PDA

Visualizza versione completa : Storia Crisobolle


llamrei
07-06-2011, 11.15.25
Son giorni che sto ricercando fra i miei appunti e sui manuali/testi in quale crisobolla viene concessa la possibilità ai veneziani e genovesi di utilizzare (tra le altre concessioni) pesi e misure proprie.
Qualcuno si ricorda chi fosse l'imperatore che concesse detto privilegio e l'anno della crisobolla?
.....vi prego.....:sad_wall:

Morrigan
07-06-2011, 12.04.53
Oddio, Llamrei... mi hai messo in seria difficoltà, visto che la storia medievale non la tocco da decenni...
Francamente rammento solo due Crisobolle emanate a favore di Venezia, la prima del 1082 di Alessio I, la seconda (che sostanzialmente conferma i benefici della prima) del 1126 di Giovanni II... però non mi pare che tra i privilegi ci fosse quello riguardante i pesi e le misure... :neutral_think:
Questo privilegio, invece, è sicuramente presente nella Crisobolla del 1111, emanata a favore dei Pisani dallo stesso Alessio I, per frenare l'egemonia dei Veneziani...
... spero di esserti stata utile in qualche modo, mia cara, e buon lavoro! :smile:

llamrei
07-06-2011, 12.15.05
ossignur sono in crisi totale...crisobolle emanate ve ne sono diverse in quanto confermano privilegi precedenti, tolgono, concedono e bla bla bla...e ve ne è una in particolare (e ne sono certa :sad_wall:) che conferiva il privilegio sia ai veneziani che ai genovesi di utilizzare pesi e misure proprie e non quelle dei Paesi di imbarco delle merci. Privilegio importantissimo se visto dal punto di vista similegemoniaco veneziano....
grazie Morrigan: su forza...concentriamoci sulla ricerca (per chi ne avesse voglia...uff)

Morrigan
07-06-2011, 12.18.44
:( ... questo è il massimo a cui arriva la mia memoria...
Se ci fosse qui quel genio del mio professore di Storia Medievale, di certo conoscerebbe la risposta... mi spiace, mia cara... posso solo augurarti una più felice e fruttuosa ricerca :smile:

llamrei
07-06-2011, 12.21.32
Cito testualmente J. C. Hocquet: pag274-275 in Denaro, navi e mercanti a Venezia 1200/1600:
Poiché a Cosantinopoli coesistono assieme numerose colonie mercantili, fra cui quelle dei genovesi e dei veneziani che con le crisobolle dell'XI sec hanno ottenuto dall'imperatore il diritto d'utilizzare i pesi e le misure della loro patria con le loro bilance, Badoer si preoccupa di precisare a quale peso e su quale bilancia sono pesate le merci: al peso dei greci o dei genovesi oppure "al nostro" quando si tratta di quello di Venezia.

llamrei
07-06-2011, 12.23.12
:( ... questo è il massimo a cui arriva la mia memoria...
Se ci fosse qui quel genio del mio professore di Storia Medievale, di certo conoscerebbe la risposta... mi spiace, mia cara... posso solo augurarti una più felice e fruttuosa ricerca :smile:

Io avrei quel genio del prof di Storia Bizantina...lo scorso venerdi ho provato a dargli la caccia (di solito si brinca in giro per le calli...) per accostarlo con un sorriso sornione e da pomi cotti e chiedergli spudoratamente QUALE CASPITA DI CRISOBOLLA è:sad_evil:....ma ho fatto cilecca...

Guisgard
09-06-2011, 03.54.32
Non vorrei ricordare male, ma mi sembra che l’episodio di cui chiedete notizie sia da far risalire verso la fine del XI secolo, quando l’imperatore bizantino Alessio I concesse una serie di speciali privilegi ai veneziani, alleati di Bisanzio contro i Normanni che da poco erano divenuti signori del regno meridionale italiano e vassalli del papa.
La minaccia sull'impero greco poi continuò anche sotto gli angioini, seccessori di normanni e svevi nelle terre del sud Italia.

Anne
09-06-2011, 13.30.55
Carissima Llamrei,
credo che questo potrebbe tornarvi utile(rubo da wikipedia):
La Crisobolla del 1126 è un importante editto biazntino emanato dall'imperatore (http://www.camelot-irc.org/wiki/Imperatore_bizantino) Giovanni II Comneno (http://www.camelot-irc.org/wiki/Giovanni_II_di_Bisanzio), ampliante i privilegi commerciali del Ducato di Venezia (http://www.camelot-irc.org/wiki/Repubblica_di_Venezia) nei territori dell'impero.
Già il padre di Giovanni, Alessio (http://www.camelot-irc.org/wiki/Alessio_I_di_Bisanzio), aveva riconosciuto con una prima Crisobolla (1082) (http://www.camelot-irc.org/wiki/Crisobolla_(1082)) a Venezia (http://www.camelot-irc.org/wiki/Venezia) ampi privilegi commerciali nei porti e nelle città dell'Impero d'Oriente e la totale esenzione dai dazi (http://www.camelot-irc.org/wiki/Dazio).
Salito al trono nel 1118 (http://www.camelot-irc.org/wiki/1118) Giovanni II, si era però presto rifiutato di riconoscere al Doge (http://www.camelot-irc.org/wiki/Doge_(Venezia)) Domenico Michiel (http://www.camelot-irc.org/wiki/Domenico_Michele) la conferma dei privilegi concessi dal padre ai mercanti veneziani in Oriente, concedendo invece diritti commerciali ed un quartiere di Costantinopoli ai Pisani (http://www.camelot-irc.org/wiki/Pisa). Questo aveva in breve spinto Venezia ad entrate in guerra con Bisanzio. L'8 agosto (http://www.camelot-irc.org/wiki/8_agosto) del 1122 (http://www.camelot-irc.org/wiki/1122) salparono dal porto di Venezia 71 navi da guerra sotto il comando del doge dirette a Corfù, che resistette ad un assedio di sei mesi. Resisi conto di non poter espugnare Corfù, i Veneziani si diressero verso il Mar Egeo.
Nell'arco di tre anni la flotta veneziana imperversò in Oriente, intervenendo a sostegno degli Stati crociati (http://www.camelot-irc.org/wiki/Stato_crociato) in Terrasanta (http://www.camelot-irc.org/wiki/Terrasanta), coi quali strinse pericolosi rapporti d'alleanza per l'imperatore d'Oriente, e conquistando Rodi (http://www.camelot-irc.org/wiki/Rodi), Chio (http://www.camelot-irc.org/wiki/Chio), Samo (http://www.camelot-irc.org/wiki/Samo_(isola)), Lesbo (http://www.camelot-irc.org/wiki/Lesbo) Andros (http://www.camelot-irc.org/wiki/Andros). Le navi di Venezia stavano infine puntando su Cefalonia (http://www.camelot-irc.org/wiki/Cefalonia), quando Giovanni si risolse a scendere a patti, concedendo la nuova Crisobolla.
Nell'editto Giovanni II confermava i privilegi concessi da Alessio, ampliandone addirittura il numero e la portata, in cambio della restituzione da parte di Venezia delle isole sottratte all'impero.
Spero di esserti stata quantomeno d'aiuto..:smile_wub:

llamrei
09-06-2011, 14.24.48
@Guisgard: infatti ma avrei bisogno di sapere "quale" imperatore e la data della crisobolla contenente nello specifico questi due importantissimi privilegi.

@Anne: grazie mia cara ma non è quello che cercavo. Le crisobolle erano concessioni fatte dall'imperatore verso altri Paesi per "graziarsi" o "ringraziarsi" di favori, protezione, ecc ecc. QUindi in ogni crisobolla si troveranno specifiche generosità. Tra le tante concessioni, di usufruire dei porti dell'Impero senza pagar dazio alcuno, parte dei quartieri di Costantinopoli, titoli vari, "stipendi" a dogi ecc ecc. vi era una crisobolla che concedeva proprio la facoltà di non usare i pesi e misure del porto di attracco ma quelli del proprio Paese di provenienza, Genova e Venezia nel caso specifico.

Lady Dafne
10-06-2011, 18.29.18
Son giorni che sto ricercando fra i miei appunti e sui manuali/testi in quale crisobolla viene concessa la possibilità ai veneziani e genovesi di utilizzare (tra le altre concessioni) pesi e misure proprie.
Qualcuno si ricorda chi fosse l'imperatore che concesse detto privilegio e l'anno della crisobolla?
.....vi prego.....:sad_wall:

Hai provato in qualche manuale di cartografia tipo di Vladimiro Valerio, Mappe, uomini e istituzioni per l'immagine e il governo del territorio?
(ti scrivo qui il link con le notizie bibliografiche)
http://www.libroco.it/cgi-bin/dettaglio.cgi/codiceweb=370641627898763/9788871231556/Cartografi-veneti--Mappe--uomini-e-istituzioni-per-l-immagine-e-il-governo-del-territorio/Buratti--Pietro/Editoriale-Programma.html

Mi ricordo di averlo più volte usato, tempo fa, e nelle prime pagine c'era un'introduzione sulla storia delle perticazioni, ecc. ecc. Ora non ne sono certa ma suppongo che, con un po' di fortuna, potresti trovare la Crisobolla che ti interessa... Boh... tentar non nuoce! ;)

llamrei
10-06-2011, 20.16.36
Grazie Dafne ma credo che non possa comprendere il documento che mi interessi in quanto questo testo registra documenti dal XV al XVIII sec...ben oltre i secoli relativi alla mia ricerca...grazie mille comunque...

Lady Dafne
10-06-2011, 20.21.24
Grazie Dafne ma credo che non possa comprendere il documento che mi interessi in quanto questo testo registra documenti dal XV al XVIII sec...ben oltre i secoli relativi alla mia ricerca...grazie mille comunque...

Sì, questo è vero! Ma sono più volte richiamate le "pertiche venete" che se dovessero risalire alla Crisobolla che dici tu avere motivo di essere citata nel testo.

llamrei
10-06-2011, 20.32.06
Allora proverò a scovare questo testo;) grazie della dritta Dafne!

Guisgard
11-06-2011, 03.29.56
@Guisgard: infatti ma avrei bisogno di sapere "quale" imperatore e la data della crisobolla contenente nello specifico questi due importantissimi privilegi.



Allora, se ho ben compreso la vostra richiesta, la Crisobolla di cui dite dovrebbe essere quella emanata dall’imperatore Alessio I Comneno nel 1082, con la quale conferiva a Venezia il diritto di poter commerciare liberamente nei più importanti porti dell’impero.
Inoltre fu concesso ai veneziani anche il controllo di un distretto imperiale, quello che faceva capo alla città greca di Perama, un importante punto di scalo tra i porti occidentali del Mediterraneo e quelli prossimi all’area controllata da Costantinopoli.
Ma quello che rese questo provvedimento veramente efficace ai fini dell’evoluzione commerciale di Venezia nei porti d’Oriente, fu l’abolizione di molti tributi che le navi della Serenissima avrebbero invece dovuto normalmente pagare una volta entrate nelle rotte commerciali bizantine.
Però anche altri utenti, prima di me, hanno riportato questo documento.
Mi viene quindi il dubbio se sia effettivamente questa la Crisobolla di cui chiedevate notizie, milady… :neutral_think:

llamrei
11-06-2011, 08.33.42
Questa crisobolla l'ho letta e riletta parecchie volte. E in calce la riporto in modo da poterla esaminare attentamente. Si parla di privilegi, quelli citati e più importanti, ma non fa menzione alla possibilità di usufruire di pesi e misure proprie:confused: Un omissis? O una bolla d'oro successiva che vada ad integrare questa?:neutral_think:
Leggiamo quella emanata da Alessio I Comneno, quella che io stessa presi in seria considerazione per prima ma di cui non sono sicura che sia la corretta (vi confido che ho delle remote reminescenze in cui una docente sottolineava proprio questo particolare privilegio in una particolare crisobolla...ma ricordarsi quale sarebbe già la soluzione...:sad_wall:)
da RM reti medievali www.retimedievali.it (http://www.retimedievali.it)

… e per rimunerare in questo modo i loro [dei Veneziani] servizi la mia maestà ha ben voluto con la presente crisobolla, che essi ricevano ogni anno allorché si distribuiscono i donativi un dono dalla cassa imperiale di libbre venti e possano distribuirle nelle loro chiese a propria volontà. Onorò [la mia maestà] anche il loro nobile doge con la venerabilissima dignità di protosebasto con completa paga. E non attribuì l'onore soltanto alla sua persona ma esso doveva durare ininterrotto e perpetuo e per successione essere trasmesso nella città ai dogi suoi successori. Onorò [la mia maestà] anche il patriarca col titolo di «ipertimo», cioè onorabilissimo, con un donativo di libbre venti. E questo onore era per successione da trasmettere ai patriarchi suoi successori e anch'esso doveva durare ininterrotto e perpetuo e non solo per la sua persona. Decise anche la maestà mia che la santissima chiesa del santo apostolo ed evangelista Marco, che è in Venezia, ricevesse ogni anno tre nomismi dai magazzini nella gran città e da tutti gli altri che gli Amalfitani tengono in Romania Inoltre dona loro anche magazzini che si trovano sul triangolo di terra che si chiama Perama… e [dona] tre scale d'approdo in quella medesima area. Dona inoltre a San Akindino un forno che ha un reddito di venti bisanti.Similmente dà [la maestà mia] la chiesa del santo apostolo Andrea; che si trova a Durazzo, con gli ivi esistenti imperiali redditi eccetto la ivi conservata remissione che si deve dare per [la costruzione o armamento delle] «chelandie».Concesse [la maestà mia] a loro di negoziare in ogni parte della Romania con ogni specie di roba e cioè presso Laodicea marittima, Antiochia, Mamistra; Adana, Tarso, Attalia, Strobilo, Chio, Efeso, Focea, Durazzo, Vallona, Corfù, Bondiza, Modone, Corone, Nauplia, Corinto, Tebe , Atene, Negroponte, Demetriade, Tessalonica, Chrisopoli, Periterio, Abido, Redesto, Adrianopoli, Apro, Eracleia, Selembria e nella stessa gran città e semplicemente in tutti i luoghi sotto l'autorità della nostra pia mansuetudine, non dovendo dare nulla per alcuna loro mercatura né a nome del commerchion o altro dazio che si versa nelle casse dello stato, come una tassa navale, una tassa portuale, una tassa per il traffico del porto, donativi agli uffiziali, una tassa del montante di sei foliiuna tassa per gli uffiziali del porto e altre tasse… In tutti i luoghi dove commerciano è concesso loro dalla mia maestà che non siano sottoposti ad alcuna requisizione. Siano invero liberati dall'eparco marittimo, dall'eleoeparoco[?] statale, dai cartulari, dagli ipologhi … Concesso è loro il commercio di tutte le spezie e cose e abbiano il diritto di fare ogni compera senza dover pagare alcun dazio…