'elmo spezzato dalle lance.

Zoccoli tondi ha il mio cavallo, terrore della battaglia,
il Biondo sono chiamato, Gwyn il figlio di Nudd,
amante di Crewrdilad, la figlia di Lludd.

Sono stato nel luogo dove Gwendolen fu ammazzato,
il figlio di Ceidaw, pilastro della canzone,
dove i corvi strepitavano sul sangue.

Sono stato nel luogo dove Bran fu ucciso,
il figlio di Iweridd, di vasta fama,
dove strepitavano i corvi del campo di battaglia.

Sono stato dove Mewrig fu ucciso,
il figlio di Carreian, di onorevole fama,
quando i corvi strepitavano sulla carne.

Sono stato dove Gwallawg fu ucciso,
il figlio di Goholeth, il perfetto,
che si oppose a Lloegyr, il figlio di Llenynawg.

Sono stato dove i soldati di Britannia furono ammazzati,
da oriente a settentrione,
sono la scorta alla tomba.

Sono stato dove i soldati di Britannia furono ammazzati,
da oriente a meridione,
io vivo, essi sono morti..."

dal volume di Squire

Taliesin, il bardo

Taliesin
23-03-2013, 16.01.44
"...Dunque le stirpi del Regno faranno la pace e spingeranno il Leone al giogo. Stabilita la dimora, cercherà i viveri ma estenderà le sue mani in Scozia. Un Lupo guiderà le torme in qualità di capo e circonderà la Cornovalia con la sua coda. Gli si opporrà un soldato che trasformerà quel popolo in cinghiale. Percò il cinghiale distruggera le provincie ma nasconderà la testa nelle profondità della Serven..."

"Sopraggiungerà un Bardo con un timpano e la sua cetra adolcirà la violenza di un popolo disperso"

Taliesin, il bardo

Propethie Merlini vv69-80 Gofredo di Monmouth

Taliesin
23-03-2013, 16.06.22
"Selaouit holl, mar oc' eus c'hoant,
hag e clewfet eur gazic koant.
Ha na eus en-hi netra gaou,
Mes, marteze, eur gir pe daou..."

Ora ascoltate tutti, se volete,
e udirete una favola graziosa!
Vi è contenuta una picola finzione:
forse solo una paroliia o due...

Taliesin, il bardo

Taliesin
23-03-2013, 16.27.00
"E vo' sapte bene, gentili Messeri e nobili Dame,
che lla Città Incantata di Camelot per certanza,
ell'è pur vostra, e dovete sapere,
sempre servito si v'à per certanza.
Mandavi tosto un buon Cavaliero,
da la parte che lo creouscolo abbruna,
tosto u buon che sie ardito e pien di posanza,
che lla difenda da que' che ll'à incantata,
ch'à tanta gente isperta e disertata..."

Taliesin, il bardo

Cantari Fiabeschi Arturiani - Anonimo XIII secolo

Taliesin
26-03-2013, 15.54.04
Lente e pigre scorrono nuvole di penieri inespressi senza alcuna ragione,
mentre i dorati campi di grano attendono il rifiorire della tua stagione,
quando fanciulla adornavi le giornate come sole nascente,
inseguendo a perdifiato la voglia di vivere nel riflesso rilucente,
ed io, ultimo tra gli ultimi suonatori, in questo smarrimento,
chino il capo e le spalle all'ombra del tuo nuovo firmamento...

Taliesin, il bardo

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/46/Merlin_(illustration_from_middle_ages).jpg/257px-Merlin_(illustration_from_middle_ages).jpg

Cheyenne
28-03-2013, 17.27.51
Grazie per i vostri numerosi componimenti che riescono sempre a farmi riflettere.

ladyGonzaga
28-03-2013, 23.29.16
splendide parole questo vostro ultimo componimento!

Taliesin
29-03-2013, 00.09.48
Grazie a voi Fanciulla della luna dalle foglie cadenti, come usavano chiamare i vostri indiani d'america gli spiriti dell'autunno. E' un immenso piacere che abbiate visitato le mie stanzette liete...

Grazie anche a voi Milady che camminate sulla via dei pellegrini, che conoscete da tempo la strada antica che conduce alla mia porta...

Taliesin, il bardo

Cheyenne
29-03-2013, 21.47.06
Perdonate la mia ignoranza ma in che lingua avete scritto uno dei vostri ultimi componimenti?

Taliesin
30-03-2013, 18.25.33
Lady Chayenne,
i "Cantari Fiabeschi Arturiani" erano espressi in una lingua che oggi definiremo multietnica, poichè i trovatori ed i giullari della maggiori corti del nord italia e della francia, si esprimevano in uua sorta di linguaggio assorbito da varie etnie, su cui dominatava il volgare.

Taliesin, il bardo

Taliesin
10-07-2013, 18.51.35
"....e la chiamano estate"

Mentre gli zoccoli calpestano il limitare del portale di Dite,
osservo il lamentoso uragano infrangersi nel vento dei ricordi,
mentre avanzano a settentronie orme d'argento che salgono la montagna,
reclamando l'antico accesso negato a consunti calzari campestri,
dove questa bizzarra prigionia rifulge beffarda al mondo dei vivi,
ed io, ombra tra le ombre, ripenso alla mia giovinezza sbiadita,
quando la mia fronte era ricoperta da una rossa corona,
ed accanto al mio trono giaceva la mia perduta regina...

Chi può dirlo se fossimo stati uomini buoni o cattivi?
Chi può dirlo se fummo semidei inargentati che toccammo gli apogei?

Confesso solo che ho vissuto...

Taliesin, il Bardo

elisabeth
10-07-2013, 21.33.23
E' un canto....pieno di malinconia......ma e' la vostra voce..che non sento da tanto......anche se in questa strana estate...

Taliesin
30-08-2013, 16.58.51
Prima di attarversare le dune sabbiose del mio orizzonte,
da una cortina di nebbia apparve la Dama Verde,
cavalcare una puledra pezzata, e armata di spada e di pugnale.
Portava gli stivali e le gambiere, una cotta di maglia leggera,
e un tabarro senza maniche ricamato sul davanti e sul di dietro,
come papaveri rossi su un prato verdastro.

I capelli erano raccolti in un nodo brillante, il volto era giovane,
ma il cipiglio che lo corrucciava lo faceva apparire più maturo.
La fierezza del suo contegno la rendeva ancora più bella ed in lei c'era qualcosa di familiare, anche se di sicuro l'avevo incontrata asoltanto nella mia immaginazione e nelle mie canzoni...

Taliesin, il Bardo

elisabeth
30-08-2013, 20.47.36
Il vostro racconto racchiude quello che è il ricordo dell'anima prima della scesa nel corpo......la reminescenza.......e la cosa stupenda e' che le vostre canzoni ne portano la traccia .....bellissimo racconto di vita......

Guisgard
31-08-2013, 02.22.41
Molti son passati su queste pagine con l'ardire di essere o apparire poeti.
Ma in verità solo pochissimi potevano fregiarsi di tale privilegio.
E fra questi pochissimi ci siete voi, caro Taliesin.
La vostra è poesia antica, che non grida ma canta il silenzio del suo tempo.
Una poesia che ascolta, per poi raccontare.

Taliesin
02-09-2013, 14.03.55
Miei preziosi amici di Viaggio...
Madonna Elisabetta ed il Cavaliere dell'Intelletto...
Le vostre parole dense di umanità e di struggente sensibilità provengono dal vostro cuore fanciullo che si rispecchia nelle mie canzoni come un torrente di montagna negli occhi di un cerbiatto...Per questo posso affermare senza indugio di volervi bene, oltre le congetture degli uomini pirandelliani, oltre le sfere dello spazio ed oltre l'immaterialità di questa bizzarra dimensione dove ha trovato sfogo, pace ed irrequietezza la mia anima errabonda...Vi Voglio Bene....

Taliesin, il Bardo

Taliesin
04-09-2013, 15.45.24
La terra stanca dormiva appesa ad un sonno irreale,
come se, dove un tempo i grilli avevano cantato,
ora regnasse solo il silenzio della morta stagione,
e il logorante sferzare del vento portasse con i grappoli acerbi,
gli echi di un'estate girovaga, dove il gradele intriso di sangue,
reclamava ancora una volta il pesante dazio...

Il Bardo si levò presto quella mattina,
attizzò le braci assopite per riscaldare un frugale pasto,
e con la bisaccia piena di ricordi si mise nuovamente in viaggio,
lasciando dietro se una scia luminescente a tingere le foglie verdastre,
come a sigillare l'antico legame con la Madre Terra,
e con il piccolo popolo degli Uomini,
in attesa che quel mondo disincantato,
avesse avuto un giorno ancora bisogno del suo canto...

Taliesin, il Bardo

Taliesin
19-11-2013, 12.56.10
"Il Giorno Dopo"

Nell'assolata desolazione del Giorno Dopo,
si disperdono i lamenti delle donne perdute nel fragore dell'acciaio,
mentre sull'ovattato campo di battaglia banchettano i corvi famelici,
nella distesa alluvionata moderne catapulte cicolagno sulle strade allagate,
rimuovono cadaveri di speranze stroncate,
calpestano dignità di anime semplici,
mentre all'orizzonte nell'asciuttezza dei loro cuori
si delineano dietro ai microfoni dell'ipocrisia, i Signori della Guerra...
Possa il mio canto lenire il loro dolore,
possa quella Fanciulla che Camminava a piedi nudi sulla via dei Pellegrini,
il cui nome virtuale appariva come Lady Gonzaga,
portare loro la mia forza ed il mio bisogno di abbracciarla,
ancora una volta...ancora una volta, che il Bardo possa cantare.

Taliesin, il Bardo

Taliesin
12-01-2014, 19.59.42
Alla mia Regina...

"Zampillano ricordi nella mia testa immolata
come gocce di pioggia battente in un tronco vuoto,
incalzano zampogne tra il luccichio dell'acciao e delle cornamuse sfiatate,
mentre a settentrione l'inverno del lupo lancia strazianti lamenti alla luna,
dove ogni forma di vita è svanita nel pensiero della tua forma precisa,
tra le lave incandescenti del vulcano niente è rinato per trattenerti,
e della tua bocca di rosa e dei tuoi fianchi non rimane altro che cenere,
sparsa come nebbia nella polvere delle rimembranze e dei rimpianti,
come un sigillo corroso che si dissolve nelle duni eterne del mio passato..."

Taliesin, il Bardo

elisabeth
13-01-2014, 21.11.17
Siete ritornato a donarci perle dei vostri racconti di vita Amato Bardo........L'attesa e' cibo per la saggezza di ogni uomo che ama il silenzio.....

Taliesin
20-01-2014, 13.56.11
Al mio Mentore...

"Mentre il cielo avvolge la speranza di una riminiscenza lontana
fatta di petali di rosa e ginestre selvatiche appese alle pareti dell'anima,
accendo il fuoco con legna ed erbe aromatiche che inebriano la mente,
lasciando spazio al terpore di un sonno leggero senza sogni,
che desta il cuore ed il corpo del mio Mentore oramai stanco
ma colmo di speranza nella direzione di un nuovo crepuscolo,
dove tre croci designano la forma precisa del luogo del cranio,
dove un'altra stazione attende la sua caduta fatta di lacrime e fede,
dove un'altra Veronica asciugherà le sue guance ed il suo sangue,
dove suo Figlio, Figlio del Padre, lo sosterrà con un'altra canzone..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
28-02-2014, 15.53.06
Nell'ora della mia ultima Crociata...

"Zampillano i lucci di risalita nella acque verdi del mio vulcano,
mentre il boato di crepacci infecondi delimitano l'orizzonte incerto
della mia mente avvizzita che annaspa negli anni verdi della mia vita,
quando, girovago e giocoso, accordavo le infinite melodie della natura
con gli intrecci armonici di vecchie ballate dimenticate...

Il mio costato ha nuovamente versato sangue e fiele tra le crepe di argilla,
e nell'ora della mia sera il Monte degli Ulivi appare deserto e spettrale,
come un'antica sentenza di Calice violato che allontanava il mio spirito
dall'essenza stessa del sacro, relegandomi in una dimensione profana...

Il Luogo del Teschio reclama il mio corpo all'immaterialità di un'ombra,
ed immmerso in grondanti rivoli viola, carico sulle mie spalle chine
il peso della Croce che mi porterà nuavamente in caduta rovisnosa
alle pendici di un'altra Stazione...

Dove sono andate le tue parole di speranza, oh Donna di Scienza che danzi come Folletto nei miei pensieri...?

Dove sono andate le tue remote scie del tempo, e le tue grasse risate di musica, ho mio Mentore...?

Dove sono andati i presagi sicuri del tuo volo, e le tue carezze sui miei capelli arruffati, oh Colei che mi ha donato la Vita...?

Dove sono andati i tuoi amori, oh Regina di un Regno Perduto...?

In questo salone turbinato dal vento e dagli elemnti non vedo altro che polvere di ricordi cullati da emozioni lasciate ad invecchiare,
nell'irrealtà di un tempo sfiatato come un armonium barocco,
come un'insensibile armonia di perduti sensi,
come un bisogno di rinascita,
come un dolce malessere, dopo Addio..."

Taliesin, il Bardo

« Tutto è andato, tutto è finito: ponetemi sulla pira;
la festa è terminata e il lume ora spira. » (Robert Ervin Howard)

Taliesin
01-04-2014, 15.27.08
Nella mia ora di follia...

"Rami scheletrici avvolgono la mia corsa affannata
mentre il mio surrealismo è ancora in cerca della tua assenza,
e tra spuma di mare e ricci di montagna inseguo il tuo volto lontano
quasi sbiadito tra i meandri diroccati dei miei ricordi,
e mentre un pastore echeggia il suo canto alla luna crescente,
mi fermo a respirare un profumo d'oriente che proviene dal vulcano
e tra quei zampilli di memoria che circondano il mio presente,
mi addormento sognando di te..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
10-04-2014, 19.03.34
Nel giorno del mio Addio...

"Solitario e ramingo osservo la novella stagione sbocciare le sue lodi,
e lungo la strada dei re ritrovo vessilli spezzati dal turbinio del tempo,
mentre corvi chiassosi banchettano sulla riva del lago salato dove
un tempo ormeggiavano vascelli vagabondi in cerca dei tuoi desideri...

Un grido selvaggio interrompe la quiete dell'assolata distesa immobile
come a destare il sonno dal lungo riposo e la mente da un torpore arcano,
dove gli occhi non potevano vedere e le orecchie non sapevano ascoltare
nell'ultima prova di legame viscerale con coloro che sono stati...

Il Monte degli Ulivi segna il percorso che dovrò inseguire con la Spada,
mentre il luogo del Cranio attende lo sfiorire dell'ultimo sole,
all'ombra della Rosa che nasce dal cuore traboccante di sangue...

E mentre il mio Mentore lotta nell'estrema battaglia nella disperazione di una salvezza che possa dare continuità alla sua Discendenza,
Colei che mi ha donato la Vita sembra assopirsi difronte all'ennesimo fendente che ha colpito le sue menbra ed il suo velo adagiato sulle ginocchia nella speranza negata di cullare colui che non potrà mai nascere"

A voi Eterno Amico, Ultimo Cavaliere di Camelot, Cavaliere dell'intelletto, lascio il compito amaro di custodire l'armonia dei miei crepuscolari versi, con la certezza che saprete accudirli nel tenero abbraccio della notte di ronda, quando le ombre caleranno sulla sera di ogni viandante e di ogni coscenza umana...Un forte abbraccio, pregate per me e proteggete il mio ritorno nella terra da cui non si ritorna...

Taliesin, il Bardo

elisabeth
10-04-2014, 20.51.24
E' triste ciò che avete scritto...come e' triste ogni addio.........ma nessuno può prendere il posto di nessuno....ognuno ha una propria essenza.......le cose cambiano.......e verrete ancora a raccontarci di mondi lontani.....

Taliesin
18-07-2014, 11.18.37
Il Giorno Fatale...

Mentre si affievoliscono gli ultimi zampilli di un crepuscolo cremisi,
Corvi chiassosi banchettano sul campo di battaglia consumato
dal luccichio sbiadito delle armature e del sangue rappreso,
come gli ultimi spasimi di grappoli avvizziti alla fine di un estate...

Il lamento dei Moribondi si unisce al pianto delle Donne riverse sui corpi,
Sciacalli dalle sembianse umane ripuliscono i cadaveri ancora caldi,
mentre tra zoccoli di cavalli sbuffanti traspaiono sguardi di Inquisitori
che nella loro veste scarlatta benedicono lo scellerato massacro fraticida..

Un Padre trafigge con la lancia il proprio Figlio,
un Figlio affonda la lama nel cuore di un Padre,
un Mago osserva dalla sua Grotta di Cristallo il passagio di Dei,
un Re affoga nel sangue la disperazione di un sogno mancato,
un Usurpatore ignaro strumento di ditruzione insegue la Coppa della Vita,
una Madre insegue la vana ambizione di un rancore mai assopito,
una Sorella intravede un'Isola di Vetro ed una Barca guidata dalle Fate,
mentre un Bardo, nella desolazione di una Camelot decadente e silenziosa,
continua la sua Canzone per Colei che attraverso l'Elsa di una Spada,
assaporerà quella Rosa fino alla fine di questo Giorno Fatale...

Taliesin, il Bardo

p.s. ogni riferimento a personaggi reali o virtuali è puramente casuale e se questo fosse accaduto attraverso la scelleratezza dei miei scritti, credetemi, come disse colui che risciacquò i suoi panni in Arno, "non s'è fatto apposta".

elisabeth
18-07-2014, 20.48.36
Stupendo questo scritto......Mi ricorda tanto l'attaco di Hattin........Templari....Franchi e le truppe di Saladino..........il sangue..i cavalli che annaspavano tra i cadaveri, il caldo che distruggeva i cavalieri d' Occidente.....avevano sfidato il Dio d' Oriente.......ma Saladino era un uomo d' onore....e' combatte' quella guerra come solo un uomo di grande intelligenza e sapienza sulle regole d' onore ....... Le sue gesta verranno scritte e riportate a noi alla corte di Federico....a Palermo......le cronache arabe.......

Vi ringrazio per avermi ricordato ...un tratto di storia per me molto importante.....


p.s. per quanto riguarda L'Arno....amato Bardo....appena posso...andrò a lavare i mie panni........mi sarà utile....

Taliesin
30-09-2014, 17.26.24
Scintille dal crepuscolo...

"Scintille di sole rintoccano il soffitto screpolato della Grotta,
mentre il Cristallo si opacizza ad ogni passaggio di intemperia,
che in questa lunga notte mi ha ingannato nel mezzo del cammino
là dove la scimitarra d'oriente si è abbattuta sul sentiero battuto,
là dove si incrociano ricordi senza fine delle perdute stagioni
imprigionate in un sussulto di speranza,
prima che il mattino beffardo, nella sua veste scarlatta,
torni a reclamare la mia Croce, incastonata nel presente,
ricordandomi, tra le altre profezie, di essere ancora Vivo..."

Taliesin, il Bardo

elisabeth
30-09-2014, 21.35.28
Posso solo rimanere in silenzio.....davanti a tanta meditazione......Si...la vita e' un fuoco......deve essere continuamente alimentato........Grazie per averci donato parte dei vostri pensieri

Galgan
30-09-2014, 22.00.11
Per quel che mi concerne, la reazione è la stessa di lady Elisabeth, lord Taliesin......Silenzio......O meglio, voglia di cedere al suo richiamo, di abbandonarsi ad esso.......
E il silenzio, si sa, è padre di ogni meditazione, se si sa ascoltarlo.
Grazie, messer Bardo, per i vostri pensieri, e per la voglia che avete di condividerli.

Taliesin
01-10-2014, 11.09.59
Grazie Lady Elisabeth e Cavaliere Galgan...
Le mie parole non avrebbero riflettutto la luce contenuta in esse se occhi sensibilmente predisposti a quel Silenzio non avessero saputo assaporarne l'essenza...Grazie per quel vostro Silenzio.

Taliesin, il Bardo

Taliesin
01-10-2014, 17.24.07
Nell'ora del ricordo...

"Gli ultimi storni di rondini vagabonde formano cerchi irregolari
che sovrastano la sommità del monte brullo da forme di vita,
dove anche i vampiri della notte hanno abbandonato rifugio
e cinghiali famelici hanno spezzato le misere tracce di tartufo,
dirigendeso versi lidi assolati oltre ogni confine di spazio e di tempo,
e nelle loro risa di scherno mi sembra di riconoscere la fine della
stagione estiva tormentata da temporali senza sosta,
imprigionati in lontananze di tuono e dal fragore di acciao,
mentre nelle viscere della terra stanca
sembrano affiorare elmi e spade spezzate
accompagnate dal mormorio di gente persa,
consunta nel girotondo dei ricordi e delle glorie passate..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
06-10-2014, 13.44.52
Nell'ora della Sua Gloria...

Ho risalito il cratere del grande vulcano spento alla ricerca del Suo Amore,
Ho raccolto le mie membra stanche per giungere al crepuscolo della mia età,
Ho visto le grandi distese di campi perfettamente delineati e bagnati dal sole,
Ho visto fiumi dilagare nel ventre della madre terra e concepire orizzonti perduti,
Ho visto pellegrini calpestare sangue rappreso cingendosi il capo con corone d’alloro,
Ho visto i figli dei fiori reclamare il loro sogno spezzato alle pendici del Golgota,
Ho visto falsi profeti nascondere la verità dietro erbe di fumosa ed effimera salvezza,
Ho visto politicanti di passaggio insozzare il bianco riflesso di pietre d’eterna gloria,
Ho visto sai sdruciti accarezzare la sofferenza dell’imperfezione umana e farsene carico,

Ho visto una colonna di pietra sorreggere il peso angosciante di una cattedrale di luce,
Ho visto cospargere d’arte suprema le pareti di una cattedrale di passaggio di vite,
Ho visto il luogo del mercante di stoffe divenire infinitamente piccolo nella Sua grandezza,
Ho visto le lacrime della madre bagnare la prigionia di una diversità inaccettabile,
Ho visto le taverne chiassose dove troneggiava il canto ed il giubilo nella Sua mondanità,
Ho visto le grotte di preghiera grondanti di muschi e di privazione di ogni logica umana,
Ho visto i segni del Redentore infrangersi sulle Sue piaghe e risorgere negli occhi dei poveri,

Ho visto le labbra dei lebbrosi e le piaghe degli straccioni rifiorire al passaggio dei Suoi calzari
Ho visto il Suo Volto accarezzare, in mezzo a quella moltitudine di gioie e dolori , anche il Tuo…

Taliesin, il Bardo

Galgan
07-10-2014, 00.32.10
Il vostro ultimo pensiero, lord Taliesin, pare voler risvegliare in me la natura della Ricerca....Ricerca del Sacro, dell'Ignoto e di se stessi; cavalieri vestiti di saio che tendono le mani al cielo, alla luce.
Sono commosso, e non mi vergogno ad esternare questo mio stato, vi ringrazio anche per questo, messer Bardo.

Taliesin
07-10-2014, 13.16.59
Cavaliere della Cerca...
Se il Mondo conosciuto e quello sconosciuto, quello trapassato e quello moderno, quello virtuale e quello reale, avessero avuto attimi di commozione come quella che avete provato difronte alle mie modestissime parole, quella carezza ci avrebbe indicato la strada e la nostra Cerca, anche se continua, avrebbe avuto veramente un senso...
Come ho ripetuto altre volte, io sono solo un Bardo che rispecchia solo quello che è già contenuto negli occhi dell'Osservatore, dunque, grazie per questa vostra emozione...

Taliesin, il Bardo

Taliesin
10-10-2014, 15.38.24
Nell'ora del Tuo Autunno...

“Nel dormiveglia di una generazione senza passato, osservo il lento volteggiare di foglie ingiallite dagli eventi di passaggio, mentre un silenzio spettrale inonda i campi bagnati di rugiada rappresa e avvinghiata ai grappoli d’uva sfioriti che sembrano essersi dissolti in una nuvola rossa assieme alla Tua partenza…

Dove sono i giorni cristallini del tuo sorriso d’estate?
Dove solo le tue Poesie cantate alle serate di luna e stelle?
Dove sono i tuoi occhi smeraldo che incantavano le tempeste?
Dove sono le tue emozioni celate dietro l’elsa di una spada…?

Tornerò lungo quei sentieri diruti e abbandonati per scoprire sotto il crepitio della braci assopite la Tua essenza vitale e, cullandola al petto come fiori di campo, la porterò con me ovunque io vada…”

Taliesin, il Bardo

Galgan
10-10-2014, 16.52.52
Buon Bardo, con quest'ultimo scritto torna la malinconia, il rimpianto per quello che è stato, e più non è.
E' impressionante, ma sembrate esprimere pienamente gli stati d'animo provati nelle mie escursioni in solitaria, con la sola compagnia del bosco e delle sue voci; in quegli istanti, magari con la nebbia bassa, le emozioni prendono forma, divenendo individui, esseri con cui conversare.
Lasciatevelo dire, non è un caso, se vi furono epoche in cui un Bardo era più potente di un Re.
Tanto di cappello, e grazie.

Taliesin
10-10-2014, 17.14.42
Cavaliere Galgan...
"...sembrate esprimere pienamente gli stati d'animo provati nelle mie escursioni in solitaria..." essedno un'Anima Pura appartenente ad un ideale di cavalleria e di sottobosco oramai scomparso, riuscite a fare vostri i miei farneticanti pensieri poichè probabilmente sui giardini della preesistenza abbiamo respiarto gli stessi aromi ed assaporato gli stessi profumi...

Dite il vero Buon Cavaliere, tutto questo "non è un caso" poichè in quel tempo in cui un Bardo era precettore di Re, c'era il rispetto assoluto di tutto il creato e di tutte le forme viventi, quelle visibili e quelle invisibili.

Sappiate che ancora oggi, dopo tanti anni e dopo tanta polvere che è penetrata dentro i miei calzari, qualcuno, fermandomi lungo il sentiero tortuoso mi dice, con gli occhi arrossati, di rispecchiarsi nelle mie canzoni ed io, oggi come allora, sorrido sornione e gli accarezzo il viso, brillante come mai potrà essere la gemma più preziosa del mondo...

Quindi Buon Cavaliere, grazie a voi per esservi fermato sul mio sentiero...

Taliesin, il Bardo

p.s. ...Cavaliere se casomai in questa virtualità beffarda o nel mondo dei reali vi capitasse di trovare la mia foglia d'autunno celata dietro l'elsa di una spada, ditele che la mia dimora è aperta al suo passaggio ed il mio fuoco non si è ancora spento con il primo vento d'autunno...

Altea
10-10-2014, 18.05.42
Caro sir Taliesin..lasciate che il mio canto possa unirsi al vostro..grazie.

elisabeth
12-10-2014, 21.25.08
Amato Bardo......la malinconia non e' mai il preludio di un rimpianto...e' l' attesa di un momento sospeso..........sono stupende le vostre parole........vedrete...il Sole non smette mai di sorgere....

Taliesin
13-10-2014, 09.07.13
Lady Altea e Milady Elisabeth...
Attraverso i vostri occhi ed il vostro cuore il mio canto si è compiuto...

Taliesin, il Bardo

Taliesin
17-10-2014, 17.32.27
Nell'ora del mio Viaggio...

"Ulula il vento tra i Tuoi capelli scombinati come una danza scomposta,
mentre volteggiano foglie di mille colori come mulinello sullla volta celeste,
ineluttabili ed incomprensibili leggi cosmiche riaffiorano dal buio labirinto
dove i Tuoi pensieri si sono smarriti nei grappoli appassiti di un'estate,
dove il mio strumento non potrà mai lenire la Tua abissale malinconia,
nel crepuscolo delle sere attorno al fuoco tra lacrime di riso
a correci dietro nell'unione del fuoco mai assopito della carne,
e mentre ti osservo rannichiata nei tuoi fantasmi del passato,
una condanna disumana mi dipinge come pagliaccio gli occhi ed il viso,
ricordandomi che è giunto nuovamente il tempo di partire..."

Taliesin, il Bardo

Altea
17-10-2014, 18.53.19
E nell' ululato di vento aspetterò l'ora del ritorno...

Galgan
18-10-2014, 02.06.17
"Partire è un po' come morire", recitava una vecchia canzone, eppure talvolta è necessario, come predestinazione, alla quale non ci si può sottrarre.
Un Bardo non può, e forse non vuole, fermarsi, perché quella è la sua funzione, perché il suo Dono deve essere mostrato a tutte le genti, perché capiscano, e guardino nel profondo del cuore.
Senza metafore di sorta, un fardello pesante.

Taliesin
03-11-2014, 17.09.34
Messere Galgan...
Nel giorno del mio Ritorno, è molto bello raccogliere queste vostre parole disseminate come margherite di campo nell'aridità di questa immaterialità, ma soprattutto è molto bello costatare il fatto che, come fichi maturi lasciati ad essiccare al tiepido sole autunnale, avete colto il primevo significato dell'essere Bardo, veramente, nel male e nel bene, tra buoni o cattivi, in ogni passaggio temporale, un "fardello pesante".
Grazie.

Taliesin, il Bardo

Taliesin
03-11-2014, 17.22.15
Nell'ora del Mio Ritorno...

"Armenti sbrancati procedono lenti verso il crepuscolo d'autunno,
lasciando sul sentiero sassoso i segni del loro passaggio empirico,
il servo pastore non potrà chiudere per la notte il cigolante chiavistello ,
la neve ha coperto ogni forma di umana natura,
relegando l'orizzonte in un soffice manto primordiale
dove si specchiano le ultime rondini di passaggio equatoriale,
ma nel vento che sferza i miei capelli ed arrossa le mie guance,
mi sembra di udire il suono della Tua voce così melodiosa e così familiare,
che nel crepitio della fiamma, riscalda il giaciglio nell'ora del mio Ritorno..."

Taliesin, il Bardo

elisabeth
03-11-2014, 17.29.04
Ritorna e Torna...il canto dell'Amato bardo.........porta neve e tormenta...vento freddo e foglie gialle.......ma che incanto aspettarlo ..davanti al fuoco e castagne calde......e' il suo ritorno che fa gioia.....racconta che ascolto.....
....il ritorno dei paesi lontani....ben tornato a casa....

Altea
03-11-2014, 17.47.42
Questo ritorno tra il freddo vento che fa cigolare le porte ma non quelle del Cuore e dell' Anima annuncia come scoppiettante fuoco di camino il Ritorno del mio caro amico bardo.
Grazie per esserci ancora..come sempre.

Galgan
05-11-2014, 00.26.27
E' sempre bello l'essere partecipi del ritorno di un Bardo, perché con se, egli porta sempre nuove canzoni.
Mi allieta il vedere che questa volta non ha fatto eccezione, e il vostro ultimo canto, non può lasciare insensibile un Cavaliere dei Boschi, come il sottoscritto.
A dispetto dell'innaturale caldo di questi giorni, l'Inverno tornerà a cavalcare su queste terre, e il galoppo del suo destriero sarà ovattato da una bianca coltre di neve......
Per qualcuno, queste sono notizie funeste, ma a me l'inverno a sempre dato un nonsoché di rassicurante, ed invero, ciò che viene da Dio, non può mai essere errato.
Ancora ben tornato, lord Taliesin, e grazie.

Taliesin
07-11-2014, 17.20.05
Nel giorno della mia Nascita...

"Giorni di tristezza appesi ad inseguire rigagnoli di pioggia cadente,
Giorni di spossatezza nell'attesa che gli elementi cessino di gridare,
Giorni di solitudine nella furibonda compagnia di pensieri ancestrali,
Giorni di dolore dove riecheggiano le carni conficcate negli spiedi,
Giorni di debolezza trapassati nell'incoscienza di un tempo sbiadito,
Giorni di vana gloria tra i bilanci di una discendenza negata,
Giorni di effimera felicità mostrata nei palcoscenici delle emozioni,
Giorni di incomprensione all'inseguimento dei fantasmi del passato,
Giorni di confusione, dove anche un silenzio può fare rumore,
Giorni di speranza, nel ritrovarmi Vivo dopo una morte apparente,
Giorni di stranezza, nel ritrovarmi fanciullo nel giorno della mia Nascita.."

Taliesin, il Bardo

Altea
07-11-2014, 17.50.42
Mio caro amico bardo..nel giorno della vostra nascita sono certa..vi sarà ancora rinascita come quel giorno che il sole ha fatto capolino sopra un uomo dall' animo giusto e puro.

elisabeth
07-11-2014, 18.33.21
" Giorni impossibili da contare...giorni che non hanno alcun potere su un anima antica...."......Sono giorni lontani che si uniscono al nuovo giorno e stranamente.....alla nostra anima.....si affacciano mille sentimenti......Amato Bardo...voi che raccogliete il pianto e l'allegria ....di popoli interi...voi che assaporate il vento delle terre infinite....e' solo a voi...che ci si affida e dai vostri occhi sgorga solo acqua di ruscello........

Taliesin
10-11-2014, 15.40.00
Milady Altea...
Quel sole che ha fatto capolino sui quartieri della mia venuta, illuminava anche il sentiero sicuro che conduceva alla vostra casa, come una cometa errabonda che nella sosta del momento Supremo, ha lasciato cadere sul vostro tetto polvere di stelle...Grazie per esserci sempre.

Lady Elisabeth...
Io che ho assaporato i visi rigati di uomini dal salmastro del vento, le labbra salate di donne di scogliera, la gioia ed il riso di terre lonatne solamente favoleggiate, il pianto ed il mormorio di gente persa nei luoghi selvaggi dell'esistenza, grazie alle vostre parole oggi i miei occhi sono rivoli di montagna dove posare il cuore e addormentarsi sotto un manto di stelle...Grazie per esserci sempre e per sempre.

Taliesin, il Bardo

Altea
10-11-2014, 15.49.53
Sir Taliesin..le vostre parole mostrano davvero lo splendore del vostro animo..proprio come polvere di stelle di cui prendo forza e allegria..grazie a voi.

Taliesin
10-11-2014, 15.54.31
Nell'ora di un Muro Diroccato...

"Nell'ennesiva devastante reincarnazione del Nemico nel cuore umano,
sotto le spoglie di un condottiero di moderna e spietata Aquila Germanica,
profetizzata da quel Merlino Silvestre generato da un chierico gallese,
tra le ammalianti parole di conquista di una razza superiore
e le fanatiche illusioni di un Valhalla di terrore e senza onore,
bruciate nei camini della disperazione e delle atroci sperimentazioni,
conficcate eternamente nei petti a forma di salvadanai
che tormentano le azioni di un popolo ormai disperso e mai riunito,
osservo i brandelli di un Muro Diroccato sotto i colpi dell'indifferenza,
martoriato dai picconi di salme che corrono di picchetto nelle alture,
di berretti rossi offuscati dal nero della notte e di un tempo finito,
sbrandellato da una finta parentesi di storia nei meandri della storia,
semidivinizzato in nome di una finta libertà di cambiamento,
dove nuovi carnefici attendono alla prossima fessura di mattone,
dove si infrangono palloncini colorati, trasportati dal vento..."

Taliesin, il Bardo

Altea
10-11-2014, 17.36.06
Sir Taliesin..qualcuno tra quei picconi intonò una canzone.."The wind of change"..e che questo Vento possa spirare ogni anno per ricordare ciò che è stato..

Taliesin
21-11-2014, 13.44.32
Nell'ora della Tua Immagine...

"Sulla sabbia del tempo ho disegnato contorni sfumati,
mentre la il tuo viso prendeva forma nelle insenature dell'anima,
tra rigagnoli di acqua salata e conchiglie ingiallite al calore del sole,
ho usato il colore del corvo per i capelli
e rosso cinabro per la carnosa bocca,
ma quando la pioggia verrà a reclamare la sua sete
e confuso i colori del mio eterno madonnale,
forse, nell'ora della Tua Immagine, sarò alla fine saziato di te..."

Taliesin, il Bardo

Galgan
21-11-2014, 15.14.20
La Ricerca delle Ricerche, lord Taliesin, espressa in modo da toccarmi profondamente l'Animo.
Che Dama Poesia non vi abbandoni mai.

Taliesin
21-11-2014, 15.40.16
Cavaliere di Galgala...
Anche voi, nella vostra Carca, cononscete bene Dama Poesia e sapete che sovente può essere un'amante fedele su cui posare l'anima e ristorare il corpo, altre volte può apparire come un pesante fardello dal quale non ti puoi distaccare, come una sorta di croce che devi trascinare sul lungo e tortuoso selciato della Vita.
Grazie per il vostro puntuale ed immancabile incoraggiamento.

Taliesin, il Bardo

elisabeth
24-11-2014, 20.36.49
Amato Bardo......avete impersonato la ricerca dell'anima
avete dipinto con le vostre parole......la figura dell'Amore che portate
nel cuore............il vostro cammino vi ha donato tanto...
tanto..a tal punto, da averne potuto regalare un pezzetto anche a noi.....

Taliesin
22-12-2014, 16.31.43
Nell'ora della Tua Luce...

“Luci soffuse divampano nel crepuscolo di cuori impavidi e menti addormentate,
nell’emisfero boreale di un’irrazionalità cosmica sospesa tra reale e virtuale,
nelle viscere indecifrabili dell’anima, nelle effimere competizioni di sorta,
negli sbandamenti di passaggio e nell’imponderabilità di maschere pirandelliane,
all’ombra di un ultimo sole sbiadito, tra il massacro di cultura, religione e poesia,
ho visto il tuo volto riflettersi nella grotta del bambino nell’attesa del mio Ritorno,
abbagliante e cocente come stella cometa,
apocalittico come Cielo sceso in Terra…”

Taliesin, il Bardo

Altea
22-12-2014, 17.09.46
Ho aspettato il vostro Ritorno..mio caro amico e vi ho visto tanto splendore e calore e sorrido ascoltandovi..grazie..

Galgan
23-12-2014, 00.17.49
Invero, il vostro ritorno è il ritorno della poesia, in questa, come in altre stanze di questa odierna Camelot; vogliate accettare anche il mio, di sorriso, buon Bardo.

Taliesin
30-12-2014, 12.09.41
Nell'ora del mio Ultimo Giorno...

"Sguardi sospetti e fuggevoli di vite paralelle si incrociato nel selciato,
nell'immensa catastrofe ambientale di macchine sbuffanti e gas di scarico,
dove neonati passeggini manifestano la vanità di madri lussuriose
respirando il malsano ed agonizzante sguardo di una civilizzata metropoli,
mentre la frenesia sfila come nevrotica modella avvizzita dalle passarelle
di un'apparente ed effimera felicità nel conviviale e dispendioso giubilo
per il sacrificio finale di un altro anno da raccontare che,
come caprone espiatorio, trascinerà loro in una nuova Illusione..."

Taliesin, il Bardo

elisabeth
30-12-2014, 18.15.28
Siete un Bardo......e con i secoli che si annidano nella vostra mente....avete raccontato...uno stralcio di vita che sembra perseguitarsi......c'e' chi spreca e si nega........c'e' chi soffre e tace.......

Taliesin
31-12-2014, 12.06.53
Lady Elisabeth...
A volte è una piacevole condanna, come eterno palcoscenico che si nutre della linfa vitale e ridona energia, a volte è un' abissale sofferenza, come sentiero sassoso che conduce al luogo del cranio, ma ,nonostante tutto, confesso di avere sempre vissuto...
Grazie per le vostre puntali sfumature del cuore e dell'anima, che, per una sorta di magia, si unicono in questo crepuscolo di fine anno alle mie.

Taliesin, il Bardo

Altea
31-12-2014, 16.11.58
Mi unisco pure io..giorni fa scrissi un testo di solidarietà per i senza tetto tra queste lande.

Lady Gwen
03-01-2015, 18.38.13
Sono qui da poco, ma da quanto basta comunque per poter dire di apprezzare la luce del vostro ingegno e la perfezione delle vostre parole, caro Bardo:)

Taliesin
07-01-2015, 16.07.43
Grazie di cuore Giovane Lady Gwen...
Il Bardo è tornato.

Taliesin, il Bardo

Taliesin
23-04-2015, 17.35.52
Alla Tua Stella Gemella…

“ Il soave passo che sfiorava il roseto del prato
galleggiava nel riflesso del tramonto incantato,
dove l’anima raminga rapita da pensieri d’appendice
colmavano il vuoto di incomprensioni nate alla radice,
trascinate nel torbido fragore degli anni spensierati,
rubati troppo in fretta tra il fruscio di amori scanzonati,
dove il germoglio della vita di un bimbo sulla Stella,
si univa nell’ingenua amicizia di un Aquila snella,
che univa il suo antico nome alla principessa dei rinascimenti,
in un mondo troppo avaro di sentimenti e colmo di tradimenti,
dove la sola via di fuga appariva tra le acque eterne e discrete,
oggi, che danzando come Musa, assaporo la Tua immensa quiete…”

Taliesin, il Bardo

Taliesin
07-07-2015, 19.32.42
Nel Nome del mio Nome...

"Passaggi di Dei raminghi dipingono ad oriente la strada dei Re,
dove affiorano dalla sabbia dei ricordi colonne screziate di effimero potere,
mentre mausolei mai scoperchiati sussurano il nome di Colui che generò,
nel ventre di una gallina d'oro attese nove mesi la sua reminiscenza,
financhè splendente il sopracciglio accigliato imbiancò il calore del sole,
elevandosi al supremo divino passegiando nel giardino della preesistenza,
senza timore di cadere nel sonno dell'oblio e della vulerabilità semiumana,
come portatore di pesante fardello infarcito di Musica e Poesia,
sfidando il Dio Unico che scacciava il Dio della Guerra e degli Eserciti,
tramutato in classiche figure di puttini effemminati scacciati
dal ventre del Grande Vulcano dove vivevano i Figli di Aryas,
e, quando l'Innominabile, reclamò la sua figura umana e materiale
al tempo a cui egli apparteneva, per Amore e solo per Amore,
divenne Uomo, lasciando un Bardo impazzito a vagare per la Foresta
ad invocare il suo Nome, come eterna rimembranza..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
03-10-2015, 11.11.29
Nel Nome del tuo Nome...

"Le piogge della notte si sono placate nella fauci di venti d'oriente,
mentre crepitii di legna abarcaiata segnavano il sentiero conosciuto,
nella penombra di una luna calante calpestando folglie ingiallite,
ho ritrovato l'antico sentiero del mio fanciullo pellegrino,
e, nel brusio assopito del cervo e lo sbuffo del cinghiale,
ho lasciato tutto dietro me e come uti ho seguito.
Nel giorno del Tuo Nome, della tua Morte, poggerò un gelsomino
alle pendici della tua bianca tomba, e nell'estasi di quel momento sublime,
oggi, come domani, come allora ad Assisi canteranno le allodole..."

Taliesin, il Bardo

Altea
14-10-2015, 23.07.32
Grazie Sir Taliesin di questo prezioso dono del vostro animo puro e fanciullo..e ogni pellegrino per la perigliosa via ma col volto di giubilo nominerà un nome..Francesco.

Taliesin
04-11-2015, 11.41.07
Nell'ora della mia desolazione...

"Grappoli avvizzini segnano lo scandire di temporanee dune cremisi,
attraverso crete preistoriche che solcano manieri diroccati
come onde fameliche divoratrici di scogliere rarefatte,
mentre il mio pensiero delimita grembi infecondi di un tempo felice,
quando la Cittadella Scarlatta segnava l'Agorà di questo tempo virtuale,
dove anime festose si intrecciavano come acerbi ulivi alla vetusta vite,
quando il Tuo sorriso segnava la luce perpetua di corpi di passaggio,
ed il mio strumento cantava sublieme all'ombra di quell'ultimo Tuo Sole..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
30-03-2017, 12.21.36
"Io sono il vento che soffia sul mare,
io sono un'onda sull'oceano,
io sono il mormorio dei flutti,
io sono il toro dai sette combattimenti,
io sono un avvoltoio sullo scoglio,
io sono un raggio di sole,
io sono l'albero più bello,
io sono un cinghiale valoroso,
io sono un salmone nell'acqua,
io sono un lago nella pianura,
io sono l'arte dell'orafo,
io sono il verbo della scienza,
io sono la punta di lancia che da battaglia,
io sono un dio che crea nella mente dell'uomo il fuoco del pensiero.

Chi, oltre a me, illumina l'assemblea sulla Montagna?
Chi, oltre a me, predice le età della Luna?
Chi, oltre a me, mostra il luogo dove il Sole va a riposare?..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
30-03-2017, 12.23.26
"Io invoco la terra d'Irlanda:
lucente, lucente mare,
fertile, fertile terra,
radure, radure dei boschi...

Fiumi gonfi, gonfi d'acqua,
Lago che abbondi di pesci..."

Taliesin, il Bardo

Taliesin
30-03-2017, 12.40.51
Fruscianti rintocchi di Primavera come campanelle di primule bianche bussano al mio cigolante portone, mostrandovi la via incolta della Montagna dove io venni generato. Risvegliato dal lungo torpore della sofferenza e dell'oblio dal candido abbraccio di una Rondine proveniente dalla Magna Grecia, mi sono messo lentamente in cammino. Ho lasciato dunque il mio seggio periglioso dove ancora la mia antica ferita getta sangue, e nel sentiero conosciuto, raccolgo erudite e sapiente briciole disseminate da moderni viaggiatori che discernono e discutono sui nuovi libri ad ore creati nella fantascientifica fantasia di quest'epoca bizzarra. Non riconosco i loro volti e spesso non comprendo le loro parole, come essi non comprendono le mie, ma in questa modena Torre di Babele, una strana luce illumina ancora il percorso del Re d'Inverno, ed il suo nome, ancora non scomparso sulle labbra di questi mortali, mi illumina e mi riscalda il cuore come un'anomalia che la Leggenda ha rubato alla Storia....

Taliesin, il Bardo

Altea
31-03-2017, 09.33.43
Sir Taliesin
grazie per la bellissima ballata irlandese.
Camelot invocava i vostri versi..

Taliesin
31-03-2017, 12.23.53
...ed io invocavo i vostri occhi ed il vostro cuore che sanno saziarsi al cospetto di cotanta attesa Lady Altea. Per sempre debitore delle vostre emozioni.

Taliesin, il Bardo

Taliesin
10-11-2018, 12.40.26
"Zufolano ancora perpresse come intontite dall'ultimo residuo di impeto ventoso, le foglie ingiallite tradotte ed avvinghiate alla parete dei miei ricordi. Orme di Cinghiali bramosia solcano le pozzanghere di fango e ricci smembrate di castagne avvizzite, mentre muggiti di cervi spodestati rincorrono il sogno di Unicorni supremi zoppicante verso il delirio della Fine dei Tempi. Un Bardo, canto e solitario, raccoglie l'ultima resina inzuppata di mandorli sfioriti mentre nella sua bisaccia lucida il ritratto di Colei che non è più, la cui melodia voce si è oramai infranta nelle viscere dell'oblio..."

Taliesin, il Bardo