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Visualizza versione completa : Saggio Spiriti e fantasmi nella società medievale


llamrei
06-05-2010, 17.52.20
di J.C. Schmitt
ed Laterza
La credenza negli spiriti è diffusa in ogni epoca, e la nostra non fa eccezione. Il Medioevo, poi, è da tempo associato nel nostro immaginario collettivo ai castelli infestati da spettri e da draghi: un'idea non del tutto infondata, perché a quell'epoca si avvertiva la presenza del soprannaturale in modo più intenso e diffuso di quanto oggi accada. Ma per lasciarsi alle spalle gli stereotipi occorre addentrarsi nei significati profondi dei racconti, dei sogni e degli incubi degli uomini del Medioevo.
Le apparizioni dei morti - secondo Jean-Claude Schmitt - sono legate a quel meccanismo della "memoria dei defunti" composto di riti, lacrime e preghiere e destinato ad agevolare e a regolare la separazione dei vivi dai morti. Proprio il funzionamento di questa memoria, tenuta in scacco da spiriti dolenti o terrifici che si muovono in una zona intermedia tra vita e morte ed inquietano col loro ritorno le coscienze dei vivi, è al centro, con le sue numerose implicazioni, di questo libro originale e avvincente.

(fonte: bol.it)

lady rainbow
06-05-2010, 18.18.31
Interessante saggio...ho letto anche(non mi ricordo dove ma mi documenterò)che gli spiriti che tormentano i vivi ritornano sulla terra perchè non hanno ancora completato la loro missione o non accettano il loro trapasso...bah!se fosse cosi non credo che dormirei più sonni tranquilli...